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Il ricordo, la memoria

I colleghi e gli allievi dell’Università di Cagliari e dell’Università di Sassari ricordano Francesco Sanna Randaccio, che fece parte del gruppo fondatore dell’Istituto di Medicina del Lavoro dell’Università di Cagliari guidato dal prof. Duilio Casula. Nel 1995 subentrò alla guida dell’Istituto fino al 2009, anno del suo ritiro in quiescenza. In ambito scientifico contribuì alla conduzione ed all’analisi dei risultati della monumentale ricerca “Piano di lotta contro la silicosi e le altre pneumoconiosi di particolare importanza per la Sardegna”, che coinvolse decine di migliaia di lavoratori delle industrie dell’isola
25 luglio 2022
Francesco Sanna Randaccio, fino al 2009 alla guida dell'Istituto di Medicina del Lavoro dell'Università di Cagliari

L’improvvisa perdita del prof. Francesco Sanna Randaccio lascia un vuoto incolmabile ed un’immensa tristezza in tutti coloro che lo hanno conosciuto come direttore, collega o docente.

Appena laureato, fu parte del gruppo fondatore dell’Istituto di Medicina del Lavoro dell’Università di Cagliari guidato dal prof. Duilio Casula. Dopo aver trascorso un soggiorno di studio presso il Centre Hospitalier Universitaire di Nancy con il prof. Paul Sadoul, contribuì alla conduzione ed all’analisi dei risultati della monumentale ricerca “Piano di lotta contro la silicosi e le altre pneumoconiosi di particolare importanza per la Sardegna”, che coinvolse decine di migliaia di lavoratori delle industrie dell’isola.

Fu quindi all’Università di Sassari, dapprima come professore straordinario e quindi come professore ordinario di Medicina del Lavoro fino al  1995, anno in cui si trasferì a Cagliari per subentrare alla guida dell’Istituto fino al 2009, anno del suo ritiro in quiescenza. Con grande umanità e disponibilità si rese sempre disponibile ogniqualvolta si manifestasse un problema o  fosse necessario un consiglio, guadagnandosi stima ed apprezzamento unanimi, anche in campo nazionale,  per la sua capacità di mediazione anche nelle condizioni più conflittuali.  Le stesse qualità hanno caratterizzato il suo intervento in soccorso dei più deboli, che ha sempre perseguito senza clamore e con assoluta umiltà.

La Medicina del Lavoro della Sardegna e le Università di Cagliari e Sassari perdono una figura di riferimento umano e culturale. Noi lo ricordiamo tutti con grande affetto per quanto ha saputo offrirci e ci impegniamo affinché le nuove generazioni continuino la sua opera con la stessa dedizione e lo stesso impegno.

I colleghi e gli allievi dell’Università di Cagliari e dell’Università di Sassari.

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