UniCa UniCa News Rassegna stampa Mercoledì 13 maggio 2020

Mercoledì 13 maggio 2020

Rassegna quotidiani locali a cura dell’Ufficio stampa e redazione web
13 maggio 2020

L'Unione Sarda


 

1 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 13 maggio 2020 / PRIMA
L’analisi
DAI NO VAX AI NO EURO

di Beniamino Moro
Tra gli effetti imprevisti del Covid-19 c'è anche l'avere spazzato via dalla rete i commenti antiscientifici dei no-vax: nessuno più oggi osa sostenere che i vaccini non siano utili all'umanità.
Più sottile risulta essere invece il rapporto tra gli anti-vax e gli anti-euro, che sono persone ideologicamente orientate contro l'euro e l'Unione monetaria europea (Ume) non di meno di quanto i no-vax lo siano contro i vaccini. (...) segue a pagina 20

COMMENTI - Pagina 20   segue dalla prima
NO EURO SPIAZZATI DALLA PANDEMIA
(...) L'atteggiamento dei no-euro è ugualmente antiscientifico e più politico-ideologico, ma non meno pericoloso per la salute dell'economia. Che fare prima che la pandemia economica possa prendere il sopravvento come la pandemia sanitaria? Non resta che ragionare e far ragionare anche gli economisti scettici sullo scenario che si sta giocando oggi in Europa. Alcuni di questi sono consiglieri del principe, ovvero dei partiti sovranisti al potere in Europa o che aspirano a diventarlo. In Germania, ad esempio, sono un gruppo di autorevoli economisti che, d'intesa col partito sovranista Alternative für Deutschland (AfD), stanno facendo di tutto per impedire alla Bce di fare la banca centrale nell'interesse della stabilità e della prosperità dei Paesi dell'Ume. Il loro ricorso alla Corte Costituzionale tedesca per qualche giorno ha messo in imbarazzo le istituzioni Ue, in particolare la Bce.
Tuttavia, è intervenuta tempestivamente la Corte di Giustizia Europea per ribadire che la legittimità degli atti delle istituzioni europee è materia di sua competenza esclusiva, non delle Corti costituzionali dei singoli Paesi membri. Se così non fosse, ne andrebbe compromessa l'intera architettura dell'Ue, perché «eventuali divergenze tra i giudici degli Stati membri in merito alla validità di atti del genere potrebbero compromettere infatti l'unità dell'ordinamento giuridico dell'Unione e pregiudicare la certezza del diritto». Aggiungendo che «al pari di altre autorità degli Stati membri, i giudici nazionali sono obbligati a garantire la piena efficacia del diritto dell'Unione».
La lezione è servita da monito anche ai nostri partiti sovranisti (Lega e Fratelli d'Italia), che sul rapporto con l'Europa hanno quanto meno una posizione ambigua: proclamano di non essere antieuropeisti, ma i loro economisti, dichiaratamente anti-euro, presiedono le commissioni economiche in Parlamento, sia alla Camera che al Senato. Come ha notato Antonio Polito sul Corriere della Sera, «la reazione dei sovranisti italiani ha finito con l'essere pressoché identica a quella degli europeisti e federalisti più convinti: l'interesse nazionale italiano richiede infatti di difendere dal sovranismo degli altri l'indipendenza della Bce e la superiorità del diritto comunitario».
Qual è tuttavia il costo di questa ambiguità? Presto detto, esso è misurato dal differenziale dello spread italiano rispetto a quello spagnolo. Durante la crisi finanziaria dei debiti sovrani i due spread sono sempre rimasti appaiati: segno di analoga rischiosità dei due rispettivi debiti pubblici. Oggi invece il differenziale tra i due si aggira intorno ai 110 punti base, che misura appunto il costo dell'ambiguità italiana, cioè il maggiore premio per il rischio che i mercati attribuiscono all'incertezza italiana sull'appartenenza definitiva all'Ume.
Un'altra contraddizione è che i sovranisti italiani non manifestano apprezzamento sul fatto che la Bce abbia già monetizzato il 22% del nostro debito pubblico senza creare eccessivo panico nei mercati, perché stiamo parlando di euro, moneta forte, e non di lire; credono forse che uscendo dall'euro e tornando alla lira si potrebbe tornare al passato, quando si poteva finanziare con nuova moneta sino al 14% della spesa pubblica annuale.
Tuttavia, cosa succederebbe se si tornasse alla lira? Fuori dall'ombrello protettivo della Bce, lo spread schizzerebbe su livelli incontrollabili, determinando presto l'insostenibilità del nostro debito pubblico. Vale la pena di rischiare?
BENIAMINO MORO
UNIVERSITÀ DI CAGLIARI





 

2 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 13 maggio 2020 / PRIMO PIANO - Pagina 8
Ieri un solo contagiato nell’Area metropolitana, dodici persone guarite e nessuna vittima
AL MATER OLBIA UN PROGETTO DI RICERCA SUL PLASMA
Lo studio. Tra i coordinatori i docenti della Cattolica Stefano Vella, consulente della Regione, e Giovanni Delogu

500mila euro sono stati stanziati da Qatar Foundation Endowment, Hamad Medical Corporation e Mater Hospital per finanziare integralmente il progetto di ricerca. 200 i pazienti coinvolti tra donatori e riceventi

Un solo contagiato, dodici persone in più guarite e nessuna vittima: un saldo incoraggiante nell'andamento dell'epidemia da Coronavirus in Sardegna in base ai dati forniti dall'Unità di crisi regionale. Il nuovo caso positivo al virus, ieri, è stato registrato nella Città metropolitana di Cagliari (che ne conta in tutto 246) e porta a 1.344 il numero delle persone con contagio accertato in Sardegna dall'inizio dell'emergenza. I pazienti ricoverati in ospedale sono in tutto 88 mentre 418 sono le persone in isolamento domiciliare. Sono guarite completamente 626 persone e altre 92 non mostrano più alcun segno della malattia pur non avendo ancora un tampone negativo.
PROGETTO DI RICERCA
E intanto, anche in Sardegna, si guarda al futuro e alla ricerca: il Mater Olbia è partner di un progetto sull'utilizzo del plasma da pazienti convalescenti per trattare il Covid-19 che vede in campo anche la Qatar Foundation Endowment (società madre del Mater), Hamad Medical Corporation (ente con sede a Doha che gestisce nove ospedali) e Università Cattolica del Sacro Cuore (che, attraverso il Gemelli, è legata all'ospedale sardo). Lo studio, finanziato dal Qatar con mezzo milione di euro, sarà coordinato per la parte italiana da Stefano Vella docente di Salute globale alla Cattolica (e attuale consulente della Regione) e da Giovanni Delogu, associato di Microbiologia, del Mater Olbia. I risultati della ricerca, che prevede l'arruolamento di 100 donatori e 100 pazienti riceventi, contribuiranno in modo a standardizzare e migliorare la terapia con plasma.
LO STUDIO
Il plasma di pazienti guariti è stato utilizzato su pazienti gravi con risultati incoraggianti. Studi empirici ipotizzano che gli anticorpi presenti nel plasma possano esercitare un'azione neutralizzante sul virus, contribuendo a un rapido miglioramento delle condizioni cliniche e alla guarigione. Diversi aspetti però hanno bisogno di essere approfonditi e il progetto si propone proprio di valutare la sicurezza e l'efficacia della terapia con plasma in una coorte di pazienti Covid-19. Ognuno dei soggetti coinvolti avrà un ruolo diverso. Il plasma verrà raccolto e infuso su malati con quadri severi da Covid-19 presso l'Hamad Medical Corporation, dove verranno valutati e monitorati i dati clinici dei pazienti. I campioni di plasma verranno trasmessi al Mater Olbia Hospital per la determinazione qualitativa e quantitativa degli anticorpi anti-Sars-CoV-2 (da pazienti donatori e riceventi). Nel Laboratorio di Microbiologia dell'Università Cattolica di Roma verranno eseguiti i test per la determinazione dell'attività neutralizzante del plasma ottenuto da un gruppo selezionato di pazienti donatori e riceventi. L'obiettivo, si legge in una nota, è quello di trasformare «un trattamento attualmente basato su dati prevalentemente empirici in protocolli terapeutici».( c.d.r. )

 





3 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 13 maggio 2020 / PRIMO PIANO - Pagina 9
Sassari. La riorganizzazione in una bozza riservata
L'AOU VUOL TAGLIARE 28 POSTI LETTO

Tagli di posti letto in piena emergenza pandemica, se ne parla a Sassari in una bozza di una nota riservata dell'Azienda ospedaliero universitaria. Per ora non ci sono decisioni formalmente assunte dai manager Aou, ma in alcuni prospetti organizzativi si fa riferimento a una nuova fase del post pandemia, caratterizzata da interventi di ottimizzazione di reparti e servizi. Detto in altre parole, la Aou ha messo sul tavolo una bozza di piano che prevede tagli da un minimo di 20 a un massimo di 28 posti letto per diversi reparti. La sforbiciata maggiore sarebbe per Medicina interna, ma sono interessati all'operazione anche Geriatria, Patologia medica e Clinica medica. Si parla di trasferimenti di reparti al Santissima Annunziata e accorpamenti. La nota interna di Aou fa una serie di simulazioni e indica diverse opzioni, ma il concetto di fondo è quello di una modifica degli attuali assetti.
IL PIANO
I contenuti sono quelli che preparano una piccola rivoluzione dentro settori delle strutture ospedaliere della Aou: «Attivare alcune ottimizzazioni organizzative, che risolvano delle criticità logistiche ed organizzative». I tagli ai posti letto vengono presi in considerazione, ma allo stesso tempo l'Azienda cerca altre soluzioni. Dal documento emerge anche la necessità di avere una sede «consona e rispettosa delle vigenti normative e che permetta una maggiore efficienza».
POSITIVI A CASA SERENA
La notizia del piano tagli è circolata ieri a Sassari, in una giornata difficile sul fronte Covid. Infatti, sarebbero risultati positivi due ospiti della struttura per anziani Casa Serena, persone che nei giorni scorsi si trovavano nel settore dei negativi. I test diagnostici, inizialmente, non avevano segnalato la presenza del Covid-19. Stando a indiscrezioni, i Carabinieri del Nas sono tornati diverse volte nella casa di riposo sassarese.
LA CISL ATTACCA
Ieri è arrivata anche una dura nota del segretario della Cisl Funzione Pubblica, Antonio Monni, che denuncia la mancata adozione di procedure sicure anti Covid, nonostante le denunce del mondo sindacale. Monni scrive: «Le procedure ospedaliere sono troppo spesso oggetto di integrazioni e modifiche repentine, peraltro comunicate su “whatsapp” e con comunicati appesi sui muri delle unità operative, in taluni casi manipolati ed interpretati in maniera impropria». La Cisl Fp chiede un confronto e afferma «Serve urgentemente cambiare rotta, serve coinvolgere i professionisti che conoscono nel dettaglio le dinamiche organizzative».
Andrea Busia




 

4 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 13 maggio 2020 / PRIMO PIANO - Pagina 15
Cagliari. Lunedì riparte l’attività della Mediateca del Mediterraneo, servizi su prenotazione nelle sedi universitarie
Biblioteche pubbliche, si riapre tra le incertezze: dopo il prestito libri in quarantena per dieci giorni
Le prime ad aprire, sia pure con servizi ridotti al minimo, sono state le biblioteche universitarie. Le altre strutture della pubblica lettura (ma non tutte) riprenderanno l'attività il 18 maggio tra tante incertezze. Mancano pochi giorni e mancano soprattutto le linee guida per garantire la sicurezza ai lavoratori e ai lettori. Di sicuro, nella fase iniziale, i libri restituiti dopo il prestito, verranno messi in quarantena per almeno dieci giorni. Chiusi dentro una stanza aerata. Un sistema, previsto dalle linee guida del Mibact, ritenuto efficace per scongiurare il contagio da coronavirus. In Germania e Inghilterra la pensano diversamente e optano per un lockdown di tre giorni. Non proprio dettagli per chi da lunedì prossimo è chiamato a lavorare nelle tante biblioteche pubbliche dell'Isola.
BIBLIOTECHE UNIVERSITARIE
A Cagliari nei giorni scorsi hanno riaperto le biblioteche universitarie. «Il passaggio alla Fase 2, con la possibilità di un alleggerimento delle misure di contenimento del virus - si legge in una nota diffusa dall'Ateneo - consente una parziale ripresa di alcuni servizi in presenza nelle biblioteche, ed in particolare di quello più richiesto, il prestito». Si potrà usufruire del servizi soltanto su appuntamento e sarà data la priorità a laureandi, dottorandi e a chi svolge attività di ricerca. «È un buon segnale, soprattutto in questo momento», commenta Francesco Stochino, rappresentante degli studenti nel consiglio d'amministrazione dell'Università di Cagliari.
RIAPRE LA MEM
Un bacino d'utenza di oltre 160 mila lettori, migliaia di prestiti al giorno, strutture a Cagliari in via Mameli, a Pirri e servizio bibliobus. Anche la Mediateca del Mediterraneo si prepara a riaprire il 18 maggio. «Inizieremo con il prestito», afferma Antonella Delle Donne, dirigente del servizio Cultura e Spettacolo del Comune di Cagliari. «Chiaramente dobbiamo tenere conto di tutte le prescrizioni in materia di sicurezza - continua - in particolare alle questioni legate all'igiene dei locali e alla tutela di tutti gli operatori e delle migliaia di utenti che usufruiscono dei nostri servizi». In questa fase iniziale le sale riservate alla lettura resteranno chiuse. «Riapriranno soltanto quando si potrà lavorare in sicurezza - aggiunge la dirigente - ma non ci saranno tante altre attività. Nessuna presentazione di libri, niente laboratori per i bambini. Tutta la programmazione per il momento è bloccata. Bisogna riorganizzare tutti i servizi e non è semplice. Chiaramente in questo momento è impensabile organizzare convegni e incontri con centinaia di persone. Contiamo di riproporre tutte le nostre consuete attività, ma vogliamo farlo gradualmente e in linea con le disposizioni ministeriali».
BIBLIOTECA METROPOLITANA
Circa duecento presenze al giorno, decine di migliaia di libri negli scaffali, sale di lettura grandi e spaziose in cima al colle di Monte Claro e un centro regionale di documentazione. Tempo di riapertura anche la biblioteca “Emilio Lussu”, ma non dal prossimo lunedì. «Contiamo di riprendere l'attività il 25 maggio», spiega Stefano Memeli, direttore generale della Città Metropolitana, l'ente sovracomunale che gestisce la struttura. «Lunedì 18 torneranno al lavoro tutti i dipendenti e il personale della coop che opera in biblioteca - aggiunge il funzionario - in questi giorni stiamo facendo alcuni sopralluoghi nei locali per individuare dei percorsi di ingresso e uscita. Saranno inoltre installati dei pannelli in plexiglass nell'area riservata al sevizio del prestito».
BIBLIOTECA REGIONALE
A stabilire la data di riapertura sarà un'ordinanza del presidente Christian Solinas. Per il momento la Biblioteca Regionale di viale Trieste resta chiusa. «Se dovessimo riprendere l'attività sarà solo per il servizio di prestito e deposito, ma non è detto che si inizi il 18». Paola Zinzula, direttrice del Servizio patrimonio culturale, editoria e informazione della Regione non si sbilancia. «Prima bisogna fare tutte le verifiche sugli standard di sicurezza previsti dai decreti ministeriali».
Francesco Pintore





 

5 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 13 maggio 2020 / PRIMO PIANO - Pagina 16
Università/1. Cagliari
Una mini serie web che parla di scienza e combatte le bufale

IL CORTO. Venerdì il primo episodio della serie web “The Shifters, la terza missione”, ispirata alla ricerca scientifica, ideata dal Crea, il Centro Servizi per l’innovazione e l’imprenditorialità dell’Università di Cagliari e realizzata in collaborazione con il collettivo Naked Panda
Una serie web per raccontare all'esterno quello che succede all'interno dell'Università di Cagliari. Un progetto che scommette su una strada innovativa per divulgare il messaggio della scienza, combattendo le fake news.
PRIMA PUNTATA
Sarà online a partire venerdì il primo episodio di “The Shifters, la terza missione” ideato dal Crea, il Centro servizi per l'innovazione e l'imprenditorialità dell'Ateneo del capoluogo e realizzata in collaborazione con il collettivo Naked Panda. Dopo l'annullamento dell'anteprima prevista all'Uci Cinemas di Cagliari a causa dell'emergenza Covid-19, per presentare la prima puntata, intitolata “Di notte c'erano le stelle”, il Crea ha deciso di organizzare un evento première interamente online. L'appuntamento online è in programma dopodomani alle 18.30 sulla piattaforma Eventbrite, sulle pagine Facebook del Crea e “The Shifters” (anche su YouTube): saranno collegati il rettore Maria Del Zompo il prorettore all'Innovazione e territorio, e ispiratrice del progetto, Maria Chiara Di Guardo, e i ricercatori Simone Ferrari, Rita Cannas, Piero Addis, Michela Floris, Marcello Campagna, Francesco Viola, Cinzia Dessì, Antonio Pusceddu, Alessandra Carucci e Antioco Floris, autori degli studi che hanno ispirato la serie.
«Per la realizzazione del cortometraggio abbiamo incontrato i ricercatori per catturare gli spunti e riportarli in veste di fiction», afferma Gabriele Meloni, di Naked Panda. (a. a.)

 





6 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 13 maggio 2020 / PRIMO PIANO - Pagina 16
Università/2. Progetto Ussaramanna e Orto botanico
«Con le prime passeggiate occhio alle erbe, si potranno sfruttare in cucina e non solo»

«Attenzione alle erbe spontanee anche nelle campagne dei piccoli paesi. Un piccolo tesoro da sfruttare in cucina e per le loro qualità curative». Doppio appello a tutta la Sardegna, partito da Ussaramanna e da Cagliari, da Università e Orto Botanico.
Il municipio della Marmilla con l'ateneo cagliaritano hanno lavorato a una proposta di legge regionale per la tutela delle piante spontanee, che doveva essere illustrata a Ussaramanna nell'ultimo festival delle erbe, altra rassegna saltata per la pandemia. Il sindaco di Ussaramanna Marco Sideri si è rivolto a chi ha ripreso a camminare nelle campagne nella Fase 2 dell'emergenza coronavirus: «Godetevi la natura, ma osservate anche ciò che ci circonda». Lo ha seguito Gianluigi Bacchetta, direttore dell'Orto botanico di Cagliari: «Qui a Stampace, come nelle campagne della Marmilla, potete trovare il chrysanthemum coronarium, su caraganzu. Le sue foglie possono essere consumate in una buona insalata, così come la rucola, la diplotaxis tenuifolia».
Ottimi consigli, in tempi di parziale autoisolamento, per massaie o uomini appassionati di cucina. Bacchetta ha concluso: «Speriamo di organizzare presto a Ussaramanna il festival delle erbe spontanee per presentare la proposta di legge popolare per la tutela della flora sarda». (an. pin.)





 

7 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 13 maggio 2020 / REGIONE - Pagina 18
Il costituzionalista
«Insularità, battaglia europea»

Per ottenere risultati sull'insularità dall'Ue devono agire gli Stati membri, insieme, per le loro isole. Lo ha detto ieri Gianmario Demuro, costituzionalista ed ex assessore alle Riforme, durante l'audizione in videoconferenza nella commissione speciale del Consiglio regionale dedicata all'Insularità, e presieduta da Michele Cossa. Si è discusso anche delle ipotesi di creazione di un collegio Sardegna per l'Europarlamento, e della proposta di inserimento del principio insulare nella Costituzione.



 

La Nuova Sardegna

 

 

 

 

8 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 13 maggio 2020 / OLBIA - Pagina 39
L'area marina sul web
oggi "Donne e ricerca"

OLBIA Proseguono gli incontri sul web con l'Area marina protetta di Tavolara. Il prossimo appuntamento sarà questa mattina, alle 11 in diretta su Facebook: si parlerà di "Donne e ricerca". Intervengono Giulia Ceccherelli (Università degli studi di Sassari), Sarah Caronni (Università di Milano Bicocca) ed Elena Desiderà (borsista al Conisma). Moderatore dell'incontro sarà sempre Augusto Navone, direttore dell'Area marina protetta di Tavolara.

 

Questionario e social

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