Sinergie e attività di supporto sul territorio. Tra di ricerca scientifica e modelli di lavoro per una Rete mediterranea
Mario Frongia
Due giornate di straordinario pregio accademico e scientifico. Il 22 e il 23 aprile scorso, su zoom, si è tenuto con successo il webinar internazionale gratuito e rivolto a studenti e professionisti della salute mentale. "Strengthening networks on mental health in the Mediterranean area" è stata la cornice del simposio curato dal responsabile scientifico dell’evento, Mauro Carta. L'iniziativa - nata dalla partnership tra Mediterranean Society on Mental Health, dipartimento di Scienze mediche e sanità pubblica dell’Università di Cagliari, Fondazione di Sardegna e Associazione università europea del Mediterraneo - ha avuto per protagonisti oltre sessanta tra speakers e chairmen di caratura internazionale. "Ci siamo confrontati su conseguenze della pandemia, problema dei diritti umani in salute mentale, supporto a migranti e rifugiati, impiego delle nuove tecnologie in ambito biomedico. Ma anche - spiega il professor Carta - su temi più classici che, nelle nuove situazioni critiche, si vestono di nuovi significati, quali la prevenzione del suicidio e i disturbi dell’umore”. Il Centro, capofila di uno studio nazionale su monitoraggio e prevenzione dello stress durante il Covid nel personale sanitario (Finanziamento Miur), ha seguito una quindicina di dipendenti Aou con problemi di stress lavoro-correlato
Collaborazione e confronto scientifico a favore delle persone fragili e deboli
“Da circa quindici anni seguiamo l'idea di creare una rete mediterranea di collaborazioni scientifiche. All'incertezza - spiega il professor Carta, ordinario di Scienze tecniche mediche applicate - dovuta a questi tempi storici segnati da guerre e pandemie rispondiamo dando continuità a queste sinergie rinnovando il nostro impegno a migliorare le risorse per la salute mentale. Vogliamo consolidare i rapporti di collaborazione tra paesi di culture diverse, tra persone e professionisti che si occupano di supportare i più deboli”. Il Centro di psichiatria di consultazione e psicosomatica, istituito di concerto da Aou e Università di Cagliari, supporta persone con disabilità psicosociale (es Malattia di Wilson, patologie oncologiche, patologie reumatologiche e cardiologiche), affronta un migliaio di consulenze anno tra visite psichiatriche, psicoterapie, interventi di terapia occupazionale, cura problematiche di salute mentale e avvia percorsi di inclusione sociale. Grazie alla Fondazione di Sardegna è stato istituito un Centro culturale che promuove attività divulgative. Il Centro ha formato vari tirocinanti e collabora con l'Organizzazione mondiale della sanità. L'Oms, Ginevra, ha nel Centro un riferimento per la promozione del progetto Who-QualityRights, che verte su salute mentale e diritti umani nell’area mediterranea allargata. Ma non solo. Gli specialisti guidati dal professor Carta si occupano anche degli over 65 nel contrasto della marginalizzazione sociale e per la promozione dell’invecchiamento attivo. Le iniziative prevedono attività fisica, alfabetizzazione all’uso di computer e social media, acquisizione di tecniche di mindfulness (rilassamento utile nella gestione dello stress), inclusione sociale e culturale. "Stiamo lavorando - precisa la dottoressa Cossu - anche sulla realtà virtuale nel declino cognitivo, sul biofeedback nella fibromialgia e nella fatica cronica post covid. Lavori supportati da fondi del ministero dell'Università".
Dal direttivo della Società alle modalità di cooperazioni. Tra competenze medico-sanitarie ed esperienze che fanno la differenza
Nel corso del webinair è stato costituito Il nuovo comitato direttivo. Nel team operano professionisti che operano in dodici paesi (Tunisia, Algeria, Egitto, Libano, Siria, Turchia, Marocco, Italia, Grecia, Spagna, Francia, Svizzera). Con un applauso per l'ateneo di Cagliari: per il biennio 2022-24 è stato nominato presidente Mauro Carta. E fanno parte del direttivo anche la ricercatrice Giulia Cossu, gli studiosi, formatisi nell'ateneo del capoluogo regionale, i docenti Antonio Preti (Università di Torino) e Maria Francesca Moro (Oms, Ginevra). Il presidente eletto è stato Mehmet Eskin (Università di Istambul), la segretaria è stata affidata a Dalila Ben Massoud (Università di Algeri) e Rym Ghacem (Università el Manar, Tunisi). Durante l’evento sono stati condivisi strumenti, azioni e risorse per rafforzare e supportare reti orientate alla salute mentale e al benessere psicosociale, attraverso la presentazione di esperienze e studi scientifici. La segreteria scientifica dell’evento è stata curata dalla dottoressa Cossu con i colleghi Davide Gipaz, Alessandra Perra e Federica Sancassiani.