UniCa UniCa News Rassegna stampa Giovedì 14 novembre 2019

Giovedì 14 novembre 2019

Rassegna quotidiani locali a cura dell’Ufficio stampa e redazione web
14 novembre 2019

L'Unione Sarda

 
 

1 - L’UNIONE SARDA di giovedì 14 novembre 2019 / PRIMA PAGINA

ANCHE IL NORD È INEFFICIENTE

L 'acqua alta a Venezia ieri ha raggiunto un metro e 87 centimetri (secondo record di tutti i tempi), invadendo anche la basilica di San Marco, dove ha intaccato le colonne e i marmi già danneggiati (e sostituiti) dopo la marea del 30 ottobre 2018. È una storia che a Venezia si ripete regolarmente con l'acqua alta, che le paratie del Mose (il sistema progettato per arginare l'alta marea) non riescono a contenere. Come mai? Ma non erano state progettate proprio per contenere l'acqua alta in caso di bisogno? Al 2018 erano già stati spesi 5,5 miliardi di euro, ma l'insieme delle opere deliberate per il Mose raggiungerebbe gli 8 miliardi. Il sistema Mose doveva essere ultimato nel 2016, ma l'inaugurazione è slittata a fine 2021. Nel frattempo, si scopre che le stesse paratie, costruite in metallo, stanno arrugginendo prima della loro entrata in funzione ufficiale. Sottovoce, sono in molti a sostenere che il Mose sia un pozzo senza fondo, un'opera inutile per gli obiettivi che si prefiggeva di raggiungere, ma utilissima per il sottobosco politico-affaristico-imprenditoriale, che si è spartito una torta immensa di denaro pubblico. Tutto ciò stride non poco con la presunta efficienza delle Regioni del Nord rivendicata dai governatori del Veneto, Luca Zaia, e della Lombardia, Attilio Fontana. Col governatore dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, hanno chiesto l'autonomia differenziata argomentando che Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna sono Regioni efficienti nella spesa pubblica. (...) SEGUE A PAGINA 10

ITALIA - Pagina 10

E dopo il disastro anche il ricco Nord si scopre inefficiente

(...) Ragion per cui non vogliono e non possono restare condizionate dall'inefficienza che caratterizza lo Stato centrale e soprattutto le Regioni insulari (Sicilia e Sardegna) e del resto del Mezzogiorno.

A distanza di due anni dal referendum veneto sull'autonomia, appare ora evidente quanto la retorica iniziale di Luca Zaia abbia inquinato non poco l'intero dibattito sull'autonomia differenziata. Il governatore veneto aveva basato la sua narrazione sul concetto di residuo fiscale (differenza tra imposte percepite e spesa effettuata nella stessa Regione per l'erogazione dei servizi pubblici), nonché sulla retorica dell'indipendenza e la pretesa di destinare al bilancio regionale i nove decimi del gettito fiscale riscosso nella Regione, così come già avviene per alcune Regioni e Province a statuto speciale (Sicilia, Sardegna, provincia autonoma di Bolzano). Tutto ciò mischiato ad arte col regionalismo differenziato dell'articolo 116 della Costituzione.

La battaglia sul residuo fiscale ha consentito a Zaia di radicalizzare il consenso a suo favore dentro la Regione, ma allo stesso tempo ha fornito buoni argomenti ai suoi avversari, come il voler alimentare una frattura con lo Stato, legittimando la creazione di cittadini di serie A e di serie B. Inoltre, è apparso evidente che la retorica dello scontro a muso duro di Zaia non abbia pagato e che la perequazione e la solidarietà tra Regioni non dovranno venire meno col regionalismo differenziato. Il residuo fiscale, inoltre, non è un concetto operativo per definire l'autonomia, in quanto il nostro sistema fiscale si basa sulla capacità contributiva delle imprese e delle persone fisiche, non dei territori, il che lascia aperto il problema dei trasferimenti di reddito dalle Regioni più ricche in termini di Pil a quelle più povere.

Per il ministro degli Affari Regionali, Francesco Boccia, l'autonomia differenziata va fatta, ma in maniera coerente. Il principio cui essa s'ispira dev'essere la «lotta alle diseguaglianze, tra Nord e Sud, tra Nord e Nord, tra Sud e Sud». Pertanto, non deve trattarsi di una semplice operazione con cui lo Stato si spoglia di materie di sua competenza per darle alle Regioni. C'è un obiettivo politico-istituzionale più elevato, che è quello di ridurre le differenze tra le diverse realtà italiane, tra aree più o meno sviluppate del Paese. Zaia ha già risposto al ministro di non essere d'accordo, ma dovrebbe riflettere sul Mose prima di auto-attribuirsi un'efficienza più presunta che meritata.

BENIAMINO MORO
UNIVERSITÀ DI CAGLIARI

 

2 - L’UNIONE SARDA di giovedì 14 novembre 2019 / CAGLIARI - Pagina 22

VIA TRENTINO. Caduto il controsoffitto
L'Ersu dopo il crollo: «Lavori nella mensa finiti entro lunedì»

«Siamo all'opera per ripristinare la mensa di Via Trentino e renderla pienamente operativa per la settimana prossima». A garantirlo è Michele Camoglio, il presidente dell'Ersu (l'Ente regionale per il diritto allo studio universitario). Martedì mattina, verso le 12.30, nella mensa universitaria di via Trentino si era verificata la caduta improvvisa di alcuni pannelli fonoassorbenti del controsoffitto. Per fortuna nessuno fra le centinaia di studenti che abitualmente frequentano la mensa, si trovava in quel punto. Una piccola perdita all'interno di una tubatura che passa sia per le cucine che per le altre sale, è stata la causa che ha determinato il crollo. «Il tubo verrà ripristinato entro questo weekend in modo da poter recuperare l'intero spazio della mensa per la settimana prossima - assicura Camoglio - inoltre l'anno scorso abbiamo acquisito degli importanti finanziamenti, circa 20 milioni di euro, per sistemare sia le case dello studente che le mense universitarie, che erano da tanti anni senza adeguata manutenzione. Importanti interventi di ristrutturazione verranno compiuti anche in via Biasi e via Businco. In questo momento, siamo in fase di progettazione per poi appaltare intorno a marzo e aprile. I lavori potranno svolgersi grazie ai fondi regionali, forniti nell'ambito del Patto per la Sardegna, i fondi per lo Sviluppo e la coesione».

La mensa di via Trentino è rimasta comunque operativa, servendo i pasti sia a pranzo che a cena. Molti studenti hanno preferito migrare verso le mense di via Premuda e piazza Michelangelo, anche se in tanti non hanno rinunciato ai servizi di via Trentino. «La mensa universitaria è un servizio utilissimo, posto in una zona comoda, vicino alle facoltà umanistiche e sotto la casa dello studente - spiega Federico Orrù, rappresentante degli studenti nel cda dell'Ersu - Sono soddisfatto del lavoro che sta facendo l'Ersu per recuperare vent'anni di noncuranza che si sono ripercossi con disagi vissuti in prima persona dagli studenti. Non abbiamo ancora tempistiche certe ma tra la fine del 2020 e l'inizio del 2021 sia le case dello studente che tutte le mense universitarie subiranno un importante opera di restayling a vantaggio di tutta la comunità studentesca».

Matteo Piano

 

 

3 - L’UNIONE SARDA di giovedì 14 novembre 2019 / AGENDA - Pagina 23

MEMO
Le donne negli Emirati

Oggi alle 16, nell’aula Salis della facoltà di Scienze politiche (via Nicolodi 102), seminario sulla partecipazione femminile alla politica degli Emirati Arabi Uniti. Introduce Patrizia Manduchi dell’Università di Cagliari: interventi di Tiziana Putzolu, consigliera di parità della Regione, e Nesma Elsakaan dell’Università di Palermo che dialogano con Sabrina Perra e Nicola Melis dell’Università di Cagliari.

 

 

4 - L’UNIONE SARDA di giovedì 14 novembre 2019 / AGENDA - Pagina 23

MEMO
Presentazione in Cittadella

Saranno Rossana Martorelli, Andrea Pala e Maura Picciau, rispettivamente preside della facoltà di Studi umanistici e soprintendente ai beni archeologici a presentare il libro “Città e Campagna. Culture, insediamenti economia (secc. VI-IX) a cura di Caterina Giostra, docente di archeologia cristiana e medievale alla Cattolica di Milano. L’appuntamento è per oggi alle 17 nell’aula Coroneo della Cittadella dei musei.

 

 

5 - L’UNIONE SARDA di giovedì 14 novembre 2019 / AGENDA - Pagina 23

LA MOSTRA. L’inaugurazione questa mattina in Rettorato

Artiste contemporanee all'Università: arriva “Una stanza tutta per sé”

Sarà presentato oggi alle 12 nell'aula magna del Rettorato il progetto espositivo “Una stanza tutta per sé. Artiste contemporanee all'Università degli Studi di Cagliari”, nato come esito finale del laboratorio didattico “Storia delle esposizioni e pratiche curatoriali”, che ha coinvolto gli studenti del corso di laurea magistrale in archeologia e Storia dell'arte, con il coordinamento delle docenti Simona Campus e Rita Ladogana e della tutor didattica Agnieszka Smigiel.

IL PROGETTO. Mettendo alla prova le conoscenze e le competenze acquisite, a conclusione del laboratorio gli studenti diventano i curatori di una mostra diffusa, che espone le opere di tre giovani artiste sarde - Daniela Frongia, Egle Picozzi, Francesca Sanna - in altrettanti luoghi dell'ateneo cagliaritano, creando connessioni e generando riflessioni di stringente attualità. Attraverso tre differenti e complementari declinazioni, quella che si delinea è un'indagine antiretorica, a tratti poetica, sull'identità di genere. Il titolo scelto per la mostra, Una stanza tutta per sé, cita esplicitamente la scrittrice Virginia Woolf, che opponendosi alla società maschilista e patriarcale, nel primo Novecento rivendicava per le donne accesso alla cultura e indipendenza economica.

LE ARTISTE. Daniela Frongia, invitata a realizzare un'opera site specific, ha elaborato l'installazione “Percorsi” in dialogo con la collezione Luigi Piloni e gli spazi che la ospitano. Egle Picozzi, con l'utilizzo del fotomontaggio, riprende in chiave contemporanea l'iconografia della Madonna del latte, esposta nello spazio esterno della “Stanza rosa” del polo umanistico a Sa Duchessa. Francesca Sanna ha realizzato un ciclo di lavori grafici, “Her hair”, dedicati alla bellezza di una femminilità non convenzionale, presentato nella “Serra delle succulente” all'Orto botanico.

IL PROGRAMMA. Dopo la presentazione in Rettorato alla presenza della rettrice Maria Del Zompo, saranno inaugurate le tre sedi della mostra: alle 13 a palazzo Belgrano, alle 15 all'Orto botanico e alle 16.30 in facoltà di Studi umanistici.
 
 
 
 

La Nuova Sardegna

 

6 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 14 novembre 2019 / SARDEGNA - Pagina 9
MEDICINA. Sassari, oggi e domani in Ateneo il congresso nazionale

Il direttore Madonia: l'obiettivo è creare linee guida chiare

UROLOGIA E ONCOLOGIA LE NUOVE TECNICHE MIGLIORANO LA VITA

di Luigi Soriga
SASSARI I luminari dell'Urologia nazionale questo pomeriggio si ritroveranno uno davanti all'altro. Sarà un incontro tra i più grandi esperti in oncologia pelvica, che si guarderanno negli occhi per due giornate, condivideranno esperienze, e proveranno ad alzare ancora un po' l'asticella dell'innovazione. L'appuntamento è nell'aula magna della Facoltà di Medicina dell'Università di Sassari, e la finalità del congresso suona molto ambiziosa: «Pubblicare gli atti di questo simposio - spiega il professor Massimo Madonia, organizzatore del congresso e direttore dell'Unità operativa di Urologia dell'Aou di Sassari - buttare giù una bozza o delle linee guida utile a gestire delle situazioni chirurgiche per le quali ancora non esistono delle istruzioni all'uso chiare e puntuali. Insomma, dal dialogo tra tanti specialisti, dal confronto sulle tecniche chirurgiche per il trattamento del carcinoma della vescica e per il tumore della prostata, dallo scambio di pareri e dall'incrocio di esperienze potranno scaturire quei riferimenti utili per operare in determinate casistiche». A parte le numerose relazioni che si susseguiranno nell'arco delle due intense giornate, il momento più interessante potrebbe essere proprio la tavola rotonda conclusiva di venerdì. «L'abbiamo immaginata come una sorta di talk show - spiega Madonia - con gli esperti seduti uno di fronte all'altro e un moderatore che li fa interagire e stimola il confronto. Tipo: in assenza di linee guida, quando ti trovi davanti un tumore alla vescica di questo tipo, in queste specifiche condizioni, come operi a casa tua? Che risultati hai ottenuto? Il raffronto sul campo può essere il modo migliore per arricchire le linee guida».La prima giornata, quella di oggi, si aprirà alle 14 con la lettura magistrale sulla Cistectomia, a cura di Giuseppe Morgia ordinario di Urologia dell'Università di Catania. L'appuntamento sarà interamente dedicato alla cistectomia, con focus sulle tecniche di laparoscopia e robotica. Gli specialisti approfondiranno il tema che riguarda l'asportazione della vescica e della prostata quindi delle tecniche, come quella di sex sparing, che consentono di mantenere l'integrità sessuale e l'erezione. La giornata si chiuderà con la trattazione delle derivazioni urinarie in chirurgia laparoscopica tradizionale e in laparoscopica robot assistita.La seconda giornata, quella di venerdì, si aprirà alle 9, sempre nell'aula magna della Facoltà di Medicina, con la lettura magistrale sulle terapie ormonali di prima e seconda linea nel carcinoma prostatico, a cura di Antonello De Lisa ordinario dell'Università degli Studi di Cagliari.Si parlerà di prostatectomia radicale open, laparoscopica, robotica quindi delle indicazioni alla chirurgia nel carcinoma prostatico localmente avanzato e oligometastatico quindi della linfoadenectomia nel carcinoma prostatico e dell'impatto economico complessivo delle tecniche che messe a confronto. A chiudere la giornata, come già detto, saranno due tavole rotonde: la prima metterà a confronto le realtà italiane sulla patologia prostatica, con attenzione alla valutazione dei costi, alla linfoadenectomia nel carcinoma della prostata e agli outcome oncologici e funzionali. La seconda tavola rotonda vedrà gli specialisti confrontarsi sulla patologia che interessa la vescica.

 


7 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 14 novembre 2019 / AGENDA - Pagina 21

Parte il progetto di orientamento dedicato alle secondarie del territorio

UNISCO, L'UNIVERSITÀ TORNA A SCUOLA

SASSARI L'università di Sassari ha lanciato anche per l'anno accademico 2019-2020 il progetto Unisco, un progetto di orientamento portato avanti dall'Ateneo in collaborazione con le scuole secondarie di II grado.Unisco permette agli studenti e alle studentesse delle classi III, IV e V degli istituti di istruzione secondaria superiore di frequentare corsi universitari e di ottenere crediti formativi spendibili nell'Ateneo di Sassari.Fino a sabato 16 novembre, le scuole potranno aderire all'iniziativa attraverso il sito dedicato www.progettounisco.it.Sullo stesso sito, gli allievi interessati possono fin da ora informarsi sui corsi disponibili sia di area umanistica, sia di area scientifica, erogati nelle sedi universitarie di Sassari, Olbia e Nuoro.A seguire, studenti e studentesse dovranno registrarsi sulla piattaforma tra il 18 e il 24 novembre, mentre l'iscrizione vera e propria dovrà essere conclusa dal 25 novembre al 16 dicembre.Per l'immatricolazione invece si dovrà attendere il periodo 22 dicembre - 8 gennaio.Unisco interpreta da cinque anni lo spirito di collaborazione che unisce il mondo dell'Università e quello della scuola a vantaggio del territorio. Poter seguire corsi di livello universitario prima del conseguimento del diploma rappresenta un'occasione unica per i giovani, che imparano a conoscere le proprie inclinazioni e i propri talenti in vista di un futuro formativo di successo. Nell'anno accademico 2018/2019 Unisco aveva coinvolto 33 istituti scolastici e 1622 studenti in 37 corsi attivati tra Sassari, Olbia, Nuoro e Oristano.In quell'occasione, l'Università di Sassari aveva attribuito complessivamente 938 crediti formativi universitari a conclusione di 469 esami superati. Un'esperienza fin qui felice che l'Ateneo vuole proseguire con tutto il suo impegno, a testimonianza del lavoro costante svolto in connessione con gli istituti scolastici, considerato assolutamente fondamentale.

Questionario e social

Condividi su:
Impostazioni cookie