UniCa UniCa News Rassegna stampa Mercoledì 22 gennaio 2020

Mercoledì 22 gennaio 2020

Rassegna quotidiani locali a cura dell’Ufficio stampa e redazione web
22 gennaio 2020

L'Unione Sarda


 
 

1 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 22 gennaio 2020 / Economia - Pagina 12

L’EVENTO. Dal 28 gennaio alla Fiera. Oltre 6.200 opportunità offerte da 300 aziende

L'ESERCITO DEGLI ASPIRANTI LAVORATORI
A Cagliar l’International Job Meeting, tre giorni dedicati all’occupazione

Sono oltre 6.200 le figure professionali ricercate dalle 300 aziende presenti all'International Job Meeting, iniziativa sul mondo del lavoro, che si svolgerà dal 28 al 30 gennaio prossimi nel quartiere fieristico di Cagliari. Le candidature totali pervenute sono circa 50mila, mentre quelle selezionate sono quasi 34.700.

TRE GIORNI DI EVENTI. Nei tre giorni della manifestazione - costata circa un milione di euro - sono in programma oltre 10mila colloqui. Previsti, inoltre, convegni e più di cento seminari a cui parteciperanno anche ospiti nazionali e internazionali. Tra questi l'architetto Angelo Ziranu, che ha partecipato ai lavori della Sagrada Familia a Barcellona, l'attrice Chiara Baschetti, impegnata nella fiction “L'Isola di Pietro”, il regista Paolo Zucca e l'attore Jacopo Cullin. Tra gli invitati - anche se non è stata confermata ancora la sua presenza - la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo. I dettagli sono stati illustrati ieri a Cagliari, a Villa Devoto, dal presidente della Regione, Christian Solinas, dall'assessora regionale del Lavoro, Alessandra Zedda, e dal direttore generale dell'Aspal, Massimo Temussi. La novità di questa edizione - incentrata sui temi della creatività e dell'innovazione - sarà il Salone dello studente, per orientare i giovani nella fase del post diploma, e di mettere in contatto i mondi dell'Università e della ricerca, con quelli della scuola e del lavoro.

CAMBIO DI MARCIA. «Con l'International Job Meeting», ha spiegato Solinas, «si vuole imprimere una svolta nel segno dell'internazionalizzazione, sempre più necessaria su base non solo europea, ma mondiale, che implica maggiore consapevolezza anche nelle scelte universitarie».

Il presidente ha annunciato, inoltre, che si sta lavorando, per il prossimo anno, alla rimodulazione dell'evento. «È necessario dare una dimensione che non centralizzi tutto in un solo appuntamento a Cagliari», ha detto, «ma promuovere più iniziative sui territori. L'anno prossimo cercheremo di declinare le potenzialità che emergeranno in termini di nuove professioni, in ambito di valorizzazione di beni culturali e archeologici, con l'investimento che faremo, e che sarà presente nella finanziaria, sul recupero, la gestione e la manutenzione di siti e percorsi archeologici».

AL PASSO COI TEMPI. L'assessora Zedda ha chiarito che la Regione vuole «stare al passo con i tempi e fornire concrete possibilità di occupazione, attraverso le nuove professioni, senza dimenticare anche quelle tradizionali. Il Made in Italy e il Made in Sardegna devono diventare le nuove forme attrattive per i giovani». Per Temussi invece è necessario «far capire che l'autoimpiego e l'autoimpresa sono delle possibilità reali anche in Sardegna».
Eleonora Bullegas

I SETTORI
Il turismo traina il mercato

La percentuale più alta delle imprese partecipanti all'IJB è rappresentata da quelle che operano nella ristorazione e ricettività (41,7%). A seguire, ci sono quelle specializzate nel commercio (12,3%), noleggio e agenzie di viaggio (9,9%), sanità e assistenza sociale (7%), attività manifatturiere (6,2%), sportive, artistiche e d'intrattenimento (4,5%), finanziarie e assicurative (4,4%), servizi di informazione e comunicazione (3,6%) e altri macrosettori (10,4%). Tra i 6.231 annunci di lavoro, il 42% è per la provincia di Cagliari, il 24% per Sassari, il 13% per il Sud Sardegna, il 12% per Nuoro, il 2% per Oristano, il 6% per Paesi esteri e l'1% per altre regioni italiane. (e. b.)

REPORT. Unioncamere
Asili e servizi sociali: ecco dove regnano le imprenditrici

Più donne manager, soprattutto nel settore dell'istruzione. I numeri arrivano dal sistema Unioncamere che ha monitorato le iscrizioni ai registri delle camere di commercio locali da parte di aspiranti imprenditrici. E la Sardegna spicca nelle classifiche nazionali per tasso di femminilizzazione arrivato nel terzo quadrimestre dello scorso anno al 22,86% del totale contro il 21,97% del panorama italiano. Negli elenchi camerali sono fino a ora registrate 38.836 imprese a conduzione femminile, capaci di dare lavoro a 81.170 persone nei più svariati campi di produzione, dall'agricoltura alle attività immobiliari.
Ma il settore più “rosa” si conferma quello dell'istruzione e dei servizi sociali, (asili nido privati o assistenza ad anziani, minori e disabili) nel quale le donne al comando sono l'81,85% delle aziende in attività. Percentuale che in Sardegna tocca addirittura quota 88,82%, la quarta più alta del Paese dopo Friuli Venezia Giulia (93,06%), Molise (92,31%) e Marche (89,55%). (l. m.)




 

 

2 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 22 gennaio 2020 / Cagliari - Pagina 15

POETTO. I residui vegetali avanzano verso la zona in cui si dovrebbero creare le barriere dunali a difesa dell’arenile

LA MAREGGIATA SPINGE LE CANNE VERSO LA STRADA
Allo stabilimento Il Lido arrivano sino alle cabine; alla Quarta fermata la sabbia vola sull’asfalto

La mareggiata è stata di parola: come avevano previsto gli esperti ha portato verso l'interno dell'arenile le canne spiaggiate diverse settimane fa. E, in effetti, soprattutto in alcuni punti, i residui vegetali sono stati trasportati verso l'interno. Il forte vento da sud est dovrebbe proseguire sino a domani sera. Dunque, è ipotizzabile che le canne possano essere ulteriormente spostate.

I CAMBIAMENTI. Non soltanto: il mare ha gettato in riva nuovo materiale, anch'esso in arrivo dai quattro rii che sboccano sul litorale quartese (dopo aver attraversato altri Comuni della Città metropolitana). A testimoniarlo i grandi tronchi d'albero che si sono arenati tra la Quarta e Quinta fermata. E, purtroppo, anche un gigantesco pneumatico da camion arrivato davanti allo stabilimento balneare dell'Aeronautica. Un rifiuto che, invece, non era in quel punto il giorno precedente, prima della mareggiata.

LA SITUAZIONE. Come era stato spiegato dagli esperti nel sopralluogo effettuato lunedì mattina, non tutti i tratti del litorale hanno “reagito” allo stesso modo: le canne hanno invaso il Lido, arrivando in alcuni punti sino alle cabine (a salvarsi soltanto quelle parti protette dalle reti che delimitano i campi di beach tennis e beach volley). Alla Quarta e Quinta fermata, invece, l'arenile è decisamente più largo e le canne, in diversi tratti, si sono fermate a metà strada, tra la battigia e la passeggiata (anche se, nella zona dell'Emerson, sono arrivate a ridosso dello stabilimento).

IL “LAGO”. Curioso quello che è accaduto tra la Sesta e l'Ottava fermata, la parte del litorale nella quale le mareggiate formano laghetti. Questa volta, si sono create soltanto delle pozzanghere. Forse proprio a causa delle tante canne in riva che hanno rallentato l'ingresso dell'acqua.

GLI ARRIVI. Dunque, non soltanto la mareggiata di ieri non ha portato via le canne, come ipotizzava qualcuno, addirittura sono arrivati nuovi residui vegetali. La differenza rispetto a quelle che si sono spiaggiate nelle scorse settimane? Il fatto che sono verdi: evidentemente sono state sradicate di recente.

LA BARRIERA. Musica per le orecchie degli ambientalisti e per gli esperti come il docente di Geografia fisica e geomorfologia all'Università di Cagliari Sandro Demuro (anche ieri al Poetto a studiare la situazione): vogliono che quelle canne restino nel litorale dove, spostate verso l'interno, verrebbero utilizzate per creare il sistema dunale a protezione della spiaggia. Un suggerimento sul quale si sono trovate d'accordo, nell'incontro di lunedì nella terrazza del Lido, tutte le amministrazioni (Comuni di Cagliari e Quartu, Città metropolitana e Regione) che si occupano del Poetto (anche perché portarle via significherebbe trasformarle in rifiuti speciali con costi ingentissimi per lo smaltimento).

LA SABBIA. Le canne, magari raccolte in fascine e trattenute da reti biodegradibili, fermerebbero i residui delle posidonie e la sabbia, formando quelle dune che impediscono alla sabbia stessa di uscire dall'arenile. Un intervento indispensabile: ieri il forte vento ha spinto la sabbia all'esterno dell'arenile.

Preoccupante, in particolare, la situazione all'altezza di via Lipari: le strisce della passeggiata, quelle che indicano le corsie agli sportivi, erano nascoste dalla sabbia. Rena che, per tutto il giorno, ha continuato a “fuggire” dall'arenile: le raffiche di vento più forti hanno creato nuvole dirette verso il lungosaline.

Marcello Cocco



 

La Nuova Sardegna


 

 


3 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 22 gennaio 2020 / Primo piano - Pagina 3

L'appuntamento a Cagliari dal 28 al 30 gennaio: inviati 50mila curriculum

LA SFIDA DEL JOB MEETING: OBIETTIVO 6MILA ASSUNZIONI

di Umberto Aime
CAGLIARI Mille in più: da cinquemila ad oltre seimila. Il Job meeting - da martedì 28 a giovedì 30 gennaio alla Fiera di Cagliari - metterà in palio posti di lavoro, in un'edizione internazionale. «Dobbiamo allargare gli orizzonti per i nostri giovani e le nostre imprese», ha detto il governatore Christian Solinas nel presentare la vetrina-meeting della domanda e dell'offerta. Sono i numeri a dire che il piatto è molto ricco per le imprese e i sardi in cerca di occupazione: 50mila curricula inviati, 10mila colloqui programmati, 300 aziende presenti negli stand, il padiglione della scuola e un parterre di ospiti che arrivano da Stati Uniti e mezza Europa. Il tutto spalmato in tre giorni, ma per ora in una sola città, Cagliari. «Ma la prossima edizione sarà senza confini e più diffusa nei territori», ha annunciato il governatore. L'evento. La creatività e l'innovazione saranno i cardini dell'International job meeting. «Saranno in circolo idee, progetti e opportunità», ha ribadito l'assessora al lavoro Alessandra Zedda. Con il direttore generale dell'agenzia per il lavoro, Aspal, che ha aggiunto: «È il momento giusto per capire la crescita, i mutamenti e le trasformazioni in un mercato ormai globalizzato». Dove c'è e ci sarà sempre fame di nuove professioni, ma anche voglia che non scompaiano quelle storiche. Tradizione e futuro devono «viaggiare assieme», è scritto in una delle locandine, accattivanti e con tratti da fumetto. L'International job meeting costerà 800mila euro fra affitti e costi vari, anche se gran parte dell'organizzazione sarà gestita dalla «macchina Regione». Gli effetti. Nell'edizione del 2019, le assunzioni furono oltre 5mila. «Quest'anno - è l'auspicio dell'assessora - puntiamo a superare quota 6mila». Le imprese a caccia di curriculum sono soprattutto sarde, il 42 per cento cagliaritane, ma non mancano i colossi internazionali del turismo. Proprio dagli alberghi e dai ristoranti arrivano gran parte delle offerte, quasi la metà, per i disoccupati, sono 15 ogni cento sardi, e in particolare quelli giovani: oltre 35 su cento. «L'incontro fra la domanda e l'offerta è da sempre il primo obiettivo del Job meeting. Negli anni - ribadisce Massimo Temussi dell'Agenzia del lavoro - siamo riusciti ad affinare i contatti e con ottimi risultati». Per l'assessora Alessandra Zedda: «È un focus, aperto al mondo, in cui scambiarsi aspirazioni e visioni anche in prospettiva non solo di essere assunti, ma avviare anche micro imprese». Workshop. La creatività avrà un padiglione tutto suo e il progetto migliore sarà premiato con un viaggio a San Francisco nella Silicon valley. In prima fila anche il salone dello studente, per orientare gli studenti nella scelta della formazione professionale, delle facoltà universitarie e delle accademie. I seminari saranno 150 e 12 le occasioni d'incontro con speaker istituzionali e chi ha realizzato un progetto semmai ispirato dal vole salvare l'ambiente. Gli ospiti. In attesa che la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, sciolga la riserva sulla sua partecipazione all'International job meeting, nella lista degli ospiti spicca il nome dell'architetto di Orani Angelo Ziranu, che fa parte dell'equipe al lavoro nel cantiere della Sagrada Familia, a Barcellona, e anche quello di Mathieu Mori, segretario generale dell'assemblea delle Regioni d'Europa. Nell'elenco anche il fotografo del National Geographic Pasquale Sorrentino, Giuseppe Carrus del Gambero Rosso e l'imprenditrice Daniela Ducato.

L'età con più richieste è tra i 35 e i 55 anni. Il 66 per cento delle offerte da Cagliari, Sassari e Olbia
CACCIA ALL'IMPIEGO, LE DONNE SONO PIÙ NUMEROSE

CAGLIARI Quasi 35mila domande per poco più di 6mila annunci di lavoro. Da qualsiasi visuale si osservi l'International job meeting si può parlare di numeri importanti. L'incontro tra domanda e offerta, in programma a Cagliari, dal 28 al 30 gennaio, mette in evidenza un'isola in cui c'è tanta fame di lavoro, ma - seppur in termini inferiori - c'è anche richiesta. Certo, dai dati forniti dall'Aspal emerge una Sardegna a due velocità, con la città metropolitana di Cagliari e la provincia di Sassari - che comprende anche Olbia e la Gallura - che insieme mettono a disposizione il 66 per cento dei profili lavorativi richiesti: 42 il capoluogo, 24 il nord. Il restante 34 è suddiviso tra il Sulcis e Nuoro, da Oristano arriva appena il 2 per cento delle offerte. Quanto alle richieste di lavoro Cagliari fa sempre la parte del leone, con il 35 per cento delle domande, ma il Sulcis Iglesiente supera in termini numerici Sassari e la Gallura. Un dato da cui emerge quanto sia sentita l'emergenza occupazione nella provincia del Sud. Più indietro le Oristano e Nuoro. Le donne che cercano lavoro sono più numerose degli uomini: il 53 per cento contro il 47. Una supremazia soprattutto nella fascia di età tra i 25 e i 35 anni: il 23 per cento delle richieste da donne e il 17 da uomini. La maggior parte della domanda arriva però dalla fascia più adulta, tra i 35 e i 55 anni, con le donne leggermente più numerose degli uomini. Appena il 14 per cento delle richieste sono degli under 25, equamente distribuiti tra maschi e femmine. Appena il 3 per cento dagli over 55.La maggior parte degli annunci, quasi il 42 per cento del totale, riguarda le attività di servizi di alloggio e ristorazione. Oltre il 12 per cento hanno a che fare con il commercio all'ingrosso e al dettaglio, compresa la riparazione di auto e moto. Poco sotto il 10 per le richieste che riguardano noleggio, agenzie di viaggio e supporto alle imprese. La classifica prosegue con la sanità (7 per cento), le attività manifatturiere (6,2), attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento (4,5), attività finanziarie e assicurative (4,4), servizi di informazione e comunicazione (3,6). Il restante 10 per cento arriva a da altri settori.

 

 


4 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 22 gennaio 2020 / Sassari Pagina 17
Tra gli aspiranti manager anche gli ex Zanaroli e Cattani e poi Palermo, Acciaro e Soro

Giannico, Seazzu e Steri in corsa per Aou e Ats

SASSARI Sono 22 i candidati alla carica di direttore generale dell'Ats, dell'Azienda ospedaliera universitarie di Sassari e dell'ospedale cagliaritano Brotzu. La scadenza per presentare le manifestazioni di interesse all'assessorato regionale alla Sanità era quella di sabato scorso, 18 gennaio. Molti nomi noti tra quanti hanno inviato domanda e curriculum. Ci sono Marcello Giannico, ex manager dell'Asl 1, Chiara Seazzu, attuale direttore amministrativo dell'azienda sanitaria sassarese di viale San Pietro, Giorgio Steri, cagliaritano, ex assessore regionale e commissario straordinario dell'Ats, Mario Palermo, medico endocrinologo, ex commissario dell'Asl di Nuoro, Sandro Cattani, il portotorese Marcello Acciaro (attuale direttore dell'Areus) per rimanere tra i sardi. A cui si aggiungono anche il sassarese Giovanni Maria Soro, e nuoresi Angelo Maria Serusi e Giovanna Gregu. Tra i non sardi aspira anche Bruno Zanaroli, plenipotenziario dell'ex assessora alla Sanità della giunta Soru, Nerina Dirindin, che è stato direttore generale dell'Azienda Asl 1 di Sassari e ora è alla guida dell'ospedale di Sassuolo. C'è da dire che la scelta dei direttori generali delle aziende sanitarie deve essere fatta scegliendo obbligatoriamente tra i candidati iscritti all'elenco nazionale, elenco che certifica i titoli per poter accedere all'incarico. A scorrere l'elenco ad alcuni aspiranti manager mancherebbe però il requisito dell'età che non deve essere superiore ai 65 anni . All'Aou sassarese manca un direttore generale effettivo da quando Antonio D'Urso ha lasciato l'incarico per andare a guidare la Asl della Toscana Sud. Al suo posto, come facente funzioni è stato nominato Nicolò Orrù.Marcello Giannico è attualmente dirigente dell'Area Risorse Economico-Finanziarie della Direzione Regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio. È stato prima commissario e poi direttore generale della Asl 1 di Sassari dal 2011 al 2014, quando si è dimesso. Chiara Seazzu è stata direttore amministrativo dell'Asl n. 1 nominata proprio da Giannico. È avvocato ed ex giudice di pace.

 

 


5 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 22 gennaio 2020 / Sassari - Pagina 19

Venerdì a San Giorgio inizia il corso biennale Antropologia, Scienza e Vita

AL VIA L'ALTA FORMAZIONE: LA CURIA DIVENTA ACCADEMIA
L'arcivescovo Saba inaugura la Fondazione per popoli, culture e religioni

di Antonio Meloni
SASSARI Una casa comune in cui i popoli, le culture e le religioni convivano in armonia animati da una missione speciale: avviare una stagione nuova dando vita a quell'umanesimo dell'incontro tanto caro a Papa Francesco. La segreteria generale e il programma della Fondazione Accademia sono stati presentati ieri nella nuova sede realizzata negli stessi locali, ristrutturati, in cui un tempo, in largo Porta Nuova, c'era l'archivio storico diocesano. L'arcivescovo Gian Franco Saba, affiancato dal vicario generale, monsignor Antonio Tamponi, dal direttore dell'ufficio comunicazioni sociali, don Michele Murgia, e dal segretario generale della Fondazione Accademia, Antonello Canu, ha illustrato finalità e programmi del nuovo istituto. L'intento è quello di ripristinare il contatto con una tradizione culturale che negli anni, nella diocesi turritana, si era interrotta, ma che continuava a conservare una memoria storica importante in cui la formazione politica, sociale e culturale dell'individuo aveva fatto da alimento a menti e personalità che nel tempo avevano dato lustro alla città. Il desiderio del vescovo, espresso proprio il giorno del suo insediamento, era quello di creare un istituto che potesse sostenere lo sviluppo della persona, supportando la crescita degli intelletti più vivaci, preparando gli operatori pastorali, ma puntando soprattutto sui giovani per rilanciare quel grande patrimonio di cultura e tradizione formato in anni di attività. Lo snodo per l'avvio della nuova realtà è rappresentato dal protocollo d'intesa siglato con Regione, Comune e Università durante il quale, nell'autunno del 2018, l'arcidiocesi aveva definito gli obiettivi del nuovo polo di alta formazione interculturale e interreligioso.
A settembre, durante i lavori dell'assemblea ecclesiale diocesana, è stato presentato «L'altro è la realtà» il manifesto programmatico del nuovo soggetto con il quale monsignor Saba ha gettato le basi di ciò che sarà l'obiettivo dell'Accademia: «Offrire spazi concreti per avviare cantieri di speranza, officine ove si lavori a un futuro migliore e si impari ad essere responsabili di sé e del mondo; promuovere, insieme alle realtà accademiche e sociali del territorio, un'alleanza culturale e formativa, per far sì che, accogliendo le sfide culturali di un'epoca di transizione, germoglino nuovi frutti della società turritana». Il tutto per agevolare i processi di integrazione e aggregazione delle diverse realtà della diocesi. «A mio giudizio è veramente importante - ha spiegato il vescovo - che per la rinascita di questo territorio si depongano logiche contrarie allo sviluppo della persona umana da parte di tutti e si investa in modo concreto uscendo o dalla dimensione privata oppure da logiche di suddivisione territoriale che non giovano a nessuno». Ora arriva il primo importante passo: la realizzazione del corso biennale di alta formazione in Antropologia, Scienza e Vita, per operatori e professionisti che lavorano su servizi alla persona, settori socio-assistenziali, educativi, ecclesiali. L'attività partirà venerdì, nella sede del Centro formativo di San Giorgio, dove la Fondazione Accademia ha già allestito aule nelle quali si terranno le lezioni spalmate lungo un biennio. L'Accademia, presieduta dall'arcivescovo, ha una segreteria generale, coordinata da Antonello Canu, una segreteria didattica, un comitato scientifico, diversi soci e sostenitori.

 

 


6 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 22 gennaio 2020 / Sassari - Pagina 19

INDUSTRIA 4.0

La sottosegretaria Todde

alla presentazione di "Artes"

SASSARISi terrà domani pomeriggio a partire dalle 15.30 al Teatro Civico l'evento "Sassari per l'innovazione" voluto dal Comune di Sassari, dall'Ateneo di Sassari e dalla Fondazione di Sardegna.Sarà un'occasione, aperta a tutti gli interessati, per conoscere i nuovi strumenti di innovazione tecnologica offerti alle aziende dal progetto Artes 4.0. Durante la serata, verranno proclamati i vincitori del III Contamination Lab dell'università di Sassari. All'appuntamento parteciperà, tra gli altri, la sottosegretaria al ministero dello Sviluppo economico Alessandra Todde.Artes 4.0 è uno degli 8 Centri di Competenza selezionati dal Ministero dello Sviluppo Economico nell'ambito del Piano Nazione Industria 4.0.Il Centro di Competenza Artes 4.0, Advanced Robotics and enabling digital TEchnologies & Systems, è una rete ad alta specializzazione nell'ambito della robotica avanzata e delle tecnologie digitali abilitanti collegate in grado di fornire tecnologie e servizi dedicati a rispondere ai bisogni delle imprese, in particolare piccole e medie, mediante progetti di orientamento, formazione, innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale.
L'Università di Sassari fa parte di Artes 4.0 assieme a sette prestigiosi Atenei e Centri di ricerca nazionali, con oltre 100 aziende. La rete Artes rappresenta 114 soci in sette regioni e 17milioni di abitanti, che rappresentano più del 30 per cento del Pil nazionale (maggiorni informazioni in materia si possono reperire visitando il sito https://artes4.it/). Durante la serata, verranno proclamati i vincitori del III Contamination Lab dell'università di Sassari.
Inoltre, saranno illustrate le iniziative "Innois" e "AgriThon", in programma in città nei prossimi mesi, a cura della Fondazione di Sardegna in collaborazione con alcune aziende private.

 

 


7 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 22 gennaio 2020 / Agenda - Pagina 20

Sassari ieri oggi e domani
Domani, giovedì 23 gennaio, alle ore 17, nell'Aula I del Dipartimento di Storia, Scienze dell'Uomo e della Formazione, in via Zanfarino 62, si terrà la presentazione del numero di gennaio della rivista "Sassari ieri oggi domani". Presenti all'incontro saranno, oltre alla redazione, gli artisti Piero Marras, Gianni Casagrande e Soleandro. Possibilità di dibattito con il pubblico presente.

 

 


8 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 22 gennaio 2020 / Agenda - Pagina 20

Università di Sassari

L’Università di Sassari ha pubblicato due bandi per la ricerca per 10 contratti di lavoro autonomo per tutor di orientamento (https://www.uniss.it/bandi/procedura-comparativa-pubblica-titoli-e-colloquio-il-conferimento-di-n10-contratti-di-lavoro-autonomo-tutor-di-orientamento-nellambito-del-progetto) e 3 contratti lavoro autonomo per “Supporto allo staff tecnico-organizzativo”, “Esperto di grafica e comunicazione” ed “Esperto di Counseling” (https://www.uniss.it/bandi/procedura-comparativa-pubblica-titoli-e-colloquio-il-conferimento-di-n-3-contratti-di-lavoro-autonomo-nell’ambito-del-progetto-unisco-20-por-fse-2014). I bandi scadono il 31 gennaio alle 12

Questionario e social

Condividi su:
Impostazioni cookie