Venerdì 24 luglio 2020

Rassegna quotidiani locali a cura dell’Ufficio stampa e redazione web
24 luglio 2020

L'Unione Sarda




 

1 - L’UNIONE SARDA di venerdì 24 luglio 2020 / PRIMO PIANO - Pagina 6
La storia. Silvia e Gabriele Loi, 24 anni, hanno ottenuto 110 e lode, lui anche l’abbraccio accademico

I GEMELLI SI LAUREANO IN MEDICINA INSIEME CON LO STESSO VOTO
Collegamento da remoto per la tesi
“Ma ora le nostre strade si dividono”

Le grida di festeggiamento rimbalzano dal balcone al quinto piano poco dopo le 12: è il segnale, si sono appena conclusi sei anni di studi in Medicina. La laurea è in tasca. Percorso netto e finale scontato: 110 e lode con menzione. Il voto dei migliori. Che in questo caso sono Gabriele e Silvia Loi, due ragazzi di 24 anni che non hanno perso un solo giorno e sono andati dritti alla meta seguendo un percorso già ben indirizzato, forse per la volontà inconscia di seguire quello del padre, cardiologo («può essere»), più probabilmente per seguire le loro passioni. Lui, che ha avuto anche l'abbraccio accademico, pensa di specializzarsi in Ematologia, con la possibilità di virare sulla Medicina forense. Lei è sicura: Ortopedia. Una convinzione maturata nel corso di studi portati avanti passo dopo passo uno a fianco dell'altra, perché questi due studenti che promettono di avere un futuro d'eccellenza sono fratelli. Gemelli. Nati lo stesso giorno, iscritti alle stesse scuole e alla stessa facoltà, capaci di dare lo stesso numero di esami (36) quasi contemporaneamente e, alla fine, arrivati alla laurea lo stesso giorno alla stessa ora con la stessa media-voto.

STUDI IN SIMBIOSI  La proclamazione è arrivata dopo un'ultima notte di tensione («un po', soprattutto mia sorella») e aver discusso la tesi in videoconferenza, vista l'onda lunga della pandemia, con tutta la famiglia a dare supporto. «È stata una mattinata molto impegnativa, forse stare a casa ci ha agevolato», riflettono Gabriele e Silvia. Lui ha parlato alle 10,15; lei alle 11. «Ero più in ansia di Gabriele», giura la sorella, «mi sono commossa più per lui che per me». Del resto «è la stessa situazione che si presentava quando davamo gli esami insieme», ammette il fratello: ciascuno dei due era teso per l'altro più che per se stesso. Questo il punto: è stato un corso di laurea «condiviso», con una costante sovrapposizione di emozioni. Ora però è tempo di fare festa. «E andare in vacanza», dicono entrambi, magari «alla Maddalena, non ci sono mai stato», pronti comunque a buttarsi nella mischia già a settembre. Dove? Destinazione guardie mediche, primo passo di una carriera che comincia presto grazie ai tirocinii abilitativi on line seguiti a giugno, «una novità introdotta a Cagliari», spiega Gabriele. Ma sin dall'inizio il loro percorso scolastico è cominciato in anticipo. «Siamo entrati alle Elementari un anno prima». Da allora è stato un crescendo, e anche gli studi al liceo classico Dettori sono filati lisci con conseguente voto elevato: 100 Gabriele, 95 Silvia. Nel frattempo tutt'e due si erano portati avanti col lavoro cimentandosi al quarto (lui) e quinto anno (lei) in un corso di preparazione al test di ammissione in Medicina. Chiodo fisso.

LO SPORT E GLI AMICI  Così ecco i giorni trascorsi chini sui libri, a studiare e confrontarsi tra loro. Senza mai rinunciare allo svago. «Gioco a basket, dopo lo studio sono sempre andata ad allenarmi», sottolinea Silvia; ma anche il fratello assicura di non aver «rinunciato a nulla, non agli amici né allo sport. A fine serata uscivo sempre». Nel 2014 l'iscrizione all'Università. Gabriele al quarto anno di studi ha fatto l'Erasmus in Germania, la sorella Silvia ha fatto altrettanto al quinto anno ma in Francia. Ieri il passo finale dopo aver superato momenti complicati: «Lo scoglio più duro? Forse Anatomia, tre volumi e altrettanti esami, sessioni a dicembre, gennaio e in estate. Bello tosto», spiega Gabriele. Il voto finale? «Trenta e lode».

LE GUARDIE E IL FUTURO  Prossimo passo le guardie mediche, incubo dei camici bianchi all'esordio (e non solo): presidi sanitari spesso lontani da casa, turni massacranti, orari complicati, pazienti a volte difficili. Sarà solo l'inizio, poi si penserà alla specializzazione. «Mia sorella ha fatto la tesi sulle protesi ortopediche, io sulla medicina forense: è un argomento che mi appassiona», e non a caso il relatore è Ernesto D'Aloja, medico legale autore di decine di consulenze per la Procura. Il futuro è ancora da scrivere.

Andrea Manunza









2 - L’UNIONE SARDA di venerdì 24 luglio 2020 / Inserto SARDEGNA ESTATE - Pagina I

Parata di stelle al Forte Village per il “Filming Italy Sardegna Festival”, primo evento cinematografico al mondo dopo il coronavirus

Matt Dillon: «Vorrei fare un film nell'Isola»

Parata di stelle al Forte Village di Santa Margherita di Pula: inizia la terza edizione di Filming Italy Sardegna Festival, «la prima manifestazione cinematografica al mondo dopo il ciclone del Covid-19», come sottolinea la direttrice generale, Tiziana Rocca. «È un segnale di riapertura dell'Isola verso il cinema e le grandi produzioni internazionali», aggiunge Christian Solinas, il presidente della Regione, durante la cerimonia di apertura. E i grandi ospiti davvero non mancano, a cominciare dal presidente onorario di questa edizione, il divo hollywoodiano Matt Dillon («L'Italia per me è una seconda casa»), e dalla madrina, Ilenia Pastorelli, attrice coprotagonista di “Benedetta follia” con Carlo Verdone («Bello ritrovarsi assieme, in piena sicurezza»). È infatti Covid-free l'intera area del Forte Village: tutti gli ospiti devono effettuare il test sierologico o il tampone prima di entrare.

IL GREEN CARPET  Tra i nomi più attesi spicca subito la regina del cinema d'autore francese, Isabelle Huppert, che riceverà il Filming Italy Woman Power Award, mentre a al regista Riccardo Milani andrà il premio Women in Film. Tra proiezioni, incontri e presentazioni di film e serie televisive, da segnalare la presenza di due giovani promesse della fiction italiana targata HBO, Margherita Mazzucco e Gaia Girace, interpreti principali de “L'amica geniale”, tratta dai best seller di Elena Ferrante. Non mancherà la musica, con Arisa che si esibirà sulle note della colonna sonora di Lilli e il Vagabondo in occasione del lancio di Disney+, oltre alla nostra Bianca Atzei e a un omaggio dedicato al maestro appena scomparso Ennio Morricone.

LA GIURIA  Claudia Gerini è la presidentessa della giuria della sezione dei cortometraggi, in collaborazione con la nascente Cinema Academy di Massimo Arcangeli, docente di linguistica all'Università di Cagliari, che punta a stringere un legame tra gli studenti e le arti visive. Fra gli altri ospiti in arrivo per il weekend anche Michele Placido, Paola Cortellesi, Marco Bocci e Gianmarco Tognazzi, con uno spazio per l'alleggerimento comico riservato a Ficarra e Picone. Novità di quest'anno la multimedialità del festival, che metterà a disposizione un'area virtuale per dare a tutti la possibilità di seguire i numerosi eventi.

LA STAR  A rubare la scena, durante il primo giorno, senz'altro Matt Dillon: rivelazione negli anni Ottanta di “Rusty il selvaggio” e “I ragazzi della 56ª strada” di Francis Ford Coppola e nominato all'Oscar per “Crash - Contatto fisico di Paul Haggis” (2004). L'attore, affascinante e in piena forma come se il tempo non fosse trascorso, ha parlato delle sue nuove uscite: “Proxima”, film francese di Alice Winocour con Eva Green («Mi attirano le parti che ti proiettano in altri mondi, come avviene per la fantascienza») e “Capone”, di Josh Trank («Un ritratto del re dei gangster che non glorifica il personaggio ma lascia trasparire i suoi demoni»).

Dillon si è poi soffermato sulla situazione della pandemia negli Usa (“La ferita è stata grande; ho ammirato la coesione dimostrata dal popolo italiano”), ha rivelato quanto è stato difficile calarsi nei panni di un serial killer in “La casa di Jack” di Lars Von Trier («Cercavo un ruolo che fosse anche scomodo, mi sono affidato completamente al regista»), e ha lasciato trasparire la sua ammirazione per Paolo Sorrentino e Matteo Garrone («Mi piacerebbe girare con loro in Italia, e - perché no? - in Sardegna»).

di Luca Mirarchi








3 - L’UNIONE SARDA di venerdì 24 luglio 2020 / SASSARI E ALGHERO - Pagina 30

Sassari. Chiedono elezioni entro il 31 ottobre, in linea le organizzazioni sindacali

UNIVERSITÀ, I DOCENTI SCRIVONO AL MINISTRO
Esposto con 60 firme contro Carpinelli, in campo anche undici giuristi

Questa volta l'attacco al rettore uscente Massimo Carpinelli parte da 60 docenti. Hanno scritto un esposto al premier Conte, ai ministri dell'Università e Pubblica amministrazione, Manfredi e Dadone, ai presidenti della VII Commissione di Senato e Camera, Pittoni e Gallo, e al presidente della Giunta Solinas. «I sottoscritti chiedono un deciso intervento da parte degli organi competenti, e in particolar modo del ministro dell'Università, perché induca il Rettore dell'Università di Sassari a fissare le elezioni rettorali in un periodo che consenta l'esaurimento delle operazioni elettorali all'interno del mandato rettorale (31 ottobre) e dell'anno accademico, e affinché indica le elezioni dei rappresentanti degli studenti senza alcun indugio, o vi provveda il Ministro stesso mediante gli strumenti di surrogazione».

GIURISTI IN CAMPO  Le accuse dei docenti dell'ateneo di Sassari fanno riferimento a leggi e regolamenti, anche perché undici di loro sono giuristi. E praticamente si sovrappongono a quelle ribadite dai sindacati Flc-Cgil, Uil- Rua e Gilda Unams in un comunicato di controreplica al rettore dopo l'annuncio di una querela da parte di Carpinelli. Docenti e sindacati contestano sia la data fissata per le elezioni (23, 25 e 27 novembre) sia il ritardo nelle operazioni preliminari. «Che l'interpretazione del Rettore sia errata e immotivata - scrivono i docenti - è dimostrato dalla legge di conversione, che nel modificare la formula dell'art. 7 ha stabilito espressamente come già nella fase di sospensione delle procedure elettorali (ridotta al 30 giugno 2020), potevano essere posti in essere gli atti prodromici alle procedure elettorali medesime». I 60 professori universitari - così come i sindacati - corroborano la propria tesi con l'esempio di altre realtà: «L'Ateneo Sassarese si è illegittimamente discostato da quanto hanno fatto gli altri Atenei italiani: le Università di Genova, Napoli Orientale, Vanvitelli, Cà Foscari, Sapienza, Basilicata, Urbino e Federico II, che hanno fissato la data delle elezioni prima della scadenza del mandato rettorale».

DISCUSSIONE IN SENATO  Nell'esposto dei docenti si evidenzia pure la situazione delle rappresentanze studentesche negli organi dell'Ateneo, decadute il 30 maggio. «Il Rettore uscente ha omesso, e ancora omette, di indire le elezioni delle rappresentanze studentesche». Infine, i docenti fanno riferimento alla discussione nell'ultimo Senato accademico: «Tutti questi argomenti sono stati esposti al Rettore anche nell'ultima seduta del Senato accademico del 20 luglio. Ma ciò nonostante il Rettore ha ribadito la sua posizione, rifiutandosi di revocare in autotutela il decreto di indizione delle elezioni rettorali e di emetterne contestualmente uno nuovo - entro la data odierna - che consenta la presa di funzioni del rettore entrante il 1° novembre 2020. Allo stesso modo, non ha dato alcuna garanzia che entro la stessa data odierna venisse emesso il decreto di indizione delle elezioni studentesche».

SINDACATI  I sindacati, dal canto loro, fanno anche osservare che «il perdurare dell'emergenza sanitaria rende irragionevole e irrazionale la scelta del rettore uscente, tenuto conto che il calendario della competizione elettorale rischia di coincidere vieppiù con la recrudescenza dei casi di contagio da Covid-19 prevista dall'Oms per il prossimo autunno» e confidano «in un atto di resipiscenza e di ravvedimento da parte del rettore uscente Massimo Carpinelli». Per docenti e sindacati il rischio è quello di una situazione «sia di illegittimità sia di ingovernabilità dell'Università».

Giampiero Marras




 

La Nuova Sardegna

 

 

 

 

4 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 24 luglio 2020 / SASSARI - Pagina 13

Elezioni per il rettore dell'Università: Carpinelli riveda la data. E i sindacati confermano le accuse

ESPOSTO DI 59 DOCENTI: «INTERVENGA IL MINISTRO»

SASSARI Aria calda sul fronte universitario: prima delle elezioni si gioca la partita dei veleni, delle denunce e degli esposti. Ma anche delle querele - come quella annunciata dal rettore uscente Massimo Carpinelli che ha affidato al legale di fiducia, l'avvocato Agostinangelo Marras l'incarico di citare in giudizio alcuni sindacati che lo avevano attaccato duramente. E i segretari di Flc-Cgil, Uil-Rua e Gilda-Unams hanno ribadito con decisione la loro posizione in un lungo comunicato che ripercorre l'intera vicenda e a conclusione del quale auspicano «un atto di resipiscenza e di ravvedimento da parte del rettore uscente Massimo Carpinelli e in mancanza, l'immediato intervento dei soggetti istituzionali preposti al ripristino della legalità violata, attraverso l'esercizio delle potestà loro riservate dalla legge».
Ma la novità di ieri è sicuramente un esposto - a firma di 59 docenti e ricercatori dell'Università di Sassari - inviato al presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte oltre che al ministero dell'Università Gaetano Manfredi e ad altre cariche oltre che al presidente della giunta regionale Christian Solinas e al Comitato nazionale universitario (Cnu). Il tema è quello delle elezioni per il rinnovo della carica di rettore e degli organi collegiali. I firmatari dell'esposto (tra i quali figurano Giovanni Bianco, Diritto pubblico; Antonietta Mazzette e Camillo Tidore, Sociologia dell'Ambiente e del Territorio; Patrizia Patrizi, Psicologia sociale; Luigi Nonne, Diritto privato e Federico Rotondo, Economia aziendale, tanto per citarne alcuni), sostengono che «per due mesi e mezzo, il rettore, nonostante potesse (e dovesse) emettere il decreto di indizione, si è astenuto dall'indire le elezioni rettorali. Chiaro indice, tutto ciò, della volontà di ritardare il momento della scadenza del suo mandato».
Nell'esposto si sostiene che il professor Carpinelli ha, dapprima, annunciato alla stampa le elezioni rettorali per fine settembre 2020 e poi, a sorpresa, ha stabilito le date per l'elezione ben oltre la scadenza del proprio mandato (dal 23 novembre). In tal modo l'Ateneo sassarese si è illegittimamente discostato da quanto hanno fatto gli altri Atenei italiani, i quali hanno fissato la data delle elezioni prima della scadenza del mandato rettorale». Nel documento in cui si contesta l'operato di Carpinelli, si sottolinea che «non ricade nei poteri del Rettore infatti (ma solo nel potere della legge, a fronte di un fatto inevitabile) quello di determinare una proroga del suo ufficio o di predeterminare autocraticamente un più o meno prolungato periodo di vacanza della carica del massimo organo di ateneo». I firmatari dell'esposto aggiungono «che il rettore uscente ha omesso, e ancora omette, di indire le elezioni delle rappresentanze studentesche negli organi di Ateneo. Elezioni che si sarebbero dovute tenere, per regolamento, entro il 30 maggio 2020, il che non è stato possibile, essendo sospese le procedure sino al 30 giugno in base all' art. 7 D.L. n. 22/2020. Nel mentre il rettore avrebbe dovuto indire le elezioni studentesche, in maniera tale che dal 1° luglio in poi si sarebbero potute tenere regolarmente». Una omissione grave secondo i docenti che firmano l'esposto che hanno chiesto «un intervento urgente da parte degli organi competenti e in particolare il ministro dell'Università» affinchè induca il rettore «a fissare le elezioni in un periodo che consenta l'esaurimento delle operazioni elettorali all'interno del mandato e dell'anno accademico».






 

5 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 24 luglio 2020 / LA MIA ISOLA ESTATE - Pagina 22

Filming Italy. Il divo hollywoodiano ieri a Cagliari per la partenza della rassegna cinematografica organizzata dal Forte Village e dalla Regione

IL FESTIVAL
Dillon: «Sardinia, beautiful land»

«Sardinia, beautiful land!». Matt Dillon sorride spesso, manda in delirio le fan di due generazioni, abbraccia idealmente la nostra regione: «I miei amici mi dicono da sempre che la Sardegna è bellissima. Adesso, sono felice di essere qui con voi. E voglio godermela». Candidato all'Oscar per "Rusty il selvaggio" di Francis Ford Coppola, l'attore newyorchese classe 1964, è il presidente onorario della terza edizione del Filming Italy Sardegna festival. «Appena sbarcato ho trovato grande attenzione delle istituzioni e dei cittadini per le misure anti pandemia: bravi, si fa così. Da noi va al contrario», ha detto alla conferenza di presentazione. Jeans e polo scura, barba incolta color carbone, occhiali neri da sole che mette e leva di continuo, spesso in cerca dell'interprete, un filo sovrappeso, la star lancia la volata al grande schermo: «Il festival? Una buona occasione per riparlare di film, recitazione, serie tv, cortometraggi. Mi piace l'idea di incontrare al Forte Village tanti colleghi. Anche per questo ringrazio Tiziana Rocca, amica e infaticabile organizzatrice». Nella sala-auditorium dell'assessorato regionale alla cultura, parte l'applauso. Anche la star spagnola Maria Isabel Diaz Lago, eroina della serie "Vis a Vis-Il prezzo del riscatto" e del film "Apocalypto", si unisce all'atmosfera positiva: «Siete meravigliosi!». Insomma, aria di festa. Per un evento che associa star, giovani registi, studenti dell'Università di Cagliari, reginette, cultori e artisti. Un mix che Tiziana Rocca ha costruito anche oltre confine: «Parlare del mondo del cinema è anche un modo per ritrovare la normalità con le dovute precauzioni dopo un periodo terribile. Dal festival lanciamo l'hashtag "Tornare in Sardegna": vogliamo supportare il turismo e l'industria delle vacanze su un'isola che non finirà mai di stupire per le sue bellezze». Matt Dillon, presidente onorario del Festival, annuisce. Ilenia Pastorelli, madrina della rassegna che si è aperta martedì e si chiude domenica al resort a cinque stelle, gettonatissima per selfie e foto, regala spigliatezza: «Filming Italy dà fiducia e speranza a noi del cinema. Vogliamo fare una preghierina?», ha rimarcato strappando una risata. Short e camicia bianca con paillettes, l'attrice che ha trovato la notorietà con "Benedetta follia" di Carlo Verdone, splendida anche in "Non ci resta che il crimine" con Marco Giallini e Gianmarco Tognazzi, ha colto l'attimo: «Veniamo da una pandemia, c'è da stare cauti ma vogliamo riprenderci la vita, la voglia di stare assieme, di lavorare. La Sardegna? Il luogo ideale per riaccendere i motori». Romana, 34 anni, la madrina ha ironizzato con i tecnici su un blackout del microfono ("Fate spento/acceso per confondermi?") è l'icona ideale per il festival: «Ho scelto lei in quanto donna determinata e forte», ha spiegato Tiziana Rocca. L'organizzatrice ha prima ringraziato Regione e Forte Village, poi ha ribadito gli onori per Claudia Gerini: l'attrice è a capo dei giurati che valutano i corti degli studenti.
«Proseguiamo con Cinema Academy l'intesa con l'ateneo del capoluogo, i licei Dettori e Convitto di Cagliari. Oltre trecento ragazzi, da un'idea e con il coordinamento del docente Massimo Arcangeli, sono in gara con i corti su ambiente, sport, etica. Diamo l'esempio giusto ai giovani, i frutti arriveranno». Tutela ambientale e scelte ecologiche che viaggeranno sul canale Youtube "Sardegna in corto". Un filo verde unisce rispetto della natura, "green" carpet, posate, bicchieri e piatti ecocompatibili nella sei giorni che si tiene nel resort Covid free di Santa Margherita. Location ideale per festeggiare Gabriele Muccino e il suo "Gli anni migliori", Gianmarco Tognazzi, Michele Placido, Serena Autieri, Ficarra&Picone e Carol Alt. L'evento nell'evento? Paola Cortellesi che duetterà con Maria Sole Tognazzi. Da non perdere anche la performance di Arisa che omaggerà Ennio Morricone e canterà le hit di "Lillo e il vagabondo". In scaletta anche le esibizioni di Mal, Giovanna Cherchi e Bianca Atzei. "Siamo orgogliosi di ospitare il Festival. Abbiamo avuto coraggio imprenditoriale ma ringrazio il presidente Solinas e Tiziana Rocca" ha segnalato l'ad del Forte, Lorenzo Giannuzzi. Tra i passaggi cult, il premio alla carriera per Isabelle Huppert. L'attrice francese, oltre cento film, splendida nel "Madame Bovary" di Claude Chabrol, sabato riceve il "Filming Italy Women power award". Mentre il "Women in film" va a Riccardo Milani, regista di "Come un gatto in tangenziale" e "Cosa ci dice il cervello". Previste dirette streaming con giganti quali Harvey Keitel e John Turturro. Al Forte si terrà anche un dibattito post Covid con i produttori cinematografici e televisivi italiani e stranieri. «Il cinema aiuta a riqualificare l'immagine della Sardegna nel mondo. La nostra terra sarà per tutti voi indimenticabile», hanno detto il presidente e l'assessore regionale turismo, Christian Solinas e Gianni Chessa.
Ciak, si gira.

 

Questionario e social

Condividi su:
Impostazioni cookie