Sono trascorsi due anni da quando, tra il 24 e il 25 luglio del 2021, un incendio di vastissime proporzioni devastò il Montiferru. Le fiamme colpirono un'area di circa 13 mila ettari: divorarono pascoli, boschi e ulivi secolari, distrussero aziende agricole e zootecniche, provocarono una strage di animali selvatici e d'allevamento. Lunghe indagini hanno poi stabilito che non ci fu dolo e che l'incendio fu innescato da un'auto che prese fuoco sulla strada provinciale tra Bonarcado e Santo Lussurgiu. In ogni caso, si è trattato di un colpo alla biodiversità: sull'entità dei danni esiste uno studio realizzato da un team che ha compreso anche ricercatori dell'Università di Cagliari, pubblicato nel dicembre del '22 dalla rivista scientifica internazionale Land e consultabile online.
Quel che è accaduto in quei giorni è diventato un film documentario: L'ombra del fuoco / S'umbra 'e su fogu, per la regia di Enrico Pau; prodotto da Lucrezia Degortes per l'associazione Arvèschida, in coproduzione con l'Università di Cagliari e l'Istituto Superiore Etnografico (ISRE). Un film che si è aggiudicato il premio MUSE alla 71ma edizione del Festival della Montagna di Trento, svoltosi dal 28 aprile al 7 maggio, "per la capacità di raccontare il rapporto tra l'umanità e il resto del mondo naturale nell'epoca dell'Antropocene." Presto verrà distribuito, intanto è già stato selezionato per la 26ma edizione del Festival CinemAmbiente di Torino in programma dal 5 all’11 giugno prossimi.
"Un film per non rassegnarsi alla miopia degli umani"
Le riprese di L'ombra del fuoco / S'umbra 'e su fogu sono iniziate quando ancora gli alberi trasformati in carbone sono fumanti e il terreno rovente. Documentano per un anno il ciclo della natura che, devastata dall'azione dell'uomo, pur con difficoltà riprende a vivere. Sessantacinque minuti di immagini, canti e testimonianze struggenti in cui le lacrime e le parole, quasi interamente in sardo, di chi ha perso tutto si incrociano con quelle di speranza per il miracolo della natura che rinasce e il testo di commento scritto a più mani da Ettore Cannas, Alberto Capitta, Alessandro De Roma, Mauro Tetti e lo stesso Enrico Pau. Commenta il regista: "Considero la realizzazione del mio documentario come un atto di resistenza a qualcosa alla quale non posso e non voglio rassegnarmi: la stupidità, la miopia degli umani in questo momento della nostra presenza devastante su questo pianeta."
Realizzato a basso budget e con tanta intelligenza artistica, in L'ombra del fuoco / S'umbra 'e su fogu c'è tanta Università di Cagliari. A cominciare dalla troupe di giovanissimi composta in buona parte da studenti ed ex studenti dell'ateneo, fino al ruolo importante svolto dall'Orto botanico nella persona di Gianluigi Bacchetta, consulente scientifico e presente in scena a descrivere l'impatto del fuoco sull'ambiente. Tra i promotori, il Dipartimento di lettere, lingue e beni culturali e il Corso di laurea in produzione multimediale, con Antioco Floris produttore associato e Andrea Lotta a cui si deve il montaggio. Il trailer del film, visibile al link sottostante, è realizzato da Federica Deiana, studentessa di Produzione multimediale.