Iniziativa gratuita per studenti e soci AIAC
NECESSARIA LA PRENOTAZIONE. Per gli iscritti è previsto il rilascio dell'attestato di partecipazione attraverso la piattaforma www.myaiac.it, dove sarà inserita anche la ripresa degli interventi.
CREDITI FORMATIVI. A seguito della presentazione del certificato di partecipazione rilasciato dall’Aiac, gli studenti e le studentesse potranno acquisire 1 CFU a scelta .
ALL AROUND SOCCER. Il convegno è organizzato dai corsi di laurea triennale in Scienze delle attività motorie e sportive e magistrale in Attività motoria preventiva sdattata in stretta collaborazione con l’Associazione italiana allenatori di calcio (Aiac). L’iniziativa evidenzia l’importanza della collaborazione tra mondo accademico e mondo sportivo, al fine di integrare ed arricchire l’offerta formativa con attività d’eccellenza che possano contribuire in maniera determinante e significativa al processo di formazione degli studenti e delle studentesse dell’ateneo cagliaritano.
PARTECIPANTI. Oltre 200 studenti potranno seguire gli interventi e le relazioni di professionisti (allenatori, preparatori atletici, medici sportivi), che condivideranno le loro esperienze con docenti e ricercatori universitari. Il tema principale del convegno è incentrato sull’organizzazione e la comunicazione per la gestione e la ricerca della prestazione del calciatore. Tra i relatori del congresso anche l’allenatore del Cagliari Calcio, Mister Claudio Ranieri.
PROGRAMMA
14.20
Registrazione e accoglienza
14.40
Saluti istituzionali
Luca Saba - Presidente Facoltà di Medicina
Bruno Perra - Presidente CONI CR Sardegna
Giovanni Cadoni - Presidente FIGC CR Sardegna
Angelo Agus - Presidente AIAC Sardegna
Stefano Esu - Responsabile Sport e Salute
Simone Carrucciu - Commissario Regionale del Comitato Italiano Paralimpico
Moderatori: Filippo Tocco e Myosotis Massidda (Università di Cagliari)
15.00
Interazione tra lo staff medico e lo staff tecnico: creare le migliori sinergie
P. Cugia (Responsabile Sanitario Settore Giovanile Cagliari Calcio)
15.15
Biomeccanica e prevenzione: quali valutazioni per il calciatore per programmare i lavori individualizzati
M. Pau (Università di Cagliari) - F. Arippa (Università di Cagliari)
15.30
AllenaMente: microciclo di preparazione mentale nel calcio
R. Pazzona (Università di Cagliari)
15.45
Discussione
16.00
Organizzazione e metodologia nel settore giovanile: differenze tra calcio adulti e ragazzi
B. Mereu (Responsabile settore giovanile Cagliari Calcio)
16.15
La scelta dei metodi e mezzi, il monitoraggio del carico esterno nel microciclo d’allenamento
M.Baldus (Preparatore Atletico Cagliari Calcio)
16.30
Processi decisionali e programmazione settimanale: interazione componenti dello staff
C. Ranieri (Allenatore Cagliari Calcio)
16.45
Discussione
17.00
TAVOLA ROTONDA: Scelte metodologiche per migliorare la prestazione del calciatore
Moderatori: F. Tocco (Docente Unica) - R. Radice (Docente corsi Settore Tecnico)
17.30
Chiusura dei lavori
RASSEGNA STAMPA
L'UNIONE SARDA
L'INCONTRO. "All Around Soccer" alla Cittadella di Monserrato: l'intervento su programmazione e staff tecnico
ALLENATORI A LEZIONI: OGGI PARLA RANIERI
Una lezione di calcio e di organizzazione del lavoro con un relatore d'eccezione: Claudio Ranieri. Oggi dalle 14.30 alla Cittadella universitaria di Monserrato, in programma il quarto appuntamento con All Around Soccer, il convegno che fa tappa a Cagliari dopo le università di Milano, Firenze e Genova. Una giornata riservata a studenti e soci dell'Aiac, l'associazione degli allenatori di calcio. Apre i lavori Paolo Cugia, responsabile sanitario del settore giovanile del Cagliari, con la relazione su "Interazione fra lo staff medico e lo staff tecnico". A seguire, "Biomeccanica e prevenzione: quali valutazioni per il calciatore per programmare i lavori individualizzati", a cura di Massimiliano Pau e Federico Arippa dell'università di Cagliari. Quindi, la relazione su "AllenaMente: microciclo di preparazione mentale nel calcio", curata dal docente Riccardo Pazzona. Poi l'attesa relazione di Bernardo Mereu, responsabile del settore giovanile del Cagliari, su "Organizzazione e metodologia nel settore giovanile: differenze tra calcio adulti e ragazzi". Sarà Mauro Baldus, preparatore atletico del Cagliari, ad affrontare il tema su "Scelta dei metodi e mezzi, il monitoraggio del carico esterno nel microciclo d'allenamento". Chiuderà i lavori proprio Ranieri con la relazione su "Processi decisionali e programmazione settimanale: interazione con lo staff". Fra i moderatori Filippo Tocco e Myosotis Massidda dell'Università di Cagliari, Salvatore Melis (Docente corso di laurea Scienze Motorie) e Ruggero Radice (Docente corsi Settore Tecnico).
L'UNIONE SARDA
L'INIZIATIVA. La lezione per "All Around Soccer" alla Cittadella di Monserrato
RANIERI E LA GESTIONE DELLA SQUADRA: «ALLENATORI, DIFENDETE LE VOSTRE IDEE»
Un maestro di calcio docente per un pomeriggio davanti a una sala gremita di studenti e allenatori. Claudio Ranieri ha concluso come relatore d'eccezione l'appuntamento "All Around Soccer", andato in scena ieri alla Cittadella Universitaria e organizzato dall'AIAC – l'associazione degli allenatori – con l'Università. Il tecnico rossoblù ha spiegato come funziona la preparazione nel calcio, ma anche dato consigli ai tanti presenti e risposto alle loro domande: «Bisogna essere sempre se stessi, credere nelle proprie idee e andare avanti», ha sottolineato più volte nel suo intervento di mezz'ora. «L'ho fatto al Valencia, dove la mentalità era basata sul possesso palla: dissi chiaramente che il mio calcio era un altro più diretto e, se non piaceva, potevano anche mandarmi via perché avrei giocato coi ragazzini che andavano a tremila all'ora, anziché con le stelle che avevano acquistato. Pensavo mi cacciassero: mi dissero di proseguire, arrivammo sesti e quarti e quando andai via quel gruppo fece due finali di Champions League. Lo stesso accadde quando cambiai Totti e De Rossi all'intervallo di un derby: erano troppo nervosi, lo stavano sentendo. Ai giovani dico di avere motivazione, tenacia e voglia di sfondare: la Roma mi scartò due volte, poi mi prese Helenio Herrera e cambiai posizione passando da centravanti a difensore a vent'anni». Le sue idee A Cagliari Ranieri è tornato tre mesi fa, dovendo agire su tantissimi aspetti e rivitalizzare una squadra ai bordi della zona playout. Le ultime due vittorie hanno ridato entusiasmo, ma per lui c'è ancora ampio margine di crescita: «Al mio arrivo ho detto ai ragazzi che volevo Lapadula e Pavoletti assieme, perché con dodici cross a partita arrivano un gol, un rigore o un'azione pericolosa, poi però Pavoletti si è fatto male. Mancosu lo posso mettere adesso, non un mese fa che non era pronto. E Azzi, che ho inserito subito, l'ho dovuto togliere perché faceva due allunghi e spariva non essendo al livello fisico degli altri: mi sono sempre adattato ai giocatori che avevo, cercando di mettere i più bravi, e in carriera ho fatto tutti i moduli». Sulla gestione dei social dà libertà: «Non accetto si usi il telefono in spogliatoio e a tavola, ma capisco che per i giovani siano una forma di comunicazione». Il ricordo Ranieri ha ritrovato con affetto un'istituzione del calcio sardo come Ignazio Argiolas, suo vice nel primo anno al Cagliari (88-89, in C1). Quest'ultimo gli ha fornito uno spunto per spiegare come avere successo nella gestione di un gruppo: «Sapere di calcio è importante, è la prima cosa che mi sono chiesto quando ho iniziato ad allenare. Oltre a preparare la squadra tatticamente, tecnicamente e motivazionalmente, devi saper leggere la partita: ci sono tanti piccoli momenti al suo interno. I vari Bernardini e Pulga sapevano come posizionarsi in campo: il mio lavoro con loro era avvantaggiato». Nel raccontare la sua carriera in panchina, dagli esordi fino ai successi in Italia e all'estero, un ricordo del primo periodo rossoblù: «La preparazione ora è cambiata, ma all'epoca li portavo ad allenarsi a Monte Urpinu, al galoppatoio e al Poetto, per rafforzare le gambe». E sulla mancanza di un centravanti, tema di grande attualità per la Nazionale: «Non vedo carenza, ci sono i cicli. Bisogna aspettare che nasca un altro Gigi Riva».
Riccardo Spignesi
L'UNIONE SARDA ONLINE
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