Un'esposizione di grandissimo valore artistico e culturale, che mostra ancora una volta la capacità dell'Ateneo di Cagliari di fare squadra e sviluppare importanti sinergie a vantaggio della società
Sergio Nuvoli
Cagliari, 19 dicembre 2019 - “Arte e scienza: questo il connubio che riproponiamo ancora una volta all’Orto Botanico dell’Università di Cagliari. Quella del presepe per noi è una tradizione antica: esponiamo stavolta le opere di Maria Crespellani, la grande artista cagliaritana, realizzati su supporti naturali che si sposano alla perfezione. Questa esposizione esemplifica l’importanza delle opere d’arte, patrimonio di tutta la città, non aoltanto artistico, ma anche ambientale e profondamente culturale”.
Sono le parole con cui Gianluigi Bacchetta, direttore dell’Orto Botanico di UniCa, ha presentato questa mattina la mostra “Oltre la natura”, curata con competenza e attenzione da Franco Masala, docente di Storia dell’Arte: “Sono dieci i presepi che abbiamo selezionato, tra i tanti possibili – ha detto il professore - In dieci numeri la Sacra Rappresentazione, nelle opere di Maria Crespellani, è realizzata su supporti naturali a sottolineare il legame con l’ambiente. Le opere sono collocate all’interno delle vetrine del Museo, a rappresentare il dialogo tra le opere stesse e i reperti conservati nelle teche. Tutto è poi caratterizzato dalla capacità di affabulazione di Maria, capace anche di far dialogare tra loro le figurine della rappresentazione, da cui emerge la profonda religiosità dell’artista”.
Figlia di Luigi Crespellani, primo Sindaco di Cagliari del dopoguerra, Presidente della Regione e infine senatore, Maria è la mamma di Giovanna Puddu, stimatissima docente di Fisica del nostro Ateneo
Un colpo da maestro, quello realizzato all’Orto Botanico: la consueta installazione del presepio diventa l’occasione privilegiata per scoprire – o meglio riscoprire – un’artista cagliaritana di chiara fama. “Pietra, legno, sughero, foglie esotiche di palma o frutti di jacaranda – si legge nell’introduzione alla mostra, firmata dallo stesso Masala - sono i supporti dei Presepi di Maria Crespellani, ospitati nel Museo Botanico Karalitano. Risalgono ad un arco di tempo compreso tra gli anni Ottanta e Novanta del Novecento e rientrano in uno dei soggetti prediletti dall’artista, sia per la frequenza con cui esso viene affrontato sia per la varietà di tecniche e materiali sperimentati di volta in volta”.
Figlia di Luigi Crespellani, primo Sindaco di Cagliari del dopoguerra, Presidente della Regione e infine senatore, Maria è la mamma di Giovanna Puddu, stimatissima docente di Fisica del nostro Ateneo, insignita del titolo “Donna di Scienza”, durante la recente edizione del Festival Scienza di Cagliari.
La mostra rimarrà visitabile fino al 31 gennaio 2020, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 16. Disponibili al Museo anche alcune copie di “Ritratti 1943-2014” edito da CUEC Edizioni, l’opera curata da Franco Masala
Oggi 94enne, l’artista era presente all’inaugurazione di questa mattina (affollatissima nonostante il tempo inclemente e la pioggia battente), ha ringraziato tutti e non si è sottratta alle numerose interviste con la stampa: a tutti ha spiegato la sua arte e raccontato aneddoti di vita. “Dedico questa natività ai miei figli e nipoti – ha detto all’ANSA - ci sono gli elementi a me cari, la famiglia, il contatto con la natura, la spiritualità. Sono profondamente legata e grata alla vita e ai miei genitori, mio padre e mia madre, in egual misura".
In mostra negli spazi del Museo Botanico anche quello che il curatore definisce “un unicum”: “il Presepio verticale su una sorta di montagna di forma conica che accoglie la scena dentro un villaggio popolato da pastori e da agricoltori e avvolto da una ricca vegetazione. Dal castello sommitale escono i Magi coi loro doni, accompagnati da animali esotici verso una stella cometa, che sovrasta la Natività”.
La mostra rimarrà visitabile fino al 31 gennaio 2020, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 16. Disponibili al Museo anche alcune copie di “Ritratti 1943-2014” edito da CUEC Edizioni, l’opera curata da Franco Masala che racconta una parte dell’opera della grande artista.
Le immagini contenute in questa pagina e nella galleria immagini sono state realizzate da Sergio Nuvoli e sono di proprietà dell'Università degli Studi di Cagliari. Sono liberamente utilizzabili previa richiesta scritta inviata a nuvoli@unica.it
RASSEGNA STAMPA
L’UNIONE SARDA di venerdì 20 dicembre 2019
CULTURA – PAGINA 44
Arte. Curata da Franco Masala la mostra suggerisce riflessioni sul senso del Natale
“Oltre la natura” un piccolo presepe
Dieci lavori di Maria Crespellani abitano l’Orto Botanico di Cagliari
Le cose piccole. Le poesie brevi, gli haiku giapponesi. Le sonatine, quelle di Sakamoto, di Satie, Ravel. I piccoli passi degli anni sulle spalle. Quelli di Maria Crespellani, classe 1925, una specializzazione in Storia dell'arte con Corrado Maltese nel '68 e l'arte come destino. Arriva piano piano, Maria, al braccio della figlia, sotto una pioggia battente, verso il piccolo gioiello di Museo botanico Kalaritano, a destra di quel grande gioiello che è lo storico Orto botanico di Cagliari. Arriva, Maria, per l'inaugurazione di “Oltre la natura”, mostra curata da Franco Masala (fino al 31 gennaio, lunedì-venerdì 9-16) che ha pensato bene di ambientare dieci presepi dell'artista cagliaritana nel contesto del Museo botanico cittadino.
Cose piene di grazia
Una cosa piccola, ma piena di grazia, sostanza volatile così preziosa, in tempi così sguaiati. Lontana dai commerci, dalle luci intermittenti, da camminanti con sguardo su display; circondata dalla pace di una natura spettacolare, con assembramenti di vasi di terracotta che appaino come installazioni di Kounellis, in quella sospensione che predica il grande Enzo Bianchi per i periodi delle feste, ecco una mostra che restituisce con rarefazione il senso di quel tutto che accadde un 24 dicembre di molti secoli fa. Entriamo in silenzio: lo chiedono queste delicate composizioni che sono i presepi che Maria ha composto nella sua vasta e materica ricerca. Entriamo e guardiamo il primo: è una conica torre di ceramica, un turrito cucuzzolo e, a scendere, piccoli personaggi plasmati sulla superficie, creature zoomorfe, vegetali, e poi la grotta con la stella cometa. È una creazione meravigliosa. Un'opera d'arte, per volere chiamare le cose col proprio nome. Vicino siede lei, Maria, che risponde e rilascia interviste.
I presepi parlano
Cosa può dire di più di quello che ciascun visitatore si trova intorno? Quei presepi parlano, e dialogano perfettamente col contesto in cui sono inseriti, con le antiche riproduzioni di fiori in cera, con le tipologie delle sezioni legni, con le vetrine piene di campioni botanici in formalina, di fine Ottocento, con la prima cartina dell'Orto fatta a china, con la riproduzione di insetti (c'è anche il killer delle palme, che, per un attimo, distrae e riporta alla sua efferatezza). Poi lo sguardo ricade dentro alle teche con i presepi, realizzati dall'artista utilizzando come supporti, o ambientazioni, i più diversi materiali: da pezzi di roccia a rami di sughera, da baccelli di palma a semi di jacaranda.
Il senso del Natale
Le piccole cose, appunto. Tre semi di quella magnifica pianta emanatrice di viola contengono tre natività, e anche nel piccolo vedi la misura del grande, della forza poetica di questa artista i cui presepi e ritratti ceramici hanno cifre proprie, non prese a prestito. Intanto si odono le sue parole, di antica semplicità: l'importanza del Natale per il significato religioso che ha e l'importanza della famiglia, soprattutto per i bambini. E allora, ecco: le famiglie portino i propri bambini a vedere questa mostra perché è un'esperienza che fa da contrappasso. Dopo l'abbondanza, dopo «lo sguardo perso nel vuoto», come Pietro Citati descrive il Natale dei bambini, per l'abbondanza delle cose scartate e dimenticate, è importante regalare ai propri figli, e a sé stessi, una pausa in sottrazione, ma in aggiunta di senso. E scoprire che in un ramo di sughera c'è un mondo palpitante in miniatura. E scoprire che nella miniatura ci può essere un mondo. Scoprire che ognuno di quei presepi, nonostante tema e personaggi siano sempre quelli, sia un mondo. Un piccolo giardino segreto, che Maria Crespellani ha abitato e che ora ci fa abitare.
Raffaella Venturi
Link
- Leggi il comunicato stampa di lancio dell'iniziativa
- Il servizio sul sito di SKYTG24
- Il servizio sul sito dell'ANSA
- Il servizio di Paolo Matta sul sito di VIDEOLINA
- Il servizio su VISTANET.IT
- Il servizio sul sito di YOUTG.NET
- La notizia sul sito de LA NUOVA SARDEGNA
- La notizia sul sito de L'UNIONE SARDA
- La notizia sul sito di VISTANET.iT
- La notizia sul sito di CASTEDDUONLINE.IT