Domenica 1 luglio 2018

01 luglio 2018

L'Unione Sarda

1 - L’UNIONE SARDA di domenica 1 luglio 2018 / Cronaca Italiana (Pagina 16 - Edizione CA)
CAGLIARI. Verranno valutate le competenze dei rifugiati
UN “PASSAPORTO” EUROPEO
PER CERTIFICARE L'ISTRUZIONE

Un “passaporto” universitario europeo per i rifugiati: domani nel rettorato di Cagliari si aprirà la prima sessione di valutazione per attribuire alle persone che richiedono asilo politico una qualifica d'istruzione superiore. L'appuntamento è alle 10: in via Università 40 si terrà il meeting preparatorio con gli esperti e i rappresentanti del Consiglio d'Europa e del Cimea Italia (Centro informazioni mobilità equivalenze accademiche). Ai lavori, seguiti dal pro rettore per l'internazionalizzazione, Alessandra Carucci, interviene il rettore Maria Del Zompo.
IL PERCORSO Gli atenei di Cagliari e Sassari sono stati scelti dal Cimea-Naric per la prima sessione in Italia dell'European qualifications passport for refugees (Eqpr). Lo sviluppo dell'Eqpr in Italia si svolge con il patrocinio del Miur (ministero Istruzione, università e ricerca). L'università di Cagliari ospita fino al 4 luglio la prima fase del progetto del Consiglio europeo sul riconoscimento dei titoli dei rifugiati con scarsa o assente documentazione.
L'Eqpr prevede la compilazione di un questionario da parte dei candidati - una decina di giovani titolari di protezione e richiedenti asilo - seguita da un'intervista per verificare quanto dichiarato e cercare di accertare le loro competenze. I colloqui per la prima sessione di valutazione in Italia si svolgeranno dal 3 luglio al 6 luglio a Cagliari e Sassari. con le interviste ai ragazzi individuati. La giornata di domani è rivolta anche al personale amministrativo e docente dell'Ateneo. Il passaporto europeo delle qualifiche per i rifugiati è utile alle autorità pubbliche, istituzioni, università e datori di lavoro per valutare meglio le competenze dei rifugiati e aiutarli nel mercato del lavoro o per ulteriori studi nel paese ospitante. Dopo i primi passi del progetto, la nuova fase prevede la valutazione del livello di istruzione dei rifugiati, l'esperienza lavorativa e la competenza linguistica..
L'UTILIZZO Il passaporto europeo delle qualifiche per i rifugiati descrive le qualifiche in un formato che dovrebbe facilitare l'uso della valutazione sia all'interno che all'esterno del paese ospitante dei rifugiati. Pertanto, se i rifugiati si dovessero trasferire in un altro paese in Europa, le loro qualifiche non dovrebbero essere nuovamente valutate.

 

2 - L’UNIONE SARDA di domenica 1 luglio 2018 / Primo Piano (Pagina 2 - Edizione CA)
Oggi cento volontari ripuliranno mare e arenile
Assalto sotto la Sella del Diavolo, tutto esaurito negli stabilimenti

Cielo coperto, vento leggero e qualche onda sul mare: la spiaggia del Poetto non tarda a riempirsi di turisti e frequentatori assidui. Già dalle 11 ieri era difficile trovare parcheggio o piantare l'ombrellone vicino al mare, e anche negli stabilimenti c'erano pochissimi i posti liberi. Tanti, soprattutto i più giovani, preferiscono raggiungere la spiaggia con i mezzi pubblici, frequenti anche nel fine settimana, e restare lontani dalla calca a giocare a beach volley. Altri approfittano della brezza per praticare altri sport sul lungomare: ciclismo, corsa e camminata veloce. Ma anche i chioschi brulicano di famiglie in attesa di un gelato.
Pulizia, ordine, sabbia fine e mare sicuro. Sono queste le caratteristiche che attraggono maggiormente i turisti, affascinati dalla vicinanza del Poetto con il centro città e dalla dimensione del litorale: 8 km di ampia spiaggia, attrezzata con stabilimenti, bagnini e spogliatoi.
Ben viste anche le nuove isole ecologiche, presenti circa ogni 100 metri, che, se utilizzate responsabilmente, possono contribuire a tenere pulita la spiaggia. Ma non mancano le voci fuori dal coro: «Peccato per le alghe sulla riva del mare, ma soprattutto per le cicche di sigarette che si trovano sulla sabbia», denunciano alcuni turisti, «anche la spazzatura a ridosso del lungomare non è un bello spettacolo. Basterebbe un po' di cura in più e sarebbe un paradiso, ma visto così il Poetto non sembra meritare la Bandiera blu». I commenti negativi restano comunque una minoranza rispetto alle impressioni dei fedelissimi, sardi e non, che tornano soddisfatti nella principale spiaggia di Cagliari ogni anno.
Intanto oggi, dalle 9 alle 13 - appuntamento all'anfiteatro di Marina Piccola - oltre cento volontari ripuliranno il Poetto e la Sella del Diavolo dai rifiuti in mare e sull'arenile. L'iniziativa - al centro della partnership che la Fondazione Medsea ha stretto con Parley of the Oceans, prima tappa del progetto di pulizia delle coste del Mediterraneo “100 Island Campaign” - coinvolgerà diversi operatori e i gruppi sportivi delle scuole di surf e kayak. Tre i gruppi di intervento: canoisti e utilizzatori di Sup, snorkelers su roccia e snorkelers su sabbia. Il Comune di Cagliari fornirà i sacchi per la raccolta e il supporto logistico per il ritiro dei rifiuti.
Non solo le spiagge, anche i fondali della Sardegna, rischiano di essere soffocati dalla plastica: secondo la ricerca del biologo marino Andrea Alvito fatta per conto dell'Università di Cagliari e pubblicata sulla rivista scientifica britannica Waste management , intorno all'Isola si contano 59 rifiuti per ogni chilometro quadrato.
Sara Piras

 

3 - L’UNIONE SARDA di domenica 1 luglio 2018 / Provincia Ogliastra (Pagina 55 - Edizione CA)
ARBATAX. Il Dass in campo assieme a 5 società tra cui due straniere
Il distretto aerospaziale in corsa per l'aeroporto

È corsa a sei per aggiudicarsi l'aeroporto di Tortolì. Sulla casella di posta certificata del Consorzio industriale hanno notificato sei email. I mittenti annunciavano interesse all'acquisto o alla gestione dello scalo. Due delle società candidate provengono dall'estero: una di queste, che vorrebbe acquisire la gestione, ha sede legale in Svezia. Un'altra, che ha manifestato interesse a rilevare in affitto l'infrastruttura di Basaura, è il Dass, il Distretto aerospaziale della Sardegna che strizza l'occhio allo scalo già da qualche anno. Domani è convocata l'assemblea dei soci del Consorzio che passerà al setaccio le candidature in vista di un'eventuale aggiudicazione.
IL BANDO Dopo che la scorsa settimana era arrivata una sola manifestazione d'interesse (Winfly), per giunta inammissibile perché non conforme alle prescrizioni del bando, il presidente del Consorzio, Matteo Frate, ha aperto la seconda fase della procedura negoziata di vendita delle 103.290 azioni di Aliarbatax, detentrice delle quote azionarie dell'aeroporto. Al primo rush l'infrastruttura, chiusa da oltre sei anni e messa sul mercato per ripianare i debiti di un ente da anni in apnea finanziaria, non ha fatto gola a nessuno. Alle 14 di ieri il secondo gong. «Alla scadenza prevista - ha annunciato Frate - sono pervenute 4 manifestazioni di interesse di cui due da società internazionali. A queste si aggiungono due manifestazioni di interesse alla gestione o all'affitto dell'aerostazione già pervenute in precedenza».
LE INCOGNITE Tra le sei trasmesse alla casella di posta non è dato sapere se ci sono anche quelle di Winfly, la compagnia aerea di Alfredo Cestari, e del gruppo imprenditoriale che fa capo ad Antonio Gentile. Entrambi, nelle scorse settimane, hanno effettuato sopralluoghi sul posto per toccare con mano le condizioni dello scalo e verificare la fattibilità dell'operazione da cui il Consorzio auspica di ricavare 5 milioni di euro: il pacchetto di azioni è in vendita al costo di 48,41 euro ciascuna.
OTTIMISMO Dagli uffici di via Paolo Arzu filtra un velato ottimismo in vista della riunione di domani in cui i soci del Consorzio - Comune di Tortolì e Provincia di Nuoro - avvierà l'analisi delle proposte ricevute. «Permane un cauto ottimismo - conclude Frate - sulla risoluzione positiva della procedura per il riavvio della struttura».
Ro. Se.

 

4 - L’UNIONE SARDA di domenica 1 luglio 2018 / Economia (Pagina 22 - Edizione CA)
Grazie alle tecnologie innovative sviluppate l'azienda di Macchiareddu esporta in 32 Paesi
FIBER PLAST, MAXI LAVORO IN EGITTO
Commessa del Governo per un grande impianto di fertilizzanti

Dalla produzione di semplici manufatti in vetroresina alla realizzazione di mega impianti per l'industria chimica e agricola. C'è una Sardegna che esporta non solo prodotti ma anche conoscenze all'avanguardia e che si aggiudica commesse in tanti Paesi stranieri grazie proprio alla capacità di innovare. Del gruppo d'imprese fa certamente parte Fiber Plast, azienda con sede a Macchiareddu che in 40 anni di attività ha saputo rendere moderni i propri processi produttivi ed esplorare nuovi mercati. L'ultimo, in ordine di tempo, è quello egiziano dove il Governo ha investito un miliardo di dollari per la realizzazione del più grande impianto di fertilizzanti del mondo a Sokhna, grazie anche alle tecnologie e ai prodotti forniti dalla sarda Fiber Plast.
LA COMMESSA Il mega impianto egiziano, a cui oggi lavorano circa 8.000 persone, sarà terminato entro ottobre. Fiber Plast ha contribuito all'opera, progettando e realizzando in Sardegna trenta chilometri di tubazioni in vetroresina, prodotti con la tecnologia innovativa del “Filament winding”, e 36 serbatoi (grandi fino a cinque metri di diametro e alti dieci). Inoltre, sono stati costruiti sempre a Macchiareddu 40 pezzi speciali per le pompe, spediti via nave a Sokhna e assemblati in loco grazie a sette tecnici della Fiber Plast che, arrivati in Egitto, hanno seguito la supervisione del progetto coordinando 300 persone per il montaggio degli impianti.
L'AZIENDA Un risultato ottenuto grazie all'innovazione tecnologica che l'azienda ha messo in campo negli anni e alle conoscenze produttive acquisite. La società è nata nel 1978 dalla famiglia Bini, originaria di Carbonia, con il proposito di produrre manufatti in vetroresina e fornire tubazioni e serbatoi alle industrie dell'area cagliaritana di Macchiareddu, dove l'azienda ha sede ancora oggi. Nel corso degli anni ha sviluppato competenze nel settore, fino a crescere nei mercati internazionali per vendere e proporre i suoi prodotti. Oggi, dopo un passaggio societario avvenuto nel 2017, con il trasferimento della proprietà dalla famiglia Bini a tre soci, guidati dall'amministratore delegato Massimo Lolliri, la società continua la sua crescita. «Nell'ultimo anno il fatturato è passato da quattro a sette milioni di euro, con 50 dipendenti tra ingegneri, tecnici e professionisti», spiega Lolliri, manager che si è formato all'Università di Cagliari (laurea in ingegneria) per poi spiccare il volo con incarichi importanti in alcune multinazionali, tra cui la Glencore. La società esporta oggi da Cagliari in 32 Paesi del mondo in quattro continenti diversi, dall'Europa all'Africa fino ad Asia e America.
LE PRODUZIONI Le tecnologie messe a punto negli anni dall'azienda, in particolare il “Filament winding”, un particolare processo produttivo che consente di avvolgere le fibre di tessuto impregnate di resina, permette oggi alla Fiber Plast di realizzare in vetroresina tubazioni e serbatoi molto resistenti che possono essere utilizzati negli acquedotti, nelle aziende chimiche, in quelle petrolchimiche e nelle centrali elettriche, ma anche nelle attività aerospaziali e navali. «L'azienda rischiava di finire in mani cinesi - racconta Lolliri - siamo riusciti a evitare che questo avvenisse e oggi stiamo puntando a far crescere ancora l'impresa, un'eccellenza nel mondo industriale sardo».
Giuseppe Deiana

 

5 - L’UNIONE SARDA di domenica 1 luglio 2018 / Fondi Investimento (Pagina 23 - Edizione CA)
APPUNTAMENTI
WORKSHOP SU IMPRESE E FINANZA

Quali sono le opportunità e le minacce del fare impresa in Sardegna? Chi finanzierà l'impresa domani? Ci sarà ancora la banca? Sono queste le domande attorno alle quali ruota il workshop “Scenari 4.0: ripensare l'impresa e la finanza” organizzato da Riccardo De Lisa (nella foto) e Luca Piras, docenti del dipartimento di Scienze economiche e aziendali dell'università di Cagliari in collaborazione con Confidi Sardegna, Unifidi Sardegna, FinSardegna, FidiCoop e Garanzia Etica. L'appuntamento è per domani a partire dalle 9 nell'aula A della Facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche in viale Sant'Ignazio 72.

 

6 - L’UNIONE SARDA di domenica 1 luglio 2018 / Fondi Investimento (Pagina 23 - Edizione CA)
NUOVI TALENTI DELL'IMPRENDITORIA
Sarà il presidente della Regione Francesco Pigliaru, domani alle 9.30 nella sede del Consorzio universitario nuorese UniNuoro, in via Salaris, insieme al direttore generale dell'Aspal Massimo Temussi, al sindaco di Nuoro Andrea Soddu e al commissario di UniNuoro Fabrizio Muredu, a inaugurare la prima fase del programma Talent Up, pensato per creare una nuova generazione di imprenditori. Saranno presenti i cinquanta partecipanti che cominciano la formazione, che poi li porterà all'estero in uno dei primi venti sistemi imprenditoriali innovativi a livello internazionale.

 

7 - L’UNIONE SARDA di domenica 1 luglio 2018 / Cronaca di Cagliari (Pagina 30 - Edizione CA)
Sardegna Pride:
spot dedicato  al ministro

«Le famiglie gay non esistono». L'ispirazione per il video che promuove il Sardegna Pride che si svolgerà sabato è arrivata da questa frase pronunciata dal ministro Lorenzo Fontana un mese fa. Gli organizzatori della parata in difesa dei diritti del mondo Lgbt rispondono all'esponente del Governo con una clip firmata da Naked Panda e che ha tra i protagonisti Rossella Faa, Massimiliano Medda e Daniel Dwerryhouse.
Il Sardegna Pride sarà l'evento conclusivo della Queeresima, 40 giorni di incontri, dibattiti, proiezioni sui temi dei diritti civili. Prima, però, ci sarà l'appuntamento di martedì con il seminario “Diritti di Famiglie 4 - Soggettività queer nei luoghi di lavoro, tra visibilità e normalizzazione”, organizzato da Arc, Ordine degli assistenti sociali della Sardegna e Ufficio nuovi diritti Cgil nell'aula magna Capitini della Facoltà di Studi umanistici dell'Università in piazza d'Armi. È un incontro formativo patrocinato dall'Ordine degli psicologi della Sardegna. La partecipazione darà diritto ai crediti formativi professionali per assistenti sociali.
Per tutta la settimana ci saranno gli appuntamenti di autofinanziamento al chiosco “Il fico d'India” del Poetto. Oggi si svolgerà la finale regionale di Miss Drag Queen Italia, domani la festa latina con Roberto e Mario With You, martedì dj set con Nklc e karaoke con Jex, mercoledì sQuola Queen, giovedì dj set con Rossella Duville e drag show con La trave nell'Okkio, venerdì live di Claudia Aru e drag show con Delya e Velena.

 

8 - L’UNIONE SARDA di domenica 1 luglio 2018 / Cronaca di Cagliari (Pagina 28 - Edizione CA)
MOLO ICHNUSA. Aperta la conferenza di servizi: dubbi sulla posa dei container
LUNA ROSSA, CANTIERE FERMO
I lavori si sarebbero dovuti concludere il 30 giugno

Che qualcosa non sia andato per il verso giusto lo si capisce dal cartello che annuncia la fine delle opere per il 30 giugno. Perché oggi i lavori nel cantiere Luna Rossa sono tutt'altro che conclusi. Nell'area recintata del molo Ichnusa per alcuni giorni non si è visto nessuno e venerdì mattina quando gli operai sono tornati al lavoro li si poteva vedere affaccendati a spostare alcune travi d'acciaio che erano già state montate in precedenza.
IL PUNTO Il problema che rischia di ritardare l'arrivo del team velico in città sarebbe legato ai volumi prodotti dai container accatastati lungo il perimetro. La questione è al centro di una conferenza di servizi aperta giovedì della scorsa settimana e alla quale hanno partecipato tutti i soggetti coinvolti: Autorità portuale, Ufficio tutela del paesaggio della Regione, Servizio di edilizia del Comune e, ovviamente, i referenti di Luna Rossa. Venerdì si è svolto un secondo incontro e il prossimo appuntamento è già stato fissato per domani mattina, quando dovrebbe essere sciolto il nodo sull'interpretazione di un regolamento che detta le norme per le autorizzazioni da concedere qualora si creino volumi anche con strutture amovibili come i container. I diretti interessati non si sbilanciano. Il presidente dell'Autorità portuale Massimo Deiana sul punto non intende dichiarare alcunché. In via informale si fa sapere che gli uffici per la tutela del paesaggio (l'area affacciata sul mare è sottoposta a vincolo) hanno analizzato con cura quanto fatto finora e dettato alcune «prescrizioni», ovvero correzioni.
Il progettista e responsabile del cantiere Fabio Pardelli non smentisce e non conferma, si limita a dire che «in cantiere c'è attività in corso». Che si tratti di un'attività con la marcia in avanti o con la marcia indietro non è dato sapere.
La questione riguarderebbe solo la parte che si trova davanti alla cancellata che si affaccia sulla passeggiata di Su Siccu. Lì, come mostra il progetto, sorgerà la cosiddetta area hospitality, una zona di collegamento tra la base del team velico e il resto della città, una sorta di enorme spazio dedicato all'accoglienza dei visitatori e agli open day. Per ora oltre la recinzione bianca ci sono dodici container impilati su due file e disposti su entrambi i lati del recinto. Sarebbe proprio la loro disposizione ad aver generato dei dubbi tra i tecnici degli enti coinvolti sulla necessità di un'autorizzazione supplettiva. Come dire: se delle strutture, per quanto temporanee, generano una volumetria è necessario avere una concessione prima della loro posa e non dopo.
L'ITER A metà gennaio era stata depositata l'istanza di concessione per la struttura a vetri dell'ex Terminal crociere (dove realizzare il dietro le quinte con uffici, mensa, e studio di progettazione) e, appunto, per una porzione degli spazi aperti. Dopo la fase interlocutoria - servita a chiedere e ottenere tutte le concessioni - il 20 aprile è stato aperto il cantiere. La presenza del team Luna Rossa in città per 36 o 40 mesi fin dal gennaio scorso ha generato grande entusiasmo e non solo tra gli addetti ai lavori. L'ipotesi di una collaborazione stretta non solo con l'Autorità portuale ma anche con Università e il Crs4 era stata avanzata durante una conferenza stampa che era servita anche per illustrare il progetto necessario a realizzare la casa cagliaritana dei velisti.
IL VERTICE Domani la questione dovrebbe risolversi. Intorno al tavolo dell'autorità portuale i tecnici si confronteranno sulle prescrizioni indicate nei giorni scorsi e l'attività nel cantiere dovrebbe tornare alla normalità per scongiurare ulteriori ritardi. La scelta del molo Ichnusa, infatti, era stata dettata anche dalla possibilità di usufruire di spazi già pronti e aree che sarebbe stato possibile allestire in tempi stretti a differenza di quanto avvenne quattro anni fa sul molo Sabaudo quando l'ipotesi di una base cagliaritana per Luna Rossa restò solo un sogno.
Mariella Careddu

La Nuova Sardegna

---------------
------------------------------
---------------

 

9 - LA NUOVA SARDEGNA di domenica 1 luglio 2018 / Nuoro - Pagina 14
Nel progetto Minuforte l'università di Sassari, Sardegna Ricerche e 14 imprese
NASCE IL LABORATORIO DEI SUPER FORMAGGI SARDI
Utilizzati micro-organismi per migliorare le caratteristiche nutrizionali

di Stefania Vatieri
NUORO L'idea nasce da una necessità: migliorare dal punto di vista nutrizionale e organolettico i formaggi freschi da latte di pecora e capra e la garanzia della loro identità territoriale. Parte da questi intenti Minuforte, un ambizioso progetto che punta alla valorizzazione delle produzioni locali promosso e finanziato da Sardegna Ricerche e gestito dal Dipartimento di Agraria dell'Università di Sassari. Quattordici le aziende coinvolte, piccole realtà casearie che costellano il variegato territorio Nuorese e Ogliastrino, che grazie a un finanziamento di 250mila euro punteranno al rilancio della produzione casearia dell'isola attraverso la trasformazione del latte con l'inserimento di microrganismi autoctoni in grado di migliorare le caratteriste nutrizionali del prodotto. «Si tratta di microrganismi in grado di controllare e garantire la salubrità e la qualità dietetiche del formaggio, di favorire l'accumulo di metaboliti funzionali e di contribuire così al miglioramento nutrizionale dei formaggi -sottolinea Pietrino Deiana, docente dell'ateneo sassarese e responsabile scientifico di Minuforte durante la presentazione del progetto nella sede nuorese del Dipartimento di Agraria -. L'obiettivo naturalmente è quello di rendere più appetibili i prodotti anche oltre i confini isolani nel tentativo di risollevare un comparto in sofferenza. La Sardegna per la sua posizione geografica, nel cuore del Mediterraneo e, per la sua storia, è caratterizzata dalla presenza di diverse produzioni agroalimentari tipiche realizzate con tecnologie tradizionali che assicurano l'ottenimento di prodotti di alta qualità ed eccellenza. La qualità degli alimenti è strettamente dipendente dalla qualità dell'ambiente e dall'equilibrio dell'ecosistema vivente che è gestito dai microrganismi. Il fine sarà produrre eccellenze ed esportarle alla volta di mercati redditizi. Dalla nostra parte ci saranno innovazione e nuove tecnologie, ma sopratutto materie prime e microrganismi in grado di fare la differenza».Il progetto parte dalla specifica esigenza mostrata dalle aziende agrarie che si occupano della produzione di formaggi freschi di trovare nuove colture alternative che consentano di diversificare l'offerta rispetto a quella tradizionale, e che possano essere coltivate utilizzando lo stesso parco macchine usato per i cereali. Ma che al contempo garantiscano una migliore remunerazione. «L'innovazione e le nuove tecnologie saranno la parola d'ordine del nostro progetto - spiega Carmelo Cicalò, imprenditore caseario di Fonni e promotore dell'iniziativa -. Partendo da Sa Fruhe vogliamo dimostrare attraverso uno studio approfondito le proprietà organolettiche dei nostri formaggi freschi e immetterci così nel mercato mondiale forti di una certificazione di qualità e salubrità». Un rilancio che nasce dalla consapevolezza di un situazione finanziaria, caratterizzata da una lenta ripresa del settore produttivo e il ristagno delle politiche commerciali che hanno colpito il settore caseario regionale, ancora oggi è fortemente legato al destino commerciale del Pecorino Romano. Che di fatto rendono necessario indirizzare il comparto verso prodotti innovativi, in grado di conquistare nuove quote di mercato. Nasce da qui l'esigenza appunto di una diversificazione produttiva in grado di coinvolgere e rilanciare l'intero settore lattiero caseario e in modo da generare un aumento di reddito e un incremento occupazionale. «Il rilancio del comparto può avvenire attraverso una diversificazione dell'offerta che soddisfi le esigenze dei consumatori sempre più attenti a prodotti alimentari dotati di adeguate proprietà nutrizionali e ad alto contenuto salutistico, come nel caso de Sa Fruhe, un prodotto eccellente che viene remunerato sessanta volte in più rispetto agli altri formaggi per il semplice motivo che contiene grandi quantità di acqua -aggiunge Carmelo Cicalò -. Punteremo sulle esigenze dei consumatori, sempre più attenti a prodotti alimentari dotati di adeguate proprietà nutrizionali e con effetti positivi sulla salute umana, e attraverso gli studi dell'università e una banca di ben quaranta diversi fermenti lattici vivi autoctoni gli spiegheremo le proprietà uniche dei nostri prodotti». In questo contesto si colloca il progetto Minuforte che mira al rilancio della produzione casearia della Sardegna attraverso azioni mirate sulla trasformazione del latte con l'applicazione di bioprocessi realizzati da microrganismi autoctoni in grado di controllare e garantire la salubrità e la qualità dietoterapeutica, favorire l'accumulo di metaboliti funzionali e contribuire al miglioramento nutrizionale dei prodotti. La sperimentazione, garantisce Graziana Frogheri di Sardegna Ricerche, durante la presentazione del progetto «partirà a breve e sarà effettuata su prodotti come Fruhe, Casu e Axedu, mediante l'impiego dei mix di microrganismi bioattivi prescelti», e sarà realizzata con prove sperimentali in ogni impresa che aderisce al progetto.

Questionario e social

Condividi su:
Impostazioni cookie