Venerdì 6 giugno 2018

06 luglio 2018

L'Unione Sarda

1 - L’UNIONE SARDA di venerdì 6 luglio 2018 / Primo Piano (Pagina 2 - Edizione CA)
DIETE, MODE E REGOLE
L'esperto: mangiate prodotti sani di stagione

«Le ultime mode? La dieta molecolare, che si basa sulla scelta mirata dei cibi in base al biotipo metabolico della persona. Decisamente complicata. Oppure, sta andando molto la “chetogenica”, un'iperproteica moderna, in cui si eliminano completamente i carboidrati, si introduce un sovradosaggio di proteine e si assumono aminoacidi. È vero che si perde peso velocemente, ma è faticosa per i reni e stressante per tutto l'organismo. E appena si interrompe, c'è l'effetto yo-yo».
LE RICHIESTE Costantino Motzo, responsabile del Servizio di dietologia e nutrizione per la donna nella Clinica di ginecologia e ostetricia al Policlinico universitario di Cagliari, in oltre dieci anni di attività ne ha sentito e visto di tutti i colori. «Le pazienti vengono da me spesso con idee a dir poco stravaganti, frutto di letture e trasmissioni televisive che ormai imperversano ovunque. Libri scritti da personaggi famosi, interviste a esperti che vogliono vendere i loro prodotti, non solo testi, anche video o kit con polverine miracolose per dimagrire, tenersi in forma o guarire dalle malattie. Ci sono pubblicazioni di ogni genere, l'alimentazione è diventata un business e troviamo tutto e il contrario di tutto, per dire, da chi consiglia di mangiare a colazione un piatto di spaghetti alla carbonara a chi invece predica la “paleodieta”, quella che avrebbero seguito le popolazioni 10mila anni fa».
IL PROTOCOLLO «Intendiamoci, essere curiosi, informarsi, studiare, anche in questo campo, è positivo, rispetto al passato la gente ha un'attenzione e una consapevolezza maggiori riguardo al cibo, ma io dico a tutti la stessa cosa: atteniamoci a una dieta sana ed equilibrata, nel rispetto dei dettami del Ministero della salute e della Società italiana di nutrizione umana. Il protocollo standard ha sempre funzionato e dato ottimi risultati, perché modificarlo finché non è dimostrato scientificamente che ce n'è uno migliore?».
TENDENZE PASSATE Le tendenze al vegetarianesimo e al veganesimo stanno scemando: «C'è stato un picco quando l'Oms ha detto che le carni rosse fanno male», prosegue Motzo, «e poi sulla scia delle tesi di Veronesi sul legame della carne con i tumori. Ma ora registriamo un calo di chi vuole mangiare solo verdure. A parte chi lo fa per questioni etiche - cioè chi non vuole nutrirsi con cibo che prima era vivo - gli altri hanno capito non solo che i legumi fanno ingrassare parecchio, ma anche che un regime più bilanciato è migliore».
LA PROVA COSTUME Resta però il fatto che la maggior parte delle persone, e i sardi non sfuggono a questo assioma, si preoccupano dei chili di troppo verso maggio, quando si avvicina la “prova costume”. «Vogliono essere magri in fretta, e magari si buttano in disastrosi esperimenti “fai da te”», prosegue l'esperto. «Poi già da agosto iniziano a infischiarsene, ricominciano con le abitudini malsane, tanto è in arrivo l'autunno, e pazienza se la pancia lievita. Intanto si sono anche fatti del male improvvisando».
I CONSIGLI Invece, è il consiglio del dottor Motzo, «per stare in salute bisogna innanzitutto mangiare poco, e calibrare in base a quello che facciamo. Se lavoriamo seduti a una scrivania per tante ore al giorno non sono necessarie le stesse calorie di quelle che servono a chi svolge un'attività dinamica». Inoltre, «bisogna sempre cercare prodotti stagionali perché sono più genuini. L'agricoltura biologica ovviamente va benissimo, è una garanzia se si ha la certezza di una filiera sicura. Purtroppo, quando i consumi sono molto elevati, penso ad esempio al caso dei prosciutti, è difficile controllare. Ma sappiamo comunque che ci sono anche tanti contadini che seguono le stesse regole del biologico ma non hanno la certificazione. Dunque, ad esempio, anguria e zucchine in estate. Hanno un altissimo valore nutrizionale e in più costano poco». (cr. co.)

 

2 - L’UNIONE SARDA di venerdì 6 luglio 2018 / Agenda Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
MEDICINA, SCUOLA ESTIVA
L'università ha avviato la selezione per la scuola estiva di preparazione e orientamento ai test d'ingresso per i corsi di studio della facoltà di Medicina e Chirurgia per il prossimo anno accademico. I posti sono 250 e il bando è sul sito dell'ateneo.

 

3 - L’UNIONE SARDA di venerdì 6 luglio 2018 / Cronaca di Oristano (Pagina 31 - Edizione CA)
Oristano
Il saluto alla Oppo

Oristano ieri ha salutato per l'ultima volta, in Cattedrale, la sociologa e docente universitaria Anna Oppo, scomparsa due giorni fa a Cagliari.

 

4 - L’UNIONE SARDA di venerdì 6 luglio 2018 / Weekend (Pagina 46 - Edizione CA)
Domani alle 18 il Pride a Cagliari
Orgoglio gay “Esistiamo e resistiamo”

Che fine hanno fatto i gay? Se lo chiede lo spot del Sardegna Pride, rispondendo provocatoriamente al ministro della Famiglia, Lorenzo Fontana, che in una recente intervista aveva messo in dubbio l'esistenza stessa delle famiglie arcobaleno. Nello spot, diretto da Naked Panda e interpretato da Massimiliano Medda, Rossella Faa e Daniel Dwerryhouse, gli omosessuali scompaiono improvvisamente dalla vita quotidiana.
La risposta è semplice: sono tutti al Sardegna Pride, in programma domani a Cagliari grazie all'organizzazione del Coordinamento Sardegna Pride, che raccoglie le associazioni sarde per i diritti delle persone Lgbt. «Vogliamo inondare Cagliari di colori, allegria e amore», scrivono gli organizzatori nella pagina Facebook del Pride. Una manifestazione quest'anno ancora più sentita in Italia. “Esistiamo e resistiamo”, recita il documento politico in cui il Sardegna Pride illustra gli obiettivi a cui mira: matrimonio egualitario, riforma delle adozioni, autodeterminazione di genere e accesso alla procreazione assistita; ma anche un rinnovato impegno nel combattere le discriminazioni di ogni genere, dall'omofobia al razzismo.
Temi centrali della manifestazione l'orgoglio e la libertà di essere ciò che si è, e il rispetto dei diritti di tutti: persone lesbiche, gay, bisessuali, trans, intrasessuali e queer. Si parte alle 18 in Via Sant'Alenixedda, per poi attraversare tutte le vie del centro di Cagliari e arrivare in Piazza Yenne. Il Sardegna Pride concluderà la Queeresima, i 40 giorni di dibattiti, proiezioni e incontri sul tema dei diritti civili e una settimana altrettanto densa di eventi di autofinanziamento, aggregazione e formazione. Tra gli appuntamenti, l'aula magna Capitini della Facoltà di Studi umanistici dell'Università di Cagliari ha ospitato il seminario “Diritti di famiglie 4 - Soggettività nei luoghi di lavoro”, organizzato da Arc, dall'Ordine degli assistenti sociali e dall'Ufficio nuovi diritti della Cgil.
Sara Piras

 

La Nuova Sardegna

5 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 6 luglio 2018 / Sardegna - Pagina 6
Invalsi 2018, studenti sardi bocciati
Non sanno l'italiano né l'inglese

di Gianna Zazzara
SASSARI Male in italiano, malissimo in matematica e in inglese. Sono i risultati dell'Invalsi 2018 che gli studenti di seconda e quinta elementare, di terza media e di seconda superiore hanno sostenuto in primavera. La scuola sarda esce a pezzi dal confronto con le altre regioni italiane. Soprattutto per quanto riguarda la matematica: la Sardegna è ultima in classifica. I "promossi", cioè coloro a cui è stato riconosciuto un livello di competenze matematiche sufficiente, sono appena il 40%. Studenti bocciati anche in italiano e in inglese: più della metà dei ragazzi sardi sono a un livello inferiore a quello richiesto dalle indicazioni nazionali, così come i siciliani, i campani e i calabresi. Nell'isola, poi, ci sono differenze fortissime tra scuola e scuola. Per quanto riguarda l'italiano, ad esempio, il livello di competenze degli studenti degli istituti professionali è al di sotto degli standard richiesti, mentre rientra nella media nazionale quello dei ragazzi iscritti nei licei. Un risultato che testimonia la difficoltà delle scuole sarde di dare le stesse opportunità a tutti i bambini. Non tutte preparano allo stesso modo. Chi si iscrive in un liceo ha di sicuro maggiori possibilità di ottenere un'educazione di qualità.Terza media. Mentre in seconda elementare i risultati dei test di italiano, matematica e inglese sono in linea con la media nazionale, già dalla quinta cominciano i problemi. Gli studenti sardi della quinta elementare sono quelli che ottengono il punteggio più basso d'Italia al test di matematica. La discesa verso il basso continua alle medie: mentre in italiano i risultati sono in linea con la media nazionale, nel test di matematica è un disastro. Solo uno studente su due ottiene «risultati adeguati o più elevati», cioè dalla sufficienza piena in su. E sono soprattutto i ragazzi che provengono da situazioni socio-economiche svantaggiate a non raggiungere livelli adeguati nelle prove. Al contrario di quello che accade nell'Italia settentrionale e centrale, in Sardegna c'è un sistema scolastico che non funziona dal momento che lascia indietro i ragazzi più deboli. «La scuola sarda non è equa», si sottolinea nel rapporto Invalsi.Superiori. Le differenze si accentuano nelle scuole superiori. Se in generale per quanto riguarda i test di italiano e matematica i risultati sono inferiori sia alla media italiana sia alla media Ocse, ci sono differenze profonde tra gli istituti professionali e i licei. Nel test Invalsi d'italiano, gli studenti degli istituti professionali sardi sono quelli che hanno ottenuto i punteggi più bassi di tutta Italia: 153 punti a fronte dei 179 delle scuole del Nord-ovest. Come se non bastasse, gli studenti dei licei della Sardegna - insieme a quelli calabresi e siciliani - hanno comunque punteggi significativamente inferiori a quelli degli studenti degli istituti tecnici di diverse regioni del nord.Tutti bocciati in matematica, sia gli studenti dei licei che quelli degli istituti professionali. La Sardegna è la regione che, insieme alla Calabria, ha ottenuto il peggior risultato: addirittura 18 punti al di sotto della media nazionale. Inglese. Quest'anno per la prima volta sono stati fatti i test di inglese per capire il livello dei bambini delle elementari e delle medie. Nessuno di loro è riuscito a raggiungere gli standard stabiliti nel quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue. Sono i peggiori d'Italia.

 

6 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 6 luglio 2018 / Sassari - Pagina 22
La startup Wau! si affida a visori e prove simulate per preparare i ragazzi alle selezioni di settembre
Tour virtuale per i test di accesso a Medicina

SASSARI I test di accesso per medicina si avvicinano. E inizia la corsa alla migliore preparazione per vincere la sfida con i colleghi: per scoprire i segreti del corpo umano e magari per ricordarsi meglio i dettagli di un muscolo o di un capillare al momento dell'esame ora ci sono anche i corsi di formazione con la realtà virtuale. La proposta arriva da WAU!, startup di social e-learning nata a Sassari e specializzata nella preparazione ai test di accesso di medicina e odontoiatria, veterinaria e professioni sanitarie. Grazie all'utilizzo di un visore e dei controller con tracking, i corsiti potranno «entrare dentro» un cuore e osservare come funziona il muscolo più importante del nostro apparato circolatorio. Non solo, con l'aiuto dei docenti, avranno la possibilità di osservare da una prospettiva totalmente nuova alveoli, bronchioli e capire quanto determinate patologie possano alterare la morfologia dei tessuti dell'apparato respiratorio. «Nelle nostre classi - spiegano i docenti dei corsi in VR Luca Varcasia (medico chirurgo) e Pier Paolo Saba (studente di medicina) - i ragazzi hanno libertà di movimento e di interazione e vivono la lezione come un'esperienza personale e immersiva. Grazie alla realtà virtuale possono migliorare le loro conoscenze e capire in profondità». «Innovare gli strumenti didattici e rendere più efficace e piacevole l'apprendimento - sottolinea Alessandro Lai, fondatore di WAU! - sono da sempre i nostri obiettivi. Utilizzare la realtà virtuale è una grande sfida».L'azienda ha già attivato i primi corsi in virtual reality ma presenterà ufficialmente il progetto in occasione del Test Day, organizzato in collaborazione con l'associazione Formore Istruzione, con il patrocinio dell'Università di Sassari e il contributo della Fondazione di Sardegna, all'auditorium di Via Monte Grappa n. 2 il 18 luglio. Durante questa giornata, dedicata a tutti coloro che vogliono prepararsi ai concorsi per accedere ai corsi universitari di medicina e odontoiatria, veterinaria e professioni sanitarie, i partecipanti affronteranno una simulazione del test in vista delle prove di settembre. Info e iscrizioni 348 5808372 - 349 700 1975 o nel sito internet dell'azienda.

 

7 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 6 luglio 2018 / Sassari - Pagina 22
Pronti i primi 30 esperti in mappatura di ultima generazione tra droni, stampe e realtà aumentata
TURISMO, ARRIVANO I MAGHI DEL 3D

di Giovanni Bua
SASSARI Un lavoro nuovo di zecca. Inserito, unico caso in Italia, nei profili di qualifica professionale della Regione. Trenta giovani, selezionati tra decine di disoccupati e inoccupati, formati e "certificati" con un corso da 600 ore, e due spin-off da 250 e 100. Con un gruppo già all'opera a Nuoro e uno pronto a nascere a Sassari. Una basilica romanica e un nuraghe già "mappati" e totalmente fruibili, con tanto di visori 3D, per turisti e studiosi. Potenzialità talmente varie da convincere gli organizzatori a ripetere immediatamente l'esperienza, anche aprendo a sponsor e finanziamenti privati. È davvero un progetto "solido" quello portato a compimento nel giugno di quest'anno dalle agenzie formative Lariso di Nuoro, che da 20 anni opera nel centro Sardegna, e la sassarese iForm. Che, con la collaborazione del dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica dell'università di Sassari, che ha messo a disposizione il laboratorio di Geomatica ProSIT coordinato da Maurizio Minchilli, ha chiuso il suo primo corso per la formazione di tecnici per il rilievo 3D di beni culturali ed ambientali "Isola 3D".Corso che ha permesso di formare la prima nidiata di una nuova categoria di super esperti nelle tecnologie di rilievo metrico tridimensionale, in grado di muoversi con sicurezza tra i segreti della cartografia numerica, dei sistemi informativi a base geografica (i celebri Gis) e della topografia di dettaglio e del posizionamento satellitare (i Gnns). E che, una volta fatte proprie le ultime metodologie di elaborazione delle immagini digitali, rilevate sia da terra che con droni di ultima generazione, sono in grado di completare il ciclo completo di un rilievo digitale tridimensionale di ultima generazione, formando modelli 3D pronti per la navigazione, la stampa tridimensionale e la visita "virtuale" tramite visori.Un metodo all'avanguardia, che si sta facendo largo nel mondo, che consente di documentare, conservare e valorizzare ai massimi livelli il patrimonio culturale, architettonico e ambientale. «E che - spiega Antonio Soru di iForm - ha applicazioni infinite. Sia nel campo archeologico, turistico e culturale, ma anche in quello ambientale, dell'agricoltura di precisione ad esempio, o più in generale del governo del territorio da parte di enti e istituzioni».Intanto il corso, chiuso a settembre, ha già prodotto i primi frutti. Con il gruppo nuorese che ha "vivisezionato" il nuraghe Tanca Manna di Nuoro firmandosi con il marchio "Nues", nuvola in sardo, ma anche nuvole di punti, elementi fondamentali per la ricostruzione e rappresentazione di figure tridimensionali. «Un supporto al lavori di promozione del sito già in essere - spiega Andrea Fiori di Lariso - che ha permesso di applicare immediatamente sul campo le competenze acquisite. Tanto che dieci allievi hanno deciso di avviare un'associazione che userà gli strumenti acquisiti per proporsi a enti e istituzioni per portare avanti un piano di promozione e valorizzazione, attraverso realtà aumentata e nuove tecnologie digitali, dei beni culturali e ambientali del territorio».Stessa sorte che toccherà alla Basilica di Sant'Antioco di Bisarcio, una splendida chiesa romanica nel territorio di Ozieri, che il gruppo sassarese hanno "mappato" con rilievi a terra e tramite droni, con dettagli al centimetro, con voli interni nella navata con un velivolo sperimentale di peso inferiore ai 300 grammi e l'uso di laser-scanner. Risultato: la costruzione di un modello globale di circa 60 milioni di punti e la formazione di una banca dati di grandi potenzialità, e precisione, perfetta per l'utilizzo da parte degli studiosi di storia dell'arte, di architettura, per le operazioni future di restauro e, ridotta nella risoluzione, anche per una fruizione turistica. I maghi del 3D hanno insomma prodotto già i primi frutti. E per loro le potenziali occupazioni sono numerose quanto i punti delle loro nuvole. Tanto da convincere iForm e Lariso, che hanno fornito il loro corso gratuitamente appoggiandosi ai finanziamenti della Regione grazie all'obiettivo del Por 2014-2020 dedicato alla "Green&Blue Economy", a pensare a una replica autofinanziata, magari aprendo alla sponsorizzazione privata.

Questionario e social

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