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L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione

L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione

Il settore “Cinema, fotografia e televisione” si interessa all’attività scientifica, didattico-formativa e comunicativa nel campo degli studi relativi alla fotografia, al cinema, alla televisione e ai media digitali, indagati in prospettiva storica, critica, sistematica e organizzativa secondo diversi approcci metodologici e trattati sia distintamente, sia in relazione reciproca, sia in rapporto alle discipline letterarie, storico-filosofiche, pedagogiche, scientifiche, tecnologiche. Fa dunque riferimento a un orizzonte multidisciplinare che ha come oggetto il rapporto tra media e cultura visuale “nell’epoca della riproducibilità tecnica”.

In particolare, la filmologia ha per oggetto le diverse cinematografie nazionali e tipologie cinematografiche, nonché teoria e pratiche della conservazione dei film. Gli studi sulla televisione hanno per oggetto le diverse tipologie di prodotti televisivi. Gli studi sui media visuali hanno per oggetto sia la fotografia (storia, tecniche, applicazioni) sia gli ambiti espressivi e comunicativi che emergono dai processi di convergenza multimediale, dalla videoarte al web.

Il settore comprende inoltre studi riguardanti le specificità produttive e fruitive dei media coinvolti e le loro relazioni intermediali, crossmediali e transmediali. Infine, il settore rimanda a quegli studi che si sono occupati dell’affermazione delle società e delle culture digitali, in particolare per ciò che concerne l’avvento dei new media.

All’Università di Cagliari le ricerche di Cinema, fotografia e televisione riflettono la multidisciplinarietà che contraddistingue il settore propiziando anche una notevole varietà sul piano metodologico.

Un primo filone di studi – concernente il cinema italiano – riserva un’attenzione particolare all’analisi del film coniugata con la ricerca d’archivio ed è finalizzato alla comprensione di alcuni fenomeni di carattere cinematografico (come la commedia degli anni Trenta o il Neorealismo), che tuttavia rinviano a dinamiche ben più ampie di natura socio-culturale.

In questo ambito, un interesse specifico è rivolto alla cinematografia relativa alla Sardegna considerata sia da una prospettiva storica, che produttiva e ricettiva anche con approcci multidisciplinari. La riflessione sul cinema di ambiente sardo si rivolge indistintamente agli aspetti del passato, con approfondimenti sull’esperienza di Vittorio De Seta e sull’opera del documentarista Fiorenzo Serra, e alla contemporaneità con studi su quella che è stata chiamata la “nouvelle vague del cinema sardo” nata a partire dalla seconda metà degli anni Novanta.

Un altro filone afferisce, invece, allo studio delle cinematografie internazionali, con attenzione a quelle europee e, in particolare, a quella tedesca del Terzo Reich osservate sia dal punto di vista storico che teorico-analitico.

Un ulteriore filone di studi investe, invece, la storia e la teoria dei media. In particolare, si affrontano le questioni di natura storica secondo i vagli dell’archeologia e dell’ecologia dei media, con particolare attenzione al rapporto tra cultura materiale e cultura visuale; in merito alla dimensione teorica, invece, il fulcro è rappresentato dalla riflessione sulle pratiche dei new media e sull’educazione ai media.

Infine, la ricerca intorno alla film literacy si sviluppa sia nell’ambito delle attività del CELCAM, il Centro per l’educazione ai linguaggi del cinema, degli audiovisivi e della multimedialità, con la sperimentazione di forme di educazione di base e professionalizzante, sia nell’ambito di progetti nazionali a carattere storico e teorico-metodologico.

Afferenti al SSD

David Bruni, professore ordinario, david.bruni@unica.it

Diego Cavallotti, professore associato, diego.cavallotti@unica.it

Antioco Floris, professore ordinario, antioco.floris@unica.it

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