Venerdì 11 maggio 2018

11 maggio 2018

L'Unione Sarda

1 - L’UNIONE SARDA di venerdì 11 maggio 2018 / Cultura (Pagina 42 - Edizione CA)
È un Salmo universitario
che insegna con stile

Silenzio in aula, perché in cattedra sale il rap. Salmo, l'artista olbiese classe 1984, artista geniale, imprenditore intelligente, tra i grandi, in queste stagioni, in Italia: eccolo, è lui, applausi.
Ad ascoltarlo nell'aula magna della Facoltà d'Ingegneria, a Cagliari, una piccola di folla di ragazzi con le magliette di tanti colori. Quelle del FRU, il Festival delle Radio Universitarie, che Maurizio Pisciottu ha scelto per presentare, quasi come un vero prof, il progetto della sua “Academy”, aperta a tutti i futuri artisti. E mentre aspettano l'inizio della lezione, questi studenti cantano le sue canzoni. «Per me è speciale perché è un musicista vero», dice Simone Belfiori, «e poi è aperto alle contaminazioni con tanti generi». Come il batterista dei Blink 182, Travis Barker con cui ha realizzato “Il messia”, mentre la passione per l'horror si fa sentire con “Rob Zombie”, celebre musicista metal e regista citato nel brano. Ma per Antonio Aste, docente di Storia e Filosofia al Brotzu, l'olbiese è quasi un collega: «I ragazzi hanno tanto da imparare ma anche da insegnare in fatto di comunicazione. Spesso si buttano sulla musica, che è ancora il mezzo più efficace. Per questo ho portato qui i miei studenti». La tribù di Salmo non chiede di meglio: «Perché lui è il nostro orgoglio sardo», proclama felice Francesco Cadeddu. E quando l'artista sale in cattedra è un boato che lo invita a rappare ancora.
Ma la lezione sarà tranquilla, tra l'analisi di un fotogramma di un video musicale e l'altro, spiegati in ogni dettaglio. In cattedra ci sono anche YouNuts, ovvero Nicolò Celaia e Antonio Usbergo, dietro la macchina da presa di molti video di Salmo ma anche di Jovanotti.
Il trio insegna soprattutto che basta una macchina fotografica e tanto talento, con la voglia di andare avanti: «Io sono partito dalla mia cameretta», dice Salmo. E poi: «Fate gruppo, noi lavoriamo bene anche perché siamo amici».
Tanti in sala li guardano con ammirazione. Laura Orrù ha gli occhi lucidi: «Faccio l'artistico e sogno una ribalta. Quando ascolto Salmo mi dà quella spinta positiva per crederci».
Per il resto, un fuoco incrociato di domande a cui l'artista non si sottrae, e ci scappa pure quella sulla recente lite con Fabio Rovazzi: «L'ho menato, e infatti poi ha girato “Il Vegetale”», e la severa aula universitaria esplode in risate. Stefano Cara e Simone Loddo si lanciano in rime a tempo di musica. «Siamo due superfan, improvvisare è il bello di questa musica, siamo in giro e subito parte la sfida rap. Naturalmente, vinco io», dice sicuro Simone. Eleonora Morabito è più romantica: «Il rap parla al cuore».
Giovanni Lorenzo Porrà

 

2 - L’UNIONE SARDA di venerdì 11 maggio 2018 / Provincia di Cagliari (Pagina 25 - Edizione CA)
Incontro sul parco regionale
Il sindaco della Città metropolitana Massimo Zedda, l'assessore regionale al Turismo Barbara Argiolas e Benedetto Meloni dell'Università di Cagliari, saranno oggi a Sinnai (alle 18, via della Libertà 141) per parlare dell'istituzione del parco regionale naturale.

 

3 - L’UNIONE SARDA di venerdì 11 maggio 2018 / Weekend (Pagina 47 - Edizione CA)
PubScientifico
Incontri a Cagliari davanti a una birra fresca
PARTE PINT OF SCIENCE
Un boccale di sapere e tutto diventa facile

La scienza entra al pub. Per tre giorni il menu di altrettanti locali cagliaritani si arricchisce (da lunedì 14 a mercoledì 16) di dibattiti e incontri su diversi temi scientifici. Dalla biologia umana alle neuroscienze, psicologia e psichiatria, passando per le ultime ricerche e scoperte tecnologiche. Il tutto servito con un'ottima birra e accompagnato da diversi esperti di ogni settore, che per tre giorni saranno a disposizione dei presenti. Una formula consolidata, quella di “Pint of Science”: l'evento di divulgazione scientifica internazionale nato a Londra, che per la nuova edizione si svolgerà in contemporanea in 21 Paesi e in venti citta italiane, tra cui il capoluogo sardo.
BIOLOGIA UMANA Il The Cork (in via Dante 58) punta sulla biologia umana. Si parte da lunedì (14): alle 19 Fernanda Velluzzi affronterà il tema “Sappiamo davvero tutto sull'obesità?”. Martedì è la volta di Francesco Cucca, discussione del giorno: “Individuazione di bersagli terapeutici per la sclerosi multipla e altre malattie autoimmuni partendo da studi genetici sistematici”. Doppio incontro previsto per mercoledì: “La rivoluzione scientifica e sociale dei vaccini: tra progresso e prevenzione”, a cura di Federica Murgia, a seguire Patrizia Zavattari con “Manipolazione genetiche: vantaggi e pericoli”.
TECNOLOGIA All'University Rock Cafè di via Caprera, si discute di tecnologia e dintorni. Esordio alle 21, Lorenzo Putzu svelerà i segreti dei “Sistemi informatici di riconoscimento ottico”. Il 15 il microfono passa a Sergio Serusi, per “Automatic detection of scam in Bitcoin”. Chiuderà Paolo Garau, che mercoledì 16 affronterà un tema attuale: “Il nuovo regolamento europeo sulla privacy GDPR”.
NEUROSCIENZE Per gli appassionati di neuroscienze l'appuntamento è all'Eight di via Università. Apre la tre giorni Maria Antonietta De Luca, con “Nuove sostanze psicoattive (NPS) e nuovi mercati online: un pericolo sottovalutato”, alle 21. Il giorno dopo Nicola Simola spiegherà “Il contributo della sperimentazione animale al progresso della ricerca biomedica”. Mercoledì è il turno di Claudia Sagheddu, con “Il nostro cervello: una finestra sul mondo”, fissato per le 19.
Sara Marci

La Nuova Sardegna

4 - LA NUOVA SARDEGNA ONLINE di venerdì 11 maggio 2018 /
Una fabbrica di cervelli per rilanciare Sassari
L’arcivescovo, il sindaco, il senatore e il rettore tracciano il futuro della città «Formazione e cultura sono l’unico modo per tornare la guida del territorio»

di Giovanni Bua
SASSARI. Si può fare. Insieme. Si smussano gli angoli dopo oltre un’ora e mezza di dibattito. E viene fuori l’orgoglio di una comunità piena di storia, tradizione, potenzialità. Che deve ritrovare una sua vocazione. E rimettersi, alla testa del suo territorio, in cammino. Si smussano gli angoli e le proteste si trasformano in proposte, con l’arcivescovo Gian Franco Saba, il rettore Massimo Carpinelli, l’ex senatore Silvio Lai e il sindaco Nicola Sanna, pungolati dal direttore della Nuova Sardegna Antonio Di Rosa, che accettano la sfida di un dibattito pubblico (trasmesso in diretta streaming) nella sede del giornale, e si rimboccano le maniche a caccia di una soluzione.
Perché, digerite le ceneri del petrolchimico che, come ricorda Silvio Lai hanno lasciato un’eredità traumatica e un territorio devastato e disorientato, gestito l’ordinario e anche lo straordinario con una Regione e uno Stato, come sottolinea il sindaco Nicola Sanna, più esosi patrigni che amici, è arrivato il momento di fare il conto di quello che in mezzo alla bufera ha resistito. Come l’università, sottolinea orgoglioso il rettore Massimo Carpinelli, che non è in crisi, ma anzi cresce. O l’antica solidarietà di una città ricca di storia e tradizione, come spiega monsignor Gian Franco Saba, da rinvigorire con coinvolgimento e creatività.
Quale allora la strada per ripartire? A indicarla il “politicissimo” arcivescovo, che già dal suo arrivo a Sassari ha dimostrato di contaminare volentieri la cura delle anime con quella dei cervelli. «A Sassari – spiega – dobbiamo riprendere a formare le persone. Perché solo investendo il massimo delle risorse nella cura della persona si può riprendere a vivere i diversi ruoli in modo integrato e innovativo. Con l’Accademia, casa di popoli, culture e religioni, che ho aperto vogliamo far rivivere i luoghi della cultura. Ma i laboratori sono diffusi, la città ha questi geni, si tratta solo di ravvivarli».
Un assist colto al volo. Prima di tutto da rettore Massimo Carpinelli, che snocciola orgoglioso i numeri di un Ateneo in crescita, aperto al mondo e dal mondo, non solo accademico, rispettato: «Abbiamo 23 progetti attivi di trasferimento tecnologico, 1000 persone formate, 800 studenti Erasmus in uscita, e 400 che accogliamo ogni anno. Abbiamo 400 medici cinesi che vengono in città a formarsi ogni anno. Siamo in lizza per un progetto da 1 miliardo sulle onde gravitazionali. Possiamo essere un pungolo per l’amministrazione, a tutti i livelli. Perché abbiamo dimostrato che si può fare. Aiutateci – sottolinea – o almeno lasciateci fare».
E anche dai politici al tavolo: «Sassari vive la conclusione di un ciclo industriale che ha lasciato tante macerie – spiega Nicola Sanna –. Ma è anche una città di grandi ricchezze. Il giacimento universitario, sicuramente, con il Comune in prima fila a sostenerlo. Ma anche la cultura in senso lato, lo sport, la formazione, la coesione sociale. Le difficoltà sono tante, soprattutto per la stretta finanziaria che soffoca gli enti locali, e che a Sassari, per fare un esempio, tiene bloccati in banca 22 milioni di euro, di soldi veri dei cittadini, che non possiamo utilizzare. Nonostante questo abbiamo cercato di mettere a correre progetti ordinari e straordinari, a medio e lungo termine. E anche di dare qualche risposta concreta e immediata»
«Abbiamo una fortuna straordinaria – spiega Silvio Lai – ad avere questo rettore, che guida un’università che prospera. Questo arcivescovo, che dal primo giorno in cui è arrivato ci ripete che si può fare. Sassari è una città che ha più problemi di altre, senza porto o aeroporto, come Cagliari e Olbia, con una profonda crisi politica ed economica in atto, una vocazione ancora tutta da scrivere e la necessità di “attrarre” intorno a sé il territorio, esserne la conveniente guida. Diventare, o meglio tornare ad essere, una fabbrica di cultura, di formazione, di teste, è una reale prospettiva. Per ridare a Sassari il suo ruolo guida. Perché la Sardegna è un imbuto al contrario, con il Nord che si assottiglia. Ma senza di noi tutta l’Isola è destinata a collassare. Miriamo alto insomma, e diamoci importanti prospettive di sviluppo. Uniti, si può fare».

Carpinelli: «L'Università è un esempio virtuoso»
SASSARI «L'Università è un esempio perfetto di buona amministrazione». Il moto del rettore Massimo Carpinelli, distillato all'osso, suona così: «Si può fare». E in un'isola piuttosto lamentosa, china sulla propria crisi, è un messaggio positivo. «Speriamo di funzionare da pungolo per le amministrazioni, perché rimboccandosi le maniche e lavorando sodo i risultati arrivano». «Parlando di Sassari si sente spesso la parola declino - dice il rettore - ma l'Università non è affatto in declino. E questo si deve alla nostra capacità di reperire e spendere finanziamenti». In ballo c'è il bando per l'efficientamento energetico degli edifici universitari. «Siamo i primi in Sardegna che lavoreremo su questo versante. Ci sono 90 milioni di euro sull'edilizia, e altri 180 milioni messi a correre dall'Azienda Ospedaliera Universitaria». Infine il progetto più ambizioso dell'Ateneo: «Se tutto filerà per il verso giusto, potremo ottenere un miliardo di euro per la realizzazione del laboratorio per lo studio delle onde gravitazionali, con l'installazione del Einstein Telescope nel sito minerario di Sos Enattos a Lula. C'erano diverse regioni che miravano a ottenere il finanziamento, e noi siamo riusciti a batterle. Con questa attrazione di risorse, l'Università si candida a diventare uno dei motori di crescita economica della Regione». Naturalmente lo stato di salute di un Ateneo si misura anche con altri indicatori. «Abbiamo invertito la pericolosa tendenza nazionale del calo delle iscrizioni. Da qualche anno il nostro trend è di un incremento degli studenti del 10 per cento». L'attrattiva è un fattore innescato innanzitutto dal livello della didattica e dei docenti. Ma questo è solo una componente positiva che incide sulle scelte degli studenti: «Il territorio e le istituzioni devono fare la loro parte - avverte Massimo Carpinelli - perché il tessuto sociale e quello urbanistico sono aspetti di enorme importanza. La residenzialità studentesca e l'efficienza dei servizi sono cose sulle quali deve operare un'amministrazione comunale. Noi ci mettiamo del nostro, con iniziative di ogni tipo: didattica nelle carceri, progetti di inclusione con i rifugiati, Erasmus, gemellaggio con la Cina, formazione con le aziende. Dimostrando che le cose, col giusto impegno e capacità, si possono fare». (lu.so.)

Questionario e social

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