Nell'Aula magna di Palazzo Belgrano parenti, amici e docenti della studentessa e dei due studenti scomparsi, rappresentati davanti alla commissione in particolare dalle mamme che hanno ritirato il riconoscimento dalle mani del Magnifico
Sergio Nuvoli
Cagliari, 8 luglio 2021 - “Come ateneo non abbiamo la presunzione di colmare nulla: il nostro vuole essere solo un piccolo contributo al percorso di rielaborazione che certamente state facendo. Questo potevamo fare e lo abbiamo fatto, lo dico a nome di tutti i docenti e di tutto il personale del nostro Ateneo. Ringrazio tutti quelli che hanno contribuito a realizzare questo percorso che per noi è una novità. Il vero ringraziamento va agli studenti che hanno stimolato l’ateneo per accelerare il processo necessario. La nostra è una comunità che è pronta ad essere parte attiva nella vita di tutti”. Lo ha detto il Rettore dell’Università degli Studi di Cagliari, Francesco Mola, al termine della cerimonia svoltasi nell’Aula Magna del Palazzo del Rettorato in via Università 40 in memoria di una studentessa e due studenti prematuramente scomparsi.
Si tratta di Claudia Chessa, alla quale è stata attribuita la laurea alla memoria in Scienze della comunicazione, di Cristian Curreli, a cui è stato attribuito un riconoscimento alla memoria degli studi compiuti nel corso di laurea in Scienze della Formazione primaria dopo la laurea conseguita in Scienze dell’educazione, e di Claudio Deiana, al quale l’Ateneo ha conferito la laurea alla memoria in Giurisprudenza. Sono state le mamme della studentessa e dei due studenti a ritirare la pergamena dalle mani del Magnifico, che dopo la cerimonia ha ricevuto in forma privata le famiglie.
Claudio, Cristian e Claudia: tre storie diverse, tre profili differenti che indicano una forte sensibilità d'animo, ma soprattutto una grande determinazione nel proseguire il percorso di studi intrapreso, nonostante le difficoltà
Claudio Deiana, cagliaritano, era un giovane arbitro di calcio scomparso nel maggio 2020 dopo una dura battaglia combattuta contro una leucemia senza mai perdersi d’animo, mentre Cristian Curreli, nato a Sardara, era un insegnante appassionato del suo lavoro, morto improvvisamente a Sanluri nell’Istituto comprensivo dove prestava servizio, ricordato tuttora anche come prezioso educatore di comunità per i ragazzi ospitati a scontare la pena alternativa al carcere. Claudia Chessa combatteva da 26 anni contro una malattia e aveva ripreso con determinazione gli studi tanto da recarsi anche in Algeria per elaborare la tesi di laurea.
Alla cerimonia hanno partecipato anche il Prorettore vicario Gianni Fenu, il Direttore Generale Aldo Urru, il Prorettore alla Didattica Ignazio Putzu, la Dirigente dei Servizi agli studenti e Servizi Generali Simonetta Negrini, i coordinatori dei corsi e i Presidenti delle Facoltà coinvolte con i rappresentanti degli studenti dell’Ateneo.
L'Ateneo ha seguito una procedura complessa, che prevede il passaggio nei Consigli di corso di laurea, in Senato Accademico e in Consiglio di amministrazione, a partire dalla richiesta motivata e dall'individuazione di precisi requisiti di merito
E’ la prima volta che l’Università di Cagliari conferisce durante una cerimonia pubblica la laurea alla memoria ad alcuni studenti deceduti: il complesso iter che ha portato al riconoscimento assegnato oggi è cominciato nei mesi scorsi per volontà di Maria Del Zompo, precedente Rettore dell’Ateneo, e ha portato all’individuazione di precisi requisiti di merito nella carriera accademica di Claudia, Cristian e Claudio. E’ stata poi necessaria l’approvazione da parte dei rispettivi consigli di corso di laurea, del Senato accademico e del Consiglio di amministrazione, in un procedimento che ha coinvolto le famiglie.
Grazie alle ultime modifiche, il regolamento sulle carriere degli studenti e delle studentesse dell’Università di Cagliari prevede ora il rilascio di due tipologie di riconoscimenti alla memoria.
Il primo è la laurea alla memoria – conferita oggi a Claudia Chessa e a Claudio Deiana – ed è un titolo accademico assegnato, su motivata richiesta, dal Magnifico Rettore sentito il Senato Accademico a studenti o studentesse che, avendo completato tutte le attività formative previste dal piano di studi oppure avendo sostenuto i 4/5 delle attività formative medesime previste nel piano, siano deceduti prima di sostenere la prova finale. Il conferimento della laurea alla memoria rappresenta dunque un momento per onorare la memoria di uno studente o di una studentessa che avevano intrapreso il percorso di studi senza poterlo concludere.
Il secondo tipo – assegnato oggi a Cristian Curreli - è il “riconoscimento alla memoria degli studi compiuti” a titolo d’onore, rilasciato seguendo lo stesso iter, a studenti o studentesse deceduti prima di concludere il percorso accademico e che abbiano sostenuto un numero inferiore ai 4/5 dei crediti previsti.
RASSEGNA STAMPA
L'UNIONE SARDA del 8 luglio 2021
Cagliari - pagina 21
LAUREA ALLA MEMORIA
Oggi, alle 10, il rettore Francesco Mola conferirà la laurea alla memoria a due studenti ed a una studentessa prematuramente scomparsi.
L'UNIONE SARDA del 9 luglio 2021
Cagliari - pagina 23
Università . Per la prima volta l'ateneo conferisce il titolo a tre studenti deceduti, in rettorato una cerimonia intensa e struggente
Claudia, Cristian, Claudio: una laurea alla loro memoria
La bellezza del ricordare chi si ha amato sta nel farli vivere giorno dopo giorno, nonostante la loro assenza e il tempo che passa. Un tempo che scorre inesorabile ma non scalfisce il sorriso e l'impegno di tre giovani ragazzi scomparsi prematuramente, a cui l'Università, ieri mattina nell'aula magna del Rettorato, ha voluto rendere merito conferendo due lauree e un riconoscimento alla memoria a Cristian Curreli, Claudio Deiana e Claudia Chessa. Il dolore delle madri A ricevere la pergamena dalle mani del rettore Francesco Mola, le madri dei tre giovani nel corso di una cerimonia intensa e struggente, dove la gioia e la nostalgia hanno fatto da cornice al ricordo dei docenti e degli amici presenti a un momento dal grande valore simbolico, il primo nella storia dell'Ateneo cagliaritano. Cristian, Claudio e Claudia: tre storie unite dalla passione per ciò che facevano mai venuta meno nonostante le avversità che la vita ha posto loro davanti. Cristian, l'insegnante Per Cristian Curreli, a cui è andato il riconoscimento alla memoria per i suoi studi compiuti in Scienze dell'Educazione dopo la laurea in Scienze della Formazione Primaria, l'insegnamento era una vocazione che ha onorato sino all'ultimo dei suoi giorni, quando un infarto ha interrotto il suo percorso terreno il 10 novembre scorso proprio mentre si trovava all'Istituto Comprensivo di Sanluri in cui insegnava. «Cristian era per me come un fratello, abbiamo condiviso tanti momenti assieme tra cui proprio gli studi e la scuola di specializzazione», racconta commossa Angelita Cinus. «Nasce come educatore, poi supplente di sostegno: in ognuno di questi settori ha mostrato la sua umanità, senza mai mettere muri tra lui e i suoi alunni riuscendo a immedesimarsi in chi aveva di fronte». Claudio, l'arbitro E chi aveva di fronte, che fosse nei campi da calcio o agli esami, ha sempre ricevuto una parola di conforto da Claudio Deiana, a cui è stata attribuita la laurea alla memoria in Giurisprudenza, arbitro di 30 anni volato in cielo il 23 maggio 2020 dopo una dura battaglia contro la leucemia. Una vita all'insegna dello sport e dello studio, le sue marce in più per esorcizzare un male subdolo e aggressivo. «Claudio non si è mai fatto spaventare dalla malattia», ricorda la madre Elisabetta Adamu, «e sino alla fine approfittava di ogni istante per dedicarsi allo studio e seguire le lezioni online. Gli mancavano solo due esami e in lui il desiderio di approfondire era fortissimo. Appena sarà possibile, cercheremo di organizzare un torneo per gli appassionati di calcio: per noi sarà come vederlo ancora lì in mezzo ai giocatori pronto a fare del suo meglio, nonostante tutto». Le passioni di Claudia E nonostante una lotta lunga 26 anni con un malattia che non le lasciava tregua Claudia Chessa, a cui è stata conferita la laurea alla memoria in Scienze della Comunicazione, non ha mai perso la voglia di conoscere, con un grande interesse verso la storia dei popoli in particolare quello algerino su cui stava incentrando la sua tesi di cui aveva scritto due capitoli. «Claudia amava viaggiare, era entrata in contatto con una famiglia algerina e per quattro volte è stata lì: voleva toccare con mano il vissuto di chi ha preso parte alla Guerra d'Algeria», dice la madre Giustina Cogodi. «Lei come gli altri ragazzi sono una carezza che arriva inaspettatamente negli istanti più difficili e che ci ricorda che l'amore è più forte di ogni cosa». A rendere possibile tutto ciò è stata l'ex rettrice Maria Del Zompo, che ha dato inizio al percorso di individuazione dei requisiti richiesti nelle carriere dei tre ragazzi, poi approvati dai rispettivi consigli di corso, dal senato accademico e dal consiglio di amministrazione. Mattia Lasio
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