Cagliari, 13 novembre 2015 – Si sono riaccesi i riflettori sul progetto di Museo della Scienza a Cagliari, ieri tra le volte del Ghetto degli Ebrei in occasione del FestivalScienza 2015. Ci ha pensato il Rettore Maria Del Zompo a dare concretezza alla proposta, di cui si dibatte da troppo tempo, chiedendo a Regione e Comune (presenti alla tavola rotonda con gli assessori Firino e Puggioni) l’immediata convocazione di un tavolo operativo per la realizzazione.

 

“La realizzazione di un Museo della Scienza interattivo in città deve diventare per tutti noi un impegno etico – ha scandito il Magnifico, rivolto a tutte le istituzioni presenti – Anche l’epigenetica mostra che l’ambiente è assolutamente fondamentale per lo sviluppo delle persone: il nostro compito è dunque arricchire il contesto culturale in cui crescono bambini e ragazzi sardi per accrescere le loro motivazioni. L’Ateneo mette a disposizione le competenze e lo spazio per la realizzazione”.

 

E a dare concretezza ci ha pensato anche Paolo Sanjust, ricercatore del Dipartimento di Architettura, che ha indicato nel Palazzo delle Scienze la sede naturale del Museo della Scienza illustrando anche un progetto su cui i tecnici dell’Ateneo lavorano da tempo. Disco verde, e non avrebbe potuto essere diversamente, dalla Regione: “Manca ancora il Museo – ha detto l’assessore Claudia Firino – ma c’è un clima decisamente più favorevole rispetto al passato. Mi piacerebbe che la Regione non fosse solo partner, ma anche terreno di incontro tra i soggetti chiamati a lavorare insieme. Raccolgo l’invito del Rettore a creare un tavolo operativo in cui ciascuno possa portare il proprio contributo e pensare alla gestione e ai finanziamenti”.

 

Sulla certezza dei finanziamenti – da ottenere dalla Regione e dall’Unione europea - ha puntato invece l’assessore comunale Enrica Puggioni: “Il Museo – ha spiegato – deve essere vissuto come attivatore di processi in grado di mettere in rete le istituzioni con l’obiettivo di innalzare il livello culturale del territorio. E’ indiscutibile il ruolo attivo e centrale dell’Università: in tutta Europa la riscrittura delle trame urbane passa dalla collaborazione con gli atenei”.