Sabato 19 maggio 2018

19 maggio 2018

L'Unione Sarda

1 - L’UNIONE SARDA di sabato 19 maggio 2018 / Cronaca di Cagliari (Pagina 22 - Edizione CA)
Battista Biggio del Dipartimento di ingegneria e ricercatore PraLab
TELEFONIA E SICUREZZA, IL PROF VOLA IN CINA

È stato convocato dal colosso della telefonia “made in China” per offrire il contributo dell'Università cagliaritana alla ricerca sulla cybersecurity. Battista Biggio, ricercatore di Sistemi di elaborazione delle informazioni, ha partecipato al Huawei Strategy and Technology Workshop 2018 che si è svolto a a Shenzen.
Il professore del Dipartimento di Ingegneria elettrica ed elettronica che collabora con il PraLab ha tenuto un discorso sull'intelligenza artificiale e sulla cybersecurity accanto a docenti ed esperti internazionali, tra loro anche il premio Nobel Shuji Nakamura.
Biggio si è soffermato sui sistemi che riescono a ingannare i dispositivi basati sull'intelligenza artificiale, nuova frontiera della cybersecurity che a Cagliari i ricercatori del PraLab studiano da anni. Sua la spiegazione sulle modalità con le quali dati che i sistemi di intelligenza artificiale ricevono come input possono essere manipolati per ingannare la loro capacità di rilevazione.
Battista Biggio ha parlato anche della manipolazione dei virus informatici e delle tecniche utilizzate per ingannare i sistemi di riconoscimento vocale, tutti argomenti su cui lui e tutto il team del PraLab lavorano da anni. Ha illustrato le metodologie in grado di pilotare le assistenti vocali degli smartphone (Alexa o Siri) senza la volontà dell'utente, fino ai sistemi di riconoscimento dell'impronta e del volto, e alla costruzione di adesivi che - se applicati ai segnali stradali - ne evitano il corretto riconoscimento da parte dei veicoli a guida automatica.

 

2 - L’UNIONE SARDA di sabato 19 maggio 2018 / Salute (Pagina 55 - Edizione CA)
Settimana della prevenzione, 21-25 maggio
Esami, visite e consigli per asmatici

«L'asma è una patologia cronica, i cui tipici campanelli d'allarme - tosse secca e stizzosa, sensazione di fiato corto al minimo sforzo fisico, improvvisi risvegli notturni per mancanza di respiro - non vanno presi sotto gamba. Dopo la diagnosi, che di norma viene fatta in età giovanile, attenersi alla terapia prescritta dallo specialista è basilare per evitare di compromettere la qualità della vita quotidiana, lavorativa e di relazione».
L'avvertimento proviene da Stefano Del Giacco, docente di Medicina interna all'Università di Cagliari e responsabile della struttura di Allergologia e Immunologia clinica del Policlinico universitario. Cagliaritano, classe 1968, Del Giacco dal 21 al 25 maggio sarà impegnato con la sua équipe nell'iniziativa nazionale “Contro l'asma & BPCO week”, in programma in numerose città - in Sardegna, al centro di Fisiopatologia respiratoria allergologica dell'Aou di Cagliari e nella struttura di Pneumologia dell'Aou di Sassari - con l'obiettivo di fornire consulenze specialistiche gratuite (prenotazioni al numero verde 800628989 dal lunedì al venerdì) per il controllo dell'asma e della broncopneumopatia cronica ostruttiva. L'organizzazione è a cura di FederAsma e Allergie Onlus, della Società italiana di allergologia, asma ed immunologia clinica e della Società italiana di Pneumologia.
Professore, cosa c'è da sapere su “Contro l'asma & BPCO week”?
«L'asma bronchiale è una malattia con cui convivono, in tutto il mondo, 334 milioni di persone. Nonostante l'amplissima diffusione, troppo spesso se ne snobbano i sintomi iniziali, oppure si abbandona la terapia dopo i primi benefici. Si tratta di gravi errori, l'asma è subdola perché si manifesta con crisi acute, improvvise, in certi casi per nulla semplici da gestire. L'iniziativa “Contro l'asma & BPCO week”, che mi vedrà impegnato a Cagliari coi miei colleghi allergologi e pneumologi, ha lo scopo non soltanto di informare e sensibilizzare, ma anche di offrire a chi soffre d'asma o ne avverte i sintomi una visita specialistica, anche con spirometria, o una rivalutazione del percorso di cure già avviato. Chi scoprirà di averne bisogno, troverà in noi medici un punto di riferimento per il futuro».
Quali sono i fattori che scatenano le crisi asmatiche?
«Le crisi sono la manifestazione di una patologia cronica alla cui base c'è senz'altro una predisposizione genetica. Lo dimostra il fatto che l'asma bronchiale sia maggiormente diffusa nei Paesi anglosassoni, anche se molto distanti geograficamente, mentre nelle regioni mediterranee le percentuali d'incidenza si abbassano drasticamente. Al fattore genetico si deve aggiungere quello ambientale: fumo, inquinamento, eccessivo sforzo fisico, temperature rigide. Soprattutto, naturalmente, agenti allergenici come i pollini, gli acari della polvere, il pelo degli animali domestici quali gatti, conigli e cani, le muffe».
Si soffre molto d'asma in Sardegna?
«Non più che nel resto d'Italia, dove questa patologia colpisce il 5% circa della popolazione, dunque tre milioni di persone. In Sardegna ci attestiamo sugli 80.000 casi, di cui il 4% gravi. L'asma può insorgere ad ogni età anche se il picco di incidenza si registra attorno ai tre anni, mentre è rara negli anziani. Con questo disturbo si può convivere, lo dimostra la carriera di tanti campioni dello sport, dal ciclista Miguel Indurain alla nuotatrice Federica Pellegrini, a patto di sottoporsi a esami regolari e attenersi scrupolosamente alle terapie prescritte».
Fabio Marcello

 

3 - L’UNIONE SARDA di sabato 19 maggio 2018 / Cultura (Pagina 47 - Edizione CA)
Santu Lussurgiu, Fondazione Hymnos
L'archivio musicale di Pietro Sassu da oggi consultabile in un sito web

Il prezioso archivio musicale sardo di Pietro Sassu avrà finalmente una casa online. Il sito web voluto dalla Fondazione Hymnos in collaborazione con l'associazione Archivi Sassu di Sassari, sarà inaugurato stasera alle 18,30 nella sede Hymnos a Santu Lussurgiu. Con il paese montiferrino l'indimenticato etnomusicologo sassarese aveva un rapporto speciale, e tanti amici, legami indissolubili costruiti in anni di studio e ricerca del tradizionale canto polivocale “a cuncordu”. Nel sito (da oggi su www.hymnos-fondosassu.com) sono state caricate oltre 700 registrazioni, ricavate da oltre 100 bobine analogiche di registrazioni di canto tradizionale religioso e profano (polivocale, canto a chitarra, launeddas et altro), fatte da Sassu nell'Isola, dal 1962 al 1986. Documenti di inestimabile valore degli Archivi Sassu, donati alla Fondazione Hymnos e riversati ora in formato digitale e catalogati, a disposizione di etnomusicologi di tutto il mondo per essere ascoltati e studiati.
Il lavoro è stato curato dall'etnomusicologo cagliaritano Michele Mossa che ha analizzato i canti e caricato i files audio nel sito mentre Giuliano Michelini ha realizzato il sito web. Il patrimonio documentario audio verrà così salvaguardato e tramandato in formato digitale a disposizione di studiosi, cultori e appassionati. «Offriamo una fonte di consultazione grazie a un lavoro complesso che valorizza i canti di tradizione orale della Sardegna», spiega Paolo Botta presidente di Hymnos. La fondazione lussurgese, che già possiede una biblioteca di migliaia di volumi, opere sull'ebraismo e sulla storia della Chiesa, con rare fonti manoscritte liturgiche, arricchisce il suo archivio.
All'inaugurazione intervengono il sindaco Diego Loi, Simone Sassu presidente Archivi Pietro Sassu, Giampaolo Mele storico della Musica dell'Università di Sassari, Ignazio Macchiarella etnomusicologo dell'Università di Cagliari, Valter Colle di Nota Edizioni. Immancabili i canti di Su Cuncordu 'e su Rosariu di Santu Lussurgiu.
Joseph Pintus

 

4 - L’UNIONE SARDA di sabato 19 maggio 2018 / Agenda Cagliari (Pagina 25 - Edizione CA)
BIBLIOTECA UNIVERSITARIA
Martedì, alle 9, nella Biblioteca universitaria, in via Università 32, è in programma il convegno “Antonio de Lo Frasso. Aspetti della letteratura sardo-iberica del Cinquecento”. Introduce e coordina Luisa d'Arienzo, presidente della Deputazione di Storia Patria per la Sardegna.

 

5 - L’UNIONE SARDA di sabato 19 maggio 2018 / Primo Piano (Pagina 2 - Edizione CA)
Il Piano energetico regionale prevede una drastica riduzione delle emissioni nocive Clima, in campo i Comuni Pigliaru agli amministratori: investite sulle fonti rinnovabili
Il cambiamento climatico si combatte prima di tutto a livello locale. In occasione della seconda visita in due anni del Comitato europeo delle regioni, Francesco Pigliaru chiarisce subito il concetto: «Ogni luogo, ogni città deve fare la sua parte per produrre energia in modo attento». Al convegno all'ex Manifattura Tabacchi di Cagliari ci sono i massimi esperti sul tema, e soprattutto gli amministratori che raccontano le esperienze nei territori: Andalusia, Corsica, ma anche le città di Cagliari e Sassari. L'iniziativa si chiama “Dialogo con i cittadini su azioni e strumenti per contrastare i cambiamenti climatici”. E non è un caso. «Vogliamo che alla popolazione arrivi il concetto: si tratta di un tema che riguarda tutti», dice il governatore. La Sardegna «lo affronta con un ruolo cruciale, con l'azione di coordinamento nella Conferenza italiana delle Regioni e con il lavoro portato avanti per il Comitato europeo, con protagonismo alle Conferenze mondiali del Clima dell'Onu, dalla Cop21 di Parigi sino all'appuntamento del novembre scorso a Bonn». Poi c'è la politica della Giunta. «Grazie al Patto per la Sardegna», ricorda Pigliaru, «abbiamo a disposizione molti fondi per gestire un aumentato rischio idrogeologico». Fondi investiti «su interventi in 70 canali tombati più pericolosi dell'Isola, vere proprie bombe a orologeria pronte a esplodere alla prima pioggia drammatica». Ancora: «I venti milioni di euro utilizzati per rendere autonomi due pezzi importanti delle nostre università di Cagliari e Sassari con sperimentazioni energetiche rinnovabili, e l'investimento sulla mobilità elettrica con 650 stazioni di ricarica in tutta l'Isola».
Entro il 2030 il livello dei gas dannosi sarà inferiore rispetto a quello del 1990
In campo nazionale mancano ancora direttive chiare sul clima
ENERGIA Buone pratiche raccontate nei dettagli dall'assessora all'Industria, Maria Grazia Piras: «Il Piano energetico regionale traccia un orizzonte temporale e di interventi che pone la Sardegna all'avanguardia in Europa», spiega, «entro il 2030 abbiamo previsto una riduzione delle emissioni associate ai consumi pari al 40% rispetto ai valori del 1990». Come sarà la Sardegna del futuro? «Avrà edifici intelligenti, più auto elettriche in circolazione, grazie al Piano della mobilità sostenibile, e più energia prodotta da fonti rinnovabili. Abbiamo messo a correre risorse e idee per vincere una sfida cruciale e consegnare alle prossime generazioni una regione sempre più verde».
COSA MANCA Eppure, ha sottolineato l'assessora all'Ambiente, Donatella Spano, manca ancora qualcosa. In particolare, «un chiaro governo a livello nazionale sul cambiamento climatico». Spano è coordinatrice della Commissione Ambiente ed Energia della Conferenza delle Regioni. «Abbiamo fatto la nostra parte creando un tavolo interregionale che si interfaccia con il ministero dell'Ambiente, la Snac, ma le problematiche del mutamento climatico necessitano di azioni trasversali con tutti i ministeri e, orizzontalmente, con tutti i settori produttivi». La Regione - ha poi ricordato - ha aderito al Patto dei Sindaci, «la grande comunità internazionale che mette in rete gli amministratori regionali e locali per condividere azioni e strategie nella lotta ai cambiamenti climatici».
TUTTI INTERESSATI Infine, ancora Pigliaru ritorna sul concetto iniziale: il cambiamento del clima riguarda tutti. E tutti devono sapere che «esistono fondi, strumenti, incentivi a disposizione dei territori, così come esistono linee di credito importanti su innovazione e sostenibilità da parte della Banca Europea di Investimenti. Ma poiché per riuscire ad accedervi servono informazioni adeguate e assistenza tecnica, non solo continueremo a tenere aperti i canali diretti di confronto con l'Europa come stiamo facendo oggi, ma abbiamo anche chiesto alla Commissione Ue di realizzare un manuale per utilizzare gli strumenti finanziari a livello locale». Roberto Murgia

La Nuova Sardegna

6 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 19 maggio 2018 / Sassari pagina 30
CONTRIBUTI PER GLI AFFITTI
L'Ersu è ancora senza presidente
nominato un commissario ad acta

SASSARI L'attesa per la nomina del presidente dell'Ersu rischia di trasformarsi in una telenovela. L'ultima scadenza risale ormai al 20 marzo, quando dalla staff della presidenza della giunta regionale era arrivata la rassicurazione che la scelta del nuovo presidente dell'Ersu era un questione «di pochi giorni». E invece sono trascorsi quasi due mesi durante i quali la giunta regionale ha dovuto nominare due commissari ad acta per approvare bilancio di previsione e atti di indirizzo di competenza del consiglio di amministrazione. Cda già fornato per quattro quinti, con l'elezione dei rappresentanti degli studenti e del corpo docente, e la nomina dei rappresentanti di maggioranza e opposizione da parte del consiglio regionale. Manca "solo" il presidente senza il quale però il cda non può operare. E così la giunta regionale è stata costretta (proprio avantieri) a nominare un terzo commissario ad acta che dovrà fornire gli atti di indirizzo al direttore generale che, a sua volta, potrà pubbblicare il bando per gli affitti per gli studenti. L'Ersu non è alla paralisi, spiega il direttore generale Antonello Arghittu, perché la Regione «ha sempre provveduto a nominare per tempo il commissario ad acta per far fronte a scadenze improrogabili. Nessuno blocco e nessun problema, se non qualche piccolo, comprensibile ritardo». Alcune settimane fa la nomina del nuovo presidente dell'Ersu sembrava cosa fatta e già circolavano alcuni nomi che però erano incompatibili con l'incarico. Giunta regionale e rettore dell'ateneo hanno dovuto selezione un'altra rosa di nomi, tra i quali dovrebbe essere scelto il quinto componente del Cda che ricoprirà anche l'incarico di presidente dell'Ersu. Nel frattempo, come spiga ancora il direttore generale Antonello Arghittu, l'attività dell'Ersu prosegue regolarmente, a partire dalle procedure per la progettazione del nuovo campus universitario, le cui linee guida erano state approvate dal vecchio Cda e che ora sono passate all'area tecnica dell'ente universitario. (p.s.)

Questionario e social

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