All'età di 94 anni si è spento a Münster il 27 febbraio Harald Weinrich, germanista e filologo romanzo, uno dei più grandi linguisti e studiosi di scienze umane, rinomato a livello internazionale, al quale il nostro Ateneo conferì l'8 novembre 2005 la laurea honoris causa in Lingue e Letterature Moderne Euroamericane. Quell'occasione gli dà modo di tornare in Sardegna, dove era stato nel 1958 da giovane libero docente, spinto da una grande curiosità verso la lingua sarda, o meglio, come amava sottolineare, le lingue sarde. Si era proposto infatti di effettuare delle registrazioni sul campo delle parlate locali in Ogliastra, nella zona di Lanusei e Tortolì.
Harald Weinrich nasce il 24 settembre del 1927 a Wismar. Studia romanistica, germanistica, lettere classiche e filosofia prima a Münster, poi a Friburgo e completa la sua formazione in letterature romanze a Tolosa e a Madrid. Nel 1957 consegue la libera docenza in romanistica all’università di Münster con la tesi “Phonologische Studien zur romanischen Sprachgeschichte” pubblicata nel 1958. Negli anni seguenti inizia a prendere forma Tempus. Le funzioni dei tempi nel testo, titolo che indirizza il lettore verso un'opera riconosciuta come fondativa della linguistica testuale. Insoddisfatto dei risultati ottenuti dalla linguistica strutturale, la linguistica testuale rappresenta il tentativo di ripensare l'intera scienza linguistica a partire dal concetto di testo.
Continuerà ad approfondire questi studi che culminano nella prima impostazione di una grammatica del testo per la lingua francese. Nel 1978 cambia settore disciplinare e istituisce a Monaco un nuovo insegnamento Deutsch als Fremdsprache (tedesco per stranieri), restando titolare della relativa cattedra fino al 1992. In questo periodo lavora alla Textgrammatik der deutschen Sprache che uscirà nel 1993. Sarà la grammatica testuale che ancora oggi resta un faro nell'ambito della didattica del tedesco a livello accademico. Dal 1992, dopo il collocamento a riposo è nominato professore emerito all’Università di Monaco e chiamato a ricoprire, come primo straniero, la cattedra di Lingue e Letterature romanze al Collège de France.
Alla diffusione in Italia dell'opera di Weinrich hanno contribuito in modo sostanziale le edizioni del Mulino. Ricordiamo, oltre a Tempus, Metafora e menzogna: la serenità dell'arte, Il tempo stringe, Lete, La lingua bugiarda, Piccole storie sul bene e sul male.
A lui sono riconoscenti i filologi, i letterati, i linguisti, i filosofi. Come dice Montaigne, le più belle anime sono proprio quelle che hanno maggiore varietà e duttilità. Harald Weinrich ha sempre avuto un'irreprimibile inclinazione per la pluralità e anche riguardo al sardo sottolineava che per rendere interessante la nostra isola è necessario far capire che "la diversità linguistica e dialettologica è una ricchezza, una vera risorsa".
Franca Ortu