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CAGLIARI VINCE IL FESTIVAL DELL'ARCHITETTURA

Festival dell'architettura 2020: l'Università di Cagliari tra i 7 vincitori del bando promosso dal Mibact con il progetto - coordinato da Paolo Sanjust - dal titolo "I confini del cambiamento. Cagliari tra terra e acqua. Architettura e luoghi sensibili". I luoghi che ospiteranno l'evento sono molteplici, tutti dislocati lungo la linea di costa: da Tiscali all'ex Colonia Marina del Poetto, dall'ex Aeroporto Militare, al Porto, Su Siccu, il Padiglione Nervi, l’ex Lazzaretto, e soprattutto Sa Manifattura, principale polo di riferimento del Festival.
17 dicembre 2019
Il logo del Festival dell'Architettura 2020

Obiettivo raggiunto grazie alla grande capacità di creare reti e collaborazioni. Il progetto vincitore, dal titolo “I confini del cambiamento. Cagliari tra terra e acqua. Architettura e luoghi sensibili”, si svolgerà tra l'8 e il 17 Maggio 2020

Sergio Nuvoli

Cagliari, 17 dicembre 2019 - L'Università degli Studi di Cagliari si è aggiudicata il finanziamento della Direzione Generale Creatività Contemporanea e Rigenerazione Urbana del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, finalizzato alla realizzazione di un Festival dell'Architettura nel 2020.

Il prestigioso risultato è stato raggiunto grazie al partenariato con il Comune di Cagliari, la Fondazione di Sardegna, IN/ARCH, l'Ordine Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori delle Province di Cagliari, Medio Campidano e Carbonia-Iglesias, l'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Cagliari, Sa Manifattura (Sardegna Ricerche), Tiscali, Sardarch, e in collaborazione con l'Autorità Portuale del mare di Sardegna, il CREA-UniCA, la Fondazione Giulini, Open Campus e Sogaer S.p.A.

Il progetto vincitore, dal titolo “I confini del cambiamento. Cagliari tra terra e acqua. Architettura e luoghi sensibili”, si svolgerà tra l'8 e il 17 Maggio 2020. Il referente scientifico del progetto è Paolo Sanjust, architetto e docente al Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e Architettura.

I luoghi che ospiteranno l'evento sono molteplici, tutti dislocati lungo la linea di costa: da Tiscali all'ex Colonia Marina del Poetto, dall'ex Aeroporto Militare, al Porto, Su Siccu, il Padiglione Nervi, l’ex Lazzaretto, e soprattutto Sa Manifattura, principale polo di riferimento del Festival.

Paolo Sanjust, architetto e docente alla Facoltà di Ingegneria e Architettura (foto di Francesco Cogotti)
Paolo Sanjust, architetto e docente alla Facoltà di Ingegneria e Architettura (foto di Francesco Cogotti)

Per dieci giorni gli spazi costieri di Cagliari ospiteranno performance, dibattiti, installazioni, visite guidate, laboratori, conferenze di architetti di fama internazionale e workshop

Il Festival dell’Architettura 2020 a Cagliari è stato immaginato come una grande residenza collettiva, creativa e operativa per condividere e co-creare soluzioni sostenibili. Per dieci giorni gli spazi costieri di Cagliari ospiteranno performance, dibattiti, installazioni, visite guidate, laboratori, conferenze di architetti di fama internazionale e workshop. Queste attività vedranno la partecipazione attiva di cittadini, amministratori, imprese, associazioni locali con l’obiettivo di orientare la consapevolezza della comunità verso un’architettura contemporanea di qualità. Sarà un Festival per la città, i suoi cittadini e i suoi visitatori.

“La città di Cagliari, accesso privilegiato all'isola di Sardegna dal Mar Mediterraneo – si legge nel progetto - si confronta quotidianamente con le acque - salate, dolci, salmastre - che la circondano e con gli ecosistemi naturali ed economici che entrano in relazione con mare, stagni e lagune. La linea di costa rappresenta uno dei suoi confini, che i cambiamenti climatici contribuiscono a modificare a causa dall’utilizzo irresponsabile delle risorse del pianeta. Cambieranno i modi d’uso delle sue aree costiere, interfaccia tra terra e mare, polarità di attrazione tra ruralità e urbanità, porti di approdi e partenze, luoghi di produzione e di industrie, di fragilità ambientale e flussi turistici e migratori. Lungo questi confini, in cui il paesaggio è il prodotto delle relazioni tra natura e comunità, la proposta di progetto vuole focalizzare la propria attenzione, puntando i riflettori sulla linea di costa, con le sue emergenze e le aree da riqualificare attraverso un approccio partecipativo”.

Al bando “Festival dell’architettura” hanno partecipato 49 progetti, pervenuti da tutta Italia. I progetti sono stati selezionati dalla commissione, designata dal Direttore Generale della DG Creatività contemporanea e Rigenerazione urbana e composta da cinque membri: l’arch. Maurizio Pece, funzionario architetto della Direzione Generale e Presidente di Commissione, l’arch. Attilio Terragni, il dott. Manuel Orazi, la dott.ssa Silvia Barbarotta e l’arch. Luciano Antonino Scuderi.

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