L'Unione Sarda
1 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 5 agosto 2020 / PROVINCIA DI NUORO - Pagina 30
Macomer. Paola Falchi lavora con successo a Parigi per la casa giapponese
DA COMMERCIALISTA A MANAGER MIYAKE DELL'ALTA MODA
Occorrono tenacia e ambizione, anche una grande dose di coraggio per lasciare la propria terra, gli affetti e un'attività ben avviata e partire all'estero, alla ricerca di alternative da esplorare e di una vita appagante, seguendo la propria passione. Per realizzare un sogno. Quello che oggi, dopo anni di sacrifici, studio e duro lavoro è divenuto realtà per Paola Falchi, 47enne di Macomer, da qualche mese alla direzione della Business Unit Europa nella sede parigina di Issey Miyake, la casa di moda di lusso giapponese, conosciuta in tutto il mondo.
LE SCELTE
Dopo la laurea in economia all'Università di Cagliari e il tirocinio da un commercialista, a 29 anni Paola Falchi inizia a esercitare la libera professione in uno studio cagliaritano. Poi la svolta. Lascia tutto per trasferirsi a Parigi, inizia così la sua lunga avventura. «Dopo 4 anni - racconta - mi ero fatta un'idea di quello che poteva essere il mio futuro e non mi bastava. Attratta dalla curiosità e dal desiderio di mettermi in gioco, volevo fare esperienza a un altro livello, andare all'estero, spinta dalla passione per le lingue straniere e dal fascino di altre culture». Così a 33 anni chiude battenti e si trasferisce a Parigi per lavorare come controller in un gruppo farmaceutico italiano. Ma lei vuole di più. Nel 2011 diventa direttore finanziario in un altro gruppo farmaceutico italiano sempre a Parigi dove, 6 anni dopo, ha l'occasione di studiare executive Mba alla Hec parigina (tra le migliori scuole internazionali, che forma laeder mondiali nel management) e poi vola a Shangai per studiare il digitale. «Un percorso durato 15 mesi - spiega - grazie al quale ho ampliato la mia visione dell'attività aziendale, allargando le responsabilità professionali dalla finanza alla strategia. Decisi poi che era tempo di cambiare e passare all'industria del lusso. Volevo crescere, consapevole che per farlo avrei dovuto restare lontana dall'Italia, dove tutto questo non sarebbe stato possibile, a partire dal tipo di formazione, costosissima, finanziata dal governo francese, attraverso l'azienda per cui lavoravo».
LA GRANDE OCCASIONE
Ottenuto il diploma nel 2018 diventa direttore finanziario della regione Emea per il gruppo Estée Lauder e 2 anni dopo arriva la grande occasione: la direzione alla Miyake. «Sono molto entusiasta - dice la manager -, ma porto sempre nel cuore la mia Sardegna, dove spero di riavvicinarmi, magari aprendo una boutique in qualche località di lusso, un modo per creare valore nella mia terra e ricreare un legame». E ai giovani consiglia: «Quando una strategia non funziona bisogna cambiarla senza paura, buttandosi a capofitto in ciò che ci appassiona».
Alessandra Nachira
La Nuova Sardegna
2 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 5 agosto 2020 / SPORT - Pagina 43
È CAGLIARITANO IL SIMULATORE DELL’AMERICA’S CUP
Il Cor 36 che coordina la manifestazione velica ha affidato il progetto al sardo Centralabs
CAGLIARI Ricerca, scienze nautiche, professionalità. Nei laboratori della Cittadella universitaria di Monserrato (Cagliari) il simulatore dell'AC75, l'innovativa classe di imbarcazioni, ideata per partecipare alla 36ª edizione dell'America's Cup. L'intesa tra gli ingegneri coordinati da Paolo Fadda, e 3D Aerospazio di Antonio Depau. Un'intesa di pregio. Frutto di relazioni, incontri, confronto tecnico e scientifico, con gli specialisti dell'ateneo di Cagliari in prima fila. Il Cor 36 (Challenger of record di America's Cup 36) ha scelto come sito di assemblaggio del simulatore della barca a vela AC75, l'innovativo scafo che vola sull'acqua grazie ai foil, i laboratori CentraLabs. Il Cor36 si è affidato proprio a CentraLabs per la realizzazione del simulatore, che verrà installato nel villaggio regate dell'America's Cup, a Cagliari. Sarà a disposizione dei visitatori e consentirà di capire difficoltà e sensazioni che si hanno nel navigare su un monoscafo volante come l'AC75.«La presenza del simulatore dell'AC75 rafforza il ruolo di CentraLabs quale centro di eccellenza internazionale nel settore della simulazione. Infatti, il nostro centro è dotato anche dei simulatori di Airbus A320, di autobus (Bbbus) e di gru portainer-Chameleon», spiega Paolo Fadda, amministratore unico di Centralabs. «Il simulatore dell'AC75 è composto da una piattaforma che, grazie ad attuatori elettrici, comanda bracci che permettono di orientare lo scafo della barca nelle varie dimensioni dello spazio, combinando i movimenti in maniera da poter imprimere allo scafo rollii, traslazioni e movimenti nei tre assi di rollio, beccheggio e imbardata» dice il professor Fadda. Gli occupanti possono sperimentare lo scafo in sei gradi di libertà. Una tipologia di movimenti che trasmette agli occupanti svariate sensazioni di accelerazione-decelerazione.