di Sergio Nuvoli - evento trasmesso in diretta live su facebook l'8 novembre
Cagliari, 9 novembre 2017 - “Abbiamo migliorato la nostra didattica e la nostra ricerca, ma possiamo ancora crescere, anche grazie al sostegno della Regione e del Comune di Cagliari. Le nostre tasse sono tra le più basse d'Italia. Ora stiamo puntando molto sulle lauree magistrali, che sono il segmento professionalizzante realizzato sempre più in accordo con il mondo dl lavoro. Ma in città non ci sono abbastanza alloggi, e questo ci penalizza”. Lo ha detto il Rettore Maria Del Zompo, ieri sera, nella replica alle decine di interventi dei consiglieri comunali intervenuti al dibattito – finito solo a tarda sera - sulla mozione presentata dalla Commissione Patrimonio, Politiche della casa e Mobilità.
Nelle parole del Magnifico tutto l’orgoglio di un Ateneo che marcia spedito e sicuro: “Stiamo incentivando i nostri studenti a iscriversi alle lauree magistrali, con borse di studio e premi – ha rimarcato - Ne abbiamo attivate due nuove, una sul Turismo sostenibile e una su Data science. Ora potrebbero partirne altre due, su Web security e su Cinema e multimedialità. Presto avremo sale studio innovative e multimediali e creeremo una rete con il turismo giovanile. Ma abbiamo necessità di alloggi messi a disposizione dei nostri studenti, e questa è la vostra parte, nelle forme che certamente individuerete. Il nostro Ateneo non ha nulla da invidiare ad altre realtà universitarie, ma dobbiamo migliorare sui servizi offerti agli studenti, specie per quanto riguarda gli alloggi. C'è tutto il nostro impegno, perché con l’Università cresce Cagliari e cresce la Sardegna: con piccoli passi si riesce a crescere, tutti insieme".
Poco dopo il Magnifico, in apertura di dibattito, le parole del Direttore generale dell’Ateneo, Aldo Urru: “L’Università è l’unica amministrazione pubblica che in Italia compete sulla ripartizione dei fondi. Una competizione che, se vinta, ci consente di recuperare risorse: maggiori sono i miglioramenti, maggiori sono i ricavi – ha sottolineato, tra l’altro - Noi abbiamo realizzato importanti iniziative sul diritto allo studio, pur non essendo un settore di nostra competenza. Abbiamo attivato anche una foresteria, potremmo fare anche altro se adeguatamente supportati. Migliorare i servizi agli studenti, anche in termini di alloggi, ci può consentire di essere più competitivi nel sistema universitario”.
Tra gli interventi, particolarmente significativo quello del professor Pasquale Mistretta, invitato a parlare in qualità di ex Rettore dell'Ateneo: “La Regione con l’ERSU sta vivendo di rendita sulle scelte fatte 40 anni fa – ha spiegato - Non vorrei che Cagliari diventasse come Venezia, dove non ci sono più veneziani, o che la nostra città fosse abitata solo da universitari e immigrati: il corpus dei residenti deve mischiarsi con studenti e immigrati, perché quella studentesca è una componente su cui investire, ma è necessario ragionare in termini di città metropolitana. Cagliari vuol essere generosa o egoista nei confronti di chi viene da fuori?”. Al dibattito sono intervenuti il neopresidente dell’ERSU, Michele Camoglio, e il capo di gabinetto dell’assessore regionale alla Pubblica Istruzione, Enrico Murgia. Le conclusioni sono state affidate al sindaco Massimo Zedda.
La mozione che ha dato il via alla discussione è stata illustrata da Fabrizio Marcello, presidente della Commissione che l’ha votata all’unanimità, spiegando che i consiglieri comunali sono partiti da un ragionamento sui vuoti urbani e sulla ricchezza portata dagli studenti in città (una media di circa 600 euro mensili a testa), ma il vero fuoco alle polveri del dibattito era stato dato dai rappresentanti degli studenti in Senato accademico.
Carlo Sanna ha sottolineato che “gli studenti sono parte integrante della città, non sono certamente ospiti casuali”, mentre Pietro Ennas ha posto l’accento sul fatto che “gli universitari sono una risorsa culturale per Cagliari: servono però servizi, trasporti e spazi dedicati. Cosa vuol fare Cagliari per noi?”.
Stessa sottolineatura di Alberto Mureddu, che – dopo aver ricordato che spazi come Palazzo delle Scienze non sono certamente vuoti urbani – ha evidenziato che serve investire su servizi essenziali, come le mense.
Il presidente del Consiglio degli studenti, Roberto Vacca, da fuorisede aveva infine rimarcato che “attrarre studenti dal resto della Sardegna deve essere un vanto per la città di Cagliari, perché in ogni studente che sceglie di venire a studiare qui nasce una sfida importante nel momento in cui decide di lasciare la propria famiglia e il proprio paese. Cagliari deve saper rispondere”.