Il villaggio nuragico di Bruncu ‘e s’Omu in territorio di Villa Verde (OR)
Il villaggio di epoca protostorica di Bruncu ‘e s’Omu è situato in località Mitza Margiani in un contesto ambientale ricco di sorgenti caratterizzato da un bosco di lecci presso il Comune di Villa Verde (Provincia di Oristano), nella Sardegna centro-occidentale: un territorio prevalentemente collinare ubicato nel versante orientale del Monte Arci. Le ricerche archeologiche hanno messo in evidenza come la zona sia stata intensamente popolata durante l’età del Bronzo e del Ferro: allo stato attuale delle ricerche, si riconoscono nell’area almeno ventiquattro siti nuragici: tra questi il nuraghe di Bruncu ‘e s’Omu.
Alle pendici sud-orientali della collina su cui sorge tale nuraghe, è ubicato il villaggio omonimo. L’insediamento è stato oggetto di indagini di scavo a partire dagli anni ‘80 del Novecento fino ai primi anni Duemila da parte della competente Soprintendenza per i Beni Archeologici. Le indagini si sono svolte negli anni 1982-1984, 1998-1999, 2001, 2002 e 2004 a cura di Emerenziana Usai ed hanno interessato l’area del villaggio ma anche dell’omonimo nuraghe complesso.
Nel 2013 è iniziata, grazie a fondi del Comune di Villa Verde, la Missione archeologica dell’Università di Cagliari, con una serie di Concessioni di scavo Ministeriali affidate dal Ministero della Cultura (anche con le sue passate denominazioni) al Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni Culturali. Le indagini sono tutt’ora in corso e sono giunte alla decima campagna di scavi didattici.
In queste dieci campagne sono stati coinvolti, nelle attività di ricerca, centinaia di studenti dell’ateneo cagliaritano, ma non solo: sono stati infatti numerosi gli studenti di altre facoltà archeologiche italiane e straniere che hanno collaborato alle attività presso Bruncu ‘e s’Omu.
Gli scavi hanno messo in luce finora 22 strutture che occupano un’area di circa 1500 mq. Si tratta di capanne edificate con massi di basalto in opera poligonale, con disposizione a filari orizzontali, costruite sul basamento roccioso naturale livellato e sistemato ad integrazione degli alzati. Gli ambienti hanno vari schemi planimetrici, da circolari a sub-quadrangolari; la copertura di tali ambienti era presumibilmente di materiale deperibile ma anche a copertura litica, come indicato in alcuni ambienti dal progressivo aggetto delle pareti.
Le unità abitative sono aggregate tra loro secondo il modello definito “ad isolato” considerato tipico del Bronzo Finale sardo. Dalle indagini finora condotte si ritiene che il villaggio sia monofase, ovvero che la sua edificazione, frequentazione e abbandono ricadano nell’arco del Bronzo Finale, anche se la presenza di manufatti inquadrabili nel Bronzo Recente indicherebbero la frequentazione dell’area almeno a partire da tale epoca.
Le indagini dell’Università degli Studi di Cagliari, dirette dal Prof. Riccardo Cicilloni, si sono concentrate su un tipico isolato a corte centrale delle fasi finali dell’età nuragica posto presso il limite settentrionale del villaggio. Tale isolato è costituito da un agglomerato capannicolo che, intorno ad uno spazio centrale, si articola in 8 vani, tra loro tangenti: le capanne 1, 16, 21 sul lato occidentale, la capanna 17 a Nord, le strutture 20, 22, 19, 18 sul lato orientale. L’isolato è delimitato verso Sud da una muratura costituita dai paramenti esterni delle capanne 3, 2, 4, 5, pertinenti ad un altro isolato. L’ingresso al “quartiere” non è ancora ben definito, ma doveva trovarsi a Sud-Est, accanto alla muratura esterna della capanna 18.
Il cortile su cui si affacciano i vari scavi è ancora da indagare nella sua interezza, ma si è già evidenziata la presenza di un sistema pavimentale costituita da lastre di basalto.
L’isolato capannicolo in questione si prefigura di notevole interesse, con capanne caratterizzate da evidenti differenze modulari, fra cui di particolare interesse la capanna 21, ubicata in una posizione dell’isolato tra le quote più elevate.
Bibliografia scientifica di riferimento:
Cicilloni R., Cabras M., Aspetti insediativi nel versante orientale del Monte Arci (Oristano – Sardegna) tra il Bronzo Medio e la prima età del Ferro, in «Quaderni della Soprintendenza archeologica per le provincie di Cagliari e Oristano» 25 - 2014, pp. 81-107;
Cicilloni R., Paglietti G. Serra M., Ucchesu M., Lo scavo della capanna 16 nel villaggio del Bronzo Finale di Brunku 'e s'Omu - Villa Verde (Sardegna centro-occidentale), in «Rivista di Scienze Preistoriche» LXV - 2015, pp. 117-148;
Pinna R., Cabras M., Cattani M., Cicilloni R., La capanna 18 del villaggio protostorico di Bruncu ‘e S’Omu-Villa Verde (OR), in «The Journal of Fasti Online», 2020/490;
Cicilloni R., Pinna R., Concu C., Cabras M., I contesti ceramici delle capanne 17 e 18 dell’isolato settentrionale del villaggio nuragico di Bruncu ‘e S’Omu - Villa Verde, in Martorelli R. (ed.), Ancient and Modern Knowledges. Transmission of models and techniques in the artistic and handicraft products in Sardinia through the centuries, Unicapress/ricerca - Saggi di Archeologia e Antichistica 1, pp. 17 – 40;
Fanti L., Cabras M., Mereu M., Cicilloni R., Il vano 21 del villaggio nuragico di Bruncu ‘e S’Omu - Villa Verde. Analisi e restauro di un contenitore ceramico, in Martorelli R. (ed.), Ancient and Modern Knowledges. Transmission of models and techniques in the artistic and handicraft products in Sardinia through the centuries, Unicapress/ricerca - Saggi di Archeologia e Antichistica 1, pp. 361 – 374;
Cabras M., Cicilloni R., Analisi GIS intra-site sui contesti archeologici dell’isolato setten- trionale del villaggio protostorico di Bruncu ‘e S’Omu - Villa Verde, in Martorelli R. (ed.), Ancient and Modern Knowledges. Transmission of models and techniques in the artistic and handicraft products in Sardinia through the centuries, Unicapress/ricerca - Saggi di Archeologia e Antichistica 1, pp. 375 – 390;
Concu C., Cabras M., Zedda M., Cicilloni R., La capanna 17 del villaggio protostorico di Bruncu ‘e S’Omu - Villa Verde (OR), in «The Journal of Fasti Online», 2023/558.