Il prorettore Pilo: "Venticinque anni fa bisognava avere una visione e capire dove occorreva andare. Grazie al collega Gianluigi Bacchetta e a tutte le istituzioni che con lui hanno costruito una rete davvero importante in questi anni”
Sergio Nuvoli
Cagliari, 29 settembre 2022 – In 25 anni ha ricevuto quasi 7 milioni e 400mila euro di finanziamenti per 65 progetti realizzati con partner di 26 Paesi, 293 articoli scientifici, di cui 258 su importanti riviste internazionali, firmati da oltre 230 autori diversi, 19 volumi pubblicati. E soprattutto 3500 lotti di semi riferibili a circa 1500 specie vegetali provenienti da numerosi territori del Mediterraneo, specialmente insulari, conservati con cura a 25 gradi sotto zero. E’ in estrema sintesi la fotografia della Banca del Germoplasma della Sardegna, che in questi giorni taglia il traguardo dei 25 anni: le celebrazioni sono cominciate questa mattina all’Università di Cagliari che la ospita nei locali dell’Orto Botanico.
“La Banca del Germoplasma e l’Orto sono un fiore all’occhiello del nostro Ateneo – ha detto il prorettore all’innovazione e territorio dell’ateneo sardo, Fabrizio Pilo - Venticinque anni fa bisognava avere una visione e capire dove occorreva andare. Grazie al collega Gianluigi Bacchetta e a tutte le istituzioni che con lui hanno costruito una rete davvero importante in questi anni”.
In questi anni hanno collaborato con la Banca 59 borsisti e ricercatori e sono state realizzate 25 tesi di laurea e 24 tesi di dottorato
“Ringrazio il personale dell’Orto Botanico e le tante istituzioni che fanno parte della rete che ha permesso in questi anni di far crescere la Banca – gli ha fatto eco il responsabile della Banca, Gianluigi Bacchetta - Da soli non saremmo stati in grado di raggiungere questi risultati”.
Dal 1997 la Banca – situata all’interno del polmone verde dell’ateneo cagliaritano - svolge un ruolo fondamentale in particolare per la raccolta, studio, moltiplicazione, conservazione e gestione del germoplasma delle specie vegetali autoctone, endemiche, rare, minacciate di estinzione o di particolare interesse conservazionistico della Sardegna ma non solo.
“Buona parte della flora autoctona della nostra isola, ma non solo – ha proseguito Bacchetta - è al sicuro nella Banca del Germoplasma della Sardegna: si tratta di materiali che vengono conservati per tanti anni, nelle attività sono coinvolti 16 Paesi del Mediterraneo più l’Iran in cui sono presenti molte piante molto simili alla nostra flora”. Marco Porceddu, curatore della Banca, ha quindi ripercorso i 25 anni di storia dell’importante struttura. La cerimonia è terminata con la consegna di una targa a ciascuno degli enti, regionali, nazionali e internazionali che in questi anni hanno collaborato per il raggiungimento degli obiettivi, grazie ad una squadra appassionata ed entusiasta di ricercatori e ricercatrici di altissimo livello.
La Banca del Germoplasma non si limita soltanto a conservare un patrimonio vegetale così prezioso, ma dalla sua nascita collabora con diverse reti e consorzi di banche del germoplasma, come la rete RIBES, ENSCONET e GENMEDA, e porta avanti diversi progetti legati alla conservazione della biodiversità vegetale. Inoltre, offre la possibilità a studenti, ricercatori e tecnici di svolgere i propri percorsi di tesi e formazione su tematiche legate alla conservazione e valorizzazione della flora sarda: in questi anni hanno collaborato con la Banca 59 borsisti e ricercatori e sono state realizzate 25 tesi di laurea e 24 tesi di dottorato.