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Università, lettera del Presidente CRUI al Ministro Giannini

Segnalato il malessere del personale universitario su progressioni stipendiali e blocco del turnover
03 agosto 2015

 

Cagliari, 3 agosto 2015 (SN) – Proseguendo il lavoro di costante aggiornamento sulle attività della CRUI, pubblichiamo la lettera che il Presidente della Conferenza dei Rettori delle Università italiane, prof. Stefano Paleari, ha scritto di recente al Ministro Giannini, in cui si fa esplicito riferimento alla necessità di rimuovere il blocco degli stipendi e del turnover, come sollecitato durante le numerose manifestazioni del 25 giugno scorso, come accaduto anche nel nostro Ateneo. Ecco il testo della lettera:
 
On.le Ministro,
desidero in primo luogo ringraziare lei e i suoi uffici perché, per la prima volta da molto tempo, sono noti alle Università prima della pausa estiva i valori di FFO e di turnover per l’anno in corso. Se potessimo contare ora su una programmazione triennale dei finanziamenti complessivi per il sistema, ci avvieremmo su un sentiero temporale di normalità, elemento che manca da molto alle Università italiane. Sarebbe opportuno che gli Atenei conoscessero il corridoio di finanziamento per la programmazione di medio termine.
 
In questo contesto, mi è obbligo segnalarle il crescente malessere del personale universitario con riferimento al tema delle progressioni stipendiali e al divario economico tra generazioni che si è venuto a creare dopo anni di blocco tanto degli stipendi quanto del turnover. Si lamenta giustamente la mancanza di equità sia con riferimento ad altre categorie pubbliche, per le quali il blocco è stato superato, sia con riferimento ai giovani, pochi e mal pagati. Gli effetti potrebbero inoltre aumentare oltremodo l’esasperazione delle disparità di genere rispetto alle quali l’università dovrebbe svolgere un ruolo di avanguardia.
 
Il sistema universitario in questi anni ha perso oltre il 10% dei finanziamenti, il 15% del personale di ruolo e ha chiuso le porte ai giovani meritevoli, i quali sono costretti a trovare uno spazio fuori dal nostro Paese dopo essersi formati a spese della collettività.
 
Le chiediamo di inserire queste istanze tra le priorità del suo Ministero affinché lo sforzo effettuato in questi anni dalle Università per la promozione di un contesto trasparente e meritocratico, che ha visto l’affermarsi dei costi standard e della valutazione delle attività da parte dell’ANVUR, non venga vanificato e non prevalga l’attuale senso di frustrazione. Le risorse aggiuntive sono da attingere nel recupero dei tagli accumulati dal sistema nel corso degli altri anni e pari a 800 milioni di euro annui.
 
Certi della sua attenzione in preparazione della legge di stabilità per il prossimo anno, l’occasione mi è gradita per salutarla molto cordialmente.
 
Stefano Paleari
 

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