Ciclo: XXXVIII

Dottoranda: Arianna Careddu

Ruolo: R1 - First Stage Researcher

Supervisor: Prof.ssa Elisabetta Gola, Dr.ssa Chiara Seazzu


Sono una dottoranda in Filosofia del Linguaggio presso l’Università di Cagliari e lavoro a una tesi sul linguaggio verbale-visivo inclusivo nella comunicazione istituzionale. La mia ricerca analizza come le istituzioni affrontano la questione dell’inclusività linguistica nel discorso pubblico, esaminandone sia i fondamenti teorici sia le applicazioni pratiche nelle politiche linguistiche. Adotto un approccio interdisciplinare che integra contributi provenienti dalla filosofia, dalla linguistica, dagli studi sui media e dalla comunicazione visiva.

La mia ricerca indaga il ruolo del linguaggio inclusivo – sia verbale sia visivo – nella comunicazione istituzionale, con particolare attenzione alle sue dimensioni performative, reiterative e riproducibili. Attraverso l’integrazione di prospettive provenienti dalla filosofia del linguaggio, dall’estetica e dai visual studies, i miei studi mirano a costruire un quadro critico per analizzare il modo in cui le istituzioni costruiscono significati attraverso testi e immagini, delineando strategie volte a sviluppare pratiche linguistiche e visive più inclusive, capaci di mettere in discussione schemi discorsivi consolidati e di generare nuove modalità di rappresentazione.

La mia ricerca si basa sulla teoria della performatività di Judith Butler e sulle teorie del linguaggio metaforico sviluppate da George Lakoff, Mark Johnson (CMT) e Max Black, esplorando il modo in cui le metafore linguistiche e visive contribuiscono ai processi di autoidentificazione e percezione di sé nei destinatari del discorso istituzionale. Inoltre, riprendendo le riflessioni di Marshall McLuhan sul medium come messaggio, la mia ricerca esamina come i media digitali, in quanto piattaforme comunicative dominanti nella contemporaneità, modellino e diffondano discorsi inclusivi o esclusivi. Lo studio dedica particolare attenzione alla rappresentazione della disabilità, del genere e dei gruppi minoritari, evidenziando come le pratiche comunicative siano spesso elaborate da prospettive esterne a queste comunità. Ciò solleva questioni legate alla stereotipizzazione, alla riproduzione di bias e alla perpetuazione di narrazioni escludenti. La mia tesi esamina dunque, in particolare, l’impiego delle metafore verbali, visive e multimodali nella comunicazione istituzionale e nei discorsi dell’amministrazione pubblica, valutandone l’impatto sulla ricezione del pubblico e sulla co-costruzione del significato. Poiché i media contemporanei ricorrono sempre più a strategie multimodali, la mia ricerca considera anche il modo in cui le piattaforme digitali e i nuovi ambienti mediali influenzano la ricezione, la reinterpretazione e la condivisione dei messaggi istituzionali.

INTERESSI DI RICERCA

I miei interessi di ricerca concernono all’intersezione tra cultura visuale, comunicazione e inclusività, con particolare attenzione al modo in cui le immagini plasmano la comprensione e la percezione della realtà. Esamino le metafore visive e il ruolo del colore nella costruzione del significato, in particolare in relazione al genere e alla disabilità. Il mio lavoro è radicato nelle teorie dell’immagine e guarda ai film studies e al cinema espanso, esplorando come le immagini in movimento mettano in discussione narrazioni e rappresentazioni convenzionali. Attraverso l’integrazione di queste prospettive, intendo contribuire a un approccio più inclusivo alla comunicazione visiva.

Arianna Careddu

Questionario e social

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