Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e architettura

Attualmente è Professoressa Associata (SSD ICAR/03 - Ingegneria Sanitaria-Ambientale) presso l'Università degli Studi di Cagliari, Dipartimento di ingegneria civile, ambientale e architettura (DICAAR).

Dopo la laurea in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio, conseguita nel 2002 con votazione di 110/110 e lode presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università degli Studi di Cagliari con tesi: “Produzione di compost di elevata qualità da matrici selezionate”, ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Geoingegneria presso l’Università degli Studi di Cagliari (2006), con tesi finale “Pre-trattamento meccanico-biologico dei rifiuti urbani”. Nel 2009 è diventata Ricercatore universitario SSD ICAR/03 - Ingegneria Sanitaria-Ambientale) presso l'Università degli Studi di Cagliari, Dipartimento di ingegneria civile, ambientale e architettura (DICAAR).

Attualmente insegna nei corsi di:

  • ”Progettazione di Interventi di Risanamento e Disinquinamento Ambientale”, (CdLM “Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio”, 60 ore, 6 CFU, Università di Cagliari).
  • "Bioraffinerie con Laboratorio”, (CdL “Biotecnologie Industriali a Ambientali”, 72 ore, 6 CFU, Università di Cagliari).
  • “Laboratorio di Ingegneria Sanitaria-Ambientale” (CdLM “Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio”, 25 ore, 2 CFU, Università di Cagliari).

E' Referente per la Qualità del Corso di Studi in “Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio” e membro delle commissioni "CAV - Autovalutazione” e “Orientamento in Ingresso”. E' nella commissione "Orientamento" della Facoltà di Ingegneria.

Fa parte dell’IWWG - International Waste Working Group, nell'ambito del quale è membro del task group “Waste Biorefinery”. Fa parte del GITISA - Associazione dei Docenti Universitari di Ingegneria-Sanitaria Ambientale, dell'ANDIS - Associazione Nazionale di Ingegneria Sanitaria-Ambientale. Dal 2010 è associata all’IGAG - Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria del CNR - Consiglio Nazionale delle Ricerche.

Svolge  attività di revisione per riviste Internazionali del settore.

Principali linee di ricerca:

  • Studio e e sviluppo di processi biologici per recupero di risorse e/o energia dal trattamento di substrati di scarto:  waste biorefineries (produzione di bioidrogeno e biometano, sistemi bioelettrochimici, produzione di biopolimeri) a partire da substrati organici di diversa provenienza (reflui agro-industriali, frazione organica dei rifiuti, fanghi da impianti di trattamento dei reflui civili); compostaggio di matrici di diversa provenienza (frazione organica dei rifiuti, scarti agro-industriali, digestato anaerobico) e co-compostaggio con residui della combustione di biomasse;
  • Studio di processi di trattamento convenzionale dei rifiuti solidi: pre-trattamento meccanico biologico dei rifiuti urbani e valutazione degli effetti sulla produzione residua di biogas e sulla qualità del percolato (in termini di carico organico e azotato) in conseguenza dello smaltimento in discarica;
  • Studio e sviluppo di processi di bonifica di matrici solide: applicazione combinata di elettrocinesi e barriere/zone reattive per il trattamento di terreni contaminati da cromo e arsenico; studio di processi trattamento di sedimenti marini e lagunari contaminati da metalli pesanti e idrocarburi policlicici aromatici con tecniche di elettrocinesi assistita, lavaggio fisico e lavaggio chimico;
  • Studio di processi di risanamento di reflui: trattamenti biologici innovativi di acque di falda contaminate da composti organo-alogenati.

L'attività di ricerca è svolta sia in qualità di membro di unità di ricerca che come responsabile scientifico o di unità, prevalentemente nell’ambito di progetti di ricerca su finanziamenti competitivi nazionali ed internazionali. 

Autrice di circa 90 pubblicazioni, su riviste internazionali di rilevante collocazione editoriale, capitoli di volumi internazionali e atti di convegno a diffusione internazionale. 

Ha inoltre svolto attività di supporto qualificato e consulenza scientifica e professionale per enti pubblici nei campi della gestione e trattamento dei rifiuti solidi e della bonifica e messa in sicurezza di siti contaminati.

 

SCOPUS bibliometric data (@ 26/06/2023); 

Author ID: 55952610100

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PROGETTI DI RICERCA

Partecipa al progetto "e.INS - Ecosystem of Innovation for Next generation Sardinia", spoke 09 Tutela e valorizzazione dell'ambiente, programma globale per rafforzare il legame tra impresa e scienza, mitigare gli impatti sociali generati dalla crisi e aumentare il livello di inclusione territoriale, finanziato nell'ambito del PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA (PNRR) – MISSIONE 4 COMPONENTE 2, "Dalla ricerca all'impresa" INVESTIMENTO 1.5, "Creazione e rafforzamento di "Ecosistemi dell'innovazione" costruzione di "Leader Territoriali di R&S".

Partecipa al Parternariato Nazionale "RETURN - Multi-risk science for resilient communities under a changing climate"  sui rischi ambientali, naturali e antropici a livello nazionale.

Si è appena concluso il progetto “GrrinPORT – Gestione sostenibile dei rifiuti e dei reflui nei porti” http://interreg-maritime.eu/web/grrinport del quale ero membro dell'Unità di ricerca e di coordinamento. L’obiettivo di GRRinPORT è stato quello di migliorare la qualità delle acque marine nei porti limitando l’impatto dell’attività portuale e del traffico marittimo sull’ambiente. A tal fine, GRRinPORT ha definito un set di buone pratiche per la gestione di rifiuti e reflui, in accordo con i principi della valorizzazione delle risorse e dell’economia circolare. Le buone pratiche sono rivolte a enti gestori e utenti delle aree portuali e potranno essere estese a tutti i porti dell’area del Programma e, in prospettiva, a tutto il bacino del Mediterraneo. Lo scopo di GRRinPORT è quello di ottenere il riposizionamento delle strutture portuali in un contesto eco-sostenibile ed eco-innovativo con un approccio di cooperazione transfrontaliera, basato su alcuni elementi di innovatività. Infatti, il principale effetto negativo dell’attuale sistema di gestione dei rifiuti/reflui in ambito portuale, ovvero l’inquinamento delle acque, deriva soprattutto dalla scarsa informazione e sensibilizzazione dei fruitori del porto, da carenza/assenza delle infrastrutture di conferimento nei porti, ma anche dalla necessità da parte dei fruitori di doversi adattare a regole/procedure diverse in ogni porto/paese.

Produzione combinata di H2 e CH4 da rifiuti urbani

Sono stata coordinatore del Progetto di ricerca Legge Regionale 7/2007 (Annualità 2013): “SISTEMA INTEGRATO PER LA PRODUZIONE DI H2 E CH4 DA RIFIUTI URBANI E TRATTAMENTO DEI RESIDUI PRODOTTI ”. Finanziamento 148.750 euro (vedi qui gli altri progetti finanziati)

Il progetto ha avuto come Obiettivo Generale lo sviluppo di un sistema integrato per la produzione biologica anaerobica combinata e in serie di H2 e CH4 dalla componente organica dei rifiuti urbani, la valorizzazione della frazione solida del digestato tramite compostaggio ed il trattamento della frazione liquida ad elevato contenuto di ammoniaca mediante un sistema biologico avanzato a doppio stadio di nitrosazione  parziale/ossidazione anaerobica (SHARON-ANAMMOX).

 Ho collaborato al Progetto Europeo LIFE dal titolo Sediment ElectroKinetic REmediation Technology for heavy metal pollution removal – SEKRET (2014-2016).  Nel progetto SEKRET si sono sviluppate azioni finalizzate alla dimostrazione che la tecnica di bonifica elettrocinetica (EKR) può rimuovere efficacemente metalli pesanti dai sedimenti portuali di dragaggio contaminati dei porti Europei. La tecnologia innovativa è stata applicata a scala pilota nel Porto di Livorno per poter provare la solidità tecnica e finanziaria del progetto, così come i vantaggi ambientali in confronto alle attuali strategie gestionali (smaltimento in discarica o riversamento in mare aperto). Il progetto ha dimostrato che i sedimenti di dragaggio con concentrazioni di metalli pesanti e idrocarburi al di sopra delle soglie concordate possono essere trattati con EKR in maniera da ottenere un adeguamento completo alle norme.

 Ho collaborato al Progetto Europeo LIFE dal titolo CO-ordinated Approach for Sediment Treatment and BEneficial reuse in Small harbours neTworks (COAST-BEST) (2010-2012).

Obiettivo principale del progetto è preservare la qualità delle zone costiere attraverso la promozione di attività di dragaggio coordinate a progetti per la gestione dei sedimenti estratti. Nel corso del lavoro è stata creata una rete tra nove piccoli porti dell’Emilia – Romagna (Cattolica, Porto Verde, Riccione, Rimini, Bellaria, Cesenatico, Cervia, Porto Garibaldi, Goro) per migliorare la pianificazione e la gestione dei sedimenti di dragaggio. E’ stato inoltre realizzato un impianto pilota per la separazione granulometrica dei sedimenti dragati. Il progetto è stato sviluppato su due diverse scale di studio: una scala ridotta per i test preliminari di separazione e di trattamento; la creazione e l’implementazione del sistema di gestione dei sedimenti network-based è stata condotta a scala reale. L’approccio sviluppato nel progetto potrebbe rappresentare la base per la gestione dei sedimenti numero significativo di siti in tutta Europa.

Ho collaborato al Progetto di ricerca triennale VEROBIO – Valorizzazione Energetica di Residui Organici di Attività Agroindustriali mediante Utilizzo in Celle a Combustibile del Biogas da Digestione Anaerobica, finanziato nel 2010 dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, nell’ambito del quale l’unità di ricerca dell’Università di Cagliari si è occupata dello studio della produzione di idrogeno da miscele di residui agroindustriali mediante digestione anaerobica.

Ho partecipato al progetto di cooperazione scientifica e tecnologica bilaterale tra Italia e Sud Africa (2005 – 2007, “Landfill emission reduction by waste stabilization”) e nel (2007 – 2009, “Carbon emissions reduction and climate protection through zero waste”), finanziato  dal Ministero degli Esteri Italiano e dal Ministry of Science and Technology Sud-Africano, tra il Dipartimento di Geoingegneria e Tecnologie Ambientali dell’Università degli Studi di Cagliari e il Centre for Research in Environmental, Coastal and Hydrological Engineering della University of KwaZulu-Natal (Sud Africa).

Ho partecipato al progetto “Produzione di idrogeno da rifiuti organici mediante metodi biologici (processo HyMeC)” (2008) finanziato da Sardegna Ricerche  nell’ambito della costituzione della Rete Regionale per L’Innovazione (POR Sardegna 2000-2006). Oggetto dell’attività di ricerca: produzione di idrogeno da residui organici mediante processi biologici; sede delle attività: Dipartimento di Geoingegneria e Tecnologie Ambientali dell’Università degli Studi di Cagliari.

Ho avuto un finanziamento con la Prof. Ing. Giovanna Cappai grazie al  “Fondo per il sostegno della ricerca di base e per lo start-up dei giovani ricercatori (5%)” finanziato dall’Università degli Studi di Cagliari, per la ricerca dal titolo “Recupero di energia dai rifiuti: produzione biologica di idrogeno attraverso fermentazione di matrici biodegradabili”.

Ho partecipato al PRIN 2005 con il progetto “Risanamento di sedimenti marini, lagunari e fluviali”, nell’ambito delle attività di pertinenza dell’Unità di Ricerca dell’Università degli Studi di Cagliari che ha sviluppato la tematica “Utilizzo di metodi elettrochimici, biologici e chimico-fisici per il trattamento di sedimenti marini contaminati da metalli pesanti e composti organici”; sede delle attività: Dipartimento di Geoingegneria e Tecnologie Ambientali dell’Università degli Studi di Cagliari.

Questionario e social

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