domenica 29 aprile 2018

29 aprile 2018

L'Unione Sarda

1 - L’UNIONE SARDA di domenica 29 aprile 2018 / Primo Piano (Pagina 3 - Edizione CA)
Il settore si sviluppa poco ma crea 30mila posti di lavoro nell'indotto
TURISMO, IL SOMMERSO FA LIEVITARE LE PRESENZE
Grazie alle seconde case crescono di 20 milioni

Ci sono due dati, evidenziati nell'ultimo rapporto sull'Economia del Crenos, sui quali gli operatori lavorano da anni: il primo è che l'indice di utilizzazione delle strutture ricettive sarde è del 22,2%; l'altro è che l'84% dei turisti arriva tra giugno e settembre e di questo il 53% tra luglio e agosto. È questa la principale ragione per cui secondo l'Istat il Pil turistico della Sardegna, pur in crescita, vale un misero 7% (sul totale) contro l'11,1% di quello italiano. L'Italia è prima al mondo nei desideri di viaggio dei turisti - e la Sardegna in Italia è ai primi posti in questa classifica - ma è in coda per capacità di attirare vacanzieri attraverso azioni di marketing. Ma che cosa cambia se ai numeri ufficiali dall'Istat si associano quelli del sommerso, cioè delle seconde case, affittate in nero o attraverso i grandi portali?
I DATI VERI Un dato solitamente misterioso svelato nel “Rapporto sul turismo italiano” realizzato a fine 2017, tra gli altri, dall'Istituto di ricerca su innovazione e servizi per lo Sviluppo del Cnr. Per passare dalle presenze rilevate dall'Istat (il numero di arrivi moltiplicato per i 4,8 giorni di permanenza media) a quelle vere, che comprendono le case vacanza, si moltiplicano i 12,4 milioni di presenze (7,5 per abitante) per 2,69, il coefficiente elaborato attraverso un complesso calcolo dagli analisti dell'istituto: si arriva così a 33,3 milioni di presenze. Un dato che farebbe lievitare il Pil.
Vero è che secondo tutti gli osservatori la Sardegna oggi sconta carenze nei trasporti e nelle infrastrutture oltre a una mancanza di programmazione. Oggi gli operatori turistici hanno già programmato la stagione 2019, sanno già se devono fare una brochure in danese o quali servizi devono dare al mercato russo. La Regione invece lavora su dati vecchi in un mercato che cambia costantemente e che nei prossimi tre anni, secondo il World travel and tourism council, avrà 200 milioni di visitatori in più. Prendere la parte migliore di questi viaggiatori darebbe linfa all'economia. Si tratta di capire con quali strategie.
I NUMERI La Sardegna ha 209.896 posti letto, il 54% sono alberghieri. Di questi il 57% sono a 4 o 5 stelle, il livello più alto d'Italia (la provincia italiana, e sarda, con la più alta concentrazione di hotel a 4-5 stelle è l'Ogliastra). Le imprese turistiche in Sardegna sono 12.910 ed hanno 50.348 addetti, quasi quattro per impresa. Secondo il World travel and tourism council, l'industria turistica genera un valore aggiunto di 81.067 addetti e 23.051 imprese. Significa che genera oltre 30mila posti di lavoro in più nell'indotto: dalle attività commerciali ai trasporti, dalla cultura alla ricreazione sino all'edilizia.
QUANTO SPENDONO I TURISTI Secondo un'indagine campionaria sui flussi turistici realizzata da Bankitalia, ogni viaggiatore che viene nell'Isola spende in media tra 560 e 760 euro in provincia di Sassari e oltre 760 in tutte le altre zone dell'Isola. Della spesa totale, il 60% va all'alloggio, il 21% alla ristorazione, il 12% allo shopping il 7% per altro (servizi vari).
IL VOTO ALL'ISOLA Il giudizio medio del viaggiatore sulla Sardegna è alto ed è compreso, in un una scala di dieci, tra 8,6 e 8,7 in provincia di Cagliari, nel Sulcis e nell'Oristanese, tra 8,7 e 9,1 nelle altre aree. La Sardegna, oltre alle Marche, è la regione più apprezzata dai turisti in termini di esperienza. Guardando al giudizio espresso dai viaggiatori, ha voti alti su cortesia, qualità ambientale e sicurezza ma siamo mal percepiti sui prezzi e sulla qualità delle informazioni.
LE ALTRE CRESCONO Come certifica Eurostat, tutte le isole del Mediterraneo, dalla Corsica a Malta, da Cipro alle Baleari, sono cresciute sia in termini di presenze che Pil (sia turistico che pro capite). La desideratissima Sardegna cresce molto meno: in dieci anni ha conquistato solo un milione in più di presenze. La domanda è: su quale modello di sviluppo turistico vuole puntare? Su quali mercati? Come vogliamo raggiungerli?
NO ALLA SCELTA LOW COST «Quando si parla di strategie si distingue tra quelle “pull” e quelle “push”», spiega Giuseppe Melis, docente di Marketing turistico all'università di Cagliari. «Le prime sono quelle che lavorando sul prodotto rendono lo stesso più attrattivo e quindi sono orientate a indurre la domanda a desiderare e richiedere quel prodotto, le strategie “push” invece agiscono sugli intermediari o i vettori (quali i low cost) e quindi la domanda è indotta a richiedere il prodotto solo perché offerto a condizioni di prezzo agevolate. Se la domanda fosse alta in tutti i periodi dell'anno», aggiunge Melis, «e si decidesse di aprire il mercato dei vettori aerei senza concedere esclusive allora sarebbero loro a fare a gara per conquistare passeggeri», spiega Melis. «Per lavorare sul prodotto però ci vuole più impegno da parte di tutti. Se invece la Regione destina una parte del proprio bilancio a finanziare le compagnie low cost per abbassare le tariffe si tratta di un mercato “drogato” che deresponsabilizza gli operatori».
Fabio Manca

 

2 - L’UNIONE SARDA di domenica 29 aprile 2018 / Cronaca di Cagliari (Pagina 26 - Edizione CA)
Mense
Ersu, domani apre solo via Trentino

Domani le mense dell'Ersu di via Premuda, piazza Michelangelo e di Monserrato saranno chiuse al pubblico. Saranno regolarmente aperte le mense di via Trentino, di Oristano e di Nuoro. Martedì primo maggio tutte le mense saranno chiuse al pubblico, comprese quelle di Oristano e Nuoro. Il responsabile dell'Ufficio ristorazione dell'Ente regionale allo studio, Antonello Carai, ha stabilito che il servizio che fornisce i pasti agli studenti universitari riprenderà regolarmente mercoledì 2 maggio. L'orario di distribuzione dei pasti è fissato per il pranzo dalle 12 alle 14,30 e per la cena dalle 19,15 alle 21.
Sempre in riferimento al ponte festivo a cavallo tra aprile e maggio e alla conseguente interruzioni delle lezioni, su disposizione del direttore generale dell'Ente, in occasione della festività del 1 maggio, l'Ufficio diritto allo studio e l'ufficio attività culturali (compresa la sala Maria Carta e la sala lettura Michelangelo Pira - via Trentino) resteranno chiusi al pubblico anche domani. L'attività riprenderà regolarmente mercoledì 2 maggio.

 

3 - L’UNIONE SARDA di domenica 29 aprile 2018 / Provincia Gallura (Pagina 49 - Edizione CA)
OLBIA. Laboratorio scientifico in barca a vela: ricercatori universitari al lavoro
Lab Boat, ovvero la ricerca della felicità in viaggio

La ricerca della felicità in viaggio, i flussi turistici analizzati tramite Google trends, e poi ancora la nautica e l'enoturismo: la sede del Polo Universitario di Olbia dell'Ateneo turritano ha ospitato la prima delle due giornate del Lab Boat, il laboratorio scientifico in barca a vela curato dal CRS4 con il sostegno della Fondazione di Sardegna che ha visto invece la mattinata successiva dedicata ai laboratori allestiti nel Porto Turistico della Marina di Olbia dov'è attraccata la barca a vela Adriatica.
I ricercatori dell'Università di Sassari e del CRS4 hanno analizzato, in lungo e in largo, passando attraverso le nuove tecnologie e arrivando fino ai percorsi enogastronomici, il settore turistico, segmento fondamentale dell'economia dell'isola, le cui molteplici sfaccettature sono state illustrate alla platea di allievi delle scuole medie, superiori e del polo universitario olbiese.
E così, partendo per esempio dalla ricerca della felicità e del benessere in viaggio, si può analizzare tutto un segmento di mercato che muove milioni di euro. «Il nostro intento è quello di illustrare le implicazioni pratiche per le comunità ospitanti, le imprese e le istituzioni locali impegnate nella creazione di un'esperienza turistica felice per chi viaggia», ha spiegato Mariella Pinna dell'Università di Sassari.
Sardegna che fa rima con turismo e soprattutto con un turismo legato ai prodotto enogastronomici. Punta su questo, sulle eccellenze del territorio, anche la Regione che dal 2009 ha identificato delle aree per creare e promuovere le cosiddette "Strade del vino". «Nell'isola l'interesse dei viaggiatori per l'enoturismo è cresciuto negli ultimi anni - ha spiegato Maria Giovanna Brandano dell'Università di Sassari - Ed è grazie alla grande opportunità data alle aree interne e rurali di svilupparsi e diversificare le loro produzioni che questo settore sta mostrando una crescita significativa». Dal cibo all'accessibilità: il ricercatore del CRS4, Andrea Piras, ha spiegato come «nel settore turistico cresce l'attenzione all'accessibilità».
Antonella Brianda

 

4 - L’UNIONE SARDA di domenica 29 aprile 2018 / Cronaca Regionale (Pagina 7 - Edizione CA)
Nasce un nuovo progetto politico
La sinistra indipendentista lancia “Caminera Noa”: «Vogliamo la nazione sarda»

Il primo passo importante di “Caminera noa”, sarà non ripetere quelli falsi che spesso conducono alla fine di molti progetti politici. L'entusiasmo delle nuove generazioni non manca e neppure l'esperienza di molti ex, che la passione non la perdono nonostante i trascorsi militanti.
Ieri si sono presentati ufficialmente nella sala occupata dagli studenti al Magistero. Un luogo simbolo a testimoniare la missione di questo soggetto-progetto, come è stato definito. Ovvero rappresentare la sintesi dei movimenti indipendentisti, ambientalisti, femministi, pacifisti e antimilitaristi. Naturalmente antifascisti e antirazzisti, anti capitalisti e anti liberisti.
Insomma, la sinistra indipendentista ci riprova. Con un occhio al futuro e uno al passato. Non può sfuggire, nell'immagine scelta per il Manifesto, il richiamo al “Knigi”, libri, una delle opere più famose dell'artista russo Rod?enko. A raccontare i primi passi e i prossimi sono stati i due portavoce, Alessia Etzi e Giovanni Fara: «Dopo l'assemblea di Bauladu, lo scorso marzo, ci siamo dotati di un coordinamento ad aprile, ma senza leader». Perché il progetto nasce e vuole crescere dentro i conflitti sociali: «Abbiamo scelto di fare un cammino insieme, un percorso non semplice - spiegano - perché unisce persone che provengono da ambienti diversi della sinistra sarda e dell'indipendentismo». Ma, sostengono, le porte sono aperte a tutti nelle assemblee, che saranno coordinate con metodo inclusivo e democratico. Tutti, esclusi quelli che a vario titolo si sono macchiati di collaborazionismo con partiti italiani. Non a caso il “Riconoscimento della nazione sarda” è il primo punto del documento. Questa nuova fusione - tra comunisti e indipendentisti - ruota intorno al principio dell'autodeterminazione. A sottolineare l'orientamento politico della “bozza” di manifesto anche la data scelta per la prima uscita, Sa die de sa Sardigna. Bozza, perché tutto è emendabile e modificabile ad esclusione dei valori fondanti e del metodo democratico basato su partecipazione diretta, pluralità e trasparenza.
Ad aprire la presentazione è stato lo studente Samuel Ismail, attivista del collettivo universitario: «Da una settimana occupiamo questo spazio, non accadeva da vent'anni. Noi giovani avvertiamo un vuoto culturale e politico. Sentiamo l'esigenza di approcciarci alla politica a partire dalla nostra realtà, cittadina e sarda».
Cinzia Isola

 

5 - L’UNIONE SARDA di domenica 29 aprile 2018 / Economia Sardegna (Pagina 21 - Edizione CA)
APPUNTAMENTI 
PRESENTAZIONE INDAGINE EURISPES

È in programma alle 10 per il prossimo venerdì 4 maggio la presentazione dell'indagine sull'immagine percepita della Sardegna “A kentannos”, promossa da Eurispes con il contributo della Regione Sardegna. L'incontro ospitato in una delle sale del Caesar's Hotel di Cagliari vedrà la partecipazione dell'assessore Raffaele Paci (nella foto). I lavori si apriranno con gli interventi di Gian Maria Fara, presidente Eurispes e di Alberto Mattiaci, coordinatore del gruppo di ricerca e Giacomo Del Chiappa, dell'Università di Sassari.
CONTAMINATION LAB A SASSARI
Scadrà domani la possibilità di presentare le domande di ammissione alla II edizione del Contamination Lab dell'Università di Sassari (nella foto il rettore Massimo Carpinelli), il percorso di contaminazione tra studenti di diverse aree disciplinari per la promozione della cultura dell'imprenditorialità, dell'innovazione e del fare. I posti messi a disposizione sono 60, da suddividere in gruppi interdisciplinari da un minimo di tre ad un massimo di sei soggetti. Per partecipare è necessario completare la registrazione sul sito clab.uniss.it.

 

6 - L’UNIONE SARDA di domenica 29 aprile 2018 / Cronaca di Cagliari (Pagina 25 - Edizione CA)
SAN BENEDETTO. I volontari organizzano iniziative di consulenza
«Salve, risolvo problemi»
File ai banchetti delle Acli

C'è chi arriva con una sanzione da pagare e non sa come farlo (soprattutto gli anziani), non mancano gli studenti che vogliono fare un'esperienza con l'Erasmus plus (un periodo di studio all'estero), oppure impegnarsi nel servizio civile e godere dei suoi crediti all'Università e nei concorsi. Altri hanno idee imprenditoriali, ma nemmeno una su come dar loro gambe. Arriva di tutto, nei banchetti che le Acli sistemano per le strade (ieri, davanti al mercato di San Benedetto). I volontari rispondono subito alle domande più semplici. Per le altre, arriva un appuntamento nella sede delle Acli provinciali in viale Marconi, dove i servizi alla popolazione sono sempre di più, e in molti casi non è richiesto nemmeno l'acquisto della tessera annuale da dieci euro.
UN FARO Abbiamo diritti che non conosciamo, o che non riusciamo a farci riconoscere perché sepolti sotto una burocrazia che, per rimuoverla, servirebbe una ruspa: l'Italia è il Paese delle troppe norme, spesso in conflitto fra loro. Così le Acli, che in Sardegna hanno circa ventimila associati (7.100 in provincia) si propongono di scovare le soluzioni e far applicare quei diritti.
L'OFFERTA «Finanziamo tutto con i tre euro che rimangono a noi del provinciale, sui dieci euro del costo della tessera, e anche con il cinque per mille che diversi contribuenti ci assegnano nella dichiarazione dei redditi», spiega Mauro Carta, presidente provinciale delle Acli. Dal 1945, l'Associazione cristiana lavoratori italiani amplia i servizi offerti agli iscritti e, in generale, alla cittadinanza, nei campi più disparati: «Dai corsi di recupero per chi ha la patente sospesa per ubriachezza», cita il presidente Carta, «a quelli che gli insegnanti pensionati nostri soci organizzano per studenti. Perché da noi si chiede aiuto e, se si è nelle condizioni di offrirlo, lo si dà agli altri». Un mutuo soccorso, insomma, che parte dai Caf (i Centri di assistenza fiscale) e vede come prossima frontiera un telefono amico per gli anziani, in preparazione. Risponderanno ragazzi italiani e stranieri che hanno padronanza della lingua.
LE INIZIATIVE «Già facciamo», precisa il presidente provinciale Carta, «i corsi per recuperare i minorenni che hanno commesso reati e sono messi alla prova. Ora ci stiamo cimentando nel riciclo creativo dei rifiuti, ma teniamo molto anche ad aiutare i giovani ad avviare un'impresa». Alla Marina c'è un fast food con cibo del Kirghizistan aperto con il microcredito e la consulenza delle Acli, in città ci sono giovani che svolgono il servizio civile e poi trovano più facilmente lavoro, e anziani che sanno usare perfettamente il computer grazie ai corsi delle Acli. E poi c'è la convenzione per lo spreco alimentare firmata col Comune: i ristoratori e i negozianti di alimentari donano ai poveri (attraverso le Acli) il cibo in più che butterebbero, ricompensati con uno sconto sulla Tari, la tassa sui rifiuti. Un triplo affare: per i poveri, per i ristoratori e per lo smaltimento dell'umido.
Luigi Almiento

Questionario e social

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