UniCa UniCa News Notizie Incunaboli a Cagliari, un'iniziativa Unica

Incunaboli a Cagliari, un'iniziativa Unica

Martedì 8 maggio la presentazione del progetto realizzato dal Dipartimento di Storia, Beni Culturali e Territorio e coordinato da Bianca Fadda
07 maggio 2018
Martedì 8 maggio nella Sala settecentesca della Biblioteca universitaria di Cagliari la presentazione del progetto

di Sergio Nuvoli

Cagliari, 2 maggio 2018 – Martedì 8 maggio, a partire dalle 16, si svolgerà nella sala Settecentesca della Biblioteca Universitaria di Cagliari la presentazione del progetto Incunaboli a Cagliari, realizzato dal Dipartimento di Storia, Beni Culturali e Territorio dell’Ateneo e inserito nel progetto nazionale Incunaboli a..., mirato alla catalogazione delle edizioni a stampa del XV secolo conservate nelle diverse biblioteche del territorio italiano.

Il progetto nazionale, coordinato dal prof. Marco Palma (già ordinario di Paleografia all’Università di Cassino), ha preso l’avvio nel 2015, con la pubblicazione del catalogo Incunaboli a Siracusa, che ha di fatto inaugurato un nuovo approccio alla catalogazione dei libri stampati nel XV secolo, attraverso l’adozione di un modello descrittivo adoperato per il codice manoscritto e centrato sull’esemplare.

Sono attualmente in corso di svolgimento i progetti analoghi: Incunaboli a Cesena, Incunaboli a Ragusa e Incunaboli a Cagliari.

Incunabolo 37 della Biblioteca Universitaria di Cagliari: un esemplare stampato a Venezia nel 1492 e contenente le opere di Orazio, il cui testo è incorniciato dai commenti dello Pseudo-Acrone, Porfirione e Cristoforo Landino (pagina fb del progetto)
Incunabolo 37 della Biblioteca Universitaria di Cagliari: un esemplare stampato a Venezia nel 1492 e contenente le opere di Orazio, il cui testo è incorniciato dai commenti dello Pseudo-Acrone, Porfirione e Cristoforo Landino (pagina fb del progetto)

Nelle biblioteche cagliaritane sono conservati 239 incunaboli

La nuova metodologia descrittiva prevede che gli incunaboli siano considerati e descritti in quanto esemplari e non solamente come rappresentanti di impianti allestiti dai prototipografi. In tal modo, dalla lettura delle schede catalografiche, ordinate secondo le segnature di collocazione attribuite dalle biblioteche, emergono soprattutto i dati testuali e materiali degli esemplari, con una descrizione che risulta ricca e interessante ai fini della ricostruzione dei movimenti dei libri dal XV secolo sino ai nostri giorni.

Nelle biblioteche cagliaritane si conservano 239 incunaboli, nello specifico 2 nella Biblioteca del Seminario Arcivescovile; 4 nella Biblioteca dei Cappuccini; 2 nella Biblioteca della Pontificia Facoltà Teologica mentre i restanti 231, stampati tra il 1473 e il 1500 sono conservati nella Biblioteca Universitaria e costituiscono il fondo più cospicuo.

Le locandine dell'incontro di martedì
Le locandine dell'incontro di martedì

Le finalità del progetto cagliaritano

Allo stato attuale non esiste un catalogo completo degli incunaboli conservati a Cagliari.

Il progetto del nostro Ateneo mira quindi a descrivere le edizioni pubblicate entro il 31 dicembre 1500, conservate in città; far conoscere una parte illustre del patrimonio librario antico della nostra città; illustrare le caratteristiche concrete dei volumi giunti sino a noi, dato che le informazioni sulle edizioni sono note grazie ai grandi repertori; richiamare l’attenzione sull'unicità di alcuni di questi esemplari presenti solo nella nostra isola e spesso arricchiti da preziose miniature e garantire la tutela degli incunaboli, attraverso una catalogazione dettagliata e analitica dei singoli esemplari che consenta la loro esatta individuazione.

Il team del progetto

Il progetto cagliaritano, portato avanti dal Dipartimento di Storia, Beni Culturali e Territorio dell’Ateneo sotto la supervisione di Marco Palma, è coordinato da Bianca Fadda (ricercatore di Paleografia). Il gruppo di lavoro è costituito da Alessandra Moi (Laurea magistrale in Storia e società, attualmente iscritta al Master biennale in Biblioteconomia dell’Università degli Studi di Firenze), Andrea Pergola (dottorando in Storia, Beni Culturali e Studi internazionali), Roberto Poletti (dottore di ricerca in Fonti scritte della civiltà mediterranea), Mariangela Rapetti (ricercatore di Archivistica) e Cecilia Tasca (ordinario di Archivistica).

Si tratta di un progetto nato su base volontaria che non usufruisce di alcun finanziamento. Per questo motivo, all’approssimarsi della pubblicazione, verrà organizzata una campagna di crowdfunding (una forma di finanziamento dal basso).

Mariangela Rapetti e Giuseppe Seche al lavoro sull'incunabolo 107, il Trilogium animae (foto da facebook del progetto)
Mariangela Rapetti e Giuseppe Seche al lavoro sull'incunabolo 107, il Trilogium animae (foto da facebook del progetto)

Link

Ultime notizie

Questionario e social

Condividi su:
Impostazioni cookie