Sabato 13 giugno 2020

Rassegna quotidiani locali a cura dell’Ufficio stampa e redazione web
13 giugno 2020

L'Unione Sarda

 


 

 

 

1 - L’UNIONE SARDA di sabato 13 giugno 2020 / PRIMA
INNOCENZI
Professore universitario all’università di Sassari, annuncia la sua candidatura per le elezioni del rettore: “C’è necessità di cambiamento”  A PAGINA 43

SASSARI E ALGHERO - Pagina 43
Elezioni, battaglia in Senato accademico
Seduta di fuoco al Senato accademico dell'Università. Dopo settimane di impasse, silenzi e polemiche, Massimo Carpinelli ha dato l'annuncio: a fine settembre si terranno le elezioni per il nuovo rettore che dovrebbe entrare in carica il 1° novembre (e poi spiegheremo il perché dell'uso del condizionale) e restare alla guida dell'Ateneo per i prossimi sei anni. Contestualmente ci saranno le elezioni per eleggere i direttori dei dieci Dipartimenti.

Lo scontro

Il dibattito si è infiammato prima con un duro faccia a faccia tra il rettore e Eraldo Sanna Passino, direttore del Dipartimento di Veterinaria, poi tra lo stesso Carpinelli e Antonella Canu, presidente del Consiglio degli studenti. È accaduto quando Carpinelli ha annunciato che dal 15 luglio sarebbero decaduti i rappresentanti degli studenti in tutti i Consigli, il cui mandato è scaduto ma in prorogatio causa emergenza Covid. Antonella Canu ha reagito con veemenza e alla fine Carpinelli ha dovuto assicurare che saranno indette al più presto le elezioni. Resta il fatto che non c'è una data e che in assenza dei rappresentanti degli studenti, decine di organismi (Consiglio dei corsi di laurea, Consiglio di Dipartimento, eccetera) non possono riunirsi.

Le date

Considerato che i candidati al rettorato potrebbero essere sei e che è molto probabile un ballottaggio, le operazioni di voto potrebbero concludersi intorno al 10 ottobre. L'elezione, poi, dovrà essere ratificata dal ministero che è solito emanare il decreto dopo circa un mese. Quindi, ben difficilmente il nuovo rettore entrerà in carica - come previsto dallo Statuto - il primo novembre. E così Carpinelli potrebbe agire, seppure per pochi giorni, in regime di prorogatio . Mai accaduto prima.

La corsa

Ora i sei candidati semiufficiali potranno scendere in campo e iniziare la campagna elettorale. In lizza ci sarebbero il pro rettore Luca Gabriele Deidda, Gavino Mariotti (Scienze umanistiche), Giampaolo Demuro (direttore del Dipartimento di Giurisprudenza), Roberto Furesi (Agraria), Corrado Rubino (Scienze mediche) e Plinio Innocenzi. Quest'ultimo rompe gli indugi e annuncia la sua candidatura: «C'è bisogno di cambiare. La nostra Università ha necessità di essere rilanciata e messa in grado di attirare risorse». Innocenzi è ordinario di Scienza e Tecnologia dei materiali e per otto anni ha prestato servizio presso l'ambasciata d'Italia a Pechino come addetto scientifico.

Una connotazione “internazionale” che il candidato mette al centro del suo programma: «L'Ateneo deve essere traino per il territorio e avere una visione del futuro della Regione. Non molto tempo fa Sassari formava l'élite della classe politica. Adesso, gli studenti bravi vanno via e gli altri, dopo la triennale, per la specialistica preferiscono altre strade». Sulla gestione Carpinelli, Innocenzi non si sbilancia: «Sono contrario alla polarizzazione che si è verificata. Che senso ha guardare al passato? Io mi pongo in posizione terza rispetto ai pro e ai contro Carpinelli. All'Università c'è bisogno di aria nuova».

I rumors

Innocenzi e Demuro (che aveva annunciato già a febbraio la sua intenzione di correre per il rettorato) sono i primi della lista. Sicura la presenza di Mariotti, probabile quella di Deidda e Furesi, curiosità per l'eventuale impegno di Corrado Rubino, ex assistente di Nanni Campus e ora ordinario di chirurgia estetica. Una new entry che confermerebbe l'intenzione del sindaco di giocare la partita. In ballo c'è un delicato equilibrio di potere. L'Università a Sassari non è solo studio e ricerca ma anche sanità e potere politico. (iv. p.)

 

 

 

 

 

2 - L’UNIONE SARDA di sabato 13 giugno 2020 / COMMENTI - Pagina 20

L’INTERVENTO
La metro fino a Margine Rosso

L'Unione Sarda ha recentemente riportato, con un servizio in cronaca, una notizia indubbiamente positiva, che riguarda la realizzazione di una linea metropolitana di connessione tra Monserrato, Selargius, Quartucciu e Quartu Sant'Elena.

Il progetto mi fa sperare che, in aggiunta ai collegamenti metro di Settimo San Pietro e di Sestu, si vada finalmente considerando una rete che si estenda alla località Margine Rosso, e da essa arrivi fino a servire l'aeroporto di Elmas.

Credo infatti che non possa sfuggire a nessuno l'importanza di avere un secondo collegamento all'aeroporto, al servizio dei predetti centri urbani e dei retrostanti centri dei territori - anche turistici - della Sardegna Sud-orientale.

Perché Margine Rosso? Il motivo potrebbe essere di vedervi localizzato un parcheggio di scambio, che intercetti i flussi veicolari pendolari che arrivano dall'area di prime case, e da altri territori “orientali”, che si è formata nel contesto della strada provinciale Quartu-Villasimius.

Un collegamento diretto da Quartu a Cagliari forse incontra difficoltà per avere un itinerario alternativo a viale Marconi, ma esso potrebbe trovare così una soluzione, anche se molto meno diretta, se visto in rapporto ad una linea metro al servizio del Poetto e fino appunto al Margine Rosso, nei cui pressi è sorta tra l'altra la zona abitativa di “Quartello”.

Peraltro il tratto della S.S. n° 554, tra lo svincolo di Quartucciu e la località Margine Rosso, ha assunto la funzione di strada urbana, inadeguata ormai da anni a smaltire i flussi veicolari provenienti dal predetto itinerario costiero soprattutto nella stagione estiva.

È importante che si pensi alla realizzazione di un collegamento trasversale all'area, diretto all'aeroporto e quindi in connessione ai servizi ferroviari per l'aeroporto, e per il centro di Cagliari.

Mi chiedo se si cominci a delineare finalmente una rete di relazioni tra i centri urbani dell'immediata periferia della città e quindi tra Elmas, Sestu, Monserrato, Selargius, Quartucciu, Settimo San Pietro e Quartu. E mi chiedo se questa sia vista anche in rapporto alla linea ferroviaria a scartamento ridotto Isili-Cagliari.

Mi chiedo se finalmente si stia perseguendo l'obiettivo di un riqualificazione della periferia della città metropolitana, anche in considerazione dei servizi di livello regionale che vi sono presenti, e di altri che vi potrebbero essere insediati, avvicinando i servizi stessi alla domanda del territorio, con ricadute positive sulle pendolarità.

Ed infine mi domando se l'obiettivo sia finalmente quello di avere non più solo un'area conurbata fortemente dipendente dalla città maggiore, ma un sistema urbano integrato, policentrico, vantaggioso per la stessa città maggiore, ai fini di uno sviluppo socio-economico complessivo, e non più guidato e dipendente da quello di Cagliari.

Stiamo andando finalmente alla nuova città di Cagliari attraverso la riqualificazione e la ricucitura della periferia al suo interno e con la stessa città così come la conosciamo? Mi auguro di sì. Con la realizzazione di queste opere Cagliari potrebbe essere di esempio per analoghe operazioni nei territori urbani della Sardegna.

FRANCESCO ANNUNZIATA
UNIVERSITÀ DI CAGLIARI






 

3 - L’UNIONE SARDA di sabato 13 giugno 2020 / CAGLIARI - Pagina 24

Ersu. Ipotesi per chi è fuori dalla Casa dello studente ma paga la retta
STUDENTI IN PIAZZA, RIMBORSI PER L'ALLOGGIO

La pace si sfiora, tra Ersu e studenti fuori sede, durante il flash-mob di ieri davanti alla sede dell'ente nel Corso. Si sfiora, ma non si fa. Buttati fuori senza preavviso, all'inizio dell'emergenza Covid-19, quelli che sono mancati dalle Case dello studente per 48 ore, non è però finito l'obbligo di pagare l'alloggio: i 168 euro mensili sono defalcati ogni mese da ciascuna borsa di studio. «E non ci fanno rientrare», sbuffa Nicola Fois, 27 anni, di Carbonia, uno dei più attivi nell'organizzazione della protesta. «Se è per questo, l'Ersu ha chiuso le mense universitarie», fa notare Luca Cogotti, 24 anni, di Villacidro, «ma anche i buoni mensa sono defalcati dalle nostre borse di studio».

Michele Camoglio, che dell'Ente regionale per il diritto allo studio è presidente, riconosce alcune delle ragioni dei ragazzi, ma precisa: «Io applico le norme, non le faccio. A modificarle dev'essere la Regione». Però ieri Camoglio ha informato gli studenti del dialogo aperto con l'assessorato alla Pubblica istruzione: «Impossibile sospendere il pagamento della retta alla Casa dello studente, ma si sta pensando a un contributo regionale di pari importo per i mesi trascorsi fuori dagli alloggi». Per la questione delle mense, chiuse sempre per limitare i contagi, Camoglio rivela che la soluzione è prorogare la validità dei buoni mensa, in modo da poterli spendere senza che le scadenze lo impediscano. «Una soluzione possibile, ma non per chi si laurea quest'anno», fa notare Andrea Frau, 23 anni, di Gonnoscodina, e Camoglio concorda: «Per loro si cercherà un'altra soluzione».

A tenere alta la tensione è la norma secondo cui, per non perdere il diritto all'alloggio, lo studente deve risiedervi per almeno dieci mesi, altrimenti perde il titolo. Su questa base si continua a pretendere il pagamento (tramite decurtazione dalla borsa di studio) di alloggi in cui molti ragazzi non possono più rientrare. Chi invece, pur vincitore di borsa di studio, pagava ogni mese, non sarà obbligato a saldare i tre mesi arretrati e manterrà l'alloggio. Un'ingiustizia, secondo i ragazzi, che ora chiedono parità di trattamento.

Luigi Almiento







 

4 - L’UNIONE SARDA di sabato 13 giugno 2020 / CAGLIARI - Pagina 25
Verde pubblico. La pianta era stata messa a dimora alla fine dell’Ottocento

L'ANTICO FICUS CADE A PEZZI
Dal grande albero si stacca un ramo che finisce sulla carreggiata

Alla fine dell'Ottocento era un piccolo albero arrivato da un altrove indefinibile, un Oriente lontano, leggendario e remoto. Il Ficus macrophylla o magnolioide di via Roma, all'incrocio con viale Regina Margherita, è ormai una figura familiare, un gigante che continua a crescere tra due strade, un'edicola e un muro che si è arreso di fronte alla forza delle sue radici.

La pianta perde pezzi

La notte scorsa ha perso un grosso ramo, una parte di sé non trascurabile che è finita, per fortuna senza gravi conseguenze, sulla careggiata. Sono intervenuti i vigili del fuoco e gli agenti della polizia locale per liberare la strada dalle ampie fronde finite sull'asfalto. Il gigante, che ha osservato i mutamenti della città, dall'età di Bacaredda (il sindaco che nei tumulti dei primi anni del Novecento alle donne livide di rabbia per le precarie condizioni di vita, parafrasando Maria Antonietta, disse: «se non avete triglie mangiate baccalà») alle due guerre mondiali, ai bombardamenti, al lento cammino verso la modernità. Passaggi di tempo che il ficus, nella sua crescita graduale, ha osservato con aristocratico distacco, caratteristica delle piante che, grazie all'altezza e alle radici robuste, riescono a collocarsi in una gerarchia superiore rispetto alle altre. Un albero che è sinonimo di vita come nel Barone Rampante di Calvino: «Cosimo tutti i giorni era sul frassino a guardare il prato come se in esso potesse leggere qualcosa che da tempo lo struggeva dentro: l'idea stessa della lontananza, dell'incolmabilità, dell'attesa che può prolungarsi oltre la vita».

In città nel 1883

Il ficus di via Roma è giunto a Cagliari insieme a quelli delle piazze Deffenu e Matteotti, compagni di viaggio, con un destino comune: abbellire angoli della città, in particolare quelli che si affacciano sul mare. «Vengono piantati a partire dal 1883 - spiega Gianluigi Bacchetta, docente di Botanica all'Università - e oggi hanno assunto dimensioni ragguardevoli. Una cosa deve essere chiara: le piante non smettono di crescere con l'adolescenza ma continuano a svilupparsi. Questi alberi hanno radici molto estese anche in superficie. Hanno poi radici aeree che appena arrivano al suolo si trasformano in organi di sostegno e nel crocevia tra via Roma e viale Regina Margherita non c'è possibilità che la pianta possa stabilizzarsi perché è costretta a sopravvivere all'interno di una piccola aiuola, con un'edicola al fianco. Nel tempo questa situazione può creare ulteriori problemi». Una buona potatura aiuterebbe il ficus di via Roma? «Sono state eseguite potature efficaci ma non è stato sufficiente».

L'edicola sull'albero

C'è poi l'edicola che il ficus ha ormai avvolto con i suoi rami. Più che una minaccia sembra una protezione. Il gestore Antonio Durzu, da 24 anni, è il testimone della crescita esuberante della pianta: «Mi sono abituato, non ho paura». Durzu fa notare un altro aspetto legato allo sviluppo anomalo del ficus: «Le radici hanno provocato l'innalzamento della mia edicola. Mi sembra di lavorare sull'albero, una bella sensazione».

Massimiliano Rais







 

5 - L’UNIONE SARDA di sabato 13 giugno 2020 / AGENDA - Pagina 27
CONTAMINATION LAB
La finale della settimana edizione del CLab Unica si svolgerà in occasione dell’evento nazionale dell’Italia CLab Network, lunedì 22 giugno a partire dalle 17,30.
Sarà un evento virtuale, con migliaia di persone connesse da tutta Italia, raccolte ad ascoltare decine di menti brillanti in un unico posto.








 

6 - L’UNIONE SARDA di sabato 13 giugno 2020 / OGLIASTRA - Pagina 42
Tortolì. Operatori a confronto con gli esperti di marketing dell’Università
Turismo in rosso, tavoli tematici per salvare la stagione

Un piano per rilanciare il turismo. Al vaglio dell'amministrazione di Massimo Cannas c'è un filo che lega gli imprenditori del settore e l'università di Sassari. C'è una stagione alle porte, la più complicata di sempre, per la quale occorre pensare a un salvagente che ammortizzi le perdite annunciate. Ma, soprattutto, c'è già da programmare quella del prossimo anno. Nelle ultime settimane il Comune ha promosso incontri tematici a cui hanno preso parte, in qualità di ospiti, due esperti di marketing del turismo dell'ateneo di Sassari: Francesco Morandi, professore ordinario di Diritto del turismo, ex assessore al Turismo, e Antonio Usai, docente di Marketing strategico per il turismo. «Hanno offerto spunti di riflessione su come sta cambiando il mercato del turismo, il modo di strutturare un prodotto-destinazione, di comunicare e fare accoglienza». Michela Iesu, 36 anni, consigliere comunale con delega al Turismo, traccia il bilancio dell'ultimo incontro a cui hanno partecipato anche operatori del settore e associazioni di categoria. «L'intento è raccogliere le considerazioni degli operatori e valutare assieme a loro la possibile costituzione di un gruppo di lavoro per elaborare un piano di azioni per la stagione 2020 e programmare azioni di marketing per strutturare un rilancio in vista del 2021 assieme agli operatori».

Ro. Se.





 

La Nuova Sardegna



 

 

 

7 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 13 giugno 2020 / PRIMA

Sassari, Carpinelli ne parla al senato accademico. Data tra settembre e ottobre
PRIMI PASSI PER L’ELEZIONE DEL RETTORE

Il dado è tratto. Ieri il rettore Massimo Carpinelli durante la seduta del Senato accademico ha introdotto l’argomento delle elezioni del suo successore. Punto non all’ordine del giorno, ma affrontato come gesto di cortesia e (probabilmente) per spazzare via polemiche e illazioni: l’emendamento votato

al Senato alcuni giorni fa ha sbloccato la situazione. Tutto prenderà il via quando Carpinelli comunicherà ufficialmente la data, ma è verosimile che si possa andare alle urne alla fine di settembre o al massimo i primi di ottobre. Ancora nessuna candidatura ufficiale, ma già sei i nomi in campo.
? R. SANNA A PAGINA 12


SASSARI - Pagina 12
Massimo Carpinelli ha affrontato l'argomento ieri durante il Senato accademico
ELEZIONI ALL'UNIVERSITÀ, PRIMI PASSI DEL RETTORE

L'indicazione ufficiale della data darà il via alla presentazione delle candidature

di Roberto Sanna
SASSARI Il dado è tratto. Ieri mattina il rettore Massimo Carpinelli durante la seduta del Senato accademico ha introdotto l'argomento delle elezioni del suo successore. Punto non all'ordine del giorno, ma affrontato come gesto di cortesia e (probabilmente) per spazzare via polemiche e illazioni: l'emendamento votato al Senato alcuni giorni fa ha sbloccato la situazione cristallizzata lo scorso aprile dal decreto governativo dell'emergenza covid-19, in base al quale le procedure erano bloccate fino al 31 luglio. Le date. Il discorso fatto dal rettore ieri, è bene specificare, non ha messo in moto la procedura ma è stato comunque prodromico all'avvio di una complessa macchina che porterà alle urne oltre settecento persone, tra docenti, personale amministrativo e rappresentanti degli studenti. Tutto prenderà il via quando Carpinelli comunicherà ufficialmente la data (e la decisione spetta a lui) ma è verosimile che si possa andare alle urne alla fine di settembre o al massimo i primi di ottobre (come avevano indicato alla "Nuova Sardegna" i direttori dei dipartimenti) per tutta una serie di motivi. Di fatto, a causa del lockdown questa procedura elettorale è schiacciata sull'inizio del nuovo anno accademico, il primo novembre, che segnerà l'addio di Massimo Carpinelli alla carica occupata per sei anni. In teoria ci sono ancora quattro mesi e mezzo di tempo, in pratica siamo sul filo. Prima di tutto perché è impensabile, per tutta una serie di motivi, eleggere un nuovo rettore solo pochi giorni prima dell'inizio del nuovo anno accademico. E poi perché la campagna elettorale dovrà avere tempi adeguati per la presentazione dei programmi e la caccia ai voti. A questo proposito il regolamento dell'Università, all'articolo 4, è chiaro: i candidati sono tenuti a presentare un documento programmatico e le candidature devono essere presentate fino a un mese prima dalla data della prima votazione. In mezzo mettiamoci anche l'estate ed ecco che gli spazi di manovra diventano improvvisamente ristretti. La corsa. Nel 2014 cominciò con cinque candidati e si concluse con un ballottaggio tra Massimo Carpinelli ed Eraldo Sanna Passino, con la vittoria dell'attuale rettore per 387 voti a 355. Attualmente, non essendo state indette le elezioni, non sono state nemmeno depositate candidature ma i nomi stanno già circolando e qualcuno si è già palesato pubblicamente: Gian Paolo Demuro (Giurisprudenza), Gavino Mariotti (Scienze umanistiche), il prorettore Luca Deidda (Scienze economiche), Roberto Furesi (Agraria), Plinio Innocenzi (Farmacia e chimica), Corrado Rubino (Medicina). Per un lungo periodo nell'ateneo vigeva poi una sorta di alternanza non scritta tra il settore scientifico e quello umanistico, ma potrebbe essere superata dai tempi e a fare la differenza potrebbero essere programmi e alleanze.







 

8 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 13 giugno 2020 / PRIMO PIANO - Pagina 4--

La protesta a Cagliari contro l'Ersu: ci sentiamo abbandonati
STUDENTI FUORISEDE, FLASH MOB IN PIAZZA

CAGLIARI Gli universitari sono ritornati in piazza. Dopo aver manifestato pochi giorni fa e per ben due volte sotto gli uffici dell'Ersu, a fine maggio e lunedì scorso, ieri hanno rioccupato la strada con un terzo e più affollato flash mob. Il perché di questi tre sit-in, quasi consecutivi, può essere riassunto così: «Durante tutto il lockdown, fra lezioni ed esami a distanza, siamo stati costretti ad arrangiarci. Ma da quando la clausura è finita, ci sentiamo ancora peggio, abbandonati». Perché - stando al loro manifesto - nonostante dappertutto sia scattata la fase 3, i vertici dell'Ente ancora non avrebbero deciso quando e come riaprire le Case dello studente. Anche le mense continuano a essere sbarrate e ogni giorno di serrata in più non fa che aumentare le spese sostenute dai fuorisede. All'orizzonte non ci sarebbe traccia neanche della possibilità che l'Ersu rimborsi le rette degli affitti nonostante la lunga i chiusura e i buoni pasto non utilizzati. Gli studenti universitari hanno sollecitato anche l'accredito anticipato della seconda rata delle borse di studio. «Molti di noi - hanno ribadito i portavoce - sono rimasti senza neanche un euro e non possiamo contare certo sulle nostre famiglie, perché anche loro sono state messe in ginocchio dalla pandemia». Per poi aggiungere: «È indispensabile che l'Ersu riveda i criteri con cui assegna le borse di studio: il reddito dei nostri genitori è crollato a causa del coronavirus». Gli studenti universitari si sono detti pronti a ritornare in piazza la settimana prossima: «Abbiamo bisogno di risposte immediate - sono state le parole di chi è deciso a non mollare - Pretendiamo una soluzione. Non siamo disposti a fare passi indietro su neanche una delle nostre rivendicazioni oppure scendere a compromessi. Non è possibile che l'Ente e la Regione continuino a girare la faccia dall'altra parte, a rimpallarsi le responsabilità, a nascondersi dietro il paravento dei cavilli burocratici fino a negarci da mesi il diritto allo studio. Non c'è più tempo da perdere: siamo disperati».







 

9 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 13 giugno 2020 / PRIMO PIANO - Pagina 12

Siglato dal rettore Carpinelli e il generale Di Stasio un accordo sui dottorati
ATENEO E BRIGATA MARCIANO INSIEME

SASSARI L'Università di Sassari e la Brigata Sassari rinsaldano il legame di collaborazione che le unisce da tempo, questa volta con un'iniziativa che riguarda i dottorati di ricerca. Il rettore Massimo Carpinelli e il comandante della Brigata Sassari, generale Andrea Di Stasio, hanno siglato una convenzione riguardante la Scuola di dottorato di ricerca, diretta dal professor Antonello Cannas. Grazie all'accordo, verranno riservati tre posti del corso di dottorato in Scienze giuridiche, coordinato dal professor Michele Comenale Pinto, a personale laureato della Brigata Sassari, da selezionare attraverso prove di ammissione annuali. In base alla convenzione, il corso di dottorato in Scienze giuridiche condurrà, con il contributo della Brigata, progetti di ricerca in diritto umanitario, comparazione e mediazione, con particolare attenzione alle problematiche specifiche dell'impiego di contingenti militari all'estero in missioni di peacekeeping, cooperazione, sicurezza, soccorso e gestione di gravi emergenze umanitarie. «È un'occasione di reciproca collaborazione che abbiamo voluto cogliere, come abbiamo fatto in precedenza, per esempio con il Contamination Lab, nel quale abbiamo coinvolto come docenti componenti della Brigata Sassari - ricorda il rettore -. Queste collaborazioni sono fondamentali per favorire la crescita dell'Università e della stessa Brigata, in un'azione sinergica di sviluppo e progresso della conoscenza indispensabile nella realtà sempre più complessa e competitiva che stiamo vivendo». Come sottolineato dal generale Di Stasio «la formazione avanzata del personale rappresenta una delle aree strategiche indicate dal capo di stato maggiore dell'esercito, il generale di corpo d'armata Salvatore Farina, ed è un elemento cardine nella gestione delle risorse umane, soprattutto nel rinnovato panorama normativo che impone un continuo aggiornamento e arricchimento professionale, indispensabile per gli uomini e le donne dell'Esercito Italiano ».






 

10 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 13 giugno 2020 / NUORO - Pagina 21

Ultimati i lavori della casa dello studente,
lunedì la presentazione della Provincia

La Provincia lunedì alle 12 apre le porte dei locali dell'ex Provveditorato agli studi di via Veneto per la consegna dei lavori per la realizzazione di un Centro culturale e di accoglienza per gli studenti pendolari. Il Centro, finanziato dalla Regione, rappresenta una prima risposta al fenomeno del pendolarismo che incide sulla situazione economica delle famiglie e sul disagio del mondo studentesco, come causa dell'abbandono scolastico che nella nostra provincia è del 42,9%.Il Centro di via Veneto si propone di coadiuvare gli studenti pendolari che gravitano su Nuoro, che sono circa il 60% della popolazione studentesca complessiva di 4.425 iscritti alle scuole di II grado, offrendo uno spazio articolato su quattro aree funzionali: quella dei servizi didattici, dei servizi culturali e ricreativi, servizi di supporto a quelli residenziali, con una previsione di 60 posti letto.







 

11 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 13 giugno 2020 / OLBIA - Pagina 34
LA FESTA. La gioia di Giulia Raspitzu: anche a distanza, l'emozione è grande

PRIMA LAUREATA ONLINE ANCHE A MONTI

MONTIE' la prima giovane di Monti ad essersi laureata in questo momento di emergenza sanitaria. E lo ha fatto, anche lei, discutendo la sua tesi in videoconferenza. Si tratta di Giulia Raspitzu: dalla sua abitazione, nei giorni scorsi, ha conseguito la laurea magistrale con l'Università degli studi di Sassari, Dipartimento di Scienze Umane e Sociali. Ha completato il corso di Lingue e Letterature Straniere per la Mediazione Culturale e la Valorizzazione del territorio, discutendo la prima parte della tesi in lingua spagnola e la seconda in italiano. Questo il titolo: "L'attività di pesca nell'area vasta dell'Area Marina Protetta Isola di Asinara. Implicazioni socioeconomiche, legislative e ambientali». Relatore: Donatella Carboni. Correlatore: Graziella Benedetto. Una tesi che tra l'altro è stata inserita nel progetto portato avanti dall'Università di Sassari nell'Area marina Protetta Isola dell'Asinara finanziato dal Po-feamp Italia 2014-2020 "Fondo Europeo per gli affari marittimi e la pesca". «Se la discussione della tesi della laurea triennale è stata emozionante - ha detto con gioia ed entusiasmo Giulia Raspitzu - altrettanto lo è stata quella Magistrale. Affrontare la discussione senza la presenza fisica della commissione, è stata un'esperienza particolare, sicuramente indimenticabile. Corono un sogno che cullavo sin da ragazza, con la speranza che possa trovare le giuste gratificazioni». Adesso sono in molti ad augurarsi che il cammino di studi di Giulia Raspitzu possa essere che di esempio e di stimolo per altri giovani del paese. Alla neo dottoressa gli auguri da parte della comunità montina e della Nuova Sardegna. (g.m.)

Questionario e social

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