La condizione dell’economia della Sardegna appare particolarmente critica. Confermata la stagnazione in termini ci crescita del reddito e dei consumi, si osserva una preoccupante riduzione degli investimenti e un ridimensionamento di alcuni segnali positivi.
RASSEGNA STAMPA SULL’EVENTO
Cagliari, 3 maggio 2013 – Si è svolta questa mattina – in un’affollata Aula magna di Ingegneria – la presentazione del
Rapporto Crenos sull’economia della Sardegna. Sui contenuti dello studio, giunto alla ventesima edizione e curato da un team di ricercatori guidati per il secondo anno da
Giovanni Sulis, è possibile consultare il
comunicato finale.
La novità di quest’anno è stata la partecipazione di due imprenditori, Mario Mariani (The Net Value) e Daniela Ducato (Edilana) che hanno commentato a caldo i dati presentati. “L’idea – ha premesso il direttore del CRENoS, Stefano Usai, che ha coordinato i lavori della mattinata – era avere con noi due imprenditori che rappresentassero il cuore di una crescita sostenibile, intelligente e solidale, sulla base dell’attuale politica economica europea”.
E le attese non sono andate deluse: l’ospite “accademico”, Luca De Benedictis, economista in forza all’Università di Macerata esperto di globalizzazione, ha spiegato che “il nostro è un Paese che crede poco nell’analisi economica, ma una politica senza analisi dei fatti rischia di diventare arbitrio”. De Benedictis ha quindi commentato i numeri principali del Rapporto, per concludere: “Sono anni in cui bisogna scegliere, selezionare. E’ il ruolo della politica”.
“Il numero dei laureati cresce – ha avvertito il Rettore, Giovanni Melis – Ma non siamo ancora distanti dagli standard europei. Bisogna però riflettere sul fatto che siano ancora troppo pochi quelli inseriti nei centri decisionali. Bisogna scommettere sui giovani”. Il Magnifico ha quindi dato atto alla Regione di aver limitato i tagli al settore della ricerca inizialmente previsti nella Legge finanziaria.
Il fondatore di The Net Value, Mario Mariani, ha raccontato l’esperienza all’interno della sua azienda, da lui stesso definita “un’asilo nido per piccole aziende, un incubatore di impresa dei nuovi artigiani digitali”. “E’ necessaria maggiore cultura di impresa – ha commentato – Ma il problema fondamentale dei sardi resta legato ai trasporti: oggi è più facile andare in Londra con una compagnia low cost piuttosto che raggiungere città italiane. Bisogna puntare sulla mobilità delle persone: le occasioni di impresa arriverebbero”.
E, dal canto suo, Daniela Ducato, leader di un’azienda molto nota nel settore della bioedilizia, ha sottolineato il valore della rete per condividere conoscenza: “competenza, eccellenza e abbondanza di materie prime sono le nostre parole chiave”. L’assessore regionale alla Programmazione, Alessandra Zedda, ha chiuso i lavori.