Mercoledì 9 maggio 2018

09 maggio 2018

L'Unione Sarda

1 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 9 maggio aprile 2018 / Cronaca di Cagliari (Pagina 15 - Edizione CA)
Screening medico gratuito per i dipendenti comunali
L'Azienda ospedaliero-universitaria vigilerà sulla salute dei 1280 dipendenti del Comune. Si chiama “Prevenzione Comune” il protocollo d'intesa, firmato ieri mattina dal sindaco Massimo Zedda e dal direttore generale dell'Azienda Giorgio Sorrentino. Per un anno, i dipendenti del Municipio saranno sottoposti a un'accurata indagine sullo stile di vita (dalle abitudini nutrizionali all'attività fisica), le valutazioni antropometriche (peso, altezza, misurazione della circonferenza addominale e analisi della composizione corporea) e cliniche (come pressione arteriosa, frequenza cardiaca e glicemia). L'obiettivo è la prevenzione rispetto alle malattie cardio-cerebrovascolari. Un servizio, voluto fortemente dai sindacati (non a caso, alla firma erano presenti i rappresentanti di tutte le sigle), che ha un costo limitatissimo, appena seimila euro, denaro che servirà a pagare le spese vive. I medici dell'Azienda, guidati dalla docente di endocrinologia Fernanda Velluzzi, si presenteranno a svolgere questo servizio gratuitamente. «Un esempio virtuoso», l'ha definito Danilo Fadda, assessore al Personale e braccio operativo del progetto, «di collaborazione tra istituzioni pubbliche». I dipendenti comunali potranno, dunque, sottoporsi a uno screening importante. E l'Università potrà studiare un campione rilevante di persone. ( mar. co. )

 

2 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 9 maggio aprile 2018 / Provincia di Cagliari (Pagina 25 - Edizione CA)
SAN BASILIO. Comunicazioni
Radiotelescopio inserito nella rete “sonde spaziali”

Da ieri il Sardinia radio telescope (Srt) è ufficialmente nella rete mondiale dei servizi di comunicazione e navigazione per le sonde interplanetarie. È un traguardo importante per San Basilio e per tutta la Sardegna, che è stato possibile tagliare grazie all'accordo siglato tra l'Università di Cagliari e l'Agenzia spaziale italiana. «La firma chiude il cerchio», ha detto Nicolò D'Amico, presidente dell'Istituto nazionale di Astrofisica, «il sogno è vedere realizzato qui il telescopio per le onde gravitazionali, l'Einstein Telescope». Ha poi aggiunto: «Quello di Srt è oggi un team cosmopolita, ma con un solido nucleo formato all'Università di Cagliari».
Particolarmente soddisfatta, per l'ingresso del radiotelescopio di San Basilio nel network internazionale, la rettrice dell'Università, Maria Del Zompo: «L'aerospazio per noi è una grande sfida», ha detto, «siamo pronti a fare la nostra parte grazie alla collaborazione con l'Agenzia spaziale italiana». Roberto Battiston, presidente dell'Agenzia spaziale, ha spiegato che «poter utilizzare strutture come l'Srt grazie alle grandi competenze scientifiche formate dall'Università di Cagliari, concretizza oggi il lavoro di tanti anni». Fondamentale il sostegno della Regione: «Ha condiviso la nostra strategia», ha aggiunto D'Amico, «consentendoci di realizzare un campus tecnologico avanzato e permettendo ai nostri giovani di formarsi in giro nel mondo e tornare in Sardegna con master&back. Oggi vogliamo portare qui gli interessi di Nasa ed Esa». (g. a.)

 

3 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 9 maggio aprile 2018 / Cronaca di Nuoro (Pagina 33 - Edizione CA)
Via al percorso accademico: grande opportunità di crescita per otto giovani ricercatori
L'Università di Nuoro centro di studio permanente

«Nuoro diventa un centro di studi permanente. Il nostro obiettivo è quello di stabilizzare dei nuclei di ricerca locali». L'amministratore dell'agenzia Forestas, Giuseppe Pulina, mostra soddisfazione mentre parla di una sede universitaria in fermento, capace di attrarre fondi e ricercatori. L'UniNuoro si conferma centro di eccellenza. Darà una grande opportunità a otto giovani che a breve svolgeranno attività di studio e di ricerca su temi di interesse territoriale e regionale. Da una parte il polo universitario di Nuoro, con i suoi corsi di qualità. Dall'altra le istituzioni. Una sinergia vincente, numeri alla mano, che ha consentito di intercettare risorse aggiuntive e di portare in Barbagia importanti progetti di ricerca. «Questo gruppo di giovani ricercatori è la testimonianza della vitalità della nostra sede - dice Fabrizio Mureddu, commissario del Consorzio universitario Nuorese -. In questo modo, ci avviamo a richiamare e consolidare la presenza del capitale umano nel territorio». Per il presidente dei corsi di laurea in Scienze dei Sistemi forestali e ambientali, Salvatore Madrau, «la speranza è che gli attuali ricercatori progrediscano nella carriera universitaria fino a raggiungere i massimi livelli di insegnamento». La novità illustrata ieri mattina a Nuoro crea sbocchi occupazionali, punta ad arginare la fuga dei cervelli. «Vogliamo che da noi si venga a studiare, in primis. Poi, che si insegni ciò che si studia», sentenzia Giuseppe Pulina. Due ricercatori, Filippo Giadrossich e Bruno Scanu, sono stati finanziati dal Consorzio universitario e hanno preso servizio a Nuoro. Matteo Mura, Luisa Carta e Cinzia Fois, invece, grazie al sostegno di Forestas svolgeranno la ricerca sotto l'occhio vigile del Dipartimento di Agraria dell'università di Sassari. Nello specifico, si occuperanno di pianificazione della carta botanica della Sardegna, dello studio di coltivazioni arboree. Infine, Sergio Campus, Antonio Ganga e Irene Piredda analizzeranno le potenzialità dei compendi forestali del Marganai.
Gianfranco Locci

 

La Nuova Sardegna

 

4 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 9 maggio aprile 2018 / Sardegna - Pagina 11
L’ANTENNA DI SAN BASILIO Oggi il radiotelescopio entrerà nella rete della Nasa: monitorerà i viaggi spaziali e la missione Exomars nel 2020
UN OCCHIO SARDO PER LE MISSIONI SU MARTE

di Stefano Ambu
CAGLIARI Dalla Sardegna a Marte: nel 2020 la Sardinia deep space antenna di San Basilio contribuirà alla missione Exomars sul pianeta rosso. E potrebbe essere qualcosa di epocale: in quell'occasione si scaverà con una sorta di trattore-trivella per due metri sotto il suolo per capire se ci sono o ci sono state forme di vita. Non solo. Quasi una rivoluzione copernicana: l'isola sarà al centro del mondo (o comunque uno dei pochissimi) per monitorare gli studi che porteranno a conoscere meglio il Sole, la Luna e Giove. La targa sarà scoperta oggi. E oggi l'Sdsa si metterà ufficialmente al servizio della Nasa. Entrando nel circuito planetario per il deep space network, la più importante rete di telecomunicazioni nel mondo. Di infrastrutture come questa - ha spiegato ieri il direttore generale dell'Agenzia spaziale italiana, Roberto Battiston, durante un seminario internazionale nell'aula magna della facoltà di ingegneria dell'ateneo di Cagliari - ce ne sono cinque o sei in tutto il mondo. Per celebrare questa svolta storica ieri a Cagliari c'erano anche rappresentanti della Nasa. Tra loro William Gerstenmaier, l'amministratore responsabile del settore esplorazione umana. A consentire tutto questo sarà una antenna di circa 64 metri quadri di superficie attiva, quasi come un campo di calcio puntato verso il cielo. «Un colossale lavoro - ha detto Battiston - partito dall'Inaf, Istituto nazionale astrofisica, e continuato per anni. Stiamo investendo sul futuro: andremo su Marte con uomini e mezzi, torneremo sulla Luna. E questa antenna sarà fondamentale». San Basilio fornirà anche servizi di comunicazione e navigazione anche per le sonde interplanetarie europee. In realtà l'antenna ha già esordito: il debutto è stato legato alla fase finale della missione della sonda Cassini nel sistema di Saturno. Ma l'antenna sarda è già stata coinvolta negli ultimi studi e scoperte sulle onde gravitazionali. Firmato ieri un accordo di collaborazione tra l'Università di Cagliari e l'Agenzia Spaziale Italiana. «L'aerospazio per noi è una grande sfida - ha detto il Rettore dell'università cagliaritana, Maria Del Zompo - Siamo pronti a fare la nostra parte grazie alla collaborazione con l'Asi, proseguendo sulla strada che abbiamo intrapreso insieme grazie ai nostri docenti e ricercatori che da anni fanno ricerca su questo campo».Nel pomeriggio c'è stato anche un incontro alla Regione. «Lavoriamo-- ha detto il vicepresidente Raffaele Paci- per far diventare la Sardegna una grande piattaforma di ricerca per l'aerospazio, è un nostro sogno».


5 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 9 maggio aprile 2018 / Nuoro - Pagina 21
Via a otto borse di studio in collaborazione con il dipartimento di Agraria di Sassari e la partecipazione attiva di Forestas
L'UNIVERSITÀ ORA PUNTA SULLA RICERCA

di Stefania Vatieri
NUORO Con un piano straordinario di reclutamento di fondi e di "cervelli" l'università nuorese punta sulla ricerca e guarda al futuro. Ieri mattina nell'aula magna di via Salaris, alla presenza dei vertici del dipartimento di Agraria dell'università di Sassari, dell'agenzia Forestas e del Consorzio, è stato presentato il gruppo di otto giovani che ha superato le procedure selettive per lo svolgimento di attività di studio e di ricerca su vari temi di interesse territoriale e regionale. Un ambizioso progetto che ha consentito di intercettare risorse aggiuntive e di aggiudicarsi importanti progetti di ricerca in grado di creare lavoro e occupazione nel territorio, garantendo la presenza dei nostri "cervelli" là dove si sono formati. «Questo gruppo di giovani ricercatori è la testimonianza della vitalità del polo universitario di Nuoro, che si avvia a richiamare e consolidare la presenza del capitale umano nel territorio - commenta Fabrizio Mureddu, commissario del Consorzio UniNuoro -. Da anni l'università nuorese, grazie a un fondo regionale, finanzia la ricerca e questo per noi è motivo di grande orgoglio».Due delle otto borse infatti sono state finanziate dal Consorzio Universitario, e i ricercatori hanno preso servizio in via esclusiva a Nuoro anche in qualità di docenti del dipartimento di Agraria dell'università di Sassari. Gli altri tre borsisti sono stati finanziati dall'Agenzia Forestas in virtù di specifici accordi con il Consorzio e svolgeranno la ricerca in stretta sinergia con il dipartimento di Agraria e la stessa Forestas, che oltre alle risorse metterà a disposizione i propri compendi forestali e tutor. «Nello specifico si occuperanno di pianificazione, di implementazione della carta botanica della Sardegna, dello studio di coltivazioni arboree e di modelli di propagazione degli incendi in ambito forestale - sottolinea Giuseppe Pulina, amministratore di Forestas -. Inoltre confermeremo le borse attuali per i prossimi tre anni con l'integrazione di un'ulteriore borsa sulla valorizzazione dei prodotti alimentari del bosco». Gli altri tre ricercatori hanno vinto le procedure di selezione per il progetto di ricerca "Sostenibilità Ambientale e Socio-economica delle utilizzazioni forestali nei cedui del Marganai" finanziato dalla Regione Sardegna nell'ambito del programma Progetto Strategico Sulcis. Il gruppo di ricercatori, dottori di ricerca e laureati in scienze forestali in prevalenza formatisi a Nuoro, svolgeranno la loro attività avvalendosi dei laboratori e delle strutture presenti all'interno del polo di Nuoro. «L'auspicio - conclude Salvatore Madrau, presidente dei corsi di laurea in Scienze e Sistemi Forestali e Ambientali è che gli attuali ricercatori progrediscano nella carriera universitaria fino a raggiungere i massimi livelli di insegnamento».


6 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 9 maggio aprile 2018 / Nuoro - Pagina 21
SCIENZE FORESTALI
I protagonisti del progetto e i rispettivi campi d'azione

NUORO Il gruppo di giovani ricercatori è composto da Filippo Giadrossich, laurea in Scienze Forestali e Ambientali a Firenze e un dottorato di ricerca nella stessa città. Attualmente è docente di Idraulica Forestale a Nuoro.Bruno Scano, laurea in Scienze Forestali e Ambientali conseguita a Nuoro e due dottorati a Nuoro e in Inghilterra. È docente di Patologia Forestale a Nuoro. Matteo Mura, laurea in Scienze Forestali e Ambientali nel l'università di Firenze con dottorato a Nuoro. Borsista UniNuoro/Forestas. Luisa Carta, laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie a Firenze e dottorato a Nuoro. Attualmente borsista di ricerca UniNuoro/Forestas. Cinzia Fois laurea in Scienze Forestali e Ambientali a Nuoro con dottorato a Sassari. Borsista di ricerca UniNuoro/Forestas. Sergio Campus, laurea in Scienze Forestali e Ambientali a Firenze con dottorato a Nuoro. Borsista di ricerca "Progetto Strategico Sulcis". Antonio Ganga laurea in Pianificazione e Gestione dell'Ambiente e del Territorio Rurale a Sassari e dottorato a Nuoro. Borsista di ricerca "Progetto Strategico Sulcis" Sassari-Nuoro. Irene Piredda laurea in Scienze Forestali e Ambientali a Nuoro e dottorato a Nuoro. Borsista di ricerca "Progetto Strategico Sulcis" Sassari-Nuoro. (s.v.)


7 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 9 maggio aprile 2018 / Nuoro - Pagina 21
In arrivo all'ateneo i fondi previsti dal piano di rilancio del Nuorese
Una pioggia di milioni per il polo universitario di Nuoro arriveranno dal Piano di rilancio del Nuorese che stanzierà oltre cinque milioni di euro per le attività di ricerca, laboratorio e formazione. Altri sei milioni di euro invece saranno destinati all'edilizia universitaria, per la creazione di nuovi laboratori e alloggi per gli studenti. «Siamo a un passo dalla delibera della giunta regionale per lo stanziamento dei soldi - spiega il commissario dell'Università nuorese, Fabrizio Mureddu -. Saranno interventi che serviranno a rendere l'attività di ricerca nel polo barbaricino un'eccellenza nell'isola. La nostra ambizione è specializzarsi in diversi ambiti di ricerca affinché l'università di Nuoro diventi un punto di riferimento non solo nell'isola, ma anche nel resto d'Italia». (s.v.)


8 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 9 maggio aprile 2018 / Sassari - Pagina 20
Il rettore: tasse sospese per gli studenti senza borse
SASSARI «Non c'è stata alcuna retromarcia da parte dell'Università di Sassari sulle borse di studio degli specializzandi di area sanitaria e veterinaria». Dopo che l’Università ha battuto cassa via mail chiedendo il pagamento della retta per 900 euro (come riportato dalla Nuova Sardegna), il rettore Massimo Carpinelli ribadisce che gli studenti e le studentesse interessate non devono essere considerati ripetenti, e dunque nessuna restituzione degli importi percepiti è dovuta. E precisa: le comunicazioni riguardanti il pagamento della seconda rata di circa 900 euro, inviate agli specializzandi non in regola con il pagamento delle tasse, non riguardano gli specializzandi interessati da questa specifica problematica. L’aver però ricevuto l’invito a pagare via mail da parte dell’Università, aveva fatto pensare agli studenti a un ripensamento e a una retromarcia da parte di Carpinelli. Invece il rettore ha firmato un decreto il 4 maggio 2018 che sospende l’obbligo del pagamento delle tasse di iscrizione per le studentesse e gli studenti coinvolti, i quali, di conseguenza, sono ammessi a partecipare come elettori alle votazioni per l’imminente elezione dei rappresentanti degli studenti negli Organi accademici.


9 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 9 maggio aprile 2018 / Sardegna - Pagina 4
L'assessore: due anni fa raggiunto l'80% dell'obiettivo e nel 2017 quasi il 90%
Secondo le previsioni in 5 anni dovrebbero essere tagliati 216 milioni di costi
SANITÀ, RIDOTTO IL DISAVANZO
Arru: la riforma funziona

CAGLIARI Le aspre polemiche di questi giorni sulla sanità, dalla riforma alle ultime nomine dei direttori, hanno convinto la giunta a un censimento sugli effetti del piano di rientro cominciato nel 2016. Bene, secondo l'assessore alla sanità Luigi Arru, due anni fa è stato raggiunto l'80% dell'obiettivo e nel 2017 è stato sfiorato quasi il 90 per cento. Nel dettaglio: nel 2016 l'Asl unica, le due Aziende universitarie e il Brotzu avrebbero dovuto risparmiare in tutto 62 milioni: «È stato superato il tetto dei 50 milioni e se la Regione non avesse dovuto pagare di tasca i farmaci innovativi antitumorali, il traguardo sarebbe stato raggiunto di sicuro». L'anno scorso, invece, il risparmio sarebbe dovuto essere di 46 milioni e 628mila, ma «alla fine - scrive la Regione - siamo rimasti al di sotto dell'obiettivo per poco meno di cinque milioni ma solo perché il sistema sanitario s'è dovuto far carico anche del costo dei vaccini per l'epatite C, che invece alle altre Regioni in gran parte è stato rimborsato dallo Stato». In buona sostanza, in due anni, la perdita d'esercizio è scesa da 328 milioni e 372mila euro a 285 milioni e mezzo, con una riduzione di circa 43 milioni. Con questa conclusione: la riforma ha funzionato e i primi risultati - prosegue l'assessorato - cominciano a vedersi. Quindi - sempre secondo la nota della Regione - «non è così lontano il traguardo di un risparmio complessivo intorno ai 216 milioni in cinque anni, dal 2016 al 2021».Il piano. Per la seconda volta, dopo l'intervento dell'anno scorso, il piano di riorganizzazione della spesa sanitaria è stato aggiornato dalla giunta, perché sia più semplice raggiungere il riequilibrio della spesa sanitaria. Spesa che oggi è intorno ai tre miliardi, poco meno della metà del bilancio regionale. I risultati migliori finora sono stati raggiunti nella spesa farmaceutica territoriale e ospedaliera, con 22 milioni risparmiati, ben sei milioni in più rispetto al previsto, ed è stato possibile - scrive l'assessorato - grazie alla razionalizzazione delle forniture che sono state centralizzate.L'assessore. Luigi Arru ha detto: «Abbiamo raggiunto risultati concreti senza tagliare servizi, né peggiorare l'assistenza. Anzi, come accaduto nel settore farmaceutico, abbiamo ottenuto risparmi considerevoli nonostante le maggiori spese che abbiamo avuto scegliendo di comprare i farmaci per la cura definitiva dell'epatite C con risorse nostre. La riduzione del disavanzo è ancor più significativa anche in considerazione del fatto che nel 2016 e 2017 abbiamo fatto fronte alla spesa per i farmaci innovativi, gli oneri per i rinnovi dei contratti del personale dipendente e convenzionato. E tutto questo lo abbiamo fatto senza introdurre alcun ticket, imposto dallo Stato alle Regioni sottoposte al controllo dei conti». La strada da fare è ancora lunga, leggi ad esempio le liste d'attesa e la riorganizzazione ancora a metà degli ospedali, ma secondo l'assessore «abbiamo intrapreso quella giusta». (ua)


10 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 9 maggio aprile 2018 / Agenda - Pagina 25
Suboh e la “Gente della Terra Santa”
Lo scrittore palestinese presenta il suo libro con l’associazione Ponti non Muri

SASSARI Nell’ambito della rassegna “Fragranze Palestinesi” in corso a Sassari, l’associazione “Ponti non Muri”, in collaborazione con il Cus Sassari, accoglie lo scrittore palestinese Mahmoud Suboh per la presentazione del suo libro “Gente della Terra Santa”. L’evento avrà luogo domani sera, alle 19 nella sala conferenze del centro sportivo “Rifugio Gesù Bambino”, in via Enzo 4 a Sassari. Interverranno alla presentazione: Mahmoud Suboh, autore del libro, e Nabeel Khair, rappresentante della Comunità Palestinese in Sardegna. Porteranno i saluti: Ilaria Moretti, presidente dell’Associazione Ponti non Muri e Vannina Piras, presidente dell’Associazione Rifugio Gesù Bambino. L’ingresso è libero e gratuito. “Gente della Terra Santa” è un’opera composta di racconti, una raccolta delle voci che vengono dal profondo di una terra sacra, violenta e poetica contemporaneamente. Una narrativa corale che prende forma nell’epica del nostro tempo: l’occupazione. L’assedio di Gaza, i muri di separazione nella Cisgiordania, i campi profughi nel Libano, vengono superati metaforicamente con la forza dell’immaginario. La voce di tutto un popolo riemerge con poesia, fantasia e resistenza. Raccontare la Palestina come un “universale fantastico” che racchiude nella sua storia tutte le particolari resistenze nel mondo. Ecco, la Palestina come la Resistenza per antonomasia, che raccoglie in sé tutte le resistenze particolari sparse nella terra. Se come scrive Mahmoud Darwish «l’unico valore di chi vive sotto occupazione è il grado di resistenza all’occupante », oggi in Palestina, e nel mondo, l’arte rappresenta ancora uno dei metodi migliori per Resistere”. Mahmoud Suboh è nato a Betlemme il 26 marzo 1959. Diplomato a Betlemme, ha proseguito gli studi universitari in medicina a Cagliari, dove si è specializzato in nefrologia. Attualmente vive a Elmas. Ha iniziato a scrivere poesie e racconti legati alla Palestina e, inseguito, grazie all’incoraggiamento dei figli e degli amici è divenuto narratore testimone della tragedia del popolo palestinese e portavoce di chi è privato della parola. L’Associazione “Ponti non muri” nasce nel 2006 con la finalità di creare un ponte tra la Sardegna e la Palestina attraverso linguaggi universali come la musica, la cultura, lo sport. Le attività dell’Associazione sono organizzate, sostenute e patrocinate da varie enti e istituzioni pubbliche e private.

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