UniCa UniCa News Rassegna stampa Martedì 25 febbraio 2020

Martedì 25 febbraio 2020

Rassegna quotidiani locali a cura dell’Ufficio stampa e redazione web
25 febbraio 2020

L'Unione Sarda

 

1 - L’UNIONE SARDA di martedì 25 febbraio 2020 / REGIONE - Pagina 13

LE CELEBRAZIONI. Il ministro dell’Università loda la vocazione internazionale dell’ateneo e i progetti in gara in Europa
IL FORFAIT DI MATTARELLA: «MI SPIACE MOLTO, SASSARI VERRÒ UN'ALTRA VOLTA»
Colpo di freddo blocca il presidente al Quirinale
All’apertura dell’anno accademico c’è Manfredi

Giuseppe Meloni
Inviato

SASSARI Tutto pronto per il Grande Giorno del Presidente, un'intera città bardata a festa, e poi l'ospite d'onore non viene. Come se Fiorello desse buca a Sanremo. Vabbè, il paragone tra Sergio Mattarella e Fiorello è arduo: ma fatte le debite proporzioni, l'arrivo del capo dello Stato era un evento altrettanto atteso. Soprattutto nell'Università che lo aspettava per inaugurare l'anno accademico. Invece niente: è ancora mattina presto quando la diplomazia del Quirinale informa la prefettura e il rettore Massimo Carpinelli che la visita è saltata.

È lo stesso Mattarella a spiegare perché nel telegramma, dai toni affettuosi, letto dal rettore in aula magna: «Sono profondamente rammaricato che un'indisposizione, conseguente a un colpo di freddo, mi costringa a rinviare l'appuntamento». Ma oltre a scusarsi per l'imprevisto, il presidente prende un impegno solenne con la città dei presidenti: «Tenevo molto a partecipare a questa importante cerimonia - prosegue il telegramma - oltre che a essere presente a Sassari. Il mio impegno a render visita all'Università è, ovviamente, soltanto rinviato e mi propongo di fissare al più presto, d'intesa con lei, una nuova data».

GLI UOMINI DEL PRESIDENTE. La cordialità quirinalizia non attenua di certo la delusione del rettore e dei presenti: il governatore Christian Solinas, il presidente del Consiglio regionale Michele Pais, i sottosegretari Alessandra Todde e Giulio Calvisi, autorità varie. Speravano di incontrare Mattarella i nomi storici della politica sassarese: Mario Segni, che al Quirinale era di casa, Pietrino Soddu, amico personale dell'attuale presidente, Beppe Pisanu, anche lui tra i grandi protagonisti della Dc dei tempi di Mattarella. Tra gli invitati anche Stefano Bisi, Gran Maestro della massoneria italiana, una presenza che non è passata inosservata.

Però a nobilitare la cerimonia c'è pur sempre il ministro dell'Università e della ricerca, Gaetano Manfredi: «Il sistema accademico deve garantire la qualità dell'istruzione in tutto il Paese, a prescindere dalle aree geografiche», dice nel suo intervento di apertura, «l'Università è una leva per ridurre il divario di sviluppo tra i territori». A patto però che «la crescita sia basata sulla conoscenza, unico modo per rendere competitiva l'Italia». C'è anche un elogio all'ateneo sassarese, «un esempio virtuoso, pur essendo su un'Isola è tra i più aperti alla dimensione internazionale». Poi Manfredi parla di «iniziative molto importanti in Sardegna, stiamo competendo nello scenario europeo per investire su grandi infrastrutture di ricerca»: sembra un endorsement al tentativo - che vede Carpinelli tra i promotori - di collocare nell'ex miniera di Lula il progetto europeo Einstein Telescope per l'osservazione delle onde gravitazionali.

GLI INTERVENTI. Il rettore non spreca l'assist del ministro sui passi avanti dell'Università locale, e nella relazione - l'ultima del suo mandato, che va verso la conclusione - ricorda che «in controtendenza nazionale, a Sassari siamo riusciti a incrementare gli iscritti: il 30% in più di immatricolati rispetto al mio primo anno». Carpinelli rivendica inoltre la creazione della Scuola superiore di Sardegna, i dieci corsi di dottorato e anche, tra le altre cose, il fatto che «siamo oggi l'unico ateneo in Italia a sorteggiare completamente le commissioni di concorso». La scelta del 22enne riminese Francesco Lugli, che parlando a nome degli alunni spiega di aver voluto proseguire gli studi a Sassari malgrado la distanza da casa, conferma le sensazioni positive. Per il personale amministrativo interviene Michela Patta. Si conferma anche la tradizione sassarese di dare la parola all'irriverenza dell'Associazione goliardica turritana, col “Pontefice Massimo” Lorenzo Granieri che prende in giro tutti, dal ministro in giù: compresa l'Università “cugina” di Cagliari, nonostante la presenza in aula magna del rettore Maria Del Zompo (che, anzi, sportivamente si alza a stringere platealmente la mano al principe dei goliardi).

Ben più seria la prolusione di Carlotta Sami, portavoce dell'Alto commissariato Onu per i rifugiati: «Quelli che vivono in Italia sono 153mila», spiega, «e se la mancata integrazione produce costi sociali e di welfare, gli investimenti in inclusione sociale determinano invece una significativa crescita del Pil».

 

 

2 - L’UNIONE SARDA di martedì 25 febbraio 2020 / PRIMA ECONOMIA - Pagina 18

MISE. I dati di Unioncamere collocano l’Isola agli ultimi posti della classifica
IN SARDEGNA S'INVENTA POCO: SOLO 16 BREVETTI IN UN ANNO

Valorizzare e tutelare brevetti, invenzioni marchi un paese e le sue imprese. È l'obiettivo del Mise (Ministero dello sviluppo economico), che assieme a Unioncamere ha presentato i nuovi incentivi e le misure per il settore. Un finanziamento di 55 milioni di euro, che comprende vari bandi tra cui Brevetti+, Voucher 3i, Marchi+3, Disegni+4 per incrementare la macchina innovativa ed economica del Pese.

Peccato, però, che la Sardegna sia agli ultimi posti nella classifica nazionale per numero di invenzioni: nel 2018 dall'Isola sono arrivate solo 16 richieste di brevetto europeo, 61 depositi di marchi comunitari e 60 depositi di disegni comunitari. Dati sconfortanti per l'economia regionale, ma anche scoraggianti nel panorama nazionale, dove a trainare la classifica, con il 60 per cento dei brevetti europei e dei disegni e modelli comunitari e il 55 per cento dei marchi, sono la Lombardia, l'Emilia Romagna e il Veneto. Nel complesso l'Italia si piazza bene nella tutela dei marchi e dei disegni europei, aggiudicandosi il secondo posto dopo la Germania tra i paesi europei e il quarto posto tra i 25 big mondiali.

«L'innovazione e la tutela della proprietà intellettuale sono fondamentali per consentire al nostro sistema produttivo di essere competitivo sui mercati esteri», sottolinea il segretario generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli. «Il loro effetto sulle economie territoriali», aggiunge, «è significativo. In Italia un posto di lavoro su tre, cioè quasi sette milioni di occupati, si trova nelle aziende che fanno un uso intensivo di marchi e brevetti. Queste aziende contribuiscono da sole al 46,9 per cento del nostro Pil».

Dal 2009 le Camere di commercio, attraverso Unioncamere e con l'Ufficio italiano brevetti e marchi, sono impegnate al fianco delle imprese. Oltre 56 milioni di euro messi a disposizione dal Mise negli anni passati, hanno consentito a quasi quattromila imprese di registrare altrettanti marchi all'estero, di valorizzare 643 disegni industriali e modelli e di riconoscere 44 marchi storici.

Francesca Melis

 

 

3 - L’UNIONE SARDA di martedì 25 febbraio 2020 / Speciale LAVORO OGGI
Università / Europrogrammi
GLI ATENEI AL PASSO CON I TEMPI
Lauree più green e Data science: la nuova frontiera
Corsi innovativi sull’intelligenza artificiale

Il continuo evolversi della tecnologia e l'onda verde che ha travolto - soprattutto - la popolazione giovanile negli ultimi tempi, non potevano non influenzare anche il mondo dell'Università e della formazione. A confermarlo sono l'aumento esponenziale di corsi di laurea “green” e le 195 richieste di nuova attivazione avanzate dagli atenei al Consiglio universitario nazionale (Cun). Le proposte descrivono infatti non solo l'esigenza di una maggiore attenzione verso una formazione sui temi della sostenibilità, ma a spiccare maggiormente sono le lauree inerenti l'intelligenza artificiale.

DATA SCIENCE. L'analisi e la scienza dei dati hanno ricevuto un progressivo interesse da parte del mondo universitario, soprattutto a partire dal 2014. Branca del sapere che si occupa dello studio e della conoscenza dei dati attraverso una relativa fase di analisi, la data science negli ultimi anni è stata però ampiamente superata da una nuova materia di interesse: l'artificial intelligence. La Sapienza di Roma prima e l'Università di Cagliari poi, furono atenei pionieri nella istituzione (rispettivamente nel 2017 e 2018) dei primi corsi di laurea in intelligenza artificiale e robotica (a Cagliari ora esiste anche un corso in Data science). Da allora, la richiesta di ulteriori attivazioni aumenta, anche per il crescente dialogo tra mondo del lavoro e intelligenza artificiale: la rivoluzione digitale necessita di menti in grado di rapportarsi con una realtà che diventa ogni giorno più intelligente e autonoma, e il mondo della formazione universitaria non può non rinnovarsi.

ECOSOSTENIBILITÀ. Negli ultimi tre anni, tra gli andamenti in crescita c'è anche quello legato all'ecosostenibilità: in questo caso infatti, davanti all'onda green che ha travolto gran parte del globo, l'Università si rinnova in funzione delle esigenze di ampliamento delle aree di formazione e studio. Tra i nuovi recenti ingressi ci sono - ad esempio - la Laurea in Sistemi agricoli sostenibili dell'Università degli Studi di Brescia, oppure Scienze e tecnologie per l'ambiente e la natura dell'Università di Siena o ancora Architettura e città sostenibili a Parma. Le opzioni sono tante, ed è sufficiente un clic su un qualsiasi motore di ricerca per avere un quadro dei vari corsi di Laurea per area di interesse, e decidere così quale sia il percorso formativo più adatto alle proprie esigenze e a quelle espresse dal continuo evolversi del mondo del lavoro.

Lisa Ferreli



 

4 - L’UNIONE SARDA di martedì 25 febbraio 2020 / CAGLIARI
Sostenibilità ambientale, un contest

L'Università di Cagliari ha pubblicato sul proprio portale (www.unica.it) un contest studentesco abbinato a un percorso didattico multidisciplinare in riferimento agli obiettivi dell'Agenda ONU 2030: “Acqua pulita e servizi igienico-sanitari”, “Energia pulita e accessibile”, “Riduzione delle disuguaglianze” e “Lotta al cambiamento climatico”. Unica ha dichiarato lo sviluppo sostenibile come uno dei valori fondanti dell'Ateneo, da ciò la necessità di incentivare tra gli universitari la promozione e diffusione di idee o buone prassi che guardino all'ambiente e alla sua tutela.

COME FUNZIONA. Dopo una fase di lezioni frontali sulle tematiche dello sviluppo sostenibile, i partecipanti dovranno creare un video o un elaborato scritto, redatto in stile giornalistico, legato ai temi affrontati durante il percorso didattico. Tre sono i premi per ciascuna delle due categorie: mille, cinquecento e quattrocento euro rispettivamente per il primo, il secondo e il terzo posto. Le iscrizioni scadono il 10 marzo, nell'area dedicata al concorso sul sito sono disponibili tutte le info necessarie. (l. f.)



 

5 - L’UNIONE SARDA di martedì 25 febbraio 2020 / SASSARI
Calcio e volley per la Coppa Uniss

Iscrizioni aperte fino al 28 febbraio per la Coppa Uniss, tradizionale appuntamento di calcio a 11 organizzato dal Cus Sassari per tutti gli studenti iscritti all'Università sassarese. Quest'anno un'importante novità con l'apertura anche al Volley misto: l'ingresso di questa ulteriore disciplina nel torneo è stato promosso in collaborazione con la Federazione provinciale di volley. L'evento, nato con l'obiettivo di promuovere lo sport come principale forma di socializzazione e aggregazione per gli studenti, si terrà nella seconda metà di marzo 2020. In occasione della Coppa Uniss inoltre verranno fornite indicazioni per la selezione della rappresentativa che parteciperà a maggio alla 74ª edizione dei Campionati nazionali universitari di calcio.

DOVE ISCRIVERSI. Sul sito del Cus Sassari (www.cussassari.it) è disponibile il modulo di iscrizione, scaricabile all'interno della sezione in evidenza Coppa Uniss 2020. Sempre nell'area dedicata è inoltre possibile consultare il regolamento dei tornei e conoscere maggiori informazioni in merito ai giochi, all'iscrizione e ai costi. (l. f.)


 


 

La Nuova Sardegna


 

 

6 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 25 febbraio 2020 / SARDEGNA - Pagina 6

Forfait del presidente: non sta bene. Il rettore: lascio un ateneo in piena salute
MATTARELLA RINVIA LA VISITA
Università in crescita

di Alessandro Pirina

SASSARI La città aveva fatto i salti mortali per rifarsi il look. Ricevere il presidente della Repubblica non è cosa da tutti i giorni, neppure per Sassari che alla presenza di capi dello Stato è abituata eccome. Eppure ieri mattina, non appena la notizia del forfait di Sergio Mattarella ha iniziato a trapelare, piazza Università è stata avvolta da un velo di amarezza, di dispiacere. Studenti, docenti, sindaci, anche ex ministri, erano tutti lì per stringere la mano al presidente. Fino all'ultimo - nell'epoca delle fake news - i più fiduciosi speravano che Mattarella comparisse da un momento all'altro. Ma il loro ottimismo si è sgretolato di fronte alle parole del presidente della Regione, Christian Solinas. «Il presidente della Repubblica arriverà sicuramente nei prossimi mesi - ha detto il governatore -. Purtroppo ha avuto un contrattempo ma la sua visita è solo rinviata». Già, a bloccare Mattarella a Roma è stato un malessere fisico. È stato lo stesso presidente a darne notizia al rettore Massimo Carpinelli con un lungo telegramma. «Sono profondamente rammaricato che un'indisposizione, conseguente a un colpo di freddo, mi costringa a rinviare l'appuntamento con l'Università di Sassari - ha scritto il presidente della Repubblica -. Tenevo molto a partecipare a questa importante cerimonia e a poter rivolgere un saluto al corpo docente, agli studenti e a tutti coloro che operano nel suo ateneo, oltre che a essere presente in città». Proprio per questo motivo Mattarella, nel telegramma, ha precisato che «il mio impegno a render visita a UniSassari è, ovviamente, soltanto rinviato e mi propongo di fissare al più presto, d'intesa con lei, una nuova data». Il presidente, dunque, nei prossimi mesi sarà a Sassari, presumibilmente entro maggio, prima della scadenza del mandato del rettore. La promessa del presidente di venire presto a Sassari ha in qualche modo compensato il dispiacere per la sua assenza all'inaugurazione del 458esimo anno accademico dell'ateneo turritano. Una cerimonia aperta comunque da un ospite illustre, il ministro dell'Università e della ricerca, Gaetano Manfredi, che come rappresentante del governo ha voluto per prima cosa mandare un messaggio «alle comunità accademiche del Nord Italia che in questo momento stanno affrontando con grande senso di responsabilità e determinazione l'emergenza che stiamo vivendo per l'epidemia del coronavirus. Il governo sta agendo con grande senso di responsabilità, fermezza ma anche con grande spirito di tranquillità. La situazione è perfettamente sotto controllo. Si stanno seguendo le procedure che sono indispensabili per fare in modo che questa emergenza possa essere governata e seguita con la massima attenzione». Manfredi si è poi soffermato sull'importanza del ruolo del sistema universitario. «È fondamentale che si metta in campo ogni sforzo per fissare regole e stabilire risorse che consentano all'università italiana di svolgere la propria funzione, a iniziare dalla formazione. Mi fa piacere dirlo qui, una università di grande storia che agisce in un territorio di grande tradizione che però soffre di condizioni tali che molto spesso non consentono all'università di sviluppare le sue potenzialità. Anche se tutti gli indicatori dimostrano la qualità della ricerca e della formazione erogata a Sassari. Sono convinto - ha concluso il ministro - che insieme alle università sarde e le istituzioni regionali e locali sapremo individuare i percorsi per favorire lo sviluppo nell'ambito della coesione nazionale».
Parole accolte con grande favore da Carpinelli - che tra l'altro vanta un'amicizia di lunga data con Manfredi, già presidente della Conferenza dei rettori delle università italiane - che ha esordito con la lettura del telegramma di Mattarella e lo ha ringraziato «per la bellissima lettera pubblicata dalla Nuova Sardegna che testimonia quanto il presidente sia vicino alla nostra università e alla nostra città». Rivolgendosi al ministro, Carpinelli ha poi messo l'accento sulla questione risorse. «Occorre ripartire dalla nostra Carta costituzionale e impegnarsi collettivamente perché il diritto allo studio sia garantito di fatto e non solo in teoria a tutti i giovani, soprattutto nei territori più deboli economicamente. Per essere equo ed efficace, il diritto allo studio non deve gravare sui bilanci delle università, ma sullo Stato». Carpinelli, al sesto e ultimo anno del suo mandato, ha poi elencato i numeri positivi dell'ateneo da lui guidato: il 30 per cento di immatricolati in più, un bilancio in attivo, nuovi corsi di laurea che attirano nuovi iscritti, progetti di trasferimento tecnologico con le imprese e i fiori all'occhiello Artes 4.0 e l'ingresso nella rete dei Bic del Cern. «I numeri dicono molto ma non dicono tutto - ha proseguito il rettore - per questo vorrei riflettere su quello che deve essere il ruolo dell'università in un momento come quello presente, assediato da spinte oscurantiste e retrograde che si fanno forti delle insicurezze, delle debolezze di molti» Per poi concludere: «Chiudersi nella mediocrità e nella miope conservazione dell'esistente è senz'altro più comodo e rassicurante. Spero che chi sarà rettore dopo di me sia all'altezza delle sfide che ci attendiamo, perché senza rigore, ambizione e credibilità scientifica non solo non è legittimo, non è più nemmeno possibile governare una università degna di questo nome e questa tradizione».

 


7 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 25 febbraio 2020 /
«Sono dispiaciuto ma tornerò presto a Sassari»

«Sono profondamente rammaricato che un'indisposizione, conseguente a un colpo di freddo, mi costringa a rinviare l'appuntamento con l'Università di Sassari e a non condividere, come desideravo, l'importante momento dell'inaugurazione dell'anno accademico. Tenevo molto a partecipare a questa importante cerimonia e a poter rivolgere un saluto al corpo docente, agli studenti e a tutti coloro che operano nel suo ateneo, oltre che a essere presente in città. Il mio impegno a render visita a UniSassari è, ovviamente, soltanto rinviato e mi propongo di fissare al più presto, d'intesa con lei, una nuova data. La prego di esprimere a tutti coloro che interverranno il mio rammarico e le mie scuse e a rivolgere da parte mia un augurio di buon anno accademico e un saluto di grande cordialità a tutte le componenti dell'Ateneo».

 


8 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 25 febbraio 2020 / La relazione affidata a Carlotta Sami, portavoce Onu per i rifugiati: «L'integrazione fa crescere il Pil»

SOLINAS IN PRIMA FILA, IN SALA ANCHE TRE EX MINISTRI

Alla cerimonia inaugurale il ministro Manfredi: “È fondamentale fissare regole e stabilire risorse per fare funzionare le nostre università”. Carpinelli fa il punto dei suoi sei anni di mandato: il 30 per cento di immatricolati in più, bilancio attivo e nuovi corsi di laurea che hanno portato iscritti

SASSARI Ministro, governatore, prefetta, parlamentari, sindaci, ex ministri, arcivescovo, rettori di ogni parte del mondo. Ieri mattina l'aula magna dell'università di Sassari era affollata di autorità. Certo, mancava la più attesa, ma questo non ha impedito che la cerimonia si svolgesse secondo i rigidi piani prestabiliti. Ad aprire la mattinata è stato il coro dell'università, seguito dalla banda della Brigata con l'uniforme storica. Dopo gli interventi del ministro Gaetano Manfredi e del rettore Massimo Carpinelli, ha preso la parola Carlotta Sami, portavoce dell'Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati, che ha pronunciato la prolusione "Rifugiati, la sfida dell'accesso all'istruzione superiore. Una grande opportunità per le università italiane". «In Italia vivono 153mila rifugiati - ha detto la portavoce Unhcr -. Gli investimenti per l'integrazione producono una significativa crescita del Pil. Invece, la mancata integrazione produce costi sociali». Sami si è poi soffermata sul programma "Unicore" nato per permettere ai rifugiati di proseguire gli studi in Italia in modo sicuro. Hanno aderito 40 atenei tra cui Sassari. «Abbiamo l'obiettivo di innalzare al 15 per cento entro il 2030 la percentuale di rifugiati iscritti all'istruzione superiore, ferma attualmente al 3», ha detto Carlotta Sami, a cui il rettore ha conferito il Sigillo storico dell'università di Sassari.Ad ascoltare gli interventi il governatore Christian Solinas, il presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, la prefetta Maria Luisa D'Alessandro, i sottosegretari Giulio Calvisi e Alessandra Todde, i parlamentari Ettore Licheri e Gavino Manca, monsignor Gian Franco Saba, la rettrice dell'università di Cagliari, Maria Del Zompo. Il Comune di Sassari era rappresentato dal vicesindaco Gianfranco Meazza. Presenti anche i sindaci di Olbia, Nuoro, Alghero e La Maddalena. Per l'occasione non sono voluti mancare gli ex ministri Luigi Berlinguer, Arturo Parisi e Beppe Pisanu, l'ex presidente della Regione Pietrino Soddu, il leader referendario Mario Segni, artefice con Carpinelli dell'invito a Mattarella. E ancora l'assessore Quirico Sanna, l'ex sottosegretario Giuseppe Cossiga, l'ex senatore Silvio Lai, il direttore generale del Banco di Sardegna Giuseppe Cuccurese, il direttore della Nuova Antonio Di Rosa, il presidente del tribunale Massimo Zaniboni. La cerimonia è proseguita con gli interventi di Francesco Lugli, primo studente selezionato dalla Scuola Superiore di Sardegna, e Michela Patta, la più giovane dipendente dell'università stabilizzata nel 2019. Infine, il rettore ha consegnato il tocco ai docenti Monica Cossu e Francesco Bussu, i più giovani professori ordinari, e a Valeria Sipala e Davide Bilò, i più giovani professori associati. La cerimonia si è conclusa con l'allocuzione del Pontefice Massimo della associazione Goliardica Turritana Sua Giovinezza Pilandra I il Futtivecciu, al secolo Lorenzo Granieri.

 


9 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 25 febbraio 2020 / AGENDA - Pagina 19
UNIVERSITÀ
Scienze biomediche: gli oli essenziali nella pratica clinica

SASSARI Giovedì il Dipartimento di Scienze Biomediche dell'Università di Sassari ospiterà una giornata formativa dedicata agli oli essenziali nella pratica clinica. L'evento si terrà nell'aula magna in viale San Pietro 43/B a partire dalle 15. L'iniziativa, organizzata dai docenti Stefania Zanetti, Pietro Cappucinelli e Salvatore Rubino e da Antonio Carta del Dipartimento di Chimica e Farmacia, insieme alle rispettive scuole di specializzazione di Microbiologia e Virologia e Farmacia Ospedaliera, può contare sulla collaborazione straordinaria del master internazionale in "Medical biotechnology" e della Huè University of Medicine and Pharmacy, Vietnam, diretto da Daniele Dessì. La conferenza si aprirà con i saluti di Andrea Montella e Pier Luigi Fiori per poi affrontare una serie di tematiche suddivise in quattro sessioni specifiche: collaborazioni internazionali, chimica e tecnologia, microbiologia clinica e sperimentale, applicazione clinica. Le conclusioni verranno affidate Giovanni Delogu dell'Università Cattolica Sacro Cuore di Roma e direttore del laboratorio di ricerca del Mater Olbia. A supporto dell'organizzazione il comitato scientifico e organizzativo composto da Domenico Delogu, Donatella Usai e Matthew Donadu. I lavori sono aperti a tutti gli interessati, specializzandi, studenti e strutturati delle diverse aree mediche. (m.t.)

Questionario e social

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