Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni culturali

CONSIDERAZIONI FONDAMENTALI PER LA SCELTA E L'ELABORAZIONE DELLA TESI DI LAUREA

 

La decisione da parte di studenti e studentesse di svolgere la tesi di laurea con me presuppone prima di tutto un forte interesse per le materie che tratto nei miei corsi, una conoscenza adeguata delle problematiche affrontate, una condivisione degli approcci teorico-metodologici alla disciplina. Non è però da sottovalutare la sintonia personale e l’accettazione delle modalità in cui svolgo il mio lavoro.

Posta questa necessaria premessa ecco alcuni punti fondamentali.

 

LA SCELTA DELL’ARGOMENTO

La scelta dell’argomento della tesi deve conciliare gli interessi di chi deve laurearsi con miei in quanto docente, e per quanto mi riguarda l'argomento deve rispondere a una serie di requisiti:
deve essere sufficientemente definito da poter essere affrontato come tesi di laurea;
deve essere adeguato alle risorse di chi si deve laureare;
deve coinvolgere i miei interessi;
deve essere adeguato alle competenze (mie e del laureando).

Per essere più chiari: l’argomento non può essere troppo vasto o generico, ma deve essere definito e delimitato in modo tale da poterlo trattare in maniera precisa e approfondita pur nei limiti di tempo di una tesi di laurea. Inoltre, nella scelta non si può prescindere dalle risorse – culturali, economiche, professionali – dello studente.

Siccome poi la tesi di laurea non è un impegno gravoso solo per lo studente ma lo è anche per il docente, l’argomento deve in qualche modo coinvolgere i miei interessi. Cioè deve rientrare in uno dei macroargomenti su cui faccio ricerca o almeno deve piacermi e incuriosirmi. D’altra parte, se io docente voglio aiutare lo studente a fare una tesi un minimo dignitosa devo conoscere l’argomento su cui si lavora. Questo, nella consapevolezza di non essere tuttologo, è possibile solo se quel determinato argomento l’ho studiato, lo sto studiando o se ho voglia di studiarlo.

 

IN QUANTO TEMPO SI PUÒ FARE UNA TESI DI LAUREA?

È difficile, se non impossibile, definire a priori i tempi necessari per fare una tesi di laurea. Come accade per qualsiasi cosa, anche per la durata del lavoro di tesi esistono diverse variabili che non possono essere applicate a tutti gli studenti allo stesso modo. La dimestichezza con la scrittura, la lucidità mentale, il tempo a disposizione, l’abitudine allo studio, le distrazioni, le condizioni familiari, la sfera sentimentale, la vita sociale, la gestione del tempo libero ecc. influiscono in maniera differente sulla resa dei singoli studenti. In genere, però, è molto difficile poter fare una tesi di laurea magistrale in meno di sei mesi.
In ogni caso, per quanto mi riguarda ritengo che la tesi si possa discutere solo quando è pronta e non sia possibile definire a priori delle date precise (a tal proposito si veda il successivo punto "Tempi di redazione della tesi"). Chi ha necessità di laurearsi per forza in tempi brevi o entro una determinata data è meglio che si rivolga a un altro docente.

 

UNA VOLTA DEFINITO L’ARGOMENTO COME SI PROCEDE?

Dopo aver concordato l’argomento il laureando predispone una sorta di indice articolato sul modello di mappa concettuale o diagramma ad albero che sarà la base per discutere nei dettagli l’impostazione del lavoro. Una volta definito il piano di lavoro, incluse le tempistiche di massima, il laureando procede a una prima stesura della bibliografia che comprenda sia testi di facile reperimento, sia altri di non facile reperimento ma potenzialmente utili per lo svolgimento del lavoro. Tali testi diventeranno la fonte su cui costruire l'elaborato scritto e ad essi si dovrà fare regolare riferimento nelle note. 

Dopo aver riflettuto sull’argomento anche col supporto dei testi individuati nella bibliografia si scrive il primo capitolo da consegnare per la correzione. La correzione di questo capitolo è un passaggio fondamentale in quanto a partire da un testo concreto si individuano eventuali criticità su cui intervenire. La correzione diventa quindi un modello a cui attenersi per i capitoli successivi anche perché gli errori corretti non dovranno essere ripetuti. Senza la correzione del primo capitolo non si possono consegnare i capitoli successivi.

Nella scrittura dei vari capitoli, incluso il primo, è richiesto uno sforzo per esprimere i concetti con chiarezza e forma adeguata ricordandosi che si sta facendo una tesi di laurea e non un compito in classe delle scuole superiori e che il dovere del relatore di tesi non è quello di correggere la grammatica e la sintassi, ma il contenuto del lavoro. Sono da evitare, dunque, errori di ortografia, ripetizioni di parole, frasi contorte, eccesso di proposizioni incidentali, coordinate e subordinate, in particolare relative e dichiarative. La punteggiatura deve essere rispettosa delle regole e non deve essere buttata là “a caso” sul modello della celeberrima lettera del film Totò, Peppino e la… malafemmina (C. Mastrocinque, 1956). Evitare di inserire all’interno dello stesso periodo più concetti, meglio, invece, articolare un concetto in più periodi. Per ogni affermazione altrui o che rimanda ad altre ricerche o a dati deve essere sempre indicata la provenienza in nota. Le note, dunque, sono fondamentali per permettere di capire se quanto viene scritto è frutto di mera fantasia o scopiazzatura telematica supportata da intelligenza più o meno artificiale oppure si basa su fonti attendibili consultate con consapevolezza. Il mancato rispetto di queste indicazioni può portare a rigettare il testo consegnato per riscriverlo in forma corretta.

I capitoli, scritti su word (no PDF, no altri software di wordprocessing) vanno consegnati sempre e solo in una versione che il laureando considera definitiva (ossia, se ritiene di dover aggiungere ancora qualcosa, allora il testo non deve essere presentato e in caso di dubbi se ne discute col docente) in modo che gli interventi dopo la correzione siano di miglioramento, non di completamento. I testi, chiaramente, devono comprendere anche l’apparato delle note (non da aggungere in un secondo momento) rispettoso delle norme redazionali di seguito riportate e a cui bisogna rigorosamente attenersi.

 

TEMPI DI REDAZIONE DELLA TESI

Una volta impostato il lavoro si definiscono anche i tempi di redazione della tesi che devono essere rispettati. In genere è necessario un impegno di circa sei mesi dal momento in cui si inizia a scrivere (non dal momento in cui si sceglie l'argomento) fino alla data di consegna fissata dall'Ateneo. La stesura della tesi dovrà essere finita almeno due settimane prima della data di consegna in modo da avere il tempo per una lettura d'insieme e per eventuali perfezionamenti finali. Se la tesi non è pronta in questi tempi è inutile presentare testi da correggere all'ultimo momento. Per chi si laurea in Produzione multimediale la tempistica è valida anche per il prodotto multimediale che dovrà comunque essere discusso e valutato in itinere escludendo categoricamente la consegna senza possibilità di intervento. Va da sé che qualora il laureando si trovi a non rispettare e a dilatare sine die i tempi concordati non può pretendere una disponibilità immediata quando decide di riprendere il lavoro.

Gli studenti e le studentesse che si devono laureare in Produzione multimediale, e che quindi oltre alla parte scritta dovranno anche realizzare un prodotto audiovisivo, si devono attenere alle premesse generali e concordare i dettagli per il lavoro di produzione in specifici incontri.

Norme per la redazione della tesi

 

Questionario e social

Condividi su:
Impostazioni cookie