Ivo Cabiddu
La scorsa settimana la professoressa Daniela Zizi è stata ricevuta in Rettorato per la consegna ufficiale del premio ricevuto in Spagna a dicembre 2019. Durante il cordiale incontro di venerdì mattina con Maria Del Zompo la docente di Traduzione Spagnola ha avuto modo di informare il Rettore sui positivi sviluppi delle relazioni dell’Ateneo di Cagliari con le istituzioni galiziane, in particolare con l’Università di Santiago di Compostela, annunciando inoltre la prossima visita di una delegazione spagnola per ulteriori progetti di comune interesse.
Presentata circa un anno fa a Santiago de Compostela, capoluogo della Comunità autonoma nel nord-ovest della Spagna, la traduzione in italiano del libro di Luís Celeiro “Elías Valiña. El valedor del Camino” (1959-1989) ha portato l'Università degli Studi di Cagliari ad essere recentemente premiata dall’Associazione dei giornalisti e degli studiosi del Cammino di Santiago (vedi precedente notizia su Unica.it).
La Asociación de Periodistas e Estudosos do Camiño de Santiago è stata fondata nel 1992
L’edizione 2019, la settima dalla sua istituzione, del "Premio Internacional APECSA 2019 de Divulgación do Camiño de Santiago" ha conferito un doppio riconoscimento, ex-aequo all’Università di Cagliari e all’Università di Santiago de Compostela. Quest’ultima è stata premiata per aver realizzato, durante i corsi estivi della Universidad de Verano, le "Lecciones Internacionales de Jacobeo", organizzate e coordinate dai professori Miguel Taín Guzmán e Domingo L. González Lopo.
Il premio all’Università di Cagliari è stato motivato non solo per l’accuratezza del lavoro di traduzione dal castigliano all’italiano del libro "Elías Valiña. El valedor del Camino (1959-1989)" - che peraltro ha potuto avvalersi della collaborazione da parte dello stesso autore del testo originale, il dottor Luís Celeiro Álvarez - ma anche per l’importanza della divulgazione internazionale del Cammino di Santiago e in generale del fenomeno giacobeo in Italia e in Sardegna in particolare.
Soddisfazione del Rettore Maria Del Zompo: "Un ulteriore riconoscimento internazionale che fa onore all'Ateneo di Cagliari. La scultura presto potrà essere giustamente ospitata nella Facoltà di Studi Umanistici"
Nel consegnare la scultura ricevuta in premio - pregevole opera simbolica in metallo smaltato e pietra, del quotato artista Luis Loureira, intitolata “Harmonia” - la professoressa Zizi ha ricordato che l’Ateneo cagliaritano è stato premiato per il lavoro da lei ideato e condotto nell’ambito di un progetto di ricerca a cui hanno contribuito anche dodici studentesse e uno studente del Corso 2016-2017 di Traduzione Spagnola 1 della Laurea Magistrale in Traduzione specialistica dei testi: Alba Manuela Aramu, Giada Atzeni, Maria Delia Barrili, Giulia Carboni, Paola Cherchi, Felice Cuboni, Karen Garau, Alessandra Massei, Alessandra Mattana, Laura Milia, Martina Pani, Maura Piras e Francesca Soddu.
Daniela Zizi: “Un lavoro di traduzione reale e non un’esercitazione”
“Grazie al progetto è stata offerta agli studenti universitari l’opportunità di lavorare con materiale reale, per una traduzione effettivamente destinata all’editoria, evitando così l’impiego di testi preparati dal docente e assegnati agli studenti esclusivamente come esercizi traduttologici, esenti da quelle responsabilità che invece sono richieste nel mondo del lavoro. L’interesse è stato di coinvolgere gli studenti in un lavoro che richiedeva serietà e disciplina, allo scopo di promuovere le singole capacità e le abilità nel lavoro di gruppo.”
“La venerazione per l’apostolo Santiago esiste in molti comuni della Sardegna”
“Il lavoro di traduzione svolto dagli studenti sardi" - spiega la professoressa Daniela Zizi - “ha fornito l’occasione perfetta per collegare il culto internazionale per l’apostolo Santiago alla venerazione che per lui esiste in tutta la Sardegna. San Giacomo è infatti patrono di diversi paesi dell’isola, tra cui Goni, Mandas, Perdaxius, Soleminis (Sud Sardegna), Noragugume, Orosei (Nuoro), Nughedu Santa Vittoria, Nuraxinieddu (Oristano), Bantine-Pattada e Ittireddu (Sassari), nei quali san Giacomo è venerato come santo protettore. Nelle varie diocesi sarde si contano inoltre altre diciassette chiese a lui dedicate.”
Note tratte dalla prefazione di Daniela Zizi al libro in italiano
La versione italiana del libro "Elías Valiña. El valedor del Camino (1959-1989)" ha almeno due obiettivi fondamentali: uno di carattere accademico e l’altro culturale. Se il primo contempla di portare il mondo dell’editoria all’interno dell’esperienza universitaria, il secondo ha lo scopo di far conoscere – e quindi diffondere – l’importanza, la rilevanza e la trascendenza del Cammino di Santiago tra gli italoparlanti in generale e, in modo specifico nell’isola sarda, per merito di uno dei suoi più emblematici difensori, Elías Valiña, il parroco di O Cebreiro.
La diffusione internazionale del pellegrinaggio giacobeo e l’impatto della figura del “figlio del tuono” in Sardegna, è un probabile prodotto dell’influenza della dominazione spagnola nell’isola – sebbene vi sia un’immagine di San Giacomo con l’abito da pellegrino nella chiesa del castello di Bosa, in provincia di Oristano, datata intorno al 1340 – che si manifesta con tradizioni, culti e produzioni culturali praticamente sconosciuti in Spagna.
Traduzione e diffusione, Rotta Giacobea e venerazione a Santiago, rendono merito al vero eroe culturale di questo testo; il pioniere, il difensore, il capitano, il protettore, l’uomo, il sacerdote, l’intellettuale che ha fatto del Cammino l’oggetto sublime e l’obiettivo permanente della sua esistenza: Elías Valiña Sampedro, il paladino del Cammino.