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Minori non accompagnati, il futuro di un crogiolo di migrazioni

DISSI, dibattito a partire dal libro di Pietro Soddu sulla tutela dei ragazzi marocchini in Spagna e Europa. Le FOTO
23 giugno 2017

di Sara Piras

Cagliari, 23 giugno 2017 – “I minori sono il nostro futuro, qualsiasi sia il loro Paese di provenienza. Il Dipartimento di Scienze Sociali e delle Istituzioni è sensibile al tema delle migrazioni e della tutela dei più giovani, ma è necessario che ad esso sia riconosciuta maggior importanza da parte delle Università e dell’opinione pubblica”: sono state queste le parole di Patrizia Manduchi, docente di Storia dei Paesi islamici e moderatrice alla presentazione del libro di Pietro Soddu “Acercamiento a los menores marroquíes desamparados como fenómeno migratorio y su tratamiento profesional desde la Educación Social Especializada”, svoltasi ieri mattina nell’Aula Arcari di Viale Sant’Ignazio.

Tanti gli spunti di riflessione stimolati dal primo relatore, Raffaele Callia, ricercatore e referente per la Sardegna dell’Istituto Statistico Immigrazione. “Più della metà dei richiedenti asilo – ha spiegato - sono minori che soffrono una condizione di precarietà e sofferenza. Non si tratta più di fenomeni di transizione, ma di una realtà che è diretta conseguenza dei sanguinosi conflitti di cui l’Unione Europea è tristemente coprotagonista. Il dibattito sullo ius soli non ha senso di esistere finché consiste in uno scontro tra ideologie e non in una ricerca di soluzioni concrete”.

Adultizzazione e promiscuità sono le due piaghe che attanagliano il sistema di accoglienza dei minori non accompagnati. “Si tende a considerarli adulti – ha detto Annamaria Baldussi, docente di Storia e Istituzioni dell’Asia ed esperta di migrazioni, geopolitica e geostrategia degli spazi - ma hanno bisogno di essere accompagnati senza essere stravolti, di sentirsi alla pari dei loro coetanei senza mai essere ghettizzati. La legge del 7 aprile 2017 combatte la promiscuità: formalizza la figura del tutore legale e ammette la necessità che organi competenti si accertino dell’età dei ragazzi. Le società odierne sono un crogiolo di migrazioni, e tutti hanno diritto di essere accolti”.

È stato l’intervento di Sergio Nuvoli, giornalista dell’Ufficio stampa del nostro Ateneo e tutore legale di minori non accompagnati, a chiarire meglio il ruolo e le responsabilità che il tutore ha nella vita di questi giovani. Il racconto di esperienze dirette, difficili ma gratificanti e umanamente profonde, descrive il contrasto interiore che ogni migrante, soprattutto se minore, vive ogni giorno: la lotta tra integrazione e individualismo, tra fiducia e paura. Questi ragazzi necessitano di essere accolti da mediatori linguistici e culturali professionali e competenti, che siano in grado di accompagnarli e li aiutino a comprendere che un compromesso è possibile, e che accettare il futuro non significa rinnegare il passato e la loro cultura.

Il libro di Pietro Soddu, laureato in Scienze politiche all’Università di Cagliari, fa luce su una realtà che viene spesso ignorata, ma la cui presa di coscienza potrebbe consentire la costruzione di una società più sicura per tutti, garantita da una convivenza basata sui diritti e i doveri di ognuno. “Pur essendomi concentrato sui minori marocchini in Spagna, il mio discorso può essere applicato a tutto il mondo – ha commentato l’autore – Credo molto nella necessità di applicare le norme internazionali sulla tutela giuridica dei minori, ma anche nell’importanza di un’educazione sociale specializzata. I minori migrano con un progetto ben definito, generalmente di tipo lavorativo ed economico, a volte spinti dalla famiglia. Una volta arrivati, sentono la mancanza di una famiglia e di un senso di appartenenza, e hanno bisogno di essere seguiti attraverso programmi d’intervento ben progettati: lo sport è il miglior esempio di strumento educativo che insegni il rispetto delle regole e la vita di gruppo, e prevenga la tossicodipendenza e la delinquenza”.

Il sentimento di smarrimento provato da bambini e ragazzi che fuggono dal loro Paese e attraversano il mare alla ricerca di una vita più dignitosa è stato rappresentato nel libro dalle illustrazioni di Madu. Il mare è il simbolo di un viaggio pericoloso, oltre il quale il minore, piccolo e quasi invisibile, si arrischia a sguardare, in cerca di un’opportunità.


UFFICIO STAMPA ATENEO - mail ufficiostampa@amm.unica.it - Sergio Nuvoli - tel. 070 6752216


 

 

 

               

 

 

 

 

di Sara Piras

Cagliari, 15 giugno 2017 – Il 22 giugno alle 10.30 nell’Aula Arcari di Viale Sant’Ignazio si terrà la presentazione del libro di Pietro Soddu “Acercamiento a los menores marroquíes desamparados como fenómeno migratorio y su tratamiento profesional desde la Educación Social Especializada”.

L’evento, organizzato dal Dipartimento di Scienze sociali e delle Istituzioni e moderato dalla docente di Storia dei Paesi islamici Patrizia Manduchi, toccherà il tema della tutela dei minori stranieri non accompagnati, un fenomeno migratorio che coinvolge l’educazione sociale specializzata.

Interverranno la docente di Storia e istituzioni dell’Asia Annamaria Baldussi, il direttore dell’Istituto delle Migrazioni dell’Università di Granada Francisco Javier Garcia Castaño, il ricercatore e referente per la Sardegna dell’Istituto Statistico Immigrazione Raffaele Callia e il tutore legale di minori non accompagnati e giornalista dell’Ufficio stampa dell’Università degli Studi di Cagliari Sergio Nuvoli.

Per informazioni contatta la professoressa Patrizia Manduchi.


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