Cagliari, 14 marzo 2016 (SN) - Pregiudizi, persecuzioni, luoghi comuni: sono solo alcune delle modalità di pensiero che hanno permesso al pensiero occidentale di includere l'ebraismo all'interno della categoria del "nemico". Come spiega l'autore
(nella foto a destra), l'antigiudaismo non è stato solo un anfratto dell'irrazionalità, ma si è rivelato uno strumento efficacissimo per combattere una comunità.
Ne discutono Marco Pignotti, docente di storia contemporanea, e Mauro Pala, docente di letteratura comparata, alla presenza dei curatori della traduzione: Giuliana Adamo, docente del Trinity College di Dublino e Paolo Cherchi, University of Chicago.
Al di là dell'indubbio valore del libro, l'aspetto che rende ancora più interessante l'evento è la presenza di due sardi che hanno avuto l'onere e l'onore di tradurre il testo di Nirenberg. In particolare, vogliamo segnalare che Paolo Cherchi, originario di Oschiri, è considerato un luminare della filologia romanza a livello internazionale. Ha insegnato per più di trent'anni presso l'Università di Chicago, dove ha tenuto corsi di letteratura italiana e spagnola e dove è stato insignito del titolo di "emerito". Per Einaudi ha curato il Millennio di Tommaso Garzoni, La piazza universale di tutte le professioni del mondo (1996) e il Millennio Tirante il Bianco di Joanot Martorell (2013). Tra i suoi libri: La metamorfosi dell'Adone (Longo 1996); Polimatia di riuso. Mezzo secolo di plagio (1539-1589) (Bulzoni 1998); L'onestade e l'onesto raccontare del «Decameron» (Cadmo 2004); Verso la chiusura. Saggio sul «Canzoniere» di Petrarca (il Mulino 2008); La rosa dei venti. Una mappa delle teorie letterarie (Carocci 2011).
La presentazione si svolgerà MERCOLEDì 16 MARZO, alle 17, presso l'Aula Magna dell'ex Clinica ARESU (II piano, Corpo Centrale).