Un ciclo di incontri sul recupero e il progetto delle architetture fortificate
Roberto Ibba
Cagliari, 26 ottobre 2020 - Inizierà il 29 ottobre alle 17 il ciclo di incontri telematici Infort - Incontri - architettura fortificata e progetto contemporaneo: tutela, composizione e restauro, organizzato dall'Università di Cagliari in collaborazione con l'Università di Bologna e l'Università Politecnica delle Marche. Nel comitato organizzatore Caterina Giannattasio e Valentina Pintus del nostro Ateneo, Andrea Ugolini (Università di Bologna) e Chiara Mariotti (Università Politecnica delle Marche).
Gli appuntamenti successivi sono fissati per il 5 e 20 novembre e il 4 dicembre. Tra i relatori Giovanni Durbiano del Politecnico di Torino, Donatella Fiorani dell’Università "La Sapienza" di Roma, Paolo Scarpellini, già docente presso l'Università di Cagliari e già Soprintendente della Sardegna, e gli architetti Marco Ciarlo, Werner Tscholl, Luca Dolmetta e Silvia Rizzo, ai quali sono stati conferiti importanti riconoscimenti per i loro progetti sull’architettura fortificata. Come discussant sono coinvolti i docenti del DICAAR Giovanni Battista Cocco e Donatella Rita Fiorino.
Il link per accedere al webinar nella piattaforma Zoom
https://zoom.us/j/97461169708?pwd=amtwSkpuelh5Y2N5aGE0czVTRCt2UT09
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oppure con le credenziali
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Nuovi percorsi e nuove soluzioni per la conservazione e la fruibilità del patrimonio fortificato
L'iniziativa si inserisce nella tradizione di studio e ricerca sul progetto architettonico per il costruito storico, concentrandosi sul rapporto tra progetto contemporaneo e patrimonio fortificato. Gli interventi sulle architetture storiche fortificate diventano l'occasione per sviluppare una riflessione sulla trama di relazioni tra il passato, il presente e il futuro, mettendo a confronto gli attori coinvolti nel processo di conservazione e rivitalizzazione.
Il ciclo di incontri intende promuovere uno spazio di dialogo a più voci sui temi della reinterpretazione e della risignificazione del patrimonio architettonico storico nella contemporaneità, sull'attualizzazione e il riuso di architetture obsolete, sulla fruizione e sull'accessibilità di luoghi edificati per essere impenentrabili e irragiungibili.
Al dibattito sono invitati professionisti, docenti e ricercatori, dirigenti e funzionari delle soprintendenze e delle istituzioni, con l'obiettivo di avviare nuovi percorsi intepretativi e soluzioni applicabili nel campo della conservazione, della tutela, della valorizzazione e della gestione delle persistenze fortificate che ancora caratterizzano il paesaggio italiano e europeo.