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Un rivestimento speciale contro il coronavirus

L’Ateneo di Cagliari ancora in prima linea nella lotta contro il COVID-19: studiosi dei dipartimenti di Scienze della Vita e dell’Ambiente, di Scienze biomediche e di Scienze chimiche e geologiche impegnati nel progetto di ricerca coordinato da Francesca Esposito. L’obiettivo del lavoro di squadra di UniCa è prevenire l’infezione attraverso l’utilizzo di un materiale la cui formulazione è in fase di brevettazione internazionale. RASSEGNA STAMPA
17 dicembre 2020
Il team che lavora al progetto: Enzo Tramontano, Guido Ennas, Alessandra Scano, Aldo Manzin, Francesca Esposito e Fabrizio Angius

I ricercatori del Dipartimento di Scienze della Vita e dell'Ambiente (DiSVA) e di Scienze biomediche (DiSB) in sono impegnati negli studi virologici di una formulazione sviluppata dagli specialisti del Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche (DSCG)

Sergio Nuvoli

Cagliari, 17 dicembre 2020 - Sottoporre a studi virologici una formulazione, già in fase di brevettazione internazionale per le sue proprietà battericide, che potrebbe essere utilizzata per il rivestimento di dispositivi medici (come maschere e guanti) e di superfici ed oggetti di uso frequente presenti in luoghi pubblici (maniglie delle porte, corrimano, schermi tattili): è l’obiettivo del progetto condotto da tre dipartimenti dell’Università di Cagliari nell’ambito dell'iniziativa “Incentivo Ricerca - SR4COVID”, promossa da Sardegna Ricerche.

I ricercatori del Dipartimento di Scienze della Vita e dell'Ambiente (DiSVA) e di Scienze biomediche (DiSB) in collaborazione con i ricercatori di Sardegna Ricerche sono impegnati negli studi virologici di una formulazione sviluppata dagli specialisti del Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche (DSCG), attualmente in attesa di concessione di brevetto internazionale per le sue proprietà battericide, da utilizzarsi come rivestimento solido di dispositivi medici, di superfici ed oggetti di uso frequente presenti nei luoghi pubblici.

Coronavirus, un'immagine simbolo ormai tristemente familiare
Coronavirus, un'immagine simbolo ormai tristemente familiare
Servizio di Graziano Pintus per il TGR RAI Sardegna andato in onda nell'edizione delle 14 del 19 dicembre 2020 introdotto in studio da Maria Spigonardo

I ricercatori del nostro Ateneo puntano - nei prossimi 10 mesi - ad un risultato che potrebbe contribuire alla prevenzione della diffusione del SARS-CoV-2 nell’attuale momento di elevata criticità

I team di virologi guidati da Francesca Esposito (responsabile scientifico del progetto) e da Enzo Tramontano (docenti del DiSVA) e da Aldo Manzin e Fabrizio Angius (docenti del DiSB), collaboreranno con il gruppo di chimici coordinati da Guido Ennas e Alessandra Scano (docenti del DSCG) e con Rossella Angius e Luigi Pira dell’Unita di Supporto della Ricerca Biomedica di Sardegna Ricerche, per raggiungere, nei prossimi 10 mesi, un risultato che potrebbe contribuire alla prevenzione della diffusione del SARS-CoV-2 nell’attuale momento di elevata criticità.

“Si tratta di un materiale che ha dimostrato di possedere attività battericida pari al 100% su batteri GRAM positivi e negativi, a differenza dei prodotti finora sviluppati, che portano unicamente ad una riduzione della carica microbica, a fronte di assenza di tossicità per le cellule eucariotiche” spiega nel dettaglio la prof.ssa Esposito.

Francesca Esposito, docente al DiSVA e coordinatrice del progetto, intervistata dal TG della RAI
Francesca Esposito, docente al DiSVA e coordinatrice del progetto, intervistata dal TG della RAI

L’approccio proposto dai ricercatori dell’Università di Cagliari si basa sulla capacità del componente attivo, presente nel rivestimento, di alterare profondamente le proprietà dell’envelope virale, determinandone l’alterazione

I ricercatori hanno anche osservato che la capacità dei componenti di questo speciale rivestimento di indurre la rottura della membrana dei microrganismi pone le basi per l’ampliamento della ricerca attraverso lo studio dell’attività antivirale nei confronti di virus con envelope (rivestimento) quali i Coronavirus (CoVs) ad alto rischio biologico.

L’approccio proposto dai ricercatori dell’Università di Cagliari si basa sulla capacità del componente attivo, presente nel rivestimento, di alterare profondamente le proprietà dell’envelope virale, determinandone l’alterazione o, nel migliore dei casi, la completa neutralizzazione, prima dell’entrata nella cellula ospite, prevenendo così l’infezione.

Il simbolo scelto da Sardegna Ricerche per il progetto
Il simbolo scelto da Sardegna Ricerche per il progetto

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