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Giornata mondiale dell'acqua

Sabato 19 marzo dalle 9, a Santu Lussurgiu, il CRENoS-Centro Ricerche Economiche Nord-Sud, il Nucleo Ricerca Desertificazione dell'Università di Sassari, l'Ente Acque della Sardegna, il Comune e l'Istituto Scolastico Comprensivo organizzano una manifestazione in occasione dell'appuntamento istituito dall'ONU nel 1993
16 marzo 2022
Giornata Mondiale dell'Acqua 2022

«Acque sotterranee: rendere visibile l’invisibile» è il tema della giornata mondiale dell’acqua 2022 alla base dell'iniziativa di sensibilizzazione organizzata a Santu Lussurgiu

Cagliari, 16 marzo 2022 - Sabato 19 marzo dalle 9, a Santu Lussurgiu, il CRENoS-Centro Ricerche Economiche Nord-Sud, Il Nucleo Ricerca Desertificazione dell'Università di Sassari, l'Ente Acque della Sardegna, il Comune e l'Istituto Scolastico Comprensivo organizzano una manifestazione in occasione della Giornata mondiale dell'acqua. La ricorrenza è stata istituita dall'ONU nel 1993 e quest'anno avrà come tema «Acque sotterranee: rendere visibile l’invisibile». L'inziativà vedrà protagonisti le alunne e gli alunni delle scuole in un “viaggio” attraverso la risorsa acqua. Sarà possibile seguire la manifestazione anche online.

Durante la giornata verrà posta l’attenzione sulla crisi idrica globale, sensibilizzando la popolazione in vista del raggiungimento dell’obiettivo di sviluppo sostenibile (SDG) 6: acqua e servizi igienico-sanitari per tutti entro il 2030, un traguardo indispensabile per appianare le disuguaglianze socio-economiche e garantire la dignità di tutti gli esseri umani. 

Santu Lussurgiu (foto Comune di Santu Lussurgiu)
Santu Lussurgiu (foto Comune di Santu Lussurgiu)

L’iniziativa lussurgese è organizzata nell’ambito dei progetti internazionali MEDISS e MENAWARA, finanziati dal programma europeo ENI CBC Med, che vedono la Sardegna cooperare con alcuni Paesi della sponda sud del Mediterraneo

In tutto il mondo le acque sotterranee rappresentano un’enorme e importantissima risorsa. Proprio nelle falde del Montiferru è presente la maggiore riserva di acqua dolce della Sardegna: un tesoro lontano dalla nostra vista - trattenuto dalle formazioni geologiche di roccia, sabbie e ghiaie – che è importante “rendere visibile” per garantirne una gestione sostenibile e prevenire l’immissione di sostanze nocive nel sottosuolo. 

L’iniziativa lussurgese è organizzata nell’ambito dei progetti internazionali MEDISS, MEDWAYCAP e MENAWARA, finanziati dal programma europeo ENI CBC Med, che vedono la Sardegna cooperare con alcuni Paesi della sponda sud del Mediterraneo nella ricerca e sperimentazione di metodologie innovative di utilizzo in agricoltura di acque reflue trattate, desalinizzate e di drenaggio per ridurre l’impiego di acqua dolce e i costi per l'approvvigionamento, nonché garantire la risorsa nei paesi a rischio di carenza idrica. 

È proprio in alcune di queste aree (Tanzania, Etiopia, Tunisia, Algeria) che si è svolta l’attività di Giorgio Ghiglieri, protagonista delle ricerche e dei progetti di cooperazione internazionale delle due università sarde per il miglioramento e la salvaguardia delle risorse idriche. Al prof. Ghiglieri, scomparso lo scorso anno, è dedicata la giornata. 

Giorgio Ghiglieri nel settembre del 2018 in Kenya, durante una delle attività di sensibilizzazione al problema della contaminazione da fluoro delle acque (progetto Flowered)
Giorgio Ghiglieri nel settembre del 2018 in Kenya, durante una delle attività di sensibilizzazione al problema della contaminazione da fluoro delle acque (progetto Flowered)

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