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Media, linguaggi, comunicazione: scenari del presente e del futuro

MEDCOM 2022. Giovedì 13 e venerdì 14 ottobre si svolge a Cagliari, nella sala congressi del T Hotel, una conferenza internazionale sulle prossime sfide della comunicazione, tra piattaforme digitali e nuovo giornalismo, con la partecipazione di professionisti, esperti e studiosi universitari. Evento organizzato nell’ambito del congresso mondiale della comunicazione Medcom 2020+1 e promosso dagli atenei di Cagliari e Roma Tor Vergata con l’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari e la collaborazione della Fondazione di Sardegna
14 ottobre 2022
Un momento della prima giornata di conferenza al THotel di Cagliari. Vedi a fondo pagina il link al programma dettagliato del convegno

Tra i temi: comunicazione post pandemia, opportunità del Metaverso per aziende e cittadini, informazione di qualità, lotta alle fake news, comunicazione politica e ruolo delle piattaforme social

Notizia in aggiornamento

PRIMA GIORNATA. Alla convention partecipano studiosi e professionisti della comunicazione. Francesco Birocchi, presidente dell’Ordine regionale dei giornalisti, e Celestino Tabasso, presidente dell'Associazione stampa sarda, parlano delle sfide e delle incognite della professione giornalistica, con uno sguardo alle novità nel campo della comunicazione. Subito dopo Michele Sorice (Luiss), Nicola Bonaccini (esperto di comunicazione alla presidenza del Consiglio dei ministri), Angela Taraborrelli, Marco Pignotti Emiliano Ilardi (Università di Cagliari), trattano la comunicazione politica e dell’ultima campagna elettorale che ha visto un grande utilizzo delle piattaforme social e, novità particolare, anche di TikTok. Di comunicazione social discutono anche Costanza Andreini (Public policy manager di Facebook), Francesco di Costanzo (presidente di PA Social), Roberta Mochi (dirigente ufficio stampa Asl1 Roma), Stefano D’Orazio (Hootsuite), Maria Stefania Podda (direttrice servizio comunicazione istituzionale Regione Sardegna). Per concludere un panel dedicato alla comunicazione digitale e un altro sul cosiddetto screen culture, cioè il mondo della comunicazione che ruota attorno al cinema, alle serie tv e ai video giochi.

SECONDA GIORNATA. Venerdì 14 ottobre la conferenza si apre con l’importante tema della comunicazione della salute a cui parteciperanno Francesca Ervas (Università di Cagliari), Ferdinando Coghe (direttore sanitario dell’Aou di Cagliari), Roberta Manutza (direttore comunicazione e relazioni esterne dell’Arnas Brotzu), Francesca Piazza (Università di Palermo) e Pietro Salis (Università di Cagliari). A seguire saranno affrontati i temi della comunicazione della diversità, il giornalismo e la ricerca della verità (tra gli oratori Phillip Martin, giornalista di inchiesta di Boston), l’utilizzo delle piattaforme per educare e insegnare. In conclusione la tavola rotonda su “Comunicazione, innovazione, società: scenari presenti e futuri” a cui interverranno Nicola Bonaccini (presidenza del Consiglio dei ministri), Stefano D’Orazio (Hootsuite), Riccardo Porcu (direttore generale Innovazione e sicurezza IT di Regione Sardegna), Giuseppe Melis e Elisabetta Gola (Università di Cagliari). Moderatore: Fabrizio Meloni.



(IC/MF)
pubbl.: 12/10/2022 - ult. agg.to: 14/10/2022
 

Evento patrocinato dall'Università di Cagliari
Evento patrocinato dall'Università di Cagliari

RASSEGNA STAMPA

L'UNIONE SARDA di venerdì 14 ottobre 2022

Convegno. Ieri a Cagliari la prima giornata che ha visto a confronto i maggiori esperti nazionali di tutti i settori
DALLA CARTA STAMPATA AL METAVERSO:
I MONDI DELLA COMUNICAZIONE
Tabasso: “Diventare giornalista è facile, farlo di lavoro è difficile”


La crisi di identità della stampa, il nuovo mondo proposto da Meta e in mezzo noi utenti un po' consapevoli, un pizzico spregiudicati e a volte poco felici (più rabbiosi), molto confusi. E su questi temi che ha mosso i primi passi ieri il convegno al T Hotel di Cagliari "Media, linguaggi, comunicazione", organizzato nell'ambito del congresso Mondiale della Comunicazione Medcom, e promosso dall'Università degli Studi di Cagliari, Università di Roma Tor Vergata e Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, con la collaborazione della Fondazione di Sardegna.
GIORNALISMO  Se per Francesco Birocchi, presidente dell'Ordine dei giornalisti della Sardegna, il fulcro del giornalismo rimane sempre la tutela dell'interesse pubblico, per Celestino Tabasso, presidente del sindacato «il settore attraversa una profonda crisi di identità». Perché «diventare giornalista è facile, farlo di lavoro è difficile». Le soluzioni passano dal dare più importanza agli uffici stampa e ai nuovi media, in tutti i settori. E i social? L'importante è «governarli, e non farsi governare», per Birocchi.
PROPAGANDA  Per Michele Sorice, sociologo della Luiss «questa è l'epoca del neoliberismo: l'informazione è apparentemente vicina alla gente, la democrazia apparentemente partecipata ma in realtà vengono dall'autorità, e giocano sulla rabbia». Invece le piattaforme devono puntare ad essere aperte, autonome, inclusive. Nicola Bonaccini, esperto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, prende il toro per le corna: «La comunicazione non può essere corretta, imparziale. E il messaggio, quello giusto, deve toccare le emozioni. Perché la propaganda non è di per sé malvagia. Come lo spot del bambino che dice: Se i miei genitori mi avessero messo la cintura!».
NUOVI SCENARI  Il metaverso: non tutti lo usano o sanno cos'è. Toccava a Costanza Andreini, dirigente di Meta Italia, spiegarlo. La nuova creatura di Mark Zuckenberg visibile solo con un casco adeguato. «Qui un medico può imparare a operare, uno studente può visitare epoche passate, e molto altro ancora; possiamo creare mondi». Se questo è il futuro, il presente è tutto sui social, come racconta Maria Stefania Podda, dirigente della Comunicazione Istituzionale della Regione Sardegna: «Li usiamo per comunicare tutte le novità, in rapporto diretto con i cittadini. Sappiamo che vengono prima su Facebook che sul sito istituzionale». L'ambiente Anche qui, le parole sono importanti. Per esempio una fin troppo diffusa, sostenibile, è una vera «buzz word», come spiega Daniela Francesca Virdis, linguista dell'Università di Cagliari. Tradotto: significa tutto e niente. La buona comunicazione dell'ecologia passa dal non usare troppo termini negativi, preferire parole come «invito, etica, bisogno, giustizia». Presentare storie ordinarie di ecologia in modo straordinario, fresco, coinvolgente. Fino a superare la metafora darwiniana della natura come guerra: «La natura è una rete, la Terra la nostra casa», continua Virdis che ha citato gli insegnamenti della guru dell'ambientalismo Vandana Shiva.
MEDIA E CULTURA  Un videogioco per raccontare la storia della Sardegna. Si chiama "Pac - Pac", ed è ancora allo stadio di sviluppo. E che dire della serie "Assassin's Creed", che ha portato un aumento del turismo a Monteriggioni, o di "The Town Of Light", ambientato nel manicomio di Volterra. E poi il cinema, le serie web, gli influencer. «Questi media creano nuovi miti; e chi si occupa di Beni Culturali deve conoscerli, ma anche saperli usare e non limitarsi a cavalcare mode effimere», spiega Emiliano Ilardi, Sociologo dell'Università di Cagliari. Non a caso Pac - Pac è stato creato nell'Università di Cagliari, e in particolare dal ricercatore del dipartimento Scienze di Architettura Ivan Blecic.
Gian Lorenzo Porrà

Il servizio di Gian Lorenzo Porrà a pagina 48 dell'Unione Sarda di venerdì 14 ottobre 2022 - Cultura
Il servizio di Gian Lorenzo Porrà a pagina 48 dell'Unione Sarda di venerdì 14 ottobre 2022 - Cultura

LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 14 ottobre 2022 

L’INFORMAZIONE MESSA A NUDO:
MENO CREDIBILITÀ, TROPPE FAKE NEWS
Cagliari, il convegno dell’Università di Cagliari sulle criticità dei media
“La formazione giornalistica andrebbe certificata anche a livello accademico”

Cagliari Comunicazione partecipativa, disordine dell'informazione, digitale spesso abbandonato negli enti pubblici. "MedCom-Media, linguaggi, comunicazione: scenari del presente e del futuro" ha colto nel segno. Il tagliando del settore, curato dall'Università di Cagliari, ha messo a nudo criticità. Le buone pratiche? Poche. Con danni ingenti per la credibilità dei media e lauti profitti per fake, consenso pilotato e manipolato. «Tra informazione e propaganda manca la demarcazione. Ed è grave» ha esordito Francesco Birocchi, presidente Ordine regionale giornalisti. «La formazione giornalistica va certificata anche a livello accademico» ha aggiunto Celestino Tabasso, numero uno dell'Assostampa. «Ma i giornalisti sono davvero liberi? Si leggono informazioni parcellizzate e non garantite. Senza riflessione e spirito critico si subiscono notizie drogate» ha detto Alice Guerrieri, docente di Digital Storytelling. Gli esperti corrono: la rete va governata. Altrimenti è il caos. Preoccupante lo scenario attuale letto dallo storico Marco Pignotti: «Delegittimazione della classe politica e crisi della democrazia marciano assieme: ricordano quel che è accaduto un secolo fa con l'avvento del fascismo. Uno Stato vecchio e corrotto e un Parlamento inconsistente». Storia, ecosistemi digitali, Sindrome del capro espiatorio, «tipica in Italia quando si devono eludere le responsabilità» dicono gli esperti. Ai lavori, in corso anche oggi, Donatella Petretto, Emiliano Ilardi, Francesca Erdas, Antioco Floris e Guseppe Melis. Tra i temi, i social. «Il controllo e la cura dei processi comunicativi è delicato» ha detto Elisabetta Gola, prorettrice ateneo di Cagliari. «Rischiano i giovani: se capiscono che quel che accade, notizie e altro, si attinge sui social, si crea il terreno ideale per disinformazione e fake. La comunicazione davanti alla politica è letale: un like vale più di un lavoro corretto ed etico ma feroce nell'applicazione» ha rimarcato Nicola Bonacini, Presidenza consiglio dei ministri. Andrea Volterrani, sociologo, taglia corto: «Manca il coinvolgimento e il giusto protagonismo dei cittadini. Nelle dinamiche del Pnrr non ci sono state pratiche partecipative, il manovratore non andava disturbato».
(mf)

L'articolo di Mario Frongia a pagina 10 della Nuova Sardegna di venerdì 14 ottobre 2022 - Sardegna - con richiamo in prima
L'articolo di Mario Frongia a pagina 10 della Nuova Sardegna di venerdì 14 ottobre 2022 - Sardegna - con richiamo in prima

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