Il saluto del Magnifico: “Mettere insieme conoscenze e competenze porta sempre buoni risultati: il nostro Ateneo è in crescita su tutti i parametri. Anche con questo progetto stiamo collaborando per fare qualcosa di grande"
Sergio Nuvoli
Cagliari, 29 gennaio 2020 - “Mettere insieme conoscenze e competenze porta sempre buoni risultati: il nostro Ateneo è in crescita su tutti i parametri. Anche con questo progetto stiamo collaborando per fare qualcosa di grande: abbiamo deciso di collaborare perché la nostra azione porti a quell’esercito di pace che noi vorremmo che fosse”. Sono le parole con le quali Maria Del Zompo, Rettore dell’Università degli Studi di Cagliari, ha esaltato l’intesa raggiunta con l’Esercito italiano nell’ambito di “Caserme Verdi”, presentato ieri a Palazzo La Vallée, sede del Comando Regione Militare della Sardegna.
Si tratta di un progetto pilota nazionale – illustrato ieri dal Generale di Divisione Vasco Angelotti, Capo del Dipartimento Infrastrutture dello Stato Maggiore dell’Esercito – che mira alla riqualificazione di 26 strutture distribuite su tutto il territorio nazionale, tra le quali due compendi militari di Cagliari e di Teulada. Punti dell’iniziativa particolarmente sottolineati sono l’attenzione alle aree fortemente interessate dalla presenza militare e il dichiarato intento di aumentare l’integrazione con il tessuto sociale, posto tra gli obiettivi generali dell’investimento, attraverso la condivisione di spazi e di aree urbane di pregio, in particolare quelle sportive, in modalità dual use.
Il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito, Generale Farina, ha voluto Cagliari tra i siti individuati per il progetto: "Col supporto delle istituzioni e del governo riusciremo a portarlo avanti a vantaggio di tutto il nostro personale e della collettività"
In apertura e chiusura della presentazione, moderata dalla giornalista Mediaset Roberta Floris, la soddisfazione del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, il Generale Salvatore Farina: a lui si deve l’inserimento dei siti sardi – inizialmente esclusi - tra i 26 previsti dal progetto. "Si tratta di un'iniziativa ormai necessaria - ha detto - proprio nella consapevolezza della sua importanza, sono sicuro che riusciremo ad arricchire questo nostro progetto operando in modo condiviso con le istituzioni ai vari livelli, con le imprese, con le università e con tutti coloro che credono in questo progetto. Sono cosciente che il percorso intrapreso non sarà semplice e immediato, ma sono altresì convinto che, con lo sforzo di tutti, col supporto delle istituzioni e del governo riusciremo a portarlo avanti a vantaggio di tutto il nostro personale e dell'intera collettività, per fare sempre di più insieme".
L’Ateneo di Cagliari è in prima fila sullo sviluppo sostenibile, specie dopo la decisione del Rettore di includerlo nel Piano strategico di UniCa: ma nel discorso di Maria Del Zompo – molto apprezzato dai presenti - c’è stato spazio per le nuove sfide che attendono tutti: “Sviluppo sostenibile – ha chiarito subito – vuol dire ricchezza sostenibile, sostenere il benessere ma farlo insieme. Nell’Agenda ONU 2030 si parla di pace, di ambiente, di diritto allo studio, di inclusione: noi ci siamo. In questa direzione va ad esempio il progetto di efficientamento energetico e di reti intelligenti in fase avanzata di realizzazione nella Cittadella di Monserrato, progettato grazie all’esperienza dei nostri docenti riconosciuta ormai anche nel resto d’Europa: il nostro campus è un laboratorio all’aperto disponibile per le altre istituzioni, che vorranno prendere esempio. In questo modo ridurremo le emissioni e risparmieremo sui consumi”.
Donatella Rita Fiorino, docente di Restauro e responsabile scientifica dell'Accordo con il Ministero della Difesa: "L’Università di Cagliari sta lavorando su questi temi dal 2012, con un incremento di studio nell’ultimo anno e mezzo"
“La base del nostro agire è sempre la conoscenza - ha aggiunto - con identità, innovazione ed educazione. Lo sviluppo sostenibile ci vede decisamente in corsa. La nostra Università contamina e si fa contaminare dalle altre istituzioni: a noi piace pensare ad un esercito di pace. Qualcuno può pensarla diversamente, ma l’importante è parlarci, agire insieme, non restare estranei. Sono grata al Capo di Stato Maggiore per aver scelto Cagliari come esempio virtuoso di intesa tra enti: la nostra collaborazione può essere davvero piena. Siamo una delle 10 università italiane che faranno parte dei primi Atenei europei: siamo orgogliosi di esserci riusciti grazie all’azione sinergica che abbiamo portato avanti”.
Nel merito del progetto e dello specifico ruolo di UniCa è entrata Donatella Rita Fiorino, docente di Restauro al Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e Architettura, che ha ricordato l’accordo siglato tra l’Ateneo e il Ministero della Difesa (di cui la professoressa Fiorino è referente scientifico): “Nella città di Cagliari il patrimonio immobiliare che ospita o ha ospitato caserme è vastissimo – è stato uno dei passaggi del suo intervento - Università e Difesa trovano solidi punti di contatto nel cercare di migliorare i modelli a cui si richiamano tanti di questi immobili. Gli ingegneri militari hanno realizzato nel tempo numerosi edifici che oggi ospitano istituti universitari e hanno contaminato le maestranze che li hanno costruiti. Cosa si fa oggi di questo patrimonio? Da una stima di UniCa il 67% del patrimonio è ancora militare, il 17% è stato ceduto al Demanio regionale e comunale, con diversi risultati pregevoli. L’Università di Cagliari sta lavorando su questi temi dal 2012, con un incremento di studio nell’ultimo anno e mezzo”.
"La collaborazione tra UniCa ed Esercito vede già coinvolti quattro dipartimenti: ci auguriamo di continuare così, perché innovazione e conoscenza sono fondamentali”, ha aggiunto la prof.ssa Fiorino
“Stiamo sperimentando diversi modelli di rilievo sui beni immobili militari – ha rimarcato Fiorino - Siamo particolarmente orgogliosi del finanziamento ottenuto dal MIUR per il recupero degli archivi militari: per le nostre ricerche sono fondamentali indagini specialistiche, uso delle termocamere e analisi dei materiali, dei terreni e delle superfici. Ma gli studi coinvolgono l’area dell’ICT in cui il nostro Ateneo può vantare competenze avanzate, e anche della collaborazione dei colleghi matematici. Con l’intelligenza artificiale stiamo predisponendo modelli predittivi che possano supportare le decisioni, con numerose competenze coinvolte”.
“Stiamo sperimentando anche i tetti verdi sulle terrazze – ha specificato - con il green building progettato da parte dei nostri colleghi: i risultati sono davvero di grandissimo pregio, notevolissimi nella città di Cagliari. La collaborazione tra UniCa ed Esercito vede già coinvolti quattro dipartimenti: ci auguriamo di continuare così, perché innovazione e conoscenza sono fondamentali”.
Teresa Demontis, Presidente dell’Ordine degli Architetti di Cagliari: “C’è una qualità compositiva che fa sì che edilizia si trasformi in architettura: l’elevata qualità compositiva aumenta il valore del capitale investito”
Disco verde con tanta soddisfazione è arrivata da Giancarlo Gambardella, Direttore della Task Force Dismissioni immobili del Ministero della Difesa: “L’Università di Cagliari ha per noi una posizione leader – ha riconosciuto - grazie alla collaborazione quotidiana che abbiamo in forza dell’accordo sottoscritto. È un ruolo scientifico importantissimo per noi”. Stessi concetti – con grande feeling – ribaditi dal sindaco di Cagliari Paolo Truzzu (“La collaborazione tra il Comune e l’Università è completa”), e dall’assessore regionale all’ambiente Gianni Lampis (“L’attenzione su questi temi da parte della Regione è massima”).
“C’è una qualità compositiva che fa sì che edilizia si trasformi in architettura: dagli interventi è emerso questo aspetto notevole del progetto. L’Ordine degli Architetti – ha aggiunto Teresa Demontis, Presidente dell’Ordine degli Architetti di Cagliari - individua in Caserme Verdi un grandissimo progetto: l’elevata qualità compositiva aumenta il valore del capitale investito”.