Lunedì 7 maggio 2018

07 maggio 2018

L'Unione Sarda

1 - L’UNIONE SARDA di lunedì 7 maggio aprile 2018 / Cronaca di Cagliari (Pagina 12 - Edizione CA)
MONUMENTI APERTI. L'entusiasmo dei giovani volontari conquista anche i turisti
Centomila persone in fila per le visite ai tesori della città

Segni di stanchezza, dopo 22 anni? Nemmeno per idea. Monumenti aperti è un successo che non si appanna. Non bastassero i numeri a documentarlo (oltre 95 mila le firme nei registri delle presenze alle 18,30 di ieri, quando mancava ancora un'ora e mezza alla chiusura) ci sono le lunghe, pazienti, allegre, ordinate file di cagliaritani (ma anche tanti turisti) davanti ai monumenti, 78, aperti per due giorni in città. E i berretti rossi dei 5.500 volontari, ragazzi e ragazze di 50 scuole e uomini e donne di 50 associazioni culturali, guide entusiaste e preparate.
«All'inizio, parlare in pubblico fa paura», confessavano Alessandra Lilliu e Ilaria Floris dell'istituto “Grazia Deledda”: «Pensi sempre che fra chi ti ascolta c'è chi ne sa più di te e temi di dire qualche sciocchezza». Poi il ghiaccio si rompe. Alessandra e Ilaria si sono preparate: un mese fa un sopralluogo, poi una conferenza con un archeologo, quindi lo studio del monumento che dovevano raccontare: il castello di San Michele. Uno dei siti più difficili da raggiungere, non foss'altro per l'ascensore fuori uso (lo si scopriva solo dopo aver affrontato un bel tratto di salita: il cartello che comunica il disservizio era invisibile perché affisso al cancello, che però era aperto) ma anche uno dei più affascinanti, con la sua vista a 360 gradi: ai suoi piedi un orizzonte tanto vasto da comprendere, oltre la città, mare, laguna, monti e una bella fetta di Campidano.
I DEBUTTANTI Alto gradimento per i monumenti “debuttanti” di quest'anno: 1.950, alle 18,30, i visitatori totalizzati dalla caserma Ederle in via Calamosca, dove si entrava solo dopo una lunga fila e col divieto di scattare fotografie. Bene anche la chiesa di Sant'Eulalia col suo straordinario sotterraneo e l'ex deposito carburanti dell'Aeronautica militare a Monte Urpinu (2.415 presenze), e poi l'altrettanto inedito, e molto apprezzato, percorso degli archivi, che si snodava tra quello storico diocesano, quello teatrale dello Spazio Arcostudio e quello dell'Unione Sarda (129 anni di cronache e di storia, ha spiegato la capocronista Maria Francesca Chiappe: 1.800 le presenze). E a proposito di fascino della carta, ha incantato, nella biblioteca universitaria, l'esposizione di un codice manoscritto della Divina Commedia di Dante Alighieri, della fine del Trecento, in cui si trovano due terzine scritte a bordo pagina.
PRESENZE E PANINI Ma davvero si è fatta la fila ovunque. «Siamo molto soddisfatti», sorrideva in serata Fabrizio Frongia, presidente di Imago mundi, organizzatrice della manifestazione: «Nonostante il tempo incerto (fino a venerdì i bollettini meteo facevano paura) riusciremo a restare in linea con i dati dell'anno scorso, quando facemmo il record delle 110 mila presenze». A fare la parte del leone sono stati i “soliti noti”. Su tutti il Museo archeologico nazionale, punto di forza di un'offerta formidabile, quella della Cittadella dei musei: a testimoniarne il successo bastava il colpo d'occhio sui tanti camion-ristorazione richiamati tra Porta Cristina e Torre di San Pancrazio. Con la cultura si mangia, anche nel senso terra-terra del panino con salsiccia e cipolle o del torrone.
SIMBOLI E SEGRETI Buona parte del merito, nella creazione di questo particolare indotto, va alla Casa massonica di piazza Indipendenza: segretezza, simbologie affascinanti (zodiacali, ebraiche, egizie, numerologiche) più tutto un ricco apparato di guanti, grembiuli, squadre e compassi hanno richiamato 3.400 visitatori. Ad attirare era anche la presenza, all'ingresso, dei “De Molay”, i giovani che sfoggiavano con orgoglio mantelle e stemmi. Varcato il portone, la visita guidata, condotta dagli stessi affiliati, permetteva di visitare anche i templi con le spade infisse negli schienali dei seggi. A Giovanni Spiga, dopo aver spiegato tanto (per esempio che la squadra simboleggia la rettitudine e il compasso l'equidistanza, l'equilibrio nelle cose terrene) è toccato rispondere alle curiosità dei visitatori: «Perché la massoneria non ammette le donne? Perché la chiesa “ce l'ha” con la massoneria? E perché tanta segretezza?»
ORTO BOTANICO PIGLIATUTTO Sempreverdi, è il caso di dire, il successo dell'Orto botanico, asso pigliatutto con 7.300 visite alle 18,30, e dei giardini pubblici. Qui si potevano visitare i grottoni adibiti a spazio espositivo per l'arte contemporanea e la galleria comunale d'arte. In quest'ultima, fra le guide delle terze classi dell'istituto tecnico “Primo Levi” di Quartu, c'erano le diciassettenni Alice e Altea, la prima già veterana («L'hanno scorso ero alla chiesa di Santa Maria, a Quartu»), la seconda al suo debutto: «L'esperienza - giuravano - è utilissima per chi soffre di timidezza perché impari a comunicare con gli altri». In più si rischia di scoprire nuove passioni. Alice, per esempio, si è innamorata della “Ines” di Umberto Boccioni: «Adoro quell'opera», esclamava entusiasta, «è a metà strada fra divisionismo e futurismo». La meglio gioventù, ieri, era in campo. Con in testa i cappellini rossi di Monumenti aperti.
Marco Noce

 

2 - L’UNIONE SARDA di lunedì 7 maggio aprile 2018 / Sport Vari (Pagina 52 - Edizione CA)
Il docufilm su Mennea
Giovedì prossimo alle 10, nell'aula magna Capitini - corpo aggiunto facoltà Scienze umanistiche, via Is Mirrionis 1 a Cagliari - viene proiettato il docufilm “Mennea segreto” di Emanuela Audisio, giornalista e scrittrice, che sarà presente all'evento. Ingresso libero.

 

3 - L’UNIONE SARDA di lunedì 7 maggio aprile 2018 / Agenda Cagliari (Pagina 14 - Edizione CA)
Libri antichi
Domani (inizio alle 18), in via Università 32 sarà presentato il progetto culturale “Incunaboli a Cagliari”

 

4 - L’UNIONE SARDA di lunedì 7 maggio aprile 2018 / Provincia di Oristano (Pagina 21 - Edizione CA)
SENEGHE. Premio Montiferru
Due oli sardi tra i migliori di tutta Italia

Nuovo corso per il premio nazionale Montiferru dell'olio extravergine di oliva. Per i 25 anni tornano due oli sardi a conquistare la piazza d'onore: “Ghermanu” dell'azienda Giuliana Puligheddu di Oliena nella sezione pluricultivar e “Masoni Becciu” dell'azienda di Valentina Deidda di Villacidro nella sezione biologico. Poi due terzi posti: ancora “Masoni Becciu” con l'olio Cuncordu nella sezione Dop-Igp e “Gariga-Ruju” dell'azienda Su Molinu di Ottana. Buon risultato su 52 oli sardi partecipanti.
Erano 138 i prodotti in gara con 73 della Penisola e 13 internazionali, tra cui uno argentino. Nella sezione Dop-Igp vince l'olio Arcamone di Bitritto-Bari, in quella Monocultivar Maurino Bio di San Casciano-Firenze. Nella Frantoiani dop l'olio Primo dop di Ragusa, nella Frantoiani mono il Ravece di Venticano-Avellino. Miglior confezione alla Miciolo di San Casciano-Firenze. Premio Hermanu a Corregiolo bio di San Casciano-Firenze. Tra gli internazionali l'olio Rincon di Cordoba in Spagna.
Premio rinnovato grazie all'impegno dell'amministrazione comunale guidata da Gianni Oggianu che crede «fermamente nel Premio come strumento di incentivazione al miglioramento della produzione e come veicolo promozionale di Seneghe e del Montiferru». Grande interesse dei giornalisti di riviste di settore, tra cui Gambero Rosso, per l'Educational Tour, percorso eno-gastronomico. «Questo territorio può fare molto di più - spiega Daniela Capogna coordinatrice del tour - le aziende potrebbero unirsi in una rete, per creare una etichetta identificativa unica che possa promuovere e valorizzare l'olio e le altre eccellenze alimentari».
Il premio è stato organizzato dalla Camera di commercio di Oristano, il Comune di Seneghe, l'Unione Montiferru-Alto Campidano, le agenzie sarde Laore e Agris, le Città dell'Olio, l'Università di Cagliari, con il patrocinio del ministero Politiche agricole e assessorato regionale all'Agricoltura.
Joseph Pintus

 

5 - L’UNIONE SARDA di lunedì 7 maggio aprile 2018 / Spettacoli e Società (Pagina 27 - Edizione CA)
Giù il sipario ieri a Nuoro sull'edizione 2018 del Festival
“IsReal”, vince Cogitore

Una fiaba crudele, dove lo spirito selvaggio della natura che circonda un isolato insediamento umano fa da scenario a un conflitto ancestrale: “Braguino”, il docu-film di Clément Cogitore, ha vinto a Nuoro la terza edizione di “IsReal Festival di cinema del reale - Sguardi sul Mediterraneo”.
La pellicola, una produzione franco-finlandese, si è aggiudicata il primo premio di 3500 euro, assegnato dalla Giuria internazionale composta dalla regista Irene Dionisio, dall'antropologo Dimitris Kerkinos e dal critico cinematografico Neil Young, firma del The Hollywood Reporter, con questa motivazione: «Il film più misterioso e ambiguo del Festival, e forse dell'anno, ci porta dentro una landa disabitata dove le relazioni sociali a volte sembrano più reminiscenze di un'umanità primordiale che del ventunesimo secolo. Due clan sono divisi da barriere, acqua, dalla paura dell'altro, dal reciproco sospetto e ostilità. Ci vengono mostrati frastagliati frammenti di un puzzle che ognuno può assemblare secondo la sua interpretazione e volontà. È cinema della realtà, dell'iperrealtà, della surrealtà e dell'irrealtà».
Secondo posto per “Of Fathers and Sons” di Talal Derki, il film più sconvolgente di questa edizione, ritratto inedito e unico sul processo di radicalizzazione all'estremismo islamico. Terzo posto per “Djamilia”, di Aminatou Echard. Questo premio è stato assegnato dalla Giuria giovani del Festival, composta dagli studenti universitari Astrid Ardenti, Fabiana Foschi, Valeria Lecce, Giulia Claudia Massacci, Massimiliano Mastroluca, Davide Orrù, Laura Sotgiu, Valentina Repetto, Aboubacar Dit Ouka Traore.
Entusiasta il presidente dell'Isre, ente promotore dell'evento insieme alla Fondazione di Sardegna e alla Film Commission, Giuseppe Matteo Pirisi: «Il Festival è stato un successo. Siamo già al lavoro sulla prossima edizione. Il pubblico è accorso numeroso. Il nostro progetto, adesso, è coinvolgere sempre di più le scuole e i nostri ragazzi».


 

La Nuova Sardegna

 

6 - LA NUOVA SARDEGNA di lunedì 7 maggio 2018 / Sassari - Pagina 13
Dore è campione regionale, per i licei successo dell'algherese Ledda
Sul podio gli alunni dell'Angioy

SASSARI Anche quest'anno gli alunni dell'Istituto tecnico industriale "G.M. Angioy" di Sassari hanno partecipato con successo alla selezione regionale de "I Giochi della Chimica" organizzata dalla Società Chimica Italiana su incarico del Miur. Il 5 maggio sono stati premiati presso la cittadella universitaria di Monserrato a Cagliari tre studenti del triennio dell'indirizzo di chimica, occupando interamente il podio: 1° classificato Salvatore Piu; 2° classificato Gabriele Masia; 3° classificato Roberto Dore . Salvatore Piu è campione regionale per le scuole ad indirizzo chimico e parteciperà alla selezione nazionale che si svolgerà dal 16 al 18 Maggio a Roma. Il Dirigente Scolastico Luciano Sanna, gli studenti e i docenti dell'Iti "Angioy", fieri del successo di Salvatore, Gabriele e Roberto augurano loro di realizzare i sogni nel cassetto. L'algherese Alessandro Ledda invece è campione regionale dei "Giochi della chimica" tra gli allievi del secondo triennio degli istituti non specializzati in chimica. L'alunno della IV A del liceo classico "Giuseppe Manno" è stato premiato a Monserrato e parteciperà anche lui alle finali nazionali. Alessandro Ledda è stimato da insegnanti e compagni per la serietà con cui affronta lo studio, cimentandosi in autonomi approfondimenti di chimica, la sua passione, ma altre materie. «È un gran risultato, partecipavano in 85 da ogni tipo di liceo», spiega la sua prof, Tonina Cau, con orgoglio. «Di certo Alessandro sta già studiando per prepararsi al meglio per Roma».

 

7 - LA NUOVA SARDEGNA di lunedì 7 maggio 2018 / Sardegna - Pagina 4
IL PREMIO NAZIONALE
Seneghe, oli extravergini in passerella
la produzione sarda al top nella qualità

di Piero Marongiu
SENEGHE Per festeggiare il quarto di secolo dalla sua nascita il Premio nazionale per l'extravergine di oliva Montiferru, la cui fase finale si è svolta ieri mattina nella Casa Aragonese, il Comitato organizzatore ha curato tutto nei minimi dettagli, come si conviene a un evento che negli ultimi anni, a causa dell'esiguità dei finanziamenti stanziati dagli enti istituzionali, ha rischiato di scomparire, con prevedibile danno d'immagine ed economico a un territorio che nella coltivazione dell'ulivo e la produzione di olio extravergine investe importanti risorse. E a sottolineare l'elevata qualità dell'extravergine sardo ci sono i risultati ottenuti dai produttori isolani nelle varie sezioni del premio che, è bene ricordarlo, ha un disciplinare tecnico estremamente rigido e selettivo. Le classifiche. Gli oli partecipanti sono stati 138, provenienti da 89 aziende, di cui 73 nazionali con 48 aziende e 13 internazionali (per la prima volta anche un olio argentino). I campioni sardi erano 52, provenienti da 32 aziende. Ben tre riconoscimenti sono andati all'azienda villacidrese Masoni Becciu di Valentina Deidda, che ha ottenuto il primo posto nella sezione Bio, il terzo nella sezione Dop-Igp e una Gran Menzione. Nella sezione Pluricultivar il primo premio è andato a Ghermanu, dell'azienda Giuliana Puligheddu di Oliena mentre il terzo è andato a Gariga-Ruju, dell'azienda Su Molinu di Ottana, che ha ottenuto anche una Menzione d'onore con Gariga-Birde. Altre Menzioni d'onore sono andate a Ghinavu, azienda Cicito Puddu di Oliena; Monucultivar Semidana e Fruttato Medio-Giuseppe Fois, dell'azienda Accademia Olearia di Alghero. Nove invece le Gran Menzioni andate agli oli sardi, nell'ordine: Sceri, dell'azienda Demuro di Ilbono; Bosana e Jumpadu-Nera, dell'azienda Giuseppe Puligheddu di Oliene; Ozzastrera, dell'azienda Nieddu di Bolotana; Shardana, dell'azienda Pinna di Oliena; San Giuliano-Monocultivar Bosana, dell'azienda Manca di Alghero e S'Ard-Monocultivar Semidana, dell'azienda agricola di Franco Ledda di Riola Sardo: un fruttato leggero classificatosi al primo posto nel concorso sassarese "Ozzu sardu 2018". Premi nelle varie sezioni, menzioni d'onore e gran menzioni sono andati agli oli toscani, pugliesi, laziali, siciliani e campani. Mentre per la sezione Internazionali la Spagna si è aggiudicata l'intero podio. La manifestazione. La 25esima edizione del Premio Montiferru è iniziata con "Procurad'e moderare", l'inno Sardo eseguito da Su Cuntrattu di Antonio Maria Cubadda. Poi il sindaco Gianni Oggianu che, oltre a portare i saluti dell'amministrazione seneghese al pubblico composto dai produttori, da un gruppo di giornalisti specializzati nel settore agroalimentare e del food e da molti cittadini seneghesi, ha sottolineato l'importanza rivestita dal Premio nel territorio e ha evidenziato l'alta qualità raggiunta dall'olio seneghese: «Qualità premiata - ha detto - con il secondo posto ottenuto al concorso nazionale Ercole Olivario da Senolio, un fruttato medio prodotto dall'oleificio cooperativo seneghese». L'evento è stato organizzato da un comitato di cui fanno parte: il Comune di Seneghe, l'Unione dei Comuni Montiferru Sinis, la Camera di commercio di Oristano, le agenzie regionali Laore e Agris Sardegna, l'associazione nazionale Città dell'olio e l'Università di Cagliari. Il Premio ha ottenuto il patrocinio del ministero per le Politiche agricole e dall'assessorato regionale all'Agricoltura. Hanno partecipato Su Cuntrattu Seneghesu e Su Cuntrattu di Vincenzo Uda.

 

8 - LA NUOVA SARDEGNA di lunedì 7 maggio 2018 / Nuoro - Pagina 40
UNIVERSITÀ
Via all’attività di ricerca

L’attività di ricerca del Polo Universitario di Nuoro verrà presentata domani alle 12 presso Il Consorzio Universitario di Nuoro. Saranno presenti gli 8 ricercatori e borsisti nonché i supervisori scientifici, i docenti. Si tratta di un gruppo di otto giovani che hanno superato le procedure selettive per lo svolgimento di attività di studio/ricerca.

 

9 - LA NUOVA SARDEGNA di lunedì 7 maggio 2018 / Cultura e spettacoli - Pagina 43
Il libro pubblicato da Ilisso e curato da Angela Guiso sarà presentato questo pomeriggio a Cagliari
Le lettere inedite di Salvatore Satta alla moglie

CAGLIARI Sarà presentato oggi alle 18, nella sala convegni della Fondazione di Sardegna, in via San Salvatore da Horta 2, il libro "Mia indissolubile compagna. Lettere a Laura Boschian 1938-1971", curato da Angela Guiso, docente e critica letteraria, e pubblicato da Ilisso Edizioni. Insieme con l'autrice ci saranno Sandro Maxia, docente di Letteratura italiana all'Università di Cagliari, Gianni Filippini, ex direttore editoriale de L'Unione Sarda, e Sebastian Cocco, assessore alla cultura del Comune di Nuoro. Leggerà alcune delle lettere pubblicate nel volume Giacomo Mameli, mentre a moderare l'incontro sarà Maria Paola Masala.La raccolta epistolare, inedita, comprende 120 scritti, inviati da Salvatore Satta a Laura Boschian, allora fidanzata, successivamente moglie, riferiti al periodo relativo al loro legame precedente e successivo al matrimonio. Il carteggio rivela un uomo profondamente diverso dallo scrittore di opere letterarie e giuridiche. Un accurato apparato critico porta alla luce altri 71 documenti e lettere inedite attraverso cui è possibile ricostruire una corretta biografia.Già dalle prime battute l'autore racconta il suo profondo sentire e il frequente cadere nel dubbio venato di intenso umorismo. L'avvicendarsi dei giorni e degli eventi quotidiani mostra pagina dopo pagina il viaggio introspettivo che compie alla ricerca di se stesso e svela il profondo rapporto fra i due coniugi che diventa anche un sodalizio culturale, nel quale lo scambio di conoscenze, opinioni e sensibilità è vicendevole. L'edizione è arricchita dalla pubblicazione di alcuni autografi.

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