Sergio Nuvoli
Cagliari, 28 novembre 2019 - È stato recentemente pubblicato sulla rivista internazionale “Chemical Geology” un lavoro che il gruppo di ricerca coordinato da Marco Schintu (docente al Dipartimento di Scienze Mediche e Sanità Pubblica) ha svolto in collaborazione con il Department of Marine Sciences dell’Università di Calcutta (India).
Lo studio, durato due anni, ha riguardato la potenziale rimobilizzazione di metalli pesanti quali cadmio e piombo dai sedimenti inquinati dell’estuario del Gange, un sistema idrodinamico estremamente complesso che sfocia nel Golfo del Bengala, valutando il rischio di una loro introduzione nella catena trofica.
Oltre che per il suo contenuto scientifico, il lavoro è importante perché apre la porta a future collaborazioni di UniCa con le università di un grande Paese emergente quale l’India. Lo studio sarà presto seguito da un altro progetto nel quale l’inquinamento delle acque dell’estuario del Gange sarà valutato per la prima volta con tecniche di campionamento passivo dei contaminanti, un campo di ricerca nel quale l’équipe del prof. Schintu è molto attiva in ambito internazionale. Sullo stesso tema partecipa attualmente a due progetti Interreg, SEDRIPORT e MONITOOL.