Venerdì 25 maggio 2018

25 maggio 2018

L'Unione Sarda

1 - L’UNIONE SARDA di venerdì 25 maggio aprile 2018 / Agenda Cagliari (Pagina 23 - Edizione CA)
L'ECONOMIA NELL'ISOLA
Oggi alle 10 nell'aula A della facoltà di scienze economiche, giuridiche e politiche (viale Sant'Ignazio), sarà presentato il 25° rapporto Crenos sull'economia della Sardegna. Il Centro Studi, diretto da Emanuela Marrocu in cui lavorano ricercatori dei due atenei sardi, presenterà dati e numeri e proporrà le prime analisi della situazione economica della nostra regione.

 

2 - L’UNIONE SARDA di venerdì 25 maggio aprile 2018 / Agenda Cagliari (Pagina 23 - Edizione CA)
START UP INNOVATIVA
Lunedì alle 20, nella sala degli specchi della facoltà di Lettere, l'associazione Riprendiamocì la Sardegna presenta due giovani, Andrea Granitzio ed Emanuele Contis ed il loro progetto, vincitore nel 2016 del primo premio “Scintille” per start up innovative. La loro proposta si chiama Indoru e prevede l'utilizzo del suono come elemento di progettazione architettonica.

 

3 - L’UNIONE SARDA di venerdì 25 maggio aprile 2018 / Cronaca di Oristano (Pagina 33 - Edizione CA)
ARBOREA Da Boston all'impianto di Masangionis
per imparare a differenziare i rifiuti

La città di Boston studia l'impianto di trattamento dei rifiuti differenziati di Masangionis, gestita dal Consorzio provinciale industriale di Oristano. Una delegazione dell'università americana ha fatto visita agli impianti industriali, alla presenza dei loro colleghi dell'università di Cagliari. La delegazione di Boston, formata da docenti e studenti ha avuto modo di esaminare l'impianto insieme ad 8 studenti dell'università cagliaritana che stanno effettuando un tirocinio sul trattamento differenziato dei rifiuti. Ad accompagnare la delegazione americana c'erano il presidente ed il direttore del Consorzio, Massimiliano Daga e Marcello Siddu. I dettagli tecnici sui due moduli di separazione dei rifiuti sono stati illustrati agli ospiti dall'ingegner Salvatore Daga, uno dei tecnici del Consorzio. «Il nostro impianto, per le sue peculiarità e l'elevato standard tecnico è stato definito virtuoso in Sardegna» ha spiegato il presidente dell'ente consortile Massimiliano Daga ai 30 allievi di Boston e ai loro insegnanti in giro per l'Italia per per capire come funzionano impianti di questo genere.  Nella città americana il servizio differenziato è solo alle prime fasi ed attualmente è stimata sul 10 %». (e.s.)

 

4 - L’UNIONE SARDA di venerdì 25 maggio aprile 2018 / Salute (Pagina 41 - Edizione CA)
FESTA DELL'ONCOLOGIA. Domani la manifestazione organizzata dal Gruppo Abbracciamo
Quando il medico diventa paziente. Incontro a Quartu

Cosa circola nel cuore e nella testa di un operatore sanitario cui viene diagnosticato un cancro? Che emozioni vive dentro e attorno a sé? Per la settima volta il gruppo Abbracciamo un Sogno si ritrova, come ogni anno l'ultimo sabato di maggio, a vivere la Festa dell'Oncologia dal titolo “Se il curato è un curante” in programma domani a partire dalle 16 a Villa Tecla in via Rimini 29, a Flumini di Quartu.
TEMA Riflettoripuntati su un ambito particolare del percorso di malattia e cura: le emozioni che vive un operatore sanitario che è chiamato a vivere la malattia cancro in prima persona, sulla propria pelle, con i suoi molteplici percorsi di cura e di rinascita.
PAROLA D'ORDINE «Quest'anno c'è una parola che è il filo conduttore del pomeriggio di festa: cura. Cura che è “dentro” il curato e “dentro” il curante, cura che è attenzione, ascolto, silenzio attento; cura del cuore, delle emozioni, delle parole», afferma Maria Dolores Palmas, infermiera dell'Oncologia medicina dell'ospedale Businco di Cagliari e leader del gruppo Gruppo Abbracciamo un Sogno. “Avere cura” è un'arte alla quale dovremmo educarci per noi stessi ma anche e soprattutto per chi abbiamo accanto.
OPERATORI SANITARI Cosa cambia in una equipe sanitaria che al suo interno vive l'essere accanto a chi vive il percorso di cura e di rinascita? Come vive nel profondo del cuore e dell'anima il percorso di cura un operatore sanitario? Cosa cambia nel cuore e nella mente di un operatore sanitario che vive la propria rinascita nel suo essere professionista a servizio di altre persone che vivono l'identico percorso di cura e di rinascita. E, come cambia, se cambia, il proprio rapporto con la professione? Ma anche, come vive un operatore sanitario la malattia di un proprio congiunto?
INTERVENTI Queste e tante altre le domande cui si proverà a dare una risposta nel corso dell'evento. Aprirà il pomeriggio “La cura del cuore”, la relazione del giornalista e antropologo esistenziale Guido Garau, seguirà l'intervento della psiconcologa Chantal Lussu “La cura delle emozioni” e poi sarà il turno di Elisabetta Gola, docente di Teoria dei linguaggi e della Comunicazione all'Università di Cagliari. Chiuderanno la serata le testimonianze Livia Frau, Delia Schintu e Manuela Dettori.

 

5 - L’UNIONE SARDA di venerdì 25 maggio aprile 2018 / Lettere e opinioni - Pagina 15
IL DIBATTITO Omaggio allo studioso scomparso
L’ULTIMO SCRITTO DI FRANCO ERDAS
Alcuni giorni fa è morto, ultraottantenne,

il professor Franco Epifanio Erdas. La notizia mi ha addolorato perché, grazie alla sua lunga collaborazione con L’Unione Sarda - e in particolare con questa pagina - avevo imparato a conoscere un uomo di grande spessore morale. Ex docente universitario a Cagliari (ma era originario dell’Oristanese), pedagogista di chiara fama, intellettuale schivo e lontano dalla mondanità, studioso attento e uomo di profonda cultura, ci teneva in modo particolare al suo rapporto col nostro giornale. I suoi scritti, sempre contraddistinti da profondità di pensiero, chiarezza nell’esposizione e fine sensibilità, erano molto graditi dai nostri lettori che spesso ci scrivevano per commentarli positivamente. Il professor Erdas era malato e aveva subìto un delicato intervento. Eppure non volle interrompere la sua collaborazione con L’Unione e il 7 aprile mi scrisse: «Caro Crivelli, pur in stato di grave debilitazione, è mio gradimento non far farle mancare qualche mio scritto. Spero davvero che non le dispiaccia. I più cari saluti». Non solo non mi dispiacque, ma i suoi scritti vennero tutti pubblicati. Tranne uno, che sarebbe dovuto uscire in questi giorni. L’Unione Sarda, come omaggio a un grande intellettuale che purtroppo ci ha lasciato, lo pubblica oggi. Massimo Crivelli

Sarà davvero possibile in pieno secolo ventunesimo, aprire una scuola sul modello che oltre un secolo e mezzo fa il grande scrittore russo Leone Tolstoi seguì ebbe l’idea di aprire per i figli dei contadini nel piccolo borgo di Jasnaja Poljana? Si legge che a Torino nascerà a settembre una scuola innovativa quasi simile, dove si andrà senza cartelle, dove non saranno assegnati né compiti, né voti. La scuola si chiamerà “La scuola possibile”. Ma sarà davvero possibile? Chi conosce quella esperienza per averla studiata negli scritti che Tolstoi lasciò per illustrarla, sa anche che a quelle condizioni ben altro sarebbe cambiato, dalla scelta della materia di studio ai comportamenti in classe, dal rapporto tra alunni al rapporto con le figure degli insegnanti. Le lezioni si svolgevano dalle otto del mattino fino al tardo pomeriggio, ma all’ingresso un grande cartello avvertiva gli alunni: «Entra ed esci liberamente». Si poteva anche non entrare, non vi era alcun obbligo. Ma quelli che vi entravano non portavano niente con sé, né libri, né quaderni, né altro. Non solo non avevano niente in mano, ma neppure nella testa. Non erano obbligati a ricordare oggi ciò che avevano fatto il giorno prima. Non portavano altro che se stessi, e la certezza che la scuola sarebbe stata gioiosa come quella di ieri. Non si sgridavano mai i ritardatari. Ma raramente arrivavano in ritardo. In aula non era previsto un ordine stabilito dal maestro. Gli alunni si sedevano dove volevano: chi sui banchi, chi sulle panche, chi sui davanzali delle finestre, chi, persino, per terra e sulla cattedra, ma tutti attorno al maestro che leggeva la lettura preferita, la vita di Gesù. Tra una lezione e l’altra il chiasso ed il trambusto potevano arrivare al massimo. Spesso non occorreva far nulla: gradualmente ritornava la calma. Tolstoi era convinto che esistesse nei ragazzi un sentimento naturale di ordine  di giustizia. Per questo riteneva di non intervenire, neppure con soluzioni di buon senso. «Avete torto tutti e due: perdonatevi e abbracciatevi». Per Tolstoi è la peggiore delle soluzioni. Lasciateli, e guardate come tutto si accomoda facilmente. Disertare le lezioni è spiacevole per il maestro. Ma come non riconoscere che anche quel poco che si apprende con una lezione liberamente accettata, vale di più di dieci imposte?
Franco Epifanio Erdas

 

6 - L’UNIONE SARDA di venerdì 25 maggio aprile 2018 / Cultura (Pagina 43 - Edizione CA)
STORIA. Appuntamenti ad Orroli sino a domenica tra simposio e visite guidate
Da domani al via il Festival della civiltà nuragica

“La capanna e il villaggio: abitare nel Mediterraneo occidentale dell'età del Bronzo”. È il tema della seconda edizione del Festival della civiltà nuragica, che nel fine settimana si svolgerà a Orroli, all'ombra del nuraghe Arrubiu, il più vasto complesso megalitico sardo. Voluto dal Comune col coordinamento scientifico di Fulvia Lo Schiavo e Mauro Perra, l'evento avrà come momento iniziale il convegno scientifico internazionale.
Appuntamento domani, dalle 9.30 nella Biblioteca comunale. La sessione mattutina, moderata da Vincenzo Santoni, si aprirà con la presentazione da parte di Anna Pitzalis, assessora alla Cultura, del volume “Il nuraghe Arrubiu di Orroli. La Torre centrale e il Cortile B: il cuore del Gigante rosso” (Arkadia) curato da Fulvia Lo Schiavo e Mauro Perra. Si tratta della realizzazione di una parte del progetto editoriale che Antonio Orgiana, sindaco del paese, annunciò nella prima edizione del festival. Sul tavolo dei relatori si succederanno poi (moderatrice nel pomeriggio sarà Luisanna Usai) specialisti dell'archeologia, docenti universitari e funzionari della Soprintendenza: Alessandro Usai, Riccardo Ciccilloni, Marco Cabras, Anna Depalmas, Gianfranca Salis, Valentina Leonelli, Nadia Canu e Angela Antona. Preziosi i contributi di Marco Pacciarelli, Andrea Cardarelli, Francesco Di Gennaro e Joseph Cesari che parleranno delle civiltà protostoriche della Penisola e della Corsica. Conclusioni affidate ad Alberto Cazzella. Fulvia Lo Schiavo ricorderà Ercole Contu.
«Il convegno tratterà il tema dell'appaesarsi», dice Mauro Perra, ricorrendo a un termine caro a Giulio Angioni. «Focalizzando l'attenzione sulle civiltà del Mediterraneo occidentale - quella nuragica in particolare - si dimostrerà che queste, pur dotate di organizzazioni sociali, politiche e culturali differenti, ebbero pari dignità rispetto alle coeve civiltà orientali con cui stabilirono relazioni intense». Il Festival sarà arricchito da laboratori e visite guidate al Nuraghe Arrubiu che proseguiranno ancora domenica. (m. a.)

 

 

La Nuova Sardegna

7 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 25 maggio aprile 2018 / Agenda di Sassari - Pagina 25
Oggi, inizio alle ore 18
SEMINARIO IN AULA MAGNA
Era digitale e ruolo della Bce

L'Università di Sassari affronta il tema della digitalizzazione della moneta. Oggi, con inizio alle 9, nell’aula magna di Piazza Università, si terrà l’incontro organizzato insieme al Dipartimento di Scienze economiche e aziendali, dipartimento di eccellenza 2018-22 dell’Ateneo turritano, sul tema “Il ruolo delle BCE nell’era digitale: dalla moneta unica alla blockchain”. A tenere il seminario sarà Andrea Pinna, già studente dell’Università di Sassari, economista esperto in Market Infrastructure presso il Doctorate General Market Infrastructure and Payment della Banca Centrale Europea, che analizzerà le implicazioni dell’innovazione tecnologica in materia di digitalizzazione delle transazioni.
? Università di Sassari, aula magna, piazza Università
? Oggi, seminario con Andrea Pinna, ore 9

Questionario e social

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