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Il ricordo, la memoria

Lascia un vuoto incolmabile l'improvvisa scomparsa di Alessandro Zuddas, docente ordinario di Neuropsichiatria infantile del nostro Ateneo e vicepresidente della Società Italiana di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza (SINPIA). Il cordoglio unanime di tutto l'Ateneo per un uomo molto amato e un professionista apprezzato anche a livello internazionale. Pubblichiamo il ricordo del rettore Francesco Mola, della prof.ssa Maria Del Zompo, dei colleghi del Reparto di Neuropsichiatria infantile dell'Ospedale Microcitemico e di due network europei di cui faceva parte
10 luglio 2022
Alessandro Zuddas

Cagliari, 10 luglio 2022 - E' scomparso all'improvviso Alessandro Zuddas, docente ordinario di Neuropsichiatria infantile del nostro Ateneo e vicepresidente della Società Italiana di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza. La sua morte ha suscitato un'ondata di commozione senza precedenti, anche nella storia recente dell'Ateneo: le piattaforme social di UniCa sono inondate in queste ore di commenti, di ricordi e di attestazioni di stima come mai accaduto finora.  I funerali saranno celebrati lunedì 11 luglio alle 16 nella chiesa di Sant'Anna a Cagliari.

Pubblichiamo il ricordo del Rettore Francesco Mola, della prof.ssa Maria Del Zompo e dei colleghi e delle colleghe che lo hanno conosciuto e stimato come uomo, come medico, come docente e come professionista. Anche l'ufficio stampa dell'Ateneo si unisce al dolore di tutte e tutti per l'improvvisa scomparsa (sn).

 


Non è facile fare i conti con la realtà. Alessandro Zuddas, la Persona e tutto quello che rappresenta per tanti, non è più con noi. Quando il suono del telefono cellulare, di sabato pomeriggio, ti avvisa che c’è qualcosa da leggere, speri sempre sia una buona notizia ma metti comunque in conto, se hai delle responsabilità e una “reperibilità di fatto”, che qualcosa possa essere accaduto. Leggere: “Francesco, hai saputo di Sandro Zuddas?” ha suscitato in me un istinto immediato nel rispondere “Cosa è successo?”, ma con dentro una quasi certezza di sapere quale sarebbe stata la risposta che mai avrei voluto leggere. Ho subito chiamato il mio amico Giorgio per sapere se quello che mi era arrivata come notizia, da un’amica non dell’ambito di Medicina, avesse un fondamento. Purtroppo, lo aveva.

Proprio al mattino, esattamente alle 7.47, avevo risposto ad un messaggio di posta elettronica di Sandro: una sua bella lettera inviatami il giorno prima, che conserverò per sempre. Avremmo dovuto vederci presto. Non sta a me raccontare il percorso scientifico di Sandro che ho conosciuto da non molto. La nostra conoscenza è iniziata qualche anno fa, muovendo da un ragionamento scientifico di incontro tra le nostre discipline. Ma non è sufficiente per raccontare la sua storia. Lo farà qualcun altro. Da Rettore posso solo ricordare la Persona per come l’ho conosciuta e per come la ricorderò. Il suo entusiasmo, il suo amore per il lavoro, i pazienti, la ricerca, l’impegno civile.

Ieri sera più volte ho controllato la posta in entrata. Forse con la speranza di avere una risposta ulteriore da Sandro. Non saprò mai se Sandro ha letto la mia email. Spero proprio di sì. Rimane un vuoto. La mia vicinanza alla famiglia, quella di tutto il nostro Ateneo, è forte. Ma come Rettore sento di avere una responsabilità per la scuola che Sandro ha costruito. Solo chi fa il nostro lavoro sa che in una scuola un maestro non è solo un maestro di conoscenza, spesso è un maestro di vita, un fratello maggiore, un amico fraterno. Ma una scuola significa anche Persone, sapere, conoscenza, patrimonio. È mio dovere fare in modo che questo patrimonio non sia lasciato in stato di abbandono e che quello che Sandro ha fatto continui. Le sensibilità di Senato e CDA, che ben conosco, si adopereranno presto per garantire che quello che è stato costruito con tanto amore possa continuare.

Ciao, Sandro. Grazie per aver contribuito alla nostra crescita. La tua Scuola e la tua Storia andranno avanti.

Francesco Mola, Rettore dell’Università degli Studi di Cagliari


 

La perdita improvvisa e inaspettata di Alessandro ha provocato, e non solo in me, una grande tristezza e la percezione di un vuoto incolmabile! Il mio ricordo di Alessandro nasce da quando, ancora studente, venne a chiedere la tesi di laurea in Medicina, anche lui, come tanti di noi, attratto dallo studio delle neuroscienze e da figure del calibro di Gian Luigi Gessa. Quel momento fu solo l’inizio di una amicizia e di una complicità continua nel tempo e interrotta bruscamente nella giornata di ieri. Da quando Alessandro decise di investire il suo tempo, la sua intelligenza, la sua energia e la sua determinazione nel campo di ricerca delle neuroscienze è stato protagonista di uno scambio di conoscenze legate al neurosviluppo, di cui è stato fino a ieri uno degli esperti internazionali più rispettato.

Cosa dire dell’amore verso la neuropsichiatria infantile che ho visto crescere di giorno in giorno fino a diventare il suo ambito preferito di ricerca ma anche di “battaglia”? Eh, si, perché Alessandro soffriva della noncuranza con cui chi di dovere avrebbe dovuto occuparsi della sofferenza dei disturbi psichici infantili e adolescenziali!

Torna alla mente il ricordo del suo dispiacere nel constatare una mancata attenzione verso i bisogni di salute mentale di una fascia importante, ma spesso dimenticata, della nostra popolazione giovanile. Ma lui non ha mai mollato e ha sempre richiamato le necessità e le esigenze della neuropsichiatria infantile in Sardegna, sostenuto da tanti colleghi con i quali aveva stabilito rapporti di stima e di collaborazione. E cosa dire della determinazione con la quale ha sostenuto la Scuola di Specializzazione, contribuendo così a formare generazioni di neuropsichiatri infantili di livello e preparati?

Non posso non ricordare il periodo “americano” di Alessandro! Tanto restio inizialmente a partire per Bethesda, quanto poi innamorato di quella esperienza, condivisa da Manuela che proprio lì a Washington diventò sua moglie. E da qui grazie alle sue indubbie qualità di uomo di scienza nasce lo spessore internazionale di Alessandro, sempre più inserito nei progetti europei, nei board internazionali dedicati allo studio linee guida sul corretto uso di psicofarmaci nell’adolescenza o nelle reti internazionali di studio del neurosviluppo. E nel suo crescere di livello nel mondo internazionale della neuropsichiatria infantile è sempre stato orgoglioso della sua appartenenza a quel gruppo di studiosi cagliaritani delle neuroscienze che riconoscono come maestro Gian Luigi Gessa.

E uscendo dal mondo della ricerca biomedica, come non ricordare le lunghe chiacchierate sulla “bellezza” dell’arte contemporanea a Soho come ad Amsterdam e in altri musei che ho avuto la fortuna di visitare con lui! Alessandro era certo un uomo di scienza, ma soprattutto un uomo colto, con un amore per la letteratura come per la musica. Cosa dire della passione per le ricette culinarie di alta cucina! Non era solo appassionato, ma si dilettava a mettere in pratica questa sua passione per gli amici con esiti davvero gustosi.

Ci mancherai Alessandro, con la tua passione per la vita da vivere senza perdere un istante: sono sicura che i tuoi insegnamenti non verranno dimenticati, anzi saranno ancora di più uno stimolo per chi è rimasto.

E a Manuela, Andrea e Chiara l’affetto dei tanti amici di Alessandro, che sono anche vostri: avrete il nostro affetto con la promessa che non sarete mai soli.

Maria Del Zompo, già docente di Farmacologia di UniCa


 

Alessandro Zuddas con Maria Del Zompo
Alessandro Zuddas con Maria Del Zompo

Il ricordo dei colleghi e delle colleghe

Ci ha colpito la reazione. Lo sgomento, l’incredulità alla notizia della morte del Prof. Zuddas. Il non volerci credere, e il non volersi quasi rassegnare neanche dopo aver fugato ogni dubbio.                

La reazione, sì. Al singolare. Perché è stata all’unisono. E non è tanto il pianto, comune ai più, di tutte le voci spezzate che ho avuto modo di sentire, quanto l’intensità del dolore, della mancanza. Sinceri. La consapevolezza di tutti di aver perso una persona speciale, seguita dalla domanda spontanea “e adesso come si fa? Adesso come facciamo noi senza di lui?”.

Sì perché - diciamolo - alcune persone sono davvero speciali, uniche, insostituibili, e pace per tutti noi altri comuni mortali che camminiamo leggeri su questa terra. Il Prof. Zuddas, Sandro, era un uomo davvero speciale. Non solo un luminare nel suo campo che ha contribuito alla ricerca mondiale come pochi altri nella sua materia, dando lustro e prestigio all’Università di Cagliari, ma anche un trascinatore. E un vero maestro.

Con la sua sconfinata passione e col suo ostinato entusiasmo ha formato tantissime generazioni di psichiatri dell’infanzia, che ora grazie a lui sono un’eccellenza non solo a livello regionale e nazionale, ma anche a livello internazionale. Perché la sua eredità è già tangibile da diverso tempo. Certo, parliamoci chiaro: sostituire lui sarà impossibile. Nessuno ci pensa proprio. Persone come lui ne nascono raramente, e la sua preparazione, la sua sconfinata cultura e conoscenza della materia, le sue intuizioni, non saranno comuni a nessun altro. Ma la sua eredità si vede già da tempo, e ciò che ha seminato con cura e dedizione continuerà a crescere e dare i suoi frutti. Impensabile che a breve la Clinica di neuropsichiatria infantile di Cagliari non porti il suo nome. Per sempre.

Nel frattempo lui, per come ho avuto modo di conoscerlo io, alla mano, sorridente, disponibile, sarà incasinato da qualche parte a scusarsi se se n’è andato troppo presto, che non voleva, ma aveva mille cose per la testa, progetti da inventare, amici e colleghi da sentire, cene da cucinare, opere da guardare, aerei da prendere, studenti da interrogare, farmaci da sperimentare, whisky giapponesi da assaggiare, convegni da organizzare, problemi da risolvere, allievi da confortare, e poi sì, in fondo in fondo oggi voleva solo godersi un po’ il nostro splendido mare. E allora buon mare Sandro, che il viaggio sia buono. Ah, ci mancherai, sappilo. Grazie di tutto.

Dal Reparto di Neuropsichiatria infantile dell'Ospedale Microcitemico

I colleghi e le colleghe di European Network on Hyperkinetic Disorders (EUNETHYDIS) EUNETHYDIS ADHD Guidelines Group ECNP Child & Adolescent Neuropsychopharmacology Network

Alessandro Zuddas

IN MEMORIAM

 We are shocked and deeply saddened by the sudden death of Alessandro Zuddas, our much loved and respected friend and colleague. This is shocking news for all of us, and our thoughts are with his family at this incredibly sad time. 

Alessandro’s unique contribution to the field of child and adolescent psychiatry is outstanding.  Alessandro was not just a great, wise and very cooperative colleague and important collaborator in so many contexts, such as several EU projects, the European Network on Hyperkinetic Disorders (Eunethdis) Network, the Eunethydis ADHD Guideline Group (EAGG), the European College of Neuropsychopharmacology networks (ECNP), the ECNP Venice training school, and many more, Alessandro was also a great teacher and a close friend for all of us, an extraordinary wonderful person of deep humanity. He has changed the lives of generations of trainees and students that he inspired and supported – both in Italy and through his dedication to Eunethydis, EAGG, and ECNP.

We are thankful to have had the opportunity to know him as a very generous person to enjoy his company and wisdom. It has been an honour for all of us to work with Alessandro and to get to know him also as the great, unique and irreplaceable person he was. He was for many of us one of the best and most supportive colleagues we ever had. His untimely death leaves a great gap and it will take time for us to appreciate its depth and breadth. 

Alessandro lives on in all our memories as an extremely gentle, generous, wise, empathetic, kind, and wonderful person, friend, mentor and leader. He will always be remembered and deeply missed. Our hearts and thoughts and all our heartfelt sympathy are with his wife Manuela and his children, Andrea and Chiara, and his many friends. 

European Network on Hyperkinetic Disorders (EUNETHYDIS)

EUNETHYDIS ADHD Guidelines Group

ECNP Child & Adolescent Neuropsychopharmacology Network

Il logo dell'associazione
Il logo dell'associazione

Alessandro Zuddas, in breve

Professore Ordinario di Neuropsichiatria Infantile, Università degli Studi di Cagliari (Dipartimento di Scienze Biomediche, Sez. Neuroscienze e Farmacologia Clinica).

Direttore, Clinica di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, Ospedale Pediatrico Microcitemico “A. Cao”, AO Brotzu, Via Jenner 20121 Cagliari

Direttore, Scuola di Specializzazione in Neuropsichiatria Infantile, Università degli Studi di Cagliari.

Componente del Collegio dei Docenti nel Dottorato di Ricerca in Neuroscienze, Scuola di Dottorato in Neuroscienze e Scienze Morfologiche, U

1986-1989: Visiting Fellow, Clinical Neuroscience Branch,NINDS-NIH. Bethesda MD, U.S.A.

2001: Ricercatore Universitario in Neuropsichiatria Infantile, Università di Cagliari.

dal 2001 al 2015: Professore Associato di Neuropsichiatria Infantile, Università di Cagliari.

dal 2015: Professore Ordinario di Neuropsichiatria Infantile, Università di Cagliari

Incarichi internazionali

European College NeuropsychoPharmacology (ECNP):

Chair: Child & Adolescent Neuropsychopharmacology Network; http://www.ecnp.eu/projects-initiatives/ECNP-networks/ECNPNetworks/Child-and-Adolescent-Neuropsychopharmacology-Network.aspx

Coordinator ECNP School Child & Adolescent Neuropsychopharmacology.

European Medicine Agency (EnprEMA): Coordinator of the Child & Adolescent Psychopharmacology Network: http://enprema.ema.europa.eu/enprema/ident.php?PkID=60

European Network for Hyperkinetic Disorder (EUNETHYDIS). Member of the European ADHD Guideline Group (EAGG)

La sua attività di ricerca prevalente è stata nel campo della Neurobiologia dello sviluppo, della Psicopatologia e Psicofarmacologia clinica in età evolutiva, con particolare riferimento ai disturbi neuropsichiatrici correlati con i sistemi aminergici, in particolare: ADHD, Disturbi dirompenti e della Condotta, Tics e disturbi del movimento correlati, disturbi dello spettro autistico, disturbi schizofrenico e bipolare ad esordio precoce, Depressione e suicidalità in età evolutiva.

Coordinatore nazionale di numerosi studi registrativi europei per nuovi farmaci per la psicopatologia in età evolutiva (ADHD, Depressione)

Alessandro Zuddas
Alessandro Zuddas

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