I numeri sono drammatici. Secondo i dati raccolti dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), un’organizzazione intergovernativa collegata alle Nazioni Unite, negli ultimi dieci anni i migranti morti nel tentativo di attraversare il Mediterraneo sono oltre 26 mila, l’80% dei quali è rimasto senza identità. Altri dati diffusi dal Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione, che fa capo al Ministero dell’Interno, dicono che gli sbarchi sulle coste italiane sono notevolmente aumentati in questi primi mesi del 2023: 15.823 è il dato aggiornato al 9 marzo (erano stati 5.976 nello stesso periodo del 2022 e 5.995 nello stesso periodo del 2021). Complessivamente, i migranti sbarcati in Italia nel 2022 sono stati 105.129, quasi il doppio rispetto all’anno precedente (67.477). Molto alto anche il numero dei minori stranieri non accompagnati: 1965 nell’anno in corso (ultimo aggiornamento il 7 marzo), sono stati 14.044 nel 2022, 10.053 nel 2021.
Si continua a fuggire essenzialmente da guerre e povertà, le rotte scelte nella speranza di regalarsi un futuro migliore sono ogni giorno più pericolose. Più in generale, nel 2020 nel mondo si sono contati 281 milioni di “migranti”, pari al 3,60% della popolazione mondiale. Interessanti, per quanto riguarda l’Italia, anche i numeri relativi all’accoglienza regionale: sono la Lombardia e l’Emilia le regioni che accolgono di più, la Valle d’Aosta e la Sardegna quelle che accolgono di meno.
Gli obiettivi del seminario
Il seminario in programma martedì 14 alle ore 17,00 alla Facoltà di Scienze Economiche, Giuridiche e Politiche (aula magna Baffi, via Sant'Ignazio da Laconi 74) partirà dagli ultimi tragici eventi della cronaca nazionale e internazionale per fornire una panoramica dettagliata sulla situazione dei flussi migratori nel Mediterraneo. Interverranno, tra gli altri: Ünal Eris (Università 29 Mayis di Instambul), Rachid Khechana (Centro Maghrebino di studi sulla Libia di Tunisi), Francesca Mazzuzi (Associazione Mem.MED). Spiega Nicola Melis, coordinatore del corso di laurea di Scienze Politiche all’Università di Cagliari e responsabile scientifico del progetto AttraversaMenti:
Cercheremo di non limitarci ai dati quantitativi per fare un analisi qualitativa dei diversi tipi di flussi e delle diverse rotte. Analizzeremo e affronteremo le questioni legate alle diverse rotte: quella occidentale (che comprende le rotte del Mediterraneo occidentale e dell'Africa occidentale); quella del Mediterraneo centrale; quella del Mediterraneo orientale (che si riferisce agli arrivi irregolari in Grecia, Cipro, Bulgaria e Turchia). Sarà dato ampio spazio alle visioni ufficiali delle grandi organizzazioni internazionali e nazionali, ma anche delle varie componenti della società civile, nelle sue diverse anime, non sempre in linea con la visione dei governi. Nel caso specifico, quelli turco, tunisino e italiano.
I partecipanti avranno l'opportunità di approfondire le proprie conoscenze sull'argomento e di partecipare a discussioni con i relatori, ai quali sarà possibile rivolgere delle domande al termine delle rispettive relazioni. Il seminario è aperto a tutti coloro che sono interessati, per parteciparvi non è necessaria nessuna registrazione.
Per informazioni e contatti
prof. Nicola Melis
Dipartimento di Scienze politiche e sociali, viale sant'ignazio,78 09123 Cagliari. Tel: 070.6753726 - mobile 338 1504286 - mail: nmelis@unica.it