Venerdì 13 aprile 2018

13 aprile 2018

L'Unione Sarda

1 - L’UNIONE SARDA di venerdì 13 aprile 2018 / Prima Pagina (Pagina 1 - Edizione CA)
«Motivi di sicurezza»
Cittadella chiusa a Sa Duchessa,
sport a rischio

Il Cus Cagliari ha chiuso la cittadella sportiva di Sa Duchessa per «motivi di sicurezza» dopo l'occupazione abusiva, da parte degli studenti del Collettivo universitario, di un ex spogliatoio da trasformare in un centro studi. Il Cus ha presentato una denuncia. A rischio tutte le partite in programma nel weekend.  A PAGINA 15

Cronaca di Cagliari (Pagina 15 - Edizione CA)
IS MIRRIONIS. In forse le manifestazioni, anche nazionali, in programma nel weekend
NIENTE SPORT A SA DUCHESSA
Collettivo studentesco occupa un locale: il Cus chiude tutto

La cittadella sportiva di Sa Duchessa chiude fino «al ripristino della legalità». È la decisione presa ieri, alle 14, dal Cus Cagliari dopo l'occupazione abusiva di un locale abbandonato all'interno della struttura da parte degli studenti del Collettivo universitario «per avviare un centro studi autogestito». La dirigenza del Cus ha presentato una denuncia. Poi, «non potendo garantire la sicurezza negli impianti», in attesa di un intervento delle istituzioni e delle forze dell'ordine, ha optato per la chiusura. Ieri sono saltate le attività. A rischio allenamenti e partite di tutte le discipline in programma oggi e nel weekend.
DANNI ENORMI La clamorosa decisione è arrivata al termine di una giornata ad alta tensione. Da una parte il Cus, preoccupato per la presenza di un gruppo di studenti in un locale che permetterebbe di raggiungere tutte le strutture della cittadella: «In questo modo», fa sapere la società presieduta da Marco Meloni, «non siamo in grado di garantire la sicurezza degli spazi e delle centinaia di studenti, atleti e bambini che svolgono attività sportive, ricreative e di studio nei nostri impianti». Dall'altra parte della barricata i ragazzi del Collettivo universitario: «Il locale era abbandonato, trasformato in un deposito di materiali e di rifiuti. Lo vogliamo trasformare in un centro studi, in un luogo di cultura. Il Cus, con la decisione di chiudere la cittadella, tenta di mettere gli studenti contro gli studenti creando danni a tutti».
LA DENUNCIA Secondo la ricostruzione dei vertici della società sportiva universitaria, il gruppo di studenti «ha danneggiato, invaso e occupato abusivamente degli spazi a disposizione della comunità sportiva universitaria». Per questo è scattata immediatamente la querela. Ora sarà la Polizia a occuparsi del delicato caso. «La chiusura e la sospensione di tutte le attività», fa sapere la società di Sa Duchessa, «è un grave danno per il Cus e per tutte le persone che vi svolgono attività sportive a livello amatoriale o agonistico. Abbiamo inoltre dovuto trasferire in un albergo alcune atlete che erano ospitate nell'immobile occupato». Non potendo «chiudere gli impianti», perché un varco sarebbe proprio quello del locale finito nel mirino del blitz, il Cus non potrebbe più garantire la sicurezza. «Rinnoviamo l'appello alle istituzioni alle quali è affidata la tutela dell'ordine pubblico, e all'Ateneo, affinché sia ripristinata rapidamente la legalità e sia consentito al nostro centro sportivo universitario di svolgere con serenità le sue normali attività», conclude il Cus.
LA REPLICA «Mercoledì», è la posizione del Collettivo Casteddu, «abbiamo occupato gli ex spogliatoi del campo da basket di Sa Duchessa. Era tutto abbandonato perché non può essere ristrutturato per mancanza di fondi». L'azione è finalizzata alla creazione «di un centro studi, di un luogo di incontro per studenti». I ragazzi del Collettivo spiegano: «Ci è stata subito staccata la corrente elettrica. In questo modo sono rimaste al buio anche le atlete del Cus, poi trasferite. Poi lo stesso Cus ha chiuso tutti gli impianti, parlando di una delirante minaccia per la sicurezza. È impensabile chiudere un impianto gigantesco per una struttura dismessa di pochi metri quadrati, utilizzata solamente come discarica. Il Cus deve riallacciare la corrente allo stabile e riaprire tutti gli impianti».
FRATELLI D'ITALIA «È inaccettabile», dichiara Salvatore Deidda, deputato di Fratelli d'Italia, «che in città, i soliti noti, nonostante le ripetute denunce, occupino stabili pubblici, senza che le autorità preposte intervengano per ripristinare la legalità. Su questo interrogherò il ministro competente».
Matteo Vercelli

 

2 - L’UNIONE SARDA di venerdì 13 aprile 2018 / Cronaca di Cagliari (Pagina 15 - Edizione CA)
Lezione sul metodo scientifico:
la Rettrice torna in cattedra

«Il metodo scientifico è importante sia nella ricerca sia nella vita quotidiana»: lo ha sottolineato Maria Del Zompo, rettrice dell'Università e farmacologa, tornata in cattedra per una lezione nell'ambito del progetto “UniCa per l'Etica”, il percorso-concorso che mira a sensibilizzare gli studenti sui temi della moralità (pubblica e privata). «Non posso decidere da sola se un determinato principio attivo può dare benessere alle persone», ha spiegato la professoressa, «è' necessario applicare il metodo scientifico, che implica che il risultato che credo di aver raggiunto debba essere dimostrato e divulgato alla comunità scientifica in modo da essere messo alla prova e replicato da altri ricercatori per essere sicuri che abbia una valenza generale».
In sostanza, si tratta di una serie di passaggi che ogni ricercatore dovrebbe utilizzare anche per indagare su un evento naturale. Importanti anche la coscienza e la consapevolezza del paziente: «La persona che assume un farmaco deve capire capire perché quella sostanza potrà apportargli beneficio». La comunicazione della rettrice - davanti a circa 140 studenti di 46 corsi di laurea - è stata arricchita di citazioni e casi pratici, a sottolineare l'importanza della corretta informazione scientifica e i rischi della pseudoscienza.

Questionario e social

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