Ivo Cabiddu
Si è svolta questa mattina nell'Aula magna del Rettorato (via Università 40) la conferenza inaugurale di "UNICApress", casa editrice dell'Università degli Studi di Cagliari, istituita con DR n. 800 del 5 ottobre 2018.. UNICApress "pubblica, distribuisce e promuove prodotti editoriali di qualità derivanti dalla ricerca e dalla didattica condotte nell'ateneo, oppure che abbiano attinenza con tematiche di interesse per l’Università cagliaritana o per la Sardegna. La diffusione delle opere, a livello nazionale e internazionale, è coerente con i princìpi della comunicazione della scienza ad accesso aperto".
Nella pagina una serie di immagini dell'incontro e brevi sintesi degli interventi.
Micaela Morelli, prorettore alla Ricerca dell'Università degli Studi di Cagliari
CONTRIBUTI PER CHI PUBBLICA. Il Prorettore alla Ricerca ha aperto l’incontro spiegando che la casa editrice dell’Università di Cagliari - che fa capo alla Direzione per il Servizi Bibliotecari - si prefigge la divulgazione scientifica, in modo moderno, aperto a tutti. “Ci crediamo fermamente e siamo stati bravi a coinvolgere nel progetto anche la Regione Sardegna, che ha stanziato finanziamenti per la realizzazione di UNICApress e anche per chi vuole pubblicare in modalità open access”.
Preannunciando l'arrivo imminente della professoressa Maria Del Zompo, impegnata per un altro evento e attesa in Aula magna in tempo per la chiusura dell'incontro inaugurale di UNICApress, Micaela Morelli, ordinaria di Scienze biologiche, ha concluso la sua introduzione con i ringraziamenti a tutto il gruppo di lavoro guidato dalla professoressa Elisabetta Marini e con la presentazione degli ospiti, il giornalista Pietro Greco, il professor Michele Ciliberto e la dottoressa Maria Vittoria Benelli.
Elisabetta Marini, direttore di UNICApress
"OPEN ACCESS". La professoressa Marini ha illustrato il progetto editoriale "UNICApress", che consente la pubblicazione online di letteratura scientifica grazie ad una piattaforma sviluppata a livello internazionale per diverse realtà accademiche, tra cui la Stanford University, ma anche la possibilità di richiedere on demand una copia cartacea dell'opera prescelta, direttamente a casa. La docente ha descritto nel dettaglio le quattro sezioni (Ateneo, Comunicazione, Didattica e Ricerca) del sistema online - raggiungibile all'indirizzo web https://unicapress.unica.it, nel cui catalogo sono già presenti alcune opere e nove riviste scientifiche digitali ad accesso aperto di UniCa - e le modalità di iscrizione, pubblicazione e revisione dei lavori.
Nel video registrato per Unica.it la Marini riassume brevemente le opportunità offerte da questa importante innovazione dell''Università di Cagliari, che fa capo alla Direzione dei Servizi Bibliotecari, guidata dalla dottoressa Donatella Tore.
Pietro Greco, giornalista scientifico e scrittore
CONOSCENZA BENE DI TUTTI. Pietro Greco ha esordito sottolineando positivamente il peso indiscutibile della componente femminile nella governance dell’ateneo cagliaritano, pur con termini declinati al maschile, come rettore, prorettore, direttore. Entrando nel tema,
“Il valore della comunicazione della scienza ad accesso aperto”, per il giornalista e scrittore “Esiste il rischio che la ricerca privata - circa i due terzi del totale degli investimenti, nell’ordine di 1100/1200 miliardi di dollari all’anno - non venga condivisa, costruendo un paradigma di segretezza in ragione del profitto, dell’utile pur legittimamente desiderato dalle aziende. Diversamente i risultati della scienza pubblica, che comunque produce l'80% delle scoperte, devono essere condivisi da tutti, in rispetto dei diritti di cittadinanza. L’accesso alla conoscenza è infatti un fondamento della democrazia ed è un bene assoluto, perché in generale la conoscenza, che non è un bene rivale, genera sempre altra conoscenza”.
UNICApress in rete anche con le Edizioni della Normale di Pisa
EDITORIA ISTITUZIONALE, è questa la strada per la divulgazione scientifica e culturale, grazie al contributo di varie amministrazioni, non solo universitarie. Ne hanno parlato Michele Ciliberto e Maria Vittoria Benelli, rispettivamente professore emerito e coordinatore scientifico delle Edizioni della Scuola Normale Superiore di Pisa, che si sono detti interessati ad una forte collaborazione con la casa editrice UNICApress dell'Università per la creazione e l'ampliamento di un network del settore che già coinvolge numerosi enti italiani.
L'esempio di editoria accademica, secondo standard e modalità internazionali, offerto dalla Normale, è utile per giocare un ruolo importante nell'affermazione, in Europa e nel mondo, della cultura e della scienza targata Italia. "Riallacciandosi ad un’antica storia, le Edizioni della Normale si sono affermate come uno dei principali centri di editoria accademica sia in Italia che nel mondo. Destinate in primo luogo alla valorizzazione di opere nate nella Scuola, si sono poi aperte in molteplici direzioni coinvolgendo nell'attività studiosi italiani e stranieri, autorevoli protagonisti nei loro ambiti di ricerca. Accanto all’editoria cartacea le Edizioni della Normale stanno sperimentando ora anche forme di editoria online con l’ambizione di trasformarle in uno dei nuclei centrali della loro attività".
Maria del Zompo, Magnifico Rettore dell'Università degli Studi di Cagliari
"SI APRE UN MONDO”. Nel suo intervento a conclusione dei lavori, il Magnifico Rettore ha rimarcato l’intento e l’impegno dell’Ateneo per la diffusione della cultura e della conoscenza. “L’iniziativa di fondare UNICApress era parte del mio programma, fin dall’inizio del mandato, e la realizziamo grazie al lavoro della professoressa Marini e del suo staff, che ringrazio. L’obiettivo è di ampliare il livello della conoscenza e di renderla immediatamente fruibile per tutti, tramite gli strumenti digitali, in modo serio e, quindi, non solo tra i ricercatori ma anche per chi, ad esempio, non fa più parte dell’Università, come i laureati”.
Con un accenno finale a certe fake news e fandonie pseudoscientifiche che girano in Rete e che purtroppo trovano seguito, la professoressa Del Zompo ha voluto terminare chiarendo che “Diffondere la cultura non significa banalizzare la scienza e la ricerca: divulghiamo solo le verità dimostrate con metodo scientifico, questo è l’unico modo per alimentare altri filoni di studio e far crescere la conoscenza della società civile”.