UniCa UniCa News Rassegna stampa Mercoledì 30 maggio 2018

Mercoledì 30 maggio 2018

30 maggio 2018

L'Unione Sarda

1 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 30 maggio aprile 2018 / Prima pagina
SALUTE
All’Università di Cagliari
in corso i test per creare la pelle artificiale    
MARCELLO A PAGINA 37

Salute (Pagina 37 - Edizione CA)
RICERCA
Lavoro dell'Università e del Crs4
PELLE ARTIFICIALE, A CAGLIARI I PRIMI TEST

Ricordate la saga cinematografica “Terminator”, battezzata nel 1984 da James Cameron? L'implacabile cyborg assassino, interpretato da Arnold Schwarzenegger, aveva la particolarità di assomigliare agli esseri umani grazie alla pelle artificiale che ne ricopriva il corpo d'acciaio.
SCIENTIFIC REPORTS/NATURE Se quella era fantascienza (peraltro dozzinale, diciamolo), ben ancorati alla realtà sembrano gli esiti di una ricerca pubblicata nei giorni scorsi sulla prestigiosa rivista internazionale Scientific Reports/Nature da parte di un team di ricercatori del Diee, il dipartimento di Ingegneria elettrica ed elettronica dell'università di Cagliari, guidato dal Piero Cosseddu affiancato da Fabrizio Viola, ricercatore all'Istituto italiano di Tecnologia di Milano e primo autore dell'articolo. Il lavoro, cui hanno preso parte anche gli specialisti Andrea Spanu della Fondazione Bruno Kessler di Trento, Pier Carlo Ricci, ricercatore del dipartimento di Fisica dell'ateneo cagliaritano, e Annalisa Bonfiglio, presidente del Crs4, verte sui «tatuaggi sensorizzati multimodali che misurano variazioni di temperature e forza/pressione applicata», in altre parole una pelle artificiale con la sensibilità di un arto reale.
ELETTRONICA ORGANICA Spiega Cosseddu, professore associato di Elettronica: «Da tempo ci occupiamo di sviluppare tecnologie innovative per la realizzazione di elettronica su plastica, anche detta elettronica organica . Tra i campi applicativi esplorati, tra i più affascinanti c'è quello dei sensori tattili. In laboratorio cerchiamo di riprodurre coi nostri dispositivi il comportamento della pelle, obiettivo ambizioso stante la complessità dell'organo più esteso del corpo umano». Nato a Quartu Sant'Elena nel 1975, autore di più di sessanta pubblicazioni di rilievo internazionale, Cosseddu precisa che «replicare la nostra pelle e crearne una artificiale comporta il superamento di ostacoli di tipo funzionale, poiché occorrono sensori capaci di rispondere a differenti stimoli, in particolare meccanici e termici. Una pelle artificiale deve essere in grado di replicare le proprietà meccaniche di quella umana, dunque dovrebbe essere realizzata con materiali flessibili e soffici. In questo settore applicativo l'elettronica organica sta facendo passi da gigante, visto che consente la creazione di matrici di dispositivi o sensori su vaste aree e su substrati flessibili ricorrendo a tecnologie poco costose quali, ad esempio, la stampa a getto d'inchiostro».
TATUAGGI Fabrizio Viola chiama in causa i tatuaggi: «I nostri studi ci hanno condotto alla messa a punto di un sensore tattile bimodale che rileva simultaneamente variazioni di temperatura e pressione, realizzato per su substrati plastici di spessore cento volte inferiore al diametro di un capello umano. È così possibile trasferire questi prototipi di pelle artificiale su qualsiasi superficie, come semplici tatuaggi». Andrea Spanu punta l'attenzione sulle applicazioni pratiche: «I tatuaggi sensorizzati potrebbero essere integrati su protesi artificiali per favorire una sensibilità simile a quella di un arto reale, o, in prospettiva, trasferiti sulla pelle per la rilevazione, oltre che di pressione e temperatura, di altri parametri biomedici quali il livello di stress o l'attività elettrica muscolare e cardiaca. In più, con questa tecnologia si potrebbero rivestire i robot del futuro consentendo loro di interagire in autonomia con l'ambiente circostante, gli oggetti e, chissà, gli esseri umani».
Fabio Marcello

 

2 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 30 maggio aprile 2018 / Cronaca di Cagliari (Pagina 16 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ. Intanto il Senato accademico allarga la no tax area
RETTORE, L'ELEZIONE SARÀ PIÙ VELOCE

Tra pochi giorni verrà pubblicato nella Gazzetta ufficiale il testo riformato dello statuto dell'Università: si tratta di una riforma molto innovativa che riorganizza e semplifica in profondità l'ordinamento dell'ateneo. D'ora in poi il rettore verrà eletto in soli due turni, il secondo dei quali con il ballottaggio. «I bizantinismi accademici non abitano più qui», commenta Pietro Ciarlo, prorettore delegato per la semplificazione e l'innovazione amministrativa.
I Consigli di dipartimento diventano il cuore pulsante della nuova organizzazione rappresentativa: finalmente anche gli studenti sono chiamati a farne parte e tutti i direttori di dipartimento saranno automaticamente componenti del Senato accademico. I direttori sono costruiti come i rappresentanti al centro di tutto il corpo universitario. «Le forme della democrazia - spiega ancora Ciarlo - si ricongiungono alla sostanza dei rapporti. L'asse principale della governance dell'ateneo viene ricondotta, quindi, al rapporto immediato, diretto, continuo tra direttori di dipartimento e rettore».
Nei giorni scorsi, intanto, il Senato accademico ha approvato il nuovo “Regolamento tasse” nel quale si estende la no tax area dai 13 mila ai 23 mila. «È da più di un anno e mezzo», afferma la responsabile comunicazione Marcella Escana, «che Unica 2.0 porta avanti questa battaglia: una battaglia che è stata vinta e che ora permetterà a più di ottomila studenti di essere esentati dal pagamento della contribuzione studentesca».

 

3 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 30 maggio aprile 2018 / Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
MONTE MIXI. Lavori al via tra un mese e mezzo: spazio anche a infopoint e punti di ristoro
ECCO LA CITTADELLA DELLO SPORT
Palazzetto, palestre, pattinodromo e campi di calcio collegati

Cadono i muri, spariscono le strade, nascono nuove strutture: nel giro di qualche mese, a Monte Mixi nascerà la cittadella della sport. «Anzi», corregge l'assessore Yuri Marcialis, «sarà il “villaggio dello sport”, in piccolo, come quelli che nascono nelle città che ospitano le Olimpiadi».
IL PROGETTO Domani saranno aperte le buste con le offerte; in 35 giorni l'impresa vincitrice potrebbe iniziare i lavori che termineranno in sei, nove mesi al massimo. L'obiettivo è semplice: mettere in collegamento i tantissimi impianti sportivi presenti in zona. Chiusi da un'unica recinzione, ci saranno il palazzetto dello sport, il pattinodromo, il centro di avviamento per lo skate, i campi da basket all'aperto, la palestra per la boxe e le arti marziali, la sala ginnica, le palestre Coni A e B per calcio a 5, hockey indoor, pallavolo e ginnastica, il campo di calcio in terra battuta e lo stadio di atletica leggera.
I SERVIZI Un autentico centro di attrazione per gli sportivi. Che potranno anche godere di servizi supplementari: sono previsti anche un punto di ristoro e un desk informagiovani. E saranno sistemati due alberi-canestro (piattaforme in metallo che richiamano, appunto, gli alberi e che, in due rami, hanno i canestri per il basket e il minibasket ad altezze regolari). Non solo: nelle due palestre Coni (ma anche nei vecchi spogliatoi dei campo di calcio che saranno destinati al pattinaggio) sono disponibili una serie di stanze, destinate a ospitare le sedi delle federazioni sportive. Già l'hockey e la ginnastica sono nel “villaggio del sport”; ci arriveranno anche la boxe (all'interno del palestra che sarà inaugurata venerdì), il pattinaggio e, probabilmente, anche il triathlon.
I PROBLEMI I lavori, in realtà, sarebbero dovuti partire qualche mese fa. Ma la sovrintendenza ha atteso due mesi prima di dare una risposta. E, rispetto al progetto originario (quello del render pubblicato in queste foto), ha cambiato il colore dei triangoli che dovevano caratterizzare tutto il “villaggio dello sport”: ora dovranno essere fatti di un unico colore. Ma, intanto, scompare il budello utilizzato come parcheggio tra il palazzetto e l'ex palaboxe: farà parte della grande piazza. E l'ingresso principale sarà spostato nella zona dei parcheggi.
IL FUTURO Il progetto, elaborato da Ivano Onnis, docente di Tecnica urbanistica nella facoltà di Architettura, si diceva, vedrà la luce nei prossimi mesi. Ma già federazioni e società sono al lavoro per sistemarsi all'interno del “villaggio”. All'interno della palestra della boxe troveranno accoglienza i pugili e gli sportivi che praticano arti marziali cinesi. Ma, in futuro, il “villaggio dello sport” potrebbe anche avere un ruolo sociale. La società che da anni pratica a Milano il “calcio integrato” (quello in cui scendono insieme in campo persone con e senza disabilità intellettive) ha visto il successo ottenuto, sabato scorso, dalla manifestazione disputata nei campi di Terrapieno. E ha pensato di predisporre un progetto per portare la disciplina stabilmente anche a Cagliari. Il campo in terra battuta del “villaggio sportivo” sembra essere il luogo ideale.
Marcello Cocco

 

4 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 30 maggio aprile 2018 / Primo Piano (Pagina 4 - Edizione CA)
Corte d'Appello
Giurisprudenza Ue e giudici italiani, convegno venerdì

L'Europa delle regole e il suo rapporto con l'Italia non è solo materia di cronache politiche: venerdì alle 9, nell'aula magna della Corte d'appello di Cagliari, si aprirà il convegno “I giudici nazionali e la giurisprudenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea”, che vedrà confrontarsi magistrati e giuristi di tutta Europa. Ai lavori, che saranno aperti dai docenti cagliaritani Gian Mario Demuro e Annamaria Mancaleoni e saranno conclusi dal docente di Roma Tre Zeno-Zencovich, vedrà partecipare fra gli altri Etienne Rigal - Elise Poillot (presidente del Tribunale di Villefranche-sur-Saône) e Diana Wallis, già vicepresidente dell'Europarlamento e presidente dell'European Law Institute.

 

5 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 30 maggio aprile 2018 / Salute (Pagina 37 - Edizione CA)
EASY READING. Convegno: la presentazione oggi all'istituto Bacaredda-Atzeni di Cagliari
UN CARATTERE TIPOGRAFICO IN AIUTO DI CHI È DISLESSICO

I primi segnali possono riscontrarsi a partire dalla seconda elementare ma alcuni sintomi potrebbero essere colti prima, davanti alle difficoltà che alcuni bambini incontrano nel dare un nome in maniera rapida a un oggetto di uso comune o nel pronunciare parole con più sillabe. Di “Dilessia e comunicazione” si parla questa mattina a Cagliari durante il convegno organizzato dal Cral Sardegna nell'Aula magna della sede degli istituti Bacaredda e Atzeni, in via Grandi.
A partire dalle 9 psicologi, pedagogisti, politici e ricercatori saranno i protagonisti dell'incontro durante il quale sarà presentato Easy Reading, un carattere tipografico in grado di superare le barriere di lettura per chi è dislessico. Introdotto da Pier Paolo Porcu (dirigente scolastico I.I.S. Bacaredda-Atzeni) e coordinato da Riccardo Laconi, presidente del Cral Sardegna, l'appuntamento ha lo scopo di mettere in luce alcune soluzioni innovative per affrontare in famiglia e a scuola le difficoltà delle persone affette da dislessia, un disturbo legato all'apprendimento della lettura e della scrittura classificato oggi in termini scientifici come Dsa (Disturbo specifico di apprendimento) che comprende anche la discalculia, la disortografia e la disgrafia. Per i ricercatori la sfida principale è far sì che il bambino dislessico possa arrivare a leggere più parole in meno tempo, attraverso l'adozione di strumenti in grado di ridurre l' affollamento dei caratteri e dei segni. Il designer Federico Alfonsetti, fondatore di Easy Reading Multimedia e primo relatore al convegno di oggi con un intervento in cui sarà presentato il carattere tipografico Easy Reading, racconterà "come da un problema di un singolo si sia riusciti a dar vita a qualcosa che fosse utile per tutti". Il Cral della Regione Sardegna è stata la prima organizzazione nell'Isola ad utilizzare Easy Reading per il suo sito e hanno deciso di scegliere questo font anche gli ideatori di Airport4All, un'app del CRS4 che fa riferimento ai quattro aeroporti sardi. Interverranno - tra gli altri - Lorenzo Cozzolino, pediatra e consigliere della Regione Sardegna, Donatella Rita Petretto, delegato del Rettore dell'Università di Cagliari per i temi della disabilità, la psicologa Karol Maria Savina Pagini, Fabrizio Marcello, psicologo e consigliere comunale di Cagliari e gli assessori regionali Giuseppe Dessena (Pubblica istruzione) e Filippo Spanu, Affari generali. (gr. pi.)

 

6 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 30 maggio aprile 2018 / Agenda Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
BIBLIOTECA UNIVERSITARIA
Oggi alle 11.30 in via Università 32, in collaborazione con Inner Wheel Club Cagliari, la Biblioteca universitaria propone il “Premio Eleonora D'Arborea”, XVII edizione.

 

7 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 30 maggio aprile 2018 / Primo Piano (Pagina 4 - Edizione CA)
IL GIURISTA. Il parere di Omar Chessa
«Quel veto su Savona non è incostituzionale, però resta un errore»

Da un giorno all'altro, e da sud a nord, il punto di vista sul comportamento di Mattarella cambia non poco. Ieri il costituzionalista dell'università di Cagliari Gian Mario Demuro, in linea col presidente emerito della Consulta Flick, spiegava che l'impeachment non ha senso e Mattarella è stato impeccabile. Oggi il suo collega di Sassari Omar Chessa, in linea col presidente emerito della Consulta Onida, pur scettico sull'impeachment dissente dal Colle sul caso Savona.
Professore, assisteremo al primo impeachment della storia d'Italia?
«Dubito che sulla proposta di M5S e FdI si possa raggiungere la maggioranza assoluta del Parlamento in seduta comune. Forse sarà uno dei cavalli di battaglia della prossima campagna elettorale; e forse, se l'esito elettorale sarà quello sperato da M5S e Lega, si chiederanno le dimissioni di Mattarella sotto la minaccia dello stato d'accusa. Ma non ho la sfera di cristallo: la mia capacità di previsione degli sviluppi politici ha una gittata limitata».
Mattarella è andato o no oltre i suoi poteri?
«No, non ha esondato dalle sue attribuzioni costituzionali. Il decreto presidenziale di nomina dei ministri è un atto “complesso” che richiede l'incontro di due volontà distinte, quella del presidente del Consiglio e quella del presidente della Repubblica. In particolare, il primo ha il potere di proporre (e non “imporre”) il nome, il secondo ha il potere di accogliere o respingere la proposta. Se non si raggiunge l'accordo, il primo ministro deve avanzare una nuova proposta: rimane fermo, infatti, che il capo dello Stato non possa nominare una persona che non sia stata comunque proposta dal presidente del Consiglio (e che, per ciò stesso, abbia la sua fiducia)».
Per Mortati “la proposta dei ministri deve ritenersi strettamente vincolante pel capo dello Stato”.
«Veramente Costantino Mortati durante i lavori dell'Assemblea Costituente sostenne - e cito testualmente - che “la nomina del primo ministro ha un carattere pregiudiziale rispetto a quella dei ministri, che dovrebbero, quindi, godere della fiducia tanto del presidente della Repubblica che del primo ministro”. Proponeva quindi l'interpretazione secondo cui si tratterebbe, appunto, di atto complesso, bisognoso del consenso pieno e insindacabile di entrambi gli attori costituzionali. E del resto, quale potrebbe essere il rimedio contro il diniego presidenziale? Non un conflitto di attribuzioni dinanzi alla Corte costituzionale, perché in questo caso manca il soggetto legittimato a sollevarlo (il presidente del Consiglio è solo “incaricato”, sicché non è ancora un “potere dello Stato” titolato a proporre ricorso). Non rimane che la messa in stato d'accusa: ma la lettera dell'art. 92, per il quale è il presidente della Repubblica a nominare i ministri “su proposta” del presidente del Consiglio, non consente interpretazioni dirette a trasferire questa competenza di nomina interamente in capo al primo ministro. So bene che alcuni colleghi costituzionalisti propongono letture, come dire?, svalutative del testo costituzionale, come se certe disposizioni costituzionali non esistessero. Ma io appartengo alla schiera di coloro che, invece, preferiscono prendere molto sul serio le parole, tutte le parole della Costituzione, nessuna esclusa».
Quindi il no a Savona è giusto?
«No, vanno distinte due questioni. La prima è se il capo dello Stato possa legittimamente rifiutarsi di accondiscendere alla proposta del primo ministro per richiedere un altro nome, e sul punto ho già risposto. La seconda è se abbia fatto bene a porre il veto, e qui devo dissentire dalla scelta presidenziale, vuoi perché difendere l'euro non equivale a difendere la Costituzione (come ritiene il presidente), vuoi perché Giorgetti, che Mattarella sarebbe stato disposto a nominare, non sarebbe stato meno anti-euro di Savona».
Un antieuro al governo, dice il presidente, va annunciato in campagna elettorale.
«La moneta unica è la madre di tutte le questioni politiche di questa fase difficile della nostra storia repubblicana. E anche se nel “contratto di governo” mancano proposte precise sul punto, come può sostenersi che nel corso della legislatura le forze politiche non possano affrontare il tema? Le ipotesi sul tappeto sono almeno tre: recuperare la pienezza della sovranità monetaria (e quindi fiscale), abbandonando la moneta unica; non rinunciare all'euro ma riformando, anche profondamente, l'Unione monetaria; lasciare tutto com'è. La mia idea è che non esista l'obbligo costituzionale di conservare l'euro né di abbandonarlo. Da convinto europeista penso anche che l'unione monetaria, così com'è strutturata e quindi con le ricadute che ne discendono per le competenze nazionali in materia di finanza pubblica, sia all'origine di rilevanti problemi di diritto costituzionale e, prima ancora, di gravi difficoltà economiche, occupazionali e sociali, che non aiutano ma indeboliscono la causa dell'integrazione europea».
Celestino Tabasso

 

8 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 30 maggio aprile 2018 / Borsa (Pagina 14 - Edizione CA)
Sbloccato il turnover
Sanità nell'Isola, le Assl possono di nuovo assumere

Sblocco totale del turn over per la sanità sarda. Le Aziende potranno assumere personale professionale e amministrativo. Il limite massimo dell'Ats passa dal 9% al 10,5% della dotazione organica complessiva, mentre quello delle altre Aziende dal 7% al 6%. L'Ats, nel conteggiare il limite del 10%, non dovrà includere il personale dell'Areus, mentre le Aou, per rispettare il limite del 6% dovranno conteggiare il personale universitario nella misura di un terzo.
«Gli eventuali sforamenti, previsti in casi specifici», sottolinea una nota, «potranno essere adottati dalle Aziende nel rispetto dei target di contenimento della spesa sanitaria stabiliti dalla Giunta».
L'assessore Luigi Arru ricorda che «ci sono particolari criticità nel settore acquisti del Santissima Annunziata, con un carico di lavoro straordinario per l'Aou e personale distolto dalle attività ordinarie. Altri problemi esistono al Brotzu, con un esiguo contingente di personale professionale e amministrativo, la cui incidenza rispetto al totale del personale in servizio è pari al 4%». Se le aziende ospedaliero-universitarie e l'azienda Brotzu dopo la mobilità risultino con una dotazione di personale amministrativo e professionale inferiore al 7%, potranno procedere all'assunzione, con costi invariati per il Servizio sanitario regionale.

 

9 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 30 maggio aprile 2018 / Cronaca di Nuoro (Pagina 33 - Edizione CA)
Libro “La specialità sarda”
Oggi, alle 17, nell'aula magna dell'università di via Salaris 18, la presentazione del libro “La specialità sarda, alla prova della crisi economica globale”. Intervengono Andrea Soddu, Pietro Ciarlo, Gianmario Demuro, Antonio Fadda, Francesco Mola, Carlo Pala, Pietro Pinna. Modera Fabrizio Mureddu.

 

10 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 30 maggio aprile 2018 / Cronaca di Nuoro (Pagina 33 - Edizione CA)
NUORO. Fonnese, commissario del consorzio universitario
Mureddu presidente di Terranostra

Il commissario del consorzio universitario, Fabrizio Mureddu, è il nuovo presidente provinciale di Terranostra Nuoro Ogliastra, associazione degli agriturismi di Campagna Amica.
Mureddu succede a Nanni Nieddu di Dorgali. Fonnese, 43 anni, è socio dell'impresa agricola di famiglia e titolare dell'agriturismo Montiferru a Macomer, laureato in Giurisprudenza e attualmente commissario del Consorzio universitario barbaricino. Sarà affiancato nel nuovo incarico dalla vice presidente Franca Cabras, di Villagrande, titolare dell'agriturismo Nuraghe Murtarba. Con Mureddu e Cabras sono stati eletti anche Giuseppina Basoccu, Giulia Curreli, Pantaleo Fancello, Marisa Mulas, Federica Muntone, Giovanni Nieddu, Veronica Serra, Marianna Sirigu, Daniele Serusi e Silvia Vacca. Sono una cinquantina le strutture agrituristiche di Campagna Amica: 800 posti letto e circa 5000 pasti al giorno. «C'è ancora tanto da migliorare e lavorare - commenta Mureddu - ma la base di partenza per la nostra rete è già ottima».
 

La Nuova Sardegna

 

11 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 30 maggio aprile 2018 / Sassari - Pagina 19
UNIVERSITÀ E INNOVAZIONE
La Start Cup Sardegna riparte venerdì da Sassari

SASSARI Riparte da Sassari la Start Cup, la competizione nazionale presente nell'isola dal 2008, grazie alla collaborazione fra gli uffici di trasferimento tecnologico delle Università di Sassari e di Cagliari. La prima fase dedicata alla formazione all'imprenditorialità, comincia subito, con il primo seminario "La pianificazione d'impresa: sviluppare un modello di Business", in programma venerdì dalle 15 alle 17 nel CubAct, incubatore universitario di via Rockefeller 54 (roadshow dalle 9 alle 17, prenotazione on line su www.startcupsardegna.it). L'obiettivo che l'Università di Sassari, attraverso la Start Cup Sardegna, porta avanti da anni è favorire la creazione di impresa e mettere in luce i talenti e le idee innovative mettendosi alla prova in un ambiente protetto. Le iscrizioni sono aperte fino al 16 luglio.Possono partecipare alla competizione, giunta alla XI edizione, sia idee di business collegate al mondo della ricerca, sia idee provenienti da soggetti esterni alle università, presentati da gruppi composti da almeno due persone. Possono partecipare anche le imprese in forma di società, purché non costituite prima del 1 gennaio 2018.Le idee imprenditoriali (Business idea) devono essere presentate, accompagnate da un video elevator pitch, utilizzando la procedura on line dal sito www.startcupsardegna.it. Le fasi successive saranno caratterizzate da uno scouting tour di presentazione negli Atenei di Sassari e Cagliari ed ulteriori tappe ad Olbia, Nuoro e Oristano; la selezione di massimo 10 idee per la fase successiva; un percorso intensivo di mentoring di una settimana per le idee selezionate. La sfida finale regionale proclamerà i tre vincitori di Start Cup Sardegna 2018 che, oltre ai premi offerti dagli enti patrocinatori e degli sponsor, avranno la possibilità di partecipare alla fase nazionale: il 16° Premio Nazionale per l'Innovazione (Pni) che si terrà a Verona il 29 e 30 novembre. Start Cup è un concorso nazionale finalizzato a promuovere la ricerca applicata, diffondere la cultura d'impresa e contribuire a creare un contesto innovativo di eccellenza a beneficio dell'intero sistema territoriale. La competizione è resa possibile dalle risorse Por Sardegna 2014 - 2020 e dal sostegno finanziario assicurato da Sardegna Ricerche, Banco di Sardegna, Abinsula e Legacoop Sardegna.Accanto alla Start Cup quest'anno parte anche la FRi-Start Cup, del progetto Interreg Italia Francia Marittimo Fri-Start. La Fri_start Cup è una competizione di idee e progetti di impresa che supporta la nascita e l'avvio di iniziative start up a contenuto innovativo nei territori di riferimento del Programma Interreg Italia francia Marittimo.
 

12 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 30 maggio aprile 2018 / Sardegna - Pagina 7
Dopo lo sblocco del turn over per medici e infermieri, c'è il via libera per il personale amministrativo
Sanità, gli impiegati potranno essere assunti

CAGLIARI Non solo medici e infermieri, l'Asl unica e le altre Aziende e potranno assumere anche personale amministrativo. È caduto così l'ultimo muro che aveva impedito finora il turn over completo. A marzo era stato dato il via libera alle assunzioni, oltre mille quelle annunciate, per colmare i vuoti nella pianta organica sanitaria, dopo qualche mese è arrivato anche il lasciapassare della giunta per il settore tecnico-amministrativo.Criticità 1. Il sistema sanitario - stando alla ricostruzione dell'assessore Luigi Arru - era da tempo sotto pressione anche sotto nelle procedure amministrative. «Come ad esempio - sottolinea - quelle svolte e accentrate dall'Asl unica per tutte le altre Aziende da quando è partita la riforma». L'elenco è lungo: dai concorsi agli stipendi, alle gare per la progettazione, realizzazione, manutenzione, alienazione, concessione e locazione degli immobili fino all'ufficio centrale per gli acquisti. «Con il personale in servizio - prosegue Arru - era impossibile far marciare la macchina con la velocità necessaria». E infatti l'Ats ora potrà assumere anche del personale amministrativo fino a un massimo del 10,5 per cento (era del 9) dell'attuale organico. Quindi, dopo lo sblocco anche di questo parte del turn over, il nuovo tetto degli impiegati, definizione generica ma che rende l'idea, potrà raggiungere anche le 1.600 unità visto che i dipendenti dell'Ats sono 16mila. Criticità 2. Era complicata - stando sempre alla ricostruzione della Regione - anche la situazione nell'Azienda mista universitaria di Sassari: «Nel settore acquisti di beni e servizi - scrive Arru - potrà ora aumentare il personale amministrativo visto che quello attuale è stato sottoposto finora a un carico di lavoro straordinario per tenere il passo con la regolarizzazione delle numerose forniture in proroga». Mentre nell'Azienda Brotzu di Cagliari lo stesso settore e era addirittura sottodimensionato. In entrambi i casi, il personale amministrativo potrà crescere fino al 7 per cento dell'organico totale.

Questionario e social

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