Il filo di Franca
Franca Sonnino ha novant’anni, è nata a Roma nel 1932 da una famiglia di origine ebraica, Coen è il suo cognome da nubile. Il filo è sempre stato lo strumento principale delle sue opere: fitti reticoli di fil di ferro coperti con il cotone, linee, oggetti tridimensionali. Racconta di sé sul catalogo della mostra, intervistata da Paolo Cortese, che il suo percorso artistico è nato da un’intuizione avuta da bambina, lavorando a maglia. “Mi affascinava la possibilità di creare oggetti partendo da un semplice gomitolo, in particolare mi piaceva realizzare scialli colorati di grande effetto. A un certo punto ho capito che questi lavori a maglia potevano diventare qualcosa di più importante. Non avevo le idee chiare, ma la sensazione era forte e non ho mai fatto fatica a seguire le emozioni più dei ragionamenti. La vera fortuna di quel momento è stata l’incontro con Maria Lai che abitava al piano di sotto, poter parlare con lei, osservare quello che faceva, diventare senza quasi accorgermene sua allieva. Maria era un’insegnante nata, straordinari i lavori dei suoi allievi. A me insegnava lavorando, parlando e spiegando altri artisti, mi aveva detto “Fa’ lavori inutili!” E questo è stato l’inizio”. Oltre al fondamentale incontro con l’artista di Ulassai, altrettanto importante è stato il sodalizio con la performer Mirella Bentivoglio che l’ha introdotta nelle più importanti gallerie nazionali e internazionali.
La mostra, il progetto
Il MUACC di Cagliari, in via Santa Croce 63, propone fino al 12 gennaio 2023 un’antologica dei lavori della Sonnino, mentre lo spazio espositivo di Atene è riservato alle sue opere dell’ultimo periodo. Spiegano i curatori della mostra Simona Campus e Paolo Cortese: “Il percorso espositivo allestito a Cagliari presenta un’ampia selezione di opere, che comprende sia le prime prove pittoriche sia i lavori che contraddistinguono la transizione verso l’utilizzo del filo come medium privilegiato d’espressione e come vasta riflessione sul segno. Uno dei nuclei centrali della mostra è costituito dai “libri”, databili a partire dagli anni Ottanta, che tra tutte le opere di Sonnino sono quelle che maggiormente rimandano alla sorellanza con Maria Lai, ma che anche, allo stesso tempo, rendono esplicite la differenza tra le due artiste. Tra le installazioni, un posto privilegiato occupa l’opera intitolata “Orchestra”, costituita da diciassette leggii vuoti, esposta alla personale che Sonnino tenne a Cagliari, alla Galleria Duchamp, nel 1985, unico precedente in Sardegna di questo progetto”. Sono passati 50 anni dalla prima esposizione di Franca Sonnino, fu a Roma nel 1972 allo studio d’arte moderna SM13. Trentasette sono invece gli anni trascorsi dalla sua unica mostra sull’isola, alla Galleria Duchamp gestita da Angela Grilletti Migliavacca, recentemente scomparsa. In occasione di questo suo ritorno espositivo sull’isola, la Sonnino regala al MUACC una sua opera intitolata “Nero e Bianco”. Spiega Simona Campus: “L’opera donata all’Università di Cagliari in occasione della mostra appartiene al nucleo di lavori più rappresentativi realizzati da Franca Sonnino in anni recenti, caratterizzati da una rinnovata tensione espressiva. Il filo di cotone, serrato intorno ad un’anima di ferro, dà vita ad una composizione di raffinati equilibri: come nella pagina destrutturata di un libro, le forme s’intersecano armonicamente all’essenziale complementarità del bianco e del nero”.
Il MUACC, la sua mission
Il MUACC ha sede al Palazzo dei Marchesi di Quirra, in via Santa Croce 63. È stato inaugurato il 17 marzo 2021, appartiene alla Direzione per i Servizi Bibliotecari e Attività Museali (dirigente Roberto Alba).“La nascita di questa istituzione - afferma il rettore Francesco Mola - si inserisce nell’ambito di un importante lavoro che ci vede quotidianamente impegnati a considerare la nostra presenza sul territorio, rispondendo ad una concezione dell’Università che sia in misura sempre maggiore al servizio della comunità e del suo sviluppo sostenibile”. Rileva il referente scientifico Rita Pamela Ladogana: “Nella missione della nuova istituzione culturale cagliaritana le mostre temporanee ricoprono un ruolo fondamentale: rispondono anzitutto all’esigenza di mantenere alta e costante l’attenzione agli aspetti dello studio e della ricerca; sono volte all’approfondimento di contenuti che interagiscano con le collezione permanenti, intessendo rimandi e corrispondenze tra le opere e le esperienze degli artisti, col proposito di inglobarle in un discorso multidisciplinare sul contemporaneo; sono occasione fondamentale per rendere il museo un luogo dinamico di confronto, di scambio e di integrazione culturale in continua evoluzione”.
La mostra Franca Sonnino, Il filo, il segno, lo spazio, si inaugura mercoledì 12 ottobre alle ore 18, sarà visitabile nei seguenti giorni e orari: martedì, ore 10-14; mercoledì, ore 10-18; giovedì, ore 10-18; venerdì, ore 10-14; l’ingresso è sempre gratuito. Verranno organizzate un giovedì al mese visite guidate; sono previste iniziative collaterali in collaborazione con il Dipartimento di Lettere, lingue e beni culturali di UniCA, rivolte a scuole e associazioni del territorio. In contemporanea alla mostra di Franca Sonnino, il Museo universitario delle arti e delle culture contemporanee di Cagliari ripropone in veste rinnovata la collezione di Italo Antico: sculture, gioielli e manufatti tessili che l’artista nato a Cagliari nel ’34 donò all’Università di Cagliari nel febbraio del 2021.
(m.l.)
Credits
FRANCA SONNINO. Il filo, il segno, lo spazio.
a cura di Simona Campus e Paolo Cortese
Un progetto di:
Università degli Studi di Cagliari – MUACC Museo universitario delle arti e delle culture contemporanee; Galleria Gramma Epsilon, Atene.
In collaborazione con: Repetto Gallery, Londra; Archivio Lettera E, Roma.
Catalogo Gli Ori, Editori Contemporanei, Pistoia
Testi di Simona Campus, Paolo Cortese, Tania Coen Uzzielli, Rita Pamela Ladogana, Agnieszka ?migiel. Presentazione di Francesco Mola, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Cagliari.