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Il ricordo, la memoria

La scomparsa di Alberto Ventura, illustre islamologo che ha operato per circa un decennio nel nostro ateneo
09 settembre 2022
Alberto Ventura

Martedì 9 luglio è morto a Cosenza il prof. Alberto Ventura, uno dei più grandi specialisti italiani del mondo islamico e massimo esperto di Sufismo. Fu uno degli allievi prediletti del grande Alessandro Bausani.

Nato a Roma il 26 settembre 1953, dopo la laurea conseguita nel 1977 in lingua e letteratura araba presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università La Sapienza di Roma, lavorò inizialmente presso l’Istituto per l’Oriente (Roma) fino alla metà degli anni Ottanta, quando entrò nel ruolo dei ricercatori universitari presso l’Istituto di Studi Africani e Orientali (Isao) della Facoltà di Scienze politiche dell’Università degli Studi di Cagliari, dove divenne successivamente professore associato. Durante il suo periodo cagliaritano diede lustro al nostro Ateneo che per un breve periodo, anche grazie alla presenza di altri bravi accademici dello stesso ambito, come Claudio Lojacono, con cui condivideva lo studio, Concetta Feryal Barresi e Bruno Manca, divenne riferimento in ambito nazionale. La fama di Alberto Ventura divenne tale che fu chiamato dalla prestigiosa Università degli Studi di Napoli L’Orientale, dove, dal 1995, fu titolare della cattedra di Islamistica. Dal 2007 si trasferì sulla cattedra di Storia dei Paesi islamici dell’Università della Calabria.

Oltre alle consuete attività didattiche e scientifiche, non cessò mai di proporsi in ambiti fuori dall’accademia: dibattiti pubblici, quotidiani, radio, con l’impegno di dimostrare che il radicalismo islamico non è un fenomeno tradizionale, ma eminentemente moderno.

Con la signorilità che lo contraddistingueva, si rese promotore di varie iniziative tese a combattere gli stereotipi radicati nel mondo “occidentale” sul mondo islamico, lì dove l’islamofobia impera. Come è avvenuto in occasione della recente crisi afgana quando, nelle vesti di delegato rettorale all'internazionalizzazione dell’Ateneo calabrese, promosse una serie di incontri e interviste mirate all'integrazione degli studenti stranieri presenti in gran numero nel più grande campus universitario d'Italia.

Gli studenti del nostro Ateneo per decenni hanno instancabilmente studiato, e studiano ancora, sui suoi testi. Tra le sue opere più importanti, i saggi contenuti nell’opera collettanea diretta da Giovanni Filoramo (Islam, Laterza 1999), al-Hallaj. Il Cristo dell’Islam (Mondadori, 2007), L’esoterismo islamico (Adelphi, 2017), Sapienza sufi (Edizioni Mediterranee, 2016), Lo yoga dell’Islam (Edizioni Mediterranee, 2019) e, nel 2010, una nuova edizione del Corano per Mondadori che fu donata pubblicamente al Papa Benedetto XVI.

Nicola Melis

SPol, Dipartimento di scienze politiche e sociali

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